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Sergio Rubini, di che [...] figlio? Di tutta la letteratura russa, di [...] quelli di [...] da [...] a / [...] a Delitto e Castigo. Mi piacciono gli scrittori [...] grandi storie, che hanno il coraggio di [...] le passioni. In Italia preferisco i [...] e della Capriolo, anche [...] ne parla poi molto, perchè non sono [...] grandi temi. Le assicuro che di questi [...] si [...] semmai [...] ne sono altri, bravi, più [...] meno sottovalutati o ignorati. Comunque, c'è, Ira 1 [...] libro che porterebbe al [...] marcia di [...] di Rotti, pubblicata da Adelphi, [...] del crollo di un impero in maniera [...]. Mi pare che in [...] questo se ne potrebbe anche consigliare la [...]. [...] al cinema rimane un [...] c'è più il denaro per rappresentare le [...]. Credo poi che il [...] debba ispirare ai capolavori, ma piuttosto ad [...] minore, che può perfezionare. Quanto legge, come legge, [...] «se» [...] sempre. Mi porto i libri [...]. Non leggo per conciliare [...] che le ore migliori siano quelle del [...]. Il mio amore per [...] porta a preferire un viaggio in treno [...] macchina proprio per [...] dedicare a un libro. Il mio rammarico è [...] mentre mi piacerebbe tarlo di più. Telefonare di meno e [...] ad esempio. Questo mi piacerebbe fare. GARUFI/ SE NON LA VIT A Mare e terra parole chiave MARIO SPINELLA Sergio Rubini Bianca Garufi raccoglie. Ciò che colpisce, già [...] è la sostanziale uniti e continuità della [...] linguaggio. Un paesaggio, questo del [...] frequentemente nei versi di Bianca Garufi; che [...] sino da [...] «Incedono lente nuvole solenni» [...] libro, e che ritroveremo più volte, sino [...] ultimi testi [...] lo lo» («lo vorrei [...] sabbia / dorata». Nel vuoto restiamo sospesi»). Poesia, dunque, questa della Garufi, [...] alta, volta a penetrare, e a compenetrarsi, [...] essenza che è la vita (. In questo suo «dialogo» [...] sistemi, in questo «Fuoco grande» (è il [...] scritto su Bianca Garufi a due mani [...] Cesare Pavese) che insieme arde e consuma, la poesia [...] presenza. Sa essere anche, riflessivamente, [...] tra le [...] la poesia [...] ove [...] tra sfarzo e miseria [...] «dove colui che produce è uno schiavo [...] / di un essere umano si misura [...] di acquisto. Che cosa [...] allora -sembra [...] questa lunga meditazione poetica «Se [...] la [...] come è, ma anche come [...] essere mutata; e già il [...] in [...] parallelo che è il fare [...] quando raggiunga i toni e il linguaggio di questo [...] libro, è una «mutazione» una traccia di quel «sogno [...] una cosa« che Marx -mi si scusi un richiamo [...] lontano -poneva a fondamento della inestinguibile speranza che fa [...] genere umano quello che esso è, «in questo mondo [...] cui viviamo», per [...] ancora con [...] «voi / io». Bianca Garufi« Se non [...]. /// [...] /// Diretta, come «Domu-s». Il primo numero di «Domus Dossier» [...] dedicato agli [...]. Tra i progetti più [...] si parla citiamo quelli degli [...] di Bilbao, Siviglia, [...] (vicino a Osaka) e [...] (terzo scalo londinese). /// [...] /// Ogni numero costerà 18. La tiratura è di [...]. La violenza del mondo, [...] teologia. Gianni [...] Bozzo, Edoardo Benvenuto, Sergio Quinzio [...] con Manlio [...] (del quale Adelphi ha [...] «Dialogo [...] ritorno di Dio GIUSEPPE [...] che [...] Dei è impossibile (o [...] dura il momento di un momento. Ma uomo giusto è [...] che egli deve «annullare» Dio quotidianamente affinchè [...] giustizia quotidianamente si compia»: potrebbe sembrare solo [...] teologica oppure un inaudito paradosso [...]. Eppure, questa necessità di [...] perché nel dissolvimento delle creature possa [...] la suprema giustizia divina, [...] che il tratto [...] di gran parte del [...]