[...] è fatta anche cosi A [...] che gli chiedeva se [...] (il film presentato in [...] segnasse [...] di un nuovo filone [...] il regista John [...] (si, quello della Febbre [...] rispondeva suppergiù con queste parole: «Francamente spero [...] pubblicizzi cosi E il modo migliore per [...] lontana dai cinema. [...] è un film sui [...] e basta. Quanto alla guerra nucleare, [...] pretesto spettacolare, una trovata per dividere i [...]. Chiaro, semplice, conciso. Sarà come dice lui, [...] il Pentagono se l'è presa tanto? Prima [...] e sussurrata a mezza bocca, poi una [...] precisazione «tecnica» in merito agli apparati della [...]. Non è vero che [...] tutti i sistemi atomici: ognuno è indipendente [...]. Non è vero, infine, [...] innescato non si ferma più: [...] decisione spetta solo al Presidente». ///
[...] ///
Dallo stesso [...] per uscirò anche un [...]. Si intitola Blue [...] e, tanto per farci [...] che in occasione delle Olimpiadi di Los Angeles [...] una tentacolare centrale spionistica che fa capo [...] specie di [...] metta a punto un [...] controllo per schedare, con la scusa di [...] tutta la città. Orwell è tra noi, [...]. E invece sapete [...] ha risposto [...] sempre elio stesso stupefatto [...]. Veloce, commerciale, facile da [...]. Parole rassicuranti per evitare [...] la Casa Bianca e chiudere il caso [...] Chissà. Del resto non è [...] che Hollywood aggredisce clamorosamente le magagne della [...] film sui complotti orchestrati da [...] centinaia di migliaia di [...] che, li [...] guerra. E anche se racconta [...] di ragazzini ingegnosi e di cibernetica applicata, [...] un retrogusto cupo, minaccioso, [...] che i signori della Difesa [...] afferrato. E c'è poco da [...] se la guerra alla fine non scoppia: [...] di film hanno insinuato qualche dubbio in [...]. ///
[...] ///
Da una parte c'è [...] il computer progettato dal Pentagono [...] prontamente su tutti gli scenari possibili della Tersa Guerra Mondiale, [...] c'è David, un a-dolescente [...] (ma a scuola va malissimo) che si [...] notte con il suo personal computer. Il guaio nasce quando David, [...] penetrare nei [...] delle maggiori compagnie elettroniche, [...] caso nel circuito di «Joshua». Convinto di giocare, il ragazzino [...] sul video una verrà guerra elettronica con il [...]. Eppure stavòlta il Pentagono [...] troppo tempestivamente per non destare sospetti. Perché? Probabilmente la risposta [...] degli incassi. [...] lo vanno [...] felice di mettersi al lavoro: [...] un tripudio di luci gialle e [...] scatena la controffensiva e innesca [...] count down. Per fortuna, con [...] di uno scienziato buono, David [...] deviare [...] su un innocente gioco [...]. Non si vince una guerra [...]. E la morale [...] proprio a «Joshua», quando [...] convinto, alla faccia dei generali: «Winner none» [...]. Insomma, con le bombe [...] non si vince. [...] mossa buona non è giocare Un po' di TRON e un po' di Dottor [...] (ma come non ripensate anche [...] film A prova [...] di Lumet?), [...] pare fatto apposta [...] checché ne dica [...] per suscitare polemiche roventi. Non per niente, il Pentagono [...] il produttore Léonard Goldberg di [...]. E sì che la Metro [...] Mayer annovera nel proprio [...] di meno che il [...] Haig, ex Segretario di Stato! Per certi veni ancora [...] più realistica, è [...] suggerita da Blue [...]. Il legista dice che è [...] un film [...] che non [...] le cellule del cervello». Sarà, ma Roy Scheider, [...] è una specie di Robert Redford di [...] giorni del [...]. Coinvolto anch'egli [...] un complotto liberticida, Scheider [...] militare chiamato a collaudare, [...] «Blue [...] un avveniristico elicottero spia [...] segreti. Dotato di un proiettore [...] telecamera a raggi infrarossi, dì un terminale [...] banca di dati, di un motore silenzioso [...] raggio termo-grafico capace di captare anche f [...] sottostante, il Blue [...] è l'arma di [...] strisciante. La CIA dice i [...] in funzione [...] ma in realtà esso servirà [...] schedare tutti i cittadini sospetti [...]. Come va a finire? Scheider [...] natura malefica [...] ruba [...] e ingaggia una sfida [...] colpi nel cielo di Los Angeles. La denuncia, insomma, chiede [...] e si colora di fanta-politica. La ricetta non è [...] botteghino di solito funziona. Comunque [...] tanto per non smentirsi, [...] «Nel film non ai [...] CIA, ogni interpretazione in tal senso è forcata». Anche se poi [...] lasciato sfuggire, assai poco [...] che [...] per la stampa un pezzo [...] dei servizi segreti, nero dalla rabbia, lo ha salutato [...] un minaccioso «ci rivedremo». ///
