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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1993»--Id 598259761.

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Sergio Rubini, di che [...] figlio? Di tutta la letteratura russa, di [...] quelli di [...] da [...] a / [...] a Delitto e Castigo. Mi piacciono gli scrittori [...] grandi storie, che hanno il coraggio di [...] le passioni. In Italia preferisco i [...] e della Capriolo, anche [...] ne parla poi molto, perchè non sono [...] grandi temi. Le assicuro che di questi [...] si [...] semmai [...] ne sono altri, bravi, più [...] meno sottovalutati o ignorati. Comunque, c'è, Ira 1 [...] libro che porterebbe al [...] marcia di [...] di Rotti, pubblicata da Adelphi, [...] del crollo di un impero in maniera [...]. Mi pare che in [...] questo se ne potrebbe anche consigliare la [...]. [...] al cinema rimane un [...] c'è più il denaro per rappresentare le [...]. Credo poi che il [...] debba ispirare ai capolavori, ma piuttosto ad [...] minore, che può perfezionare. Quanto legge, come legge, [...] «se» [...] sempre. Mi porto i libri [...]. Non leggo per conciliare [...] che le ore migliori siano quelle del [...]. Il mio amore per [...] porta a preferire un viaggio in treno [...] macchina proprio per [...] dedicare a un libro. Il mio rammarico è [...] mentre mi piacerebbe tarlo di più. Telefonare di meno e [...] ad esempio. Questo mi piacerebbe fare. GARUFI/ SE NON LA VIT A Mare e terra parole chiave MARIO SPINELLA Sergio Rubini Bianca Garufi raccoglie. Ciò che colpisce, già [...] è la sostanziale uniti e continuità della [...] linguaggio. Un paesaggio, questo del [...] frequentemente nei versi di Bianca Garufi; che [...] sino da [...] «Incedono lente nuvole solenni» [...] libro, e che ritroveremo più volte, sino [...] ultimi testi [...] lo lo» («lo vorrei [...] sabbia / dorata». Nel vuoto restiamo sospesi»). Poesia, dunque, questa della Garufi, [...] alta, volta a penetrare, e a compenetrarsi, [...] essenza che è la vita (. In questo suo «dialogo» [...] sistemi, in questo «Fuoco grande» (è il [...] scritto su Bianca Garufi a due mani [...] Cesare Pavese) che insieme arde e consuma, la poesia [...] presenza. Sa essere anche, riflessivamente, [...] tra le [...] la poesia [...] ove [...] tra sfarzo e miseria [...] «dove colui che produce è uno schiavo [...] / di un essere umano si misura [...] di acquisto. Che cosa [...] allora -sembra [...] questa lunga meditazione poetica «Se [...] la [...] come è, ma anche come [...] essere mutata; e già il [...] in [...] parallelo che è il fare [...] quando raggiunga i toni e il linguaggio di questo [...] libro, è una «mutazione» una traccia di quel «sogno [...] una cosa« che Marx -mi si scusi un richiamo [...] lontano -poneva a fondamento della inestinguibile speranza che fa [...] genere umano quello che esso è, «in questo mondo [...] cui viviamo», per [...] ancora con [...] «voi / io». Bianca Garufi« Se non [...]. ///
[...] ///
Diretta, come «Domu-s». Il primo numero di «Domus Dossier» [...] dedicato agli [...]. Tra i progetti più [...] si parla citiamo quelli degli [...] di Bilbao, Siviglia, [...] (vicino a Osaka) e [...] (terzo scalo londinese). ///
[...] ///
