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[...] è un paese credibile, [...] la spesa per interessi il debito finirà [...] «Il bipolarismo risana [...] Ciampi: ma ora la [...] a scegliere Il ministro del Tesoro e [...] Bilancio Carlo Azelio Ciampi DALLA PRIMA che si [...] per Ciampi la sorte [...] vinse la guerra e [...] Così alme-no la raccontano sui giornali: la [...] insoffe-rente verso la politica del Tesoro, [...]. Sarà perché stamane è [...] festa, ma il ministro del Teso-ro ci [...] intervista non solo numeri. E sarebbero già da soli [...] se non a spezzare [...] «Ventimila miliardi nel 1998, la [...] di diminuita pressione fiscale, [...] di maggiori spese per investi-menti. Un tre, quattro per [...] annua del debito rispetto al Pil, derivante [...] per interessi, anche se questi resta-no costanti, [...] delle pri-vatizzazioni, quelle future e sicure. E le due cose [...] loro perché viaggiano su binari paralleli e [...]. Ciampi ci con-segna anche [...] «Non è vero che la politica non [...] non mi interessa. Il circolo virtuoso è ciò [...] ci sta por-tando in Europa, il circolo virtuoso sarà [...] che consentirà allo schiera-mento che oggi governa il paese [...] vincere le prossime elezioni. Perché è [...] Italia quella che abbiamo [...] mondo, il grafico della speranza è diventato [...] realtà: le sue curve fanno bene al [...] respiro [...]. Veramente risulta che la [...] il respiro, al-meno per altri quattromila mi-liardi, [...] la spesa di altrettanto per ricondurre il [...]. Intendiamo arri-vare a quella [...] sul Pil, ma non dobbiamo ricorrere [...]. E quella che viene descritta [...] tra la fase del rigore [...] quel-la [...] Anche questa è una [...] «Se è concepita co-me un [...] come un obbligo scritto nel-le cifre, sì, anche que-sta [...] è sbagliata. [...] di rischio tra [...] non una incompatibi-lità». Affermazioni im-pegnative, le tocca [...]. Partia-mo dalla compatibili-tà, dalla [...] cui inquadrare il problema. È fisiologico che esistano [...] a caso si chiamano di spesa e [...] occupano del quanto si spende. [...] dei figli e la [...] detiene le risorse. Ci sono dun-que [...] veniamo da un anno in [...] in cui abbiamo dedicato tutto lo sforzo al raggiungimento [...] europeo. /// [...] /// Come una fortuna? Non [...] uno sforzo dilui-to? «No: i mercati, di [...] accele-razione, hanno credu-to in noi e ci [...] forse non avrebbero fatto in tempi più [...]. Hanno funziona-to da innesco [...] oggi il differenziale [...] è di circa 31 [...] del Regno Unito è [...]. Questa differenza è appunto [...] con lo sforzo del [...]. La velocità ha consentito [...] e crescita. E [...] torno appunto a quella [...] quanto non obbligatoria. È già dimostrato nei [...] le due cose non [...] incompatibilità, la macchina cam-mina, [...] già acceso. Qual-cuno non lo vede, qualcuno [...] lo vuol vedere, eppure sta scritto [...]. Ce lo mostri questo [...]. Vuol dire che inten-diamo [...] rispetto al Pil e spendere per investi-menti: [...] e di là. Ventimila miliardi [...]. Abbastanza per fare tutti con-tenti? «No, ma prima di arrivare a [...] rosse. La spesa per [...] diminuisce e [...] i titoli con rendimenti alti [...] a scadenza e i [...] si rinnovano a costo [...]. È questo il gioco, la [...] ministro del Te-soro è stata [...] che, passando dal 12 per cento del Pil della [...] arrivare al 6 per cento. A quel punto [...]. A quel punto gli [...] più paura di [...] preso in carico con [...] lei li ha già convinti ad [...] solo preoccupazione e non [...]. [...] Ita-lia, quei ventimila miliardi [...] che verrà basteranno ai vari pretendenti, a [...] sviluppo? «Se si vuole spendere a piacere, [...]. Occorre impara-re [...]. Ecco [...] dire [...] e non di quantità. Ci saranno ri-chieste poniamo [...] e [...]. [...] allora fare un [...] per ciascuno. La scelta, politica, darà [...] punti di vista e anche [...]. [...] guardate che è un altro [...] abbiamo una possibilità. Io pri-vilegio il Mezzogiorno [...] telecomuni-cazioni. La disoccupazione, cioè spendere [...]. /// [...] /// Ma dobbiamo imparare a [...] della spesa. Ciascun ministro dovrà cimentarsi con [...] problema [...]