. Un pensiero verso cui pare [...] Manlio [...] nel suo Dialogo teologico. Ne abbiamo discusso con [...] e con i teologi Gianni [...] Bozzo, Edoardo Benvenuto e Sergio Quinzio. Il mondo moderno è [...] al tempo della teologia. Non c'è pensiero che [...] il pensiero su Dio. Solo il teologo conosce [...]. Ma il Dio a [...] sembra differire dal Dio [...] e della teologia. Precisa [...] «Troppo a lungo la [...] considerata una malattia senile della religione. Mentre [...] è forse solo un accidente [...] quella. La splendida modernità della [...]. Quella voracità di realtà, [...] filosofie di una volta, oggi non ha [...] cosa. La teologia la incarna [...]. Chi è, allora, il Dio [...] «Forse -risponde Quinzio -pochi [...] farsi [...] della sicilianità e della [...] quelli di [...]. [...] libro riprende il suo vecchio [...] del disprezzo e [...] dovuti al Dio [...]. Il paradossale compito della [...] è di annullare Dio. Ma questo è impossibile [...] dice, volere il nulla è volere [...] annullamento di Dio». Ma [...] del farsi nulla di Dio, [...] proprio la teologia? «Certo -«Dialogo teologico» [...]. Ne discutono con l'autore Gianni [...] Bozzo, Edoardo Benvenuto e Sergio Quinzio. Del libro di [...] tratta anche Franco Reità [...] «Incroci». Per essa, [...] Dio è [...] te e insieme scandaloso [...]. Il volto di Dio apre [...] sguardo alla [...] con Dio, ma questa è [...] antichissima che Giobbe stesso aveva [...] ingaggiato. La tonalità di empietà [...] come lo sconvolgente pensiero [...] tràsvalutazione di tutti i valori, è un [...] non [...] dalla teologia dei manuali. /// [...] /// Il Dio di [...] dunque, pare essere il nome [...] mondo per il pensiero, come chiarisce [...] Bozzo: «Un mero nome, certo, [...] vuota [...] ma che solo dà al [...] il suo spazio. Dio è il mondo [...] astratta del pensiero. Ma [...] è il male: esso si [...] come mero dato della mente, la cinge di ferri [...] una pri-gione. Occorre giungere al [...] mundi. [...] modo per la mente di [...] avviene nella forma del [...] Dei: Dio, nome dei nomi, [...] del mondo rivelazione [...] banalità [...]. Lo stesso scacco della [...] teologia come gnoseologia che riesce. Questa sa individuare quel [...] senza nominare la parolina, «essere», salvo nei [...] eloquenza. Una fredda scienza di Dio, [...]. Eppure, non si sa [...]. Dalle crepe dìalogìche della [...] sembra cosi profilarsi una sorta di solipsistico [...]. Ma [...] cupa aporia [...] di [...] è solo [...] o [...] di una serie indefinita di [...] in cui il rigore e la logica dominano [...] a un groviglio di assurdi e di paradossi? [...] cerca di scongiurare il suo [...] e [...] pessimismo, -precisa Quinzio -la [...] dichiarata ed evidente malinconia, [...] al grado sommo della liberazione [...] ogni subbio, alla certezza dogmatica [...] delle cose, Solo [...] febbrile del pensiero egli trova [...] ma è solo un emergere momentaneo del suo esagerato [...] della morte. E tuttavia egli sogna [...] in cui, dice, «non esistessi, o esistessi [...] che non vi ero». Il suo solipsismo disdegna ogni [...] ma [...] sceglie la forma del dialogo, [...] è piuttosto, però, uno [...] di se stesso, perché, alla [...] anche il [...] rivela la [...] negatività». Una ulteriore aporia nel [...] viene colta da Benvenuto: «La [...] è fortemente intrisa di [...] egli pretende di farne ameno. Molli suoi temi, come [...] di Dio. Anche il suo desiderio di [...] Dio come una «parte», è un atto della ragione [...] difficilmente può essere [...]. [...] Bozzo, invece, scorge qualcosa [...] pensiero del mondo e dunque da Dio: «Vi [...] improvviso del Bello e del Bene. I temi platonici tornano [...] oltre [...]