Ogni numero costerà 18. La tiratura è di [...]. La violenza del mondo, [...] teologia. Gianni [...] Bozzo, Edoardo Benvenuto, Sergio Quinzio [...] con Manlio [...] (del quale Adelphi ha [...] «Dialogo [...] ritorno di Dio GIUSEPPE [...] che [...] Dei è impossibile (o [...] dura il momento di un momento. Ma uomo giusto è [...] che egli deve «annullare» Dio quotidianamente affinchè [...] giustizia quotidianamente si compia»: potrebbe sembrare solo [...] teologica oppure un inaudito paradosso [...]. Eppure, questa necessità di [...] perché nel dissolvimento delle creature possa [...] la suprema giustizia divina, [...] che il tratto [...] di gran parte del [...]. Un pensiero verso cui pare [...] Manlio [...] nel suo Dialogo teologico. Ne abbiamo discusso con [...] e con i teologi Gianni [...] Bozzo, Edoardo Benvenuto e Sergio Quinzio. Il mondo moderno è [...] al tempo della teologia. Non c'è pensiero che [...] il pensiero su Dio. Solo il teologo conosce [...]. Ma il Dio a [...] sembra differire dal Dio [...] e della teologia. Precisa [...] «Troppo a lungo la [...] considerata una malattia senile della religione. Mentre [...] è forse solo un accidente [...] quella. La splendida modernità della [...]. Quella voracità di realtà, [...] filosofie di una volta, oggi non ha [...] cosa. La teologia la incarna [...]. Chi è, allora, il Dio [...] «Forse -risponde Quinzio -pochi [...] farsi [...] della sicilianità e della [...] quelli di [...]. [...] libro riprende il suo vecchio [...] del disprezzo e [...] dovuti al Dio [...]. Il paradossale compito della [...] è di annullare Dio. Ma questo è impossibile [...] dice, volere il nulla è volere [...] annullamento di Dio». Ma [...] del farsi nulla di Dio, [...] proprio la teologia? «Certo -«Dialogo teologico» [...]. Ne discutono con l'autore Gianni [...] Bozzo, Edoardo Benvenuto e Sergio Quinzio. Del libro di [...] tratta anche Franco Reità [...] «Incroci». Per essa, [...] Dio è [...] te e insieme scandaloso [...]. Il volto di Dio apre [...] sguardo alla [...] con Dio, ma questa è [...] antichissima che Giobbe stesso aveva [...] ingaggiato. La tonalità di empietà [...] come lo sconvolgente pensiero [...] tràsvalutazione di tutti i valori, è un [...] non [...] dalla teologia dei manuali. ///
[...] ///
Il Dio di [...] dunque, pare essere il nome [...] mondo per il pensiero, come chiarisce [...] Bozzo: «Un mero nome, certo, [...] vuota [...] ma che solo dà al [...] il suo spazio. Dio è il mondo [...] astratta del pensiero. Ma [...] è il male: esso si [...] come mero dato della mente, la cinge di ferri [...] una pri-gione. Occorre giungere al [...] mundi. [...] modo per la mente di [...] avviene nella forma del [...] Dei: Dio, nome dei nomi, [...] del mondo rivelazione [...] banalità [...]. Lo stesso scacco della [...] teologia come gnoseologia che riesce. Questa sa individuare quel [...] senza nominare la parolina, «essere», salvo nei [...] eloquenza. Una fredda scienza di Dio, [...]. Eppure, non si sa [...]. Dalle crepe dìalogìche della [...] sembra cosi profilarsi una sorta di solipsistico [...]. Ma [...] cupa aporia [...] di [...] è solo [...] o [...] di una serie indefinita di [...] in cui il rigore e la logica dominano [...] a un groviglio di assurdi e di paradossi? [...] cerca di scongiurare il suo [...] e [...] pessimismo, -precisa Quinzio -la [...] dichiarata ed evidente malinconia, [...] al grado sommo della liberazione [...] ogni subbio, alla certezza dogmatica [...] delle cose, Solo [...] febbrile del pensiero egli trova [...] ma è solo un emergere momentaneo del suo esagerato [...] della morte. E tuttavia egli sogna [...] in cui, dice, «non esistessi, o esistessi [...] che non vi ero». Il suo solipsismo disdegna ogni [...] ma [...] sceglie la forma del dialogo, [...] è piuttosto, però, uno [...] di se stesso, perché, alla [...] anche il [...] rivela la [...] negatività». Una ulteriore aporia nel [...] viene colta da Benvenuto: «La [...] è fortemente intrisa di [...] egli pretende di farne ameno. Molli suoi temi, come [...] di Dio. Anche il suo desiderio di [...] Dio come una «parte», è un atto della ragione [...] difficilmente può essere [...]. [...] Bozzo, invece, scorge qualcosa [...] pensiero del mondo e dunque da Dio: «Vi [...] improvviso del Bello e del Bene. I temi platonici tornano [...] oltre [...]. ///