. Insomma: o stazioni di [...] o aumenti degli stipendi [...] Carabinieri. Tutte queste cose saranno nero [...] bianco nel Documento di pro-grammazione economica e fi-nanziaria? [...] è [...] tra il 15 [...]. [...] di maggio [...] in Europa. Perché sono convinto che [...] che saranno lì contenuti confermeranno la credibilità [...] che portiamo in Europa stabilità e vi-talità. Siamo pratica-mente uno dei [...] in Europa, economicamente. Po-liticamente è altro di-scorso». Ministro, anche se limitato [...] questo primato appare come [...]. [...] esporta [...] negli ultimi due cir-ca 60 [...] miliardi [...]. Il che dimostra che [...] debito è possibi-le, senza gravare sugli altri [...]. Il prossimo [...] è costruito avendo in [...] che prevede un rientro al 100 per [...] Pil in sei anni mentre oggi siamo al [...]. Si può fare, non [...]. Anche quando siamo partiti [...] questo era il ri-schio, anzi la buca [...] di certo caduti. I fatti hanno dimo-strato [...] è anda-ta così. E oggi io dico che [...] una crescita nominale del Pil intorno al [...] sempre alto rispetto agli altri [...] europei ma contenuto rispet-to [...] può fare. /// [...] /// Se non facciamo pazzie, [...] andare bene, è già [...]. Ministro, ma allo-ra perché [...] «Le ho già detto che [...] chi fa la parte [...] quella dei fi-gli. Prima gli industriali parlavano [...] adesso [...]. /// [...] /// [...] gli analisti seri non rie-scono [...] i [...] profeti di sventura, teorizzano [...] tra equilibrio e svilup-po, diffidano [...] contatto tra [...] «Forse perché non riescono a [...] a quel che vedono, che [...] ap-punto [...] Italia economica. Forse perché legittimamente vo-gliono [...] la politica impara a scegliere [...] imparato a stringere [...]. Non è mica una cosa [...] poco anche questa. Forse perché una cosa [...] stampata in nessun grafico: la stabilità politica. In Germania non mi [...] numeri, mi domandano della stabilità poli-tica italiana. Io ricordo che il circolo [...] italiano è iniziato [...] nel [...] quando il sistema politi-co imboccò [...] via del bipolarismo e quando cominciò a crollare la [...] ad [...]. Oggi tutte le forze [...] forze [...]. [...] che il bipolarismo venga [...] dei lavori della Bicamerale e del Parlamento [...] riforme. Se nel [...] con cinque punti in [...] per interessi, centomila mi-liardi, capisce. Se conti-nuiamo con la [...]. /// [...] /// Non ho motivo di [...] la politica mo-netaria. [...] le ho esposto coniuga riequilibrio [...] e sviluppo. Non [...] anco-ra la capacità di [...] tra contrasti e soffe-renze, ma arriverà. [...] un com-pito nuovo, ma [...] ne sono le condizioni. E la stabilità politica, [...] nelle intenzioni di molte [...]. E allora, se tutti quei [...] dovessero cadere? «Allora [...] ci ringrazierà per essere entrati [...] e chi governa oggi in Italia vincerà le [...]. Ministro Ciampi, ma lei non [...] il ministro del rigore, il [...] «Mi dicevano non ce la [...] fare, [...] fatto. Adesso dicono: non è [...]. E invece è già [...] nel grafico, della realtà, [...]. Mino [...] In Europa portiamo stabilità I [...] però non vogliono vedere solo i numeri Nel [...] taglio per portare il deficit al [...] Non esiste incompatibilità tra [...] Ma cautela IL CASO Smentita la pretesa [...] un impegno decennale sul debito E Bruxelles [...] europeo Passa la linea sostenuta dalla Banca [...] Trattato di Maastricht non si fa riferimento al [...]. /// [...] /// [...] Monetario Europeo, della [...] e [...] olandese hanno avuto la peggio. La notizia è arrivata [...] Bruxelles [...] da una fonte con nome e cognome: [...] de [...] commissario europeo. Per suo conto ha [...] portavoce con una dichiarazione quasi dettata a [...]. Prima notizia: la presenta-zione [...] di paesi che han-no raggiunto un grado [...] e in grado di du-rare nel tempo [...] Commissione e non [...]. Seconda notizia: «Il trat-tato [...] limite di tem-po per la riduzione del [...] del prodotto lordo». La que-stione riguarda quei [...] Italia e Belgio che devono dimo-strare come il [...] si sta avvicinando al [...] del pro-dotto. Secondo il trattato questa [...] sufficiente e adeguata. La precisazione di de [...] ha un significato preciso: [...] ha vinto il brac-cio di ferro sulla [...] debito pubblico. Il presidente [...] aveva chiesto che Prodi [...] di dimezzare il debito in dieci an-ni. Gli olandesi gli sono [...] peraltro è [...] governatore della banca centrale [...]