. /// [...] /// E sorge il richiamo [...] che sapeva che la croce del Cristianesimo [...] il Dio [...] Testamento con il Padre [...] Vangelo [...] Giovanni. Sono i temi che, [...] più ricco e più ortodosso, ha trattato Simone [...] La violenza del mondo [...] realtà mondiale e nella [...] comunicazione universale rende inevitabile [...] Dio e pone la teologia che esiste, [...] in difficoltà insormontabili. Anche il [...] Dei è una (orma per [...] la centralità del discorso su Dio. La teologia torna a [...] scienze: ma essa oggi non esiste e [...] contribuiscono a [...]. Ma per Quinzio piuttosto [...] o di filosofia, ci si troverebbe di [...] psicologia, del resto dichiarata dallo stesso [...] «Tuttavia, al di sotto [...] trapela una pietà per le cose che [...] tenta di respingere violentemente [...] patisce [...]. Ma se Dio non [...] per professionisti [...] bensì per teologi con [...] della realtà, perché si toma oggi con [...] il tasto del sacro? Conclude [...] «È a partire [...] del sacro, si dice, [...] pensare daccapo Dio. Non si ha il minimo [...] che siamo invece [...] di valore [...] della teologia. In questa nuova [...] teologica si crederà a Dio [...] in Dio. Le preziosità ontologiche di [...] non sono che divagazioni [...] scuola mentre al nomea Dei condannò la [...]. Ma non tanto questo ci [...] quanto [...] dì questa scienza e la [...] interiore di [...] scienziato». INCROCI FRANCO RELLA Straniero in [...] e filosofo Il caso, [...] di due libri di due [...] diversi presso lo [...] editore, mi iia permesso di [...] una sensazione molto simile, ma finora imprecisata, che ho [...] provalo nei [...]. Cominciamo dal primo caso. Manlio [...] è uno [...] scrittore di filosofia. [...] ho letto tutti i suoi [...]. È dotato di un [...] implacabile. Eppure ho sempre avuto [...] contenuto esplicito dei suoi libri non fosse [...] cosa più importante. E anche adesso, mi [...] presentato non come «filosofo» ma come «scrittore [...]. Il piccolo libro appena [...] Dialogo [...] affronta alcuni temi di fondo del pensiero [...] già emersi nel suo Trattato [...] (Adelphi 1987). Dio è una densità [...] cui è stata sottratta la parte peggiore. Ciononostante, di fronte a questa [...] presenza non possiamo non [...] Dio, da dove il male?». E non possiamo non concludere, [...] se Dio è identico [...] mondo «è identico al suo [...]. La filosofia ha [...] alle teologia solo il [...] contraddizioni. Il Dio «empio» del [...] contraddizioni, perché non ha alterità: tutto ciò [...] lo uccide. Ma la chiave del [...] nel dialogo, ma nella premessa che è [...] come «filosofo». Ed è un ritratto [...] modo che nelle arti si parla di [...] eccesso di filosofia che porta fuori dalla [...]. Platone e Aristotele avevano teorizzato [...] filosofo come [...] bios, come vita straniera. [...] enfatizza questa estraneità oltre [...] i [...]. Così afferma di essere [...]. Al corpo egli lascia [...] ma regolati da [...] che li rende inoffensivi. Dichiara il proprio disgusto per [...] molteplicità, per una giustizia confusa alla quale preferisce una [...] ingiustizia. Dichiara la [...] vergogna per un non [...] la letteratura. Fa aperta professione di [...] il dubbio e contro [...]. Non è un filosofo [...] uno scrittore che (a un ritratto, drammatico [...] del [...]. La [...] più che «una vita stra-niera» [...] una «estraneità alla vita», che appare [...] della [...]. Ma la filosofia è [...] la rimozione del problema della morte in Parmenide [...]. Questa estraneità alla vita [...] enfatizzata, non riporta al grande problema della [...] O [...] a [...] timore della morte» che [...] dichiara essere suo: che [...] non ha [...]. [...] a me ha fallo sempre [...] effetto [...]. E non c'è [...] più [...] di Un amore del nostro [...]. È la storia [...] Ira Sigismondo e Anna, [...] tratti iniziali la storia di Agathe e Ulrich [...] qualità (la morte del padre che avvicina [...] il carattere femmineo di Sigismondo, il fratello, [...] invece [...] di Agathe nel lesto [...] Musil). Ma anche [...] la storia pare un [...]. Il linguaggio è quello collo, [...] fino [...] tipico di Landolfi. [...] e [...] come dice lo [...] Landolfi in più luoghi: [...] e mi fissava ancora più intentamente»; «i [...] «codesto è il modo di parlare dei [...]. Il libro di [...] è come i sonetti [...] Sigismondo. A una prima lettura appaiono [...] e sgradevolmente letterari». Poi appaiono [...] più che incantevoli, belli». Ma belli perchè erano [...] di essi «non vi fossero stati poeti». Belli perché attraverso un [...] vanno oltre la letteratura. Ma qual è questo [...] o il sogno letterario al suo estremo [...] Sigismondo è anche il nome del protagonista di [...] anch'esso [...] La Dita 0 sogno [...] Calde-ron. La vita è [...] in sé. Noi siamo prigionieri di una [...] e mai potremo [...]. Il sogno della vita [...] attraverso [...] del sogno fino alla [...] che vorrebbe [...] del sogno letterario. /// [...] /// Un luogo che sia [...] logos, della ragione e delle sue pratiche [...] che si [...] come insuperabili, e che [...] o [...] portandoci suoi limiti estremi. Manlio [...] teologico». /// [...] /// Ritorno a [...] il primo ripropone i [...] una ricerca sul campo condotta da un [...] di offrirci anche brani di profonda suggestione [...] segue le cadenze di una sorta di [...] cui l'autore registra i dubbi che lo [...] lavoro scientifico [...] di una sempre più [...] con [...] della propria ricerca. Lungo il primo [...] Nathan [...] ripercorre un approccio consueto agli [...] ritornando [...] dopo nella comunità clic aveva [...] per [...] le permanenze e i mutamenti [...] significativi. Il villaggio è quello di [...] un gruppo di case sperduto [...] abitato da una popolazione di [...] percepita dagli altri gruppi etnici [...] come una specie di [...] «gli ultimi restì dì una [...] primordiale i [...]. Quando [...] li visitò perla prima [...] la struttura del villaggio era quella [...] a partire dalla seconda [...] il territorio diviso in due metà, quella [...] e [...] «due quadri di riferimento [...] giustapposti», mentre [...] del villaggio trovava la [...] sul piano delle pratiche rituali e delle [...]. Nella comunità convivevano quattro [...] ineguali: i ca-techisti che raggruppavano più della [...]. In realtà riti pagani [...] con le altre pratiche religiose, in un [...] il mondo dei morti al quale i [...] in qualche modo di appartenere e che [...] espressione corale, di massa, nella festa di Ognissanti [...] tutti gli abitanti del villaggio, compresi gli [...] paese per accogliere le anime dei defunti, [...] in visita ai vivi. Vent'anni dopo, [...] ritrova un villaggio profondamente [...] «modernizzazione» i cui segni este-riori si sono [...] case e nelle anime dei [...] nella baracca di Vi-cente, [...] informatore, ora si ammucchiano una poltrona dì [...] da cucire, un apparecchio radioregistratore, una grande [...] un vero letto, e, alla parete. Al posto delle vecchie [...] vere e proprie caso, qualcuna anche con [...] sulle aree dove sorgevano amiche cappelle votive [...] dove si coltivano cipolle e carote. C'é un collegio per [...] dei ragazzi [...] andino», ed anche lo [...] boliviano sembra essersi [...] accorto [...] dei [...] tentando nei loro confronti una [...] COLT MOVIE [...] festa del libro ha fatto [...] (Repubblica, 5-3-93) «Fronte del libro grida vittoria» [...] 