[...] ///
Michele [...] settimana PIÙ ROSSI, PIÙ VERDI, INSIEME PER [...] Notarianni, [...]. PIER CARNI TI : «VOGLIO ANCORA [...] NAZIONALE» IL MAGGIOR ESPERTO DEL SISTEMA SANITARIO USA SPIEGA I GUAI DEL BUSINESS [...] pare possibile che, u-sciti [...] stelle, gli uo-mini non abbiano anche [...] il senso delle costellazioni, [...] che vuole le sorti [...] legate al giro e [...]. Ed i un modo [...] certezza che il nastro destino sia scritto; [...] gratuito, né insensato»: così scriveva Giacomo Debenedetti, [...] conflitto mondiale, in Personaggi e destino. Lo [...] analista del «romanzo del Novecento», [...] critico italiano più attento, da decenni, alle ragioni di [...] «discesa agli Inferi» che c [...] nutrito le grandi [...] storiche e ispirato laro radicale [...] letteraria, non nascondeva dunque la [...] per [...] come figura della totalità [...] proprio le fiducie e le [...] ai questo tipo [...] e-gli continuava [...] condivise da un largo numero [...] uomini, a dare al romanzo e al teatro il [...] che quanto essi narrano o rappresentano è umanamente giusto. Non vorrei con questo [...] conosca i suoi giorni [...] civiltà dogmatiche e conformiste. Ma tutto ci porta [...] ii cielo più favorevole al pronunciarsi di [...] cielo a cupola, lungo le curvature della [...] dei personaggi si iscrivono e prendono disegno. Lanciati verso un cielo [...] si perdono come stelle filanti, o ricascano [...]. Si potrebbe dire di [...] una testimonianza meno [...] Del resto, ancora nel [...] Debenedetti [...] tornato a celebrare il vecchio [...] ricordandoci come, oltre allo [...] a-vanguardie), la letteratura risponda anche a un [...] il riconoscimento di uno medesimezza umana tra [...] e le [...] loro complice fantasia, In [...] certo Debene-detto potrà essere imputato del [...] che Paolo Mauri, su [...] Repubblica», [...] di scorgere nel recente intervento di Giuseppe Petronio [...] letteratura d'élite e letteratura di massa, pubblicato [...] pagine. Sarebbe anche troppo facile [...] Mauri che, tanto per cominciare, manichetta è sempre [...] e la pratica [...] da una parte il [...]. Il fatto è che il [...] bisogna chiaramente [...] non è privo di cause. Esso trova le sue radici [...] un fenomeno costitutivo della civiltà letteraria [...] la percezione che [...] arte degli antichi è radicalmente [...] da quella accessibile ai moderni, che la continuità delia [...] si è spezzata, ni potrà più essere ricostituita. Petrarca scriveva epistole a Cicerone [...] posteri. È morto da dieci [...] suo nome si è riaccesa la polemica [...] torna a [...] o a [...]. In realtà la battaglia [...] sperimentale Il caso Gadda, atto secondo Per [...] era una sola, identica di generazione in [...] le norme che rendevano tale uno scrittore. Essenzialmente, qualcosa del genere può [...] ancora fino al Settecento. Le norme [...] avevano il loro fondamento nella [...] ritmo che regola la vita [...]. Una siffatta rappresentazione è [...]. Anche per la moderna [...] la verità e la ragione non riposano [...] delle cose, ma esistono solo come approssimazione, [...]. Da questo punto di [...] letteraria dei secoli [...] e XX ha sorprendentemente [...] del pensiero scientifico. Il fatto è che [...] mondo dove i valori sono dati, un [...] dentro di sé il proprio senso, pronto [...] dall' arte o dalla conoscenza concettuale, rinvia [...] a un principio [...] la [...] compiutezza emana dalla fonte [...] generato, dal punto di fuga che lo [...] nostra visione. Ma [...] accelerazione della storia porta in [...] piano il dinamismo costruttivo del lavoro, la finalità immanente [...] produrre u-mano, il criticismo ordinatore [...] in una parola, [...] creativo, innovatore, autonomo, della soggettività [...] o individuale. Lo scrittore epico, diceva Hegel, [...] immerso in una totalità organica, percepita [...] vissuta [...] lo scrittore moderno Com'è [...] ancora di Gadda. [...] prendendo lo spunto da [...] «Lettere [...] amici milanesi» (a cura di Emma Sassi, Milano, Il Saggiatore, [...]. ///