[...] ///
E sorge il richiamo [...] che sapeva che la croce del Cristianesimo [...] il Dio [...] Testamento con il Padre [...] Vangelo [...] Giovanni. Sono i temi che, [...] più ricco e più ortodosso, ha trattato Simone [...] La violenza del mondo [...] realtà mondiale e nella [...] comunicazione universale rende inevitabile [...] Dio e pone la teologia che esiste, [...] in difficoltà insormontabili. Anche il [...] Dei è una (orma per [...] la centralità del discorso su Dio. La teologia torna a [...] scienze: ma essa oggi non esiste e [...] contribuiscono a [...]. Ma per Quinzio piuttosto [...] o di filosofia, ci si troverebbe di [...] psicologia, del resto dichiarata dallo stesso [...] «Tuttavia, al di sotto [...] trapela una pietà per le cose che [...] tenta di respingere violentemente [...] patisce [...]. Ma se Dio non [...] per professionisti [...] bensì per teologi con [...] della realtà, perché si toma oggi con [...] il tasto del sacro? Conclude [...] «È a partire [...] del sacro, si dice, [...] pensare daccapo Dio. Non si ha il minimo [...] che siamo invece [...] di valore [...] della teologia. In questa nuova [...] teologica si crederà a Dio [...] in Dio. Le preziosità ontologiche di [...] non sono che divagazioni [...] scuola mentre al nomea Dei condannò la [...]. Ma non tanto questo ci [...] quanto [...] dì questa scienza e la [...] interiore di [...] scienziato». INCROCI FRANCO RELLA Straniero in [...] e filosofo Il caso, [...] di due libri di due [...] diversi presso lo [...] editore, mi iia permesso di [...] una sensazione molto simile, ma finora imprecisata, che ho [...] provalo nei [...]. Cominciamo dal primo caso. Manlio [...] è uno [...] scrittore di filosofia. [...] ho letto tutti i suoi [...]. È dotato di un [...] implacabile. Eppure ho sempre avuto [...] contenuto esplicito dei suoi libri non fosse [...] cosa più importante. E anche adesso, mi [...] presentato non come «filosofo» ma come «scrittore [...]. Il piccolo libro appena [...] Dialogo [...] affronta alcuni temi di fondo del pensiero [...] già emersi nel suo Trattato [...] (Adelphi 1987). Dio è una densità [...] cui è stata sottratta la parte peggiore. Ciononostante, di fronte a questa [...] presenza non possiamo non [...] Dio, da dove il male?». E non possiamo non concludere, [...] se Dio è identico [...] mondo «è identico al suo [...]. La filosofia ha [...] alle teologia solo il [...] contraddizioni. Il Dio «empio» del [...] contraddizioni, perché non ha alterità: tutto ciò [...] lo uccide. Ma la chiave del [...] nel dialogo, ma nella premessa che è [...] come «filosofo». Ed è un ritratto [...] modo che nelle arti si parla di [...] eccesso di filosofia che porta fuori dalla [...]. Platone e Aristotele avevano teorizzato [...] filosofo come [...] bios, come vita straniera. [...] enfatizza questa estraneità oltre [...] i [...]. Così afferma di essere [...]. Al corpo egli lascia [...] ma regolati da [...] che li rende inoffensivi. Dichiara il proprio disgusto per [...] molteplicità, per una giustizia confusa alla quale preferisce una [...] ingiustizia. Dichiara la [...] vergogna per un non [...] la letteratura. Fa aperta professione di [...] il dubbio e contro [...]. Non è un filosofo [...] uno scrittore che (a un ritratto, drammatico [...] del [...]. La [...] più che «una vita stra-niera» [...] una «estraneità alla vita», che appare [...] della [...]. Ma la filosofia è [...] la rimozione del problema della morte in Parmenide [...]. Questa estraneità alla vita [...] enfatizzata, non riporta al grande problema della [...] O [...] a [...] timore della morte» che [...] dichiara essere suo: che [...] non ha [...]