10-3-93) «Complimenti, Cavaliere» (Luciana Sica, Repubblica, 10-3-93) [...] festa del libro promossa da Silvio Berlusconi è [...] un grande successo» (Repubblica, [...] ha fatto bene, anche se [...] mi aspetto granché da [...] (Elvira Sellerio, Repubblica, 5-3-93) «Romano Montroni, direttore delle librerie Feltrinelli, riconosce (su La Stampa) di [...] commesso un grave errore nel sottovalutare la [...] Festa del libro. E auspica perii prossimo [...] (/. Vuoi regalare qualcosa alla [...] Allora [...]. Vuoi regalare libri? Ti [...] (Ferdinando Camon, Epoca, [...] " [...] attraverso il loro coinvolgimento [...] 12 ottobre, «giorno della razza», [...] ovunque in Bolivia, e [...]. Anche se solo per [...] festa dovrebbe servire a convincere gli abitanti [...] una loro ormai acquisita «cittadinanza» boli-viana. Si tratta comunque, e [...] lo documenta mollo bene, di [...] tradizione totalmente inventata, artificiosa almeno come i [...] di una modernizzazione legata ai [...] e al mercato che scalfisce solo la superficie di [...] identità collettiva saldamente ancorata al [...] plurisecolare della comunità. Anzi; lo stesso traumatico [...] primi segni di un incipiente progresso ha [...] spaesa-mento, scaricando proprio sui punii più oscuri [...] tradizione la paura del cambiamento e [...]. Cosi [...] può registrare nella comunità un [...] latente segnato dal riapparire, nel 1978, di un [...] un essere leggendario che addormenta [...] sue vittime per [...] il grasso o il sangue. Il villaggio aveva trovato il [...] in Gregorio, un uomo di umilissime origini, cresciuto socialmente [...] ad assumere alcune responsabilità [...] delia scuola e nel sindacato [...] con-tadini. Gregorio, più esterno che [...] a causa della [...] nascita aveva funzionato da [...] Stato e il mercato nazionale, ricoprendo un [...] gli influssi della modernità e prestandosi, cosi, [...] da parafulmine rispetto a tutte le tensioni [...] trasformazione». [...] viene totalmente coinvolto in [...] e vampiri» e giunge [...] proprio mentre intorno a Gregorio [...] addensarsi le nubi della vendetta e [...]. A una richiesta di Gregorio [...] chiede di [...] a lasciare il villaggio [...] cosi al suo ruolo di "osservatore» super [...]. Non è la prima [...]. Nel corso della [...] prima visita aveva accettato [...] dio [...] ubriacandosi con gli altri [...] saltellando, brandendo uno stendardo bianco, guidando il [...] omaggio al dio. Adesso, come vent'anni prima, [...] è costretto cosi ad [...] statuto scientifico di una disciplina come [...] che nella "ricerca sul [...] e soggetto della ricerca a vivere in [...] di reciproche attrazioni e repulsioni. Quale che sia il [...] controlla le interpretazioni cui da adito: coscientemente [...] una variabile Ira le fazioni presenti e, [...] soggetto che osserva, rischia di ritrovarsi egli [...]. Come lutti gli scienziati [...] consapevolezza che la conoscenza scientifica può scaturire [...] rapporto trilaterale al cui interno tutti e [...] della relazione abbiano la [...] forza: il soggetto, [...] il legame che si [...] Ira [...] soggetto e [...]. Se la relazione è squilibrata, [...] il soggetto prevale [...] si ha la manipolazione di [...] se é [...] a prevalere si avrà al [...] una parafrasi delle fonti, mai la conoscenza. Per lo storico che lavora [...] le [...] questo percorso può presentarsi più [...] meno agevole, ma sempre [...]. E per [...] che lavora sugli "uomini»? È [...] a interpretare il ruolo dell'orco affamato di [...] Bloch aveva assegnato agli [...] e vampiri. Ritorno a [...] Einaudi, [...]. /// [...] /// Ritorno a [...] Einaudi, [...]. (0)
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