. La [...] vigilava a pochi chilometri [...]. Il no [...] è stato secco: non so-lo [...] ha proposto come solu-zione definitiva la riduzione del debito [...] misura del [...] per i prossimi sei anni [...] di [...] sotto il [...] ma si è opposta categoricamente [...] far scrivere nel testo del rapporto IME qualsiasi riferimento [...]. Non si tratta di [...] se viene scritta una scadenza, automaticamente si [...] oggettiva del principio della sostenibilità del de-bito [...] Maastricht non era stato quantificato (il para-metro [...] invece, è rigidamente quantificato). Ieri il portavoce di [...] ha dichiara-to che secondo [...] Commissione [...] una formula magica per [...] del debi-to». [...] non è il governo [...] è ovvio, ma Fazio. Adesso, dopo tanto parlare [...] del go-vernatore, è ormai [...] Fa-zio ha sostenuto con carte e cifre alla [...] econo-miche e valutazioni giuridiche (il rispetto del Trattato) [...] si possono fare forzature. Fazio ha re-spinto una [...] rap-porto IME non più tardi di due [...]. Poi, la cosa non [...] ha scritto una lettera a [...] Maastricht non preve-de un [...] in dieci anni. A Roma è arrivata [...] con il capitolo sul debito vuoto. Nel frattempo i negoziati [...] aspri. Massima la sintonia tra [...] Tesoro e Palazzo [...]. Anche il Belgio, che [...] pubblico superiore al [...] del prodotto lordo, non [...] accettare un vincolo così rigido e Fazio [...] punto di debolezza del fronte del marco. La scadenza dei 10 anni [...] di fron-te [...] esclusione [...] finanziarie mici-diali anche per la [...] della maggioranza di governo. Oltretut-to, la rigidità [...] potrebbe ri-percuotersi come un [...] Germania, visto che il suo de-bito pubblico sta [...] del prodotto e tende [...]. [...] in Olanda e alla [...] si voleva far rientrare [...] che era stato fatto uscire dalla porta: [...] di stabilità che legherà i paesi Euro [...] economiche non solo in caso di superamento [...] deficit, ma anche in caso di inadempienza [...] debito. I tedeschi smi-sero di [...] quando si resero conto che non sarebbero [...] il loro debito. È chiaro ormai che Bruxelles [...] a conside-rare il debito alla luce di [...]. Per [...] significa tenere conto del livello [...] risparmio pri-vato, della consistenza [...] primario (saldo entrate e uscite [...] netto degli interessi), dei conti con [...] delle previsioni di crescita. Sembra che [...] giudichi le previ-sioni di crescita [...] attorno al [...] nei prossimi anni troppo otti-mistiche. Anche su questo [...] non concorda. Proprio ieri, [...] del Direttorio della [...] ha dichiarato che la [...] da-re un parere al governo tedesco su [...] europei e non solo sul-la Germania. Secondo il [...] preparato [...] nel direttorio [...] i falchi sarebbero non più [...] quattro o cinque membri. Antonio Pollio [...] Prodi: «Non ci sarà nessuna [...] manovra aggiuntiva» «Non ci sarà bisogno di alcuna manovra [...]. Il presidente del consiglio Romano Prodi, [...] con i giornalisti durante la [...] visita a Brasilia, è [...] smentire le voci di ulteriori possibili manovre [...] il rapporto tra deficit e prodotto interno [...]. Insomma, riguardo ai 4000 [...] il cui taglio sarebbe auspicato dal ministro [...] Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, che punta ad un rapporto [...] Prodi ha spiegato che potrebbe trattarsi di [...] e non di [...] manovra aggiuntiva. Poi aggiunge, spiegandosi meglio: «Non [...] di una cifra enorme, né tale da [...] conti». Il presidente del Consiglio, nel [...] della [...] visita in Brasile, preferisce comunque [...] su questo tema. E, a scanso di [...] chiaro che «non si può però abbassare [...] un [...] perché bisogna ancora migliorare [...] bilancio. Il debito è infatti [...] i nostri partner ci chiedono in modo [...]. /// [...] /// Il debito è infatti [...] i nostri partner ci chiedono in modo [...]. (0)
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