. [...] a me ha fallo sempre [...] effetto [...]. E non c'è [...] più [...] di Un amore del nostro [...]. È la storia [...] Ira Sigismondo e Anna, [...] tratti iniziali la storia di Agathe e Ulrich [...] qualità (la morte del padre che avvicina [...] il carattere femmineo di Sigismondo, il fratello, [...] invece [...] di Agathe nel lesto [...] Musil). Ma anche [...] la storia pare un [...]. Il linguaggio è quello collo, [...] fino [...] tipico di Landolfi. [...] e [...] come dice lo [...] Landolfi in più luoghi: [...] e mi fissava ancora più intentamente»; «i [...] «codesto è il modo di parlare dei [...]. Il libro di [...] è come i sonetti [...] Sigismondo. A una prima lettura appaiono [...] e sgradevolmente letterari». Poi appaiono [...] più che incantevoli, belli». Ma belli perchè erano [...] di essi «non vi fossero stati poeti». Belli perché attraverso un [...] vanno oltre la letteratura. Ma qual è questo [...] o il sogno letterario al suo estremo [...] Sigismondo è anche il nome del protagonista di [...] anch'esso [...] La Dita 0 sogno [...] Calde-ron. La vita è [...] in sé. Noi siamo prigionieri di una [...] e mai potremo [...]. Il sogno della vita [...] attraverso [...] del sogno fino alla [...] che vorrebbe [...] del sogno letterario. ///
[...] ///
Un luogo che sia [...] logos, della ragione e delle sue pratiche [...] che si [...] come insuperabili, e che [...] o [...] portandoci suoi limiti estremi. Manlio [...] teologico». ///
[...] ///
Ritorno a [...] il primo ripropone i [...] una ricerca sul campo condotta da un [...] di offrirci anche brani di profonda suggestione [...] segue le cadenze di una sorta di [...] cui l'autore registra i dubbi che lo [...] lavoro scientifico [...] di una sempre più [...] con [...] della propria ricerca. Lungo il primo [...] Nathan [...] ripercorre un approccio consueto agli [...] ritornando [...] dopo nella comunità clic aveva [...] per [...] le permanenze e i mutamenti [...] significativi. Il villaggio è quello di [...] un gruppo di case sperduto [...] abitato da una popolazione di [...] percepita dagli altri gruppi etnici [...] come una specie di [...] «gli ultimi restì dì una [...] primordiale i [...]. Quando [...] li visitò perla prima [...] la struttura del villaggio era quella [...] a partire dalla seconda [...] il territorio diviso in due metà, quella [...] e [...] «due quadri di riferimento [...] giustapposti», mentre [...] del villaggio trovava la [...] sul piano delle pratiche rituali e delle [...]. Nella comunità convivevano quattro [...] ineguali: i ca-techisti che raggruppavano più della [...]. In realtà riti pagani [...] con le altre pratiche religiose, in un [...] il mondo dei morti al quale i [...] in qualche modo di appartenere e che [...] espressione corale, di massa, nella festa di Ognissanti [...] tutti gli abitanti del villaggio, compresi gli [...] paese per accogliere le anime dei defunti, [...] in visita ai vivi. Vent'anni dopo, [...] ritrova un villaggio profondamente [...] «modernizzazione» i cui segni este-riori si sono [...] case e nelle anime dei [...] nella baracca di Vi-cente, [...] informatore, ora si ammucchiano una poltrona dì [...] da cucire, un apparecchio radioregistratore, una grande [...] un vero letto, e, alla parete. Al posto delle vecchie [...] vere e proprie caso, qualcuna anche con [...] sulle aree dove sorgevano amiche cappelle votive [...] dove si coltivano cipolle e carote. C'é un collegio per [...] dei ragazzi [...] andino», ed anche lo [...] boliviano sembra essersi [...] accorto [...] dei [...] tentando nei loro confronti una [...] COLT MOVIE [...] festa del libro ha fatto [...] (Repubblica, 5-3-93) «Fronte del libro grida vittoria» [...] 