[...] ///
Le lettere, raccolte dalla [...] paziente ricerca, non aggiungono granché alla conoscenza [...] hanno un loro interesse sia documentario sia [...] ciò che attiene al gruppo datato 1915-17. Sono infatti, queste, scritte [...] «Giornale di guerra e di prigionia», e se [...] lato a [...] dei «vuoti», sono utili [...] come Gadda, intento nel suo «diario» ad [...] e anodina, spesso faticosa e monotona, delle [...] registrazione raramente ravvivata da scatti comici o [...] alle lettere le sue [...] sentimentali e linguistiche: «Immagina [...] in mezzo a sibili, [...]. Immagina una foresta di [...] buche dei 305 disposte così, con mazzi [...] blocchi di pietra stravaccati da tutte ie [...] 1 miei eravamo persuasi di andare in [...] per sempre: ma per me non fu [...] son qua. Son qua a [...] nelle orecchie chissà per quanto [...]. Diverse, quindi, le pagine [...] cogliere in questa immediatezza epistolare la nascita [...] ibridismo stilistico, di quella «violenza» linguistica di [...] parlato Mario Spinella su queste pagine e [...] in seguito famoso. Ebbene, proprio [...] di Spinella è partito [...] Petronio [...] unire, a considerazioni generali sul rapporto fra [...] interiore, stile e storia, o fra letterati [...] «tradizionali» (con le quali si può andare [...] considerazioni [...] Gadda che finiscono per [...] quegli sperimentalisti che pensano che «lo scrivere [...]. E [...] comincia il dissenso; che [...] formula citata (ogni formula implica uno schematismo), [...] del critico su chi intenda esprimere (aggiungo [...] con il caos linguistico [...] reale, ma il modo di procedere e [...] se ne traggono. Petronio, infatti, sottolinea opportunamente [...] cultura e della formazione gaddiana da quelle [...] anni Sessanta e opportunamente sottolinea gli equivoci [...] il successo di Gadda e [...] del critici che a [...] assimilarono. Senonché, all'insegna della formula [...] per fare proprio il discorso di quel [...] quindi a Gadda gli scrittori in cui [...] che deve riconquistare la totalità, una totalità [...] indifferenziata e originaria, bensì articolata, complessa, tendenziale. Non deve uniformarsi a [...]. E, nel frattempo, può [...] del difforme, disperare o fallire. Non importa che tutto ciò [...] vero in si. Importante è che questo [...] ci sia stato, e ci appaia di [...]. Le leggi [...] che abbiamo [...] dalla tradizione non hanno alcun [...] nella [...] sonò anch'esse "invenzioni, diventate abitudine [...] consacrate dalla venerazione dei secoli. Se [...] o lo prospettiva non [...] vincolo di necessità naturale, possiamo allora e [...] leggi di composizione, [...] modi di organizzare [...] o sonoro. Se le forme e [...] letteratura sono una sublimazione arbitraria [...] possiamo allora e dobbiamo [...] e linguaggi, capaci di [...] magari, in uno luce [...] autenticità. Di [...] via via che questa frattura [...] allarga e si generalizza, [...] trae le sue ragioni costitutive, [...] la [...] straordinaria disponibilità ad assumere aspetti [...] e contraddittori. È chiaro, a questo [...] manicheismo si confuta da sé. E del resto nessuno se [...] sentirebbe di riprendere pei pari le fiducie a cui [...] ispirava, supponiamo, il Lukacs dei Saggi sul [...] o, [...] della Distruzione della ragione. Ma una volta comprese le [...] occorre anche evitare due rischi [...] trascurando i quali faremmo torto anzitutto [...] stessa e finiremmo per [...] la sostanza problematica. Il primo è di [...] il criterio della novità, dello scarto dalla [...]. Il criterio della novità [...] neutrale: è estraneo, voglio dire, alla sfera [...] La ruota non cessa di essere utile per [...] essere conosciuta da migliaia d'anni, e [...] automobile non è meglio [...] più nuova, ma perchè più veloce. Analogamente, una teoria non cessa [...] essere vera quando ci abbiamo fatto [...] né la [...] con [...] perché più nuova, ma perché [...] potente. Il secondo rischio è [...] buono lo teoria [...] dello letteratura come manipolazione [...]. Anche [...] noi rinunceremmo a cogliere la [...] testimoniale [...] la quale assume bensì come [...] divisa [...] e la contrazione delle facoltà [...] nel mondo moderno (presunte o meno che siano), ma [...] per [...] far» ne oggetto di scandalo [...] protesta. [...] compiaciuta e soddisfatta detta «crisi», [...] «silenzio ». E se riduciamo o [...] tragico di Gadda, gli abbiamo reso non [...] peg-gior servizio fra tutti quelli possibili. Mi dispiace [...] dire, ni vorrei tornare [...] s» sa, [...] senza malizio [...] mi sembra però giusto [...] di là di tutti i loro meriti, [...] metodi [...] i più esposti a [...] i più inclini od estendere il criterio [...] dello letteratura co» me [...] linguaggio [...] tradizione, classica e moderna. Ha na» [...] te ragione Paolo Mauri [...] conta il critico, non il [...] Ma forse è stato [...] la semiologia ho infatti alimentato in tutti [...] dello problematica teorica [...] dello critico, di cui [...]. Sta di fatto, in ogni [...] che tali princìpi si sono tradotti in un canone [...] a lungo dominante, portato a [...] il «progresso» sulla [...] i [...] sugli [...] lo sperimentazione verbale sulla rappresentazione, [...] dopo che le battaglie [...] si erano ormai do tempo [...] in una nuova sorto di [...] e la [...] vocazione [...] tana [...] una specie di capti MI [...]. Sarò bene [...] riflettere sui guasti è cui [...] condurre [...] superstizioso di questo canone. Quanto alla letteratura di massa, [...] lo [...] da Petronio per [...] re una più serio considerazione [...] in proposito é [...] di [...] « di apertura ben poco [...]. Vero é che lo [...] logia ha acquisito grandi meriti [...] riguardo, estendendo co» [...] ai prodotti «di consumo» i [...] metodi [...] ma appunto con il pregiudizio [...] quello fosse il regno del cliché, della coazione a [...] consolatoria. Forse, invece, anche [...] si conserva dopotutto, in [...] né necessariamente mistificate o degradate, il nostro [...] uno volta sopra di noi, di trasformare [...] successione cieca degli eventi, di riconoscerci in [...] « [...]. Franco [...] Manzoni Caro Petronio sbagli [...] corpo, è tutt'uno, con la presa di [...] mondo interiore [...] sentimentale e intellettuale)! Un esempio: Manzoni. Ebbene, anche a tralasciare [...] sincera (non certo condì» viso [...] avanguardisti) che Gadda porta [...] manzoniana e il concreto punto [...] riferimento che essa rappresenta per lui, [...] non sarà un caso che [...] secolo buono separi [...] autore. Sì che se la [...] Gadda è in gran parte ottocentesca (ma non [...] sensibilità è tutta novecentesca e [...] « il nitore manzoniano [...] un ideale non più proponibile, o piuttosto [...] potrà tendere solo dopo [...] dipanato una intricata matassa [...] vallo del «Pasticciaccio»). Che questa matassa fosse [...] (e magari elio Gadda si lasciasse prendere [...] per se stesso) e [...] fosse sempre possibile, è un discorso tutto [...] che importa è che lo scrittore vi [...] le armi della ragione, che continuamente misura [...] quella del proprio sentire, che di tutto [...] e un fine e al suoi fantasmi [...]. Certo sono fantasmi complicati [...] e da una spasmodica attenzione al particolare [...] manzoniano è rotto. Ma Gadda è lungi [...] associazioni [...] e [...] nel gioco linguistico la [...] suo gioco è solo una gustosa masche-ratura [...] di mettere in scena paurose verità: è [...] in luce da Freud nel «Motto dì [...] la comicità «veicola» il represso (individuale o [...]. Si veda questa descrizione [...] 30-6-1915) della vita di caserma, in cui [...] muovono ai riso per la materia cui [...] il riso permette [...] di sostare su una [...] mente gradevole: «Per un corridoio di I [...]. Se volessimo attingere al [...] esempi ben più significativi, e vedremo come [...] da una ben precisa «filosofìa», sì che [...] lui «la presa di coscienza di un [...] sapremmo a chi [...]. Il che non significa, [...] per questo Gadda possa avere molti lettori [...] lo debbano appressare. Ma su questo, del [...] lettori, bisognerebbe aprire tutt'altro discorso. Non credo del resto [...] Petronio [...] a lui gli scrittori che, oggi, si [...] molti: (Chiara, I Cassola, ì Bevilacqua. ///
[...] ///
Non credo del resto [...] Petronio [...] a lui gli scrittori che, oggi, si [...] molti: (Chiara, I Cassola, ì Bevilacqua.