10-3-93) «Complimenti, Cavaliere» (Luciana Sica, Repubblica, 10-3-93) [...] festa del libro promossa da Silvio Berlusconi è [...] un grande successo» (Repubblica, [...] ha fatto bene, anche se [...] mi aspetto granché da [...] (Elvira Sellerio, Repubblica, 5-3-93) «Romano Montroni, direttore delle librerie Feltrinelli, riconosce (su La Stampa) di [...] commesso un grave errore nel sottovalutare la [...] Festa del libro. E auspica perii prossimo [...] (/. Vuoi regalare qualcosa alla [...] Allora [...]. Vuoi regalare libri? Ti [...] (Ferdinando Camon, Epoca, [...] " [...] attraverso il loro coinvolgimento [...] 12 ottobre, «giorno della razza», [...] ovunque in Bolivia, e [...]. Anche se solo per [...] festa dovrebbe servire a convincere gli abitanti [...] una loro ormai acquisita «cittadinanza» boli-viana. Si tratta comunque, e [...] lo documenta mollo bene, di [...] tradizione totalmente inventata, artificiosa almeno come i [...] di una modernizzazione legata ai [...] e al mercato che scalfisce solo la superficie di [...] identità collettiva saldamente ancorata al [...] plurisecolare della comunità. Anzi; lo stesso traumatico [...] primi segni di un incipiente progresso ha [...] spaesa-mento, scaricando proprio sui punii più oscuri [...] tradizione la paura del cambiamento e [...]. Cosi [...] può registrare nella comunità un [...] latente segnato dal riapparire, nel 1978, di un [...] un essere leggendario che addormenta [...] sue vittime per [...] il grasso o il sangue. Il villaggio aveva trovato il [...] in Gregorio, un uomo di umilissime origini, cresciuto socialmente [...] ad assumere alcune responsabilità [...] delia scuola e nel sindacato [...] con-tadini. Gregorio, più esterno che [...] a causa della [...] nascita aveva funzionato da [...] Stato e il mercato nazionale, ricoprendo un [...] gli influssi della modernità e prestandosi, cosi, [...] da parafulmine rispetto a tutte le tensioni [...] trasformazione». [...] viene totalmente coinvolto in [...] e vampiri» e giunge [...] proprio mentre intorno a Gregorio [...] addensarsi le nubi della vendetta e [...]. A una richiesta di Gregorio [...] chiede di [...] a lasciare il villaggio [...] cosi al suo ruolo di "osservatore» super [...]. Non è la prima [...]. Nel corso della [...] prima visita aveva accettato [...] dio [...] ubriacandosi con gli altri [...] saltellando, brandendo uno stendardo bianco, guidando il [...] omaggio al dio. Adesso, come vent'anni prima, [...] è costretto cosi ad [...] statuto scientifico di una disciplina come [...] che nella "ricerca sul [...] e soggetto della ricerca a vivere in [...] di reciproche attrazioni e repulsioni. Quale che sia il [...] controlla le interpretazioni cui da adito: coscientemente [...] una variabile Ira le fazioni presenti e, [...] soggetto che osserva, rischia di ritrovarsi egli [...]. Come lutti gli scienziati [...] consapevolezza che la conoscenza scientifica può scaturire [...] rapporto trilaterale al cui interno tutti e [...] della relazione abbiano la [...] forza: il soggetto, [...] il legame che si [...] Ira [...] soggetto e [...]. Se la relazione è squilibrata, [...] il soggetto prevale [...] si ha la manipolazione di [...] se é [...] a prevalere si avrà al [...] una parafrasi delle fonti, mai la conoscenza. Per lo storico che lavora [...] le [...] questo percorso può presentarsi più [...] meno agevole, ma sempre [...]. E per [...] che lavora sugli "uomini»? È [...] a interpretare il ruolo dell'orco affamato di [...] Bloch aveva assegnato agli [...] e vampiri. Ritorno a [...] Einaudi, [...]. ///
[...] ///
Ritorno a [...] Einaudi, [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .