→ modalità player
modalità contesto

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 584443798.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

Nelle ultime settimane e [...] infatti si sono registrati vari interventi e [...] Palermo, nel quarantennale del completamento della stesura [...] nel centenario della nascita di Tomasi di Lampedusa. Tra [...] di Alfonso Berardinelli sul «Diario» [...] di Matteo Collura sul «Corriere della Sera», [...] sulla fortuna critica del romanzo negli anni [...] particolare sullo schieramento di ispirazione marxista che [...] o meno severamente: schieramento ben più articolato [...] Alicata a Fortini, per fare solo due [...] abbia dichiarato Carlo Bo in una intervista [...] «Corriere [...] Sera», tesa a ricollegare lo stesso «parere [...] da parte di Vittorini, a una presunta [...] in campo culturale: mistificatorio luogo comune, questo, [...] volta da vari intellettuali nel corso del [...] stessa sede. In particolare Giovanni Raboni [...] rifiuto del Vittorini consulente [...] «nacque dalla passione per [...] una questione di gusto, non di ideologia, [...] Vittorini in quel tempo aveva già assunto posizioni [...] confronti del Pci». Ma in alcuni interventi [...] Bo [...] Berardinelli) ha continuato a circolare la vecchia [...] di un rifiuto [...] tout court. È ormai largamente documentato [...] Vittorini, consulente negli anni cinquanta sia di Mondadori [...] Einaudi, consigliò al primo di portare [...] Tomasi (ciò che Mondadori non fece) e [...] accogliere il romanzo nella collana [...] dei Gettoni da lui [...]. Vittorini insomma riteneva «Il Gattopardo» [...] romanzo di successo adatto alla strategia [...] mentre lo considerava un romanzo [...] dalla [...] idea di letteratura e dalla [...] collana sperimentale. Lo ha ricordato una [...] Felice [...] proprio di recente, in [...] su «Vittorini» (Palumbo editore), osservando tra [...] a che fare I [...] compassata, classica, ricca prosa di Lampedusa, col [...] suoi quadri, col giudizio storico lucido e [...] di morte che investe i personaggi, con [...] mitologia vitalistica, con la sospetta apologia di [...] di una condizione, quella aristocratica, ormai da [...] Carlo Ferretti Il Gattopardo rifiutato FELICE RAPP AZZO VITTORINI PALUMBO P. Le tesi di Mafai, [...] Asor Rosa e Cafagna Nonostante [...] delle tesi, mi sembra che nei lavo-ri [...] Miriam Mafai (già di-scusso su queste pagine da Gian-carlo Gaeta [...] Marcello Flores) , Giuseppe [...] Luciano Ca-fagna e Alberto Asor Rosa [...] alcuni elementi: la richiamata distinzione tra un [...] il 1972 e il 1979 -prosegue tenacemente [...] e un secondo Berlinguer, [...] di Salerno» del 1980, della «denuncia impla-cabile [...] vita politica e [...] or-gogliosa della diversità comuni-sta»; [...] elezioni del 20 giugno 1976 (quando al [...] «uniti sì, ma contro la [...] seguì [...] di governo proprio con [...] lo scontro sulla scala [...] referendum del 9 giugno 1985, in cui, [...] Mafai, «rinne-gando la parte migliore della [...] tradizione e della [...] storia» il Pci corse [...] «ripiegare in un ruolo di pura opposizione [...] tipo operai-stico, estremistico, radicale». Su questi episodi ci [...] giudizio con differen-ze più o meno marcate: [...] «solidarietà nazionale», ad esempio, tutti sottolineano il [...] tra la volontà [...] e le decisioni adottate [...] partiti: fu una ferita aperta nei meccanismi [...] consenso democratico, [...] di una reciproca chiusura [...] della politica e quello dei processi sociali. Da questi libri, comunque, [...] complesso delle ri-cerche, affiora un quadro che [...] alcune ipotesi interpretative che sem-brano in grado [...] tempo, [...] dal-le priorità dettate di [...] dalle diverse fasi politiche. Era già accaduto in [...] economico degli anni [...]. Non è tanto la [...] pau-peristica e catastrofistica delle analisi economiche del Pci; [...] la storia [...] repubbli-cana il Pci è [...] realtà, più bravo ad accompa-gnare le trasformazioni [...] timido e impac-ciato nel promuovere innova-zioni e [...] Pci è stato, in-sieme con la [...] un grande me-diatore collettivo, [...] di massa grazie so-prattutto alla [...] capacità di proteggere i [...] dagli effetti dirompenti del cambia-mento economico: è [...] ricorda Cafagna, in grado di risolvere il [...] mediazione. È questo un ele-mento [...] con la tesi complessiva di [...] che, in alcune delle [...] del suo libro, indica invece [...] storica del Pci in [...] «non più sulla conquista del potere statale [...] cambiare la società, ma [...] una progressiva modificazione nei rapporti di forza [...] nelle sue stesse strutture, attraverso la po-litica [...] delle al-leanze, così da affermare [...] della classe operaia e [...] accedere anche al governo dello Stato». In realtà, ogni volta [...] Pci si è avvicina-to [...] del governo (1945-1947 e [...] i due binomi [...] e [...] civile ad essere pre-ferito [...] è sempre stato il primo. Una visione il cui [...] dalla ri-flessione «sulla natura della so-cietà e [...] Stato [...] sulla [...] storia, sul peso dei [...] di grandi questioni sociali ma anche poli-tiche [...]. Nel modello organiz-zativo [...] nel Pci [...] una insistita vena pedagogica, il [...] di ridefinire in un mon-do di incontaminata purezza [...] universo delle relazioni sociali, [...] ai «vizi» del-le appartenenze naturali [...] delle aggregazioni spontanee. In altri settori della [...] virtù terapeutiche sono appan-naggio dei movimenti collettivi, [...] visione conflit-tuale della democrazia; per il Pci [...] solo il partito è in gra-do di [...] civi-le dai rischi della disgregazione. Per il resto, il Pci [...] nel tramonto dei suoi interlocutori sociali, nel [...] «centralità operaia» che ne scompagina gli assetti [...] riferimenti programma-tici almeno quanto il crollo [...] e gli eventi del [...]. [...] infatti, nel [...] una sfida ultima e definitiva [...] sinistra, risolta intera-mente [...] di soprav-vivere a tutti i [...] anche cam-biando pelle e patrimonio gene-tico. Con [...] il problema non è [...] di difendere i valori della sinistra e [...] socialista -«libertà, laicismo, giustizia socia-le e modernità» (Cafagna) [...] garantire la continuità della [...] configurazione «di potere», la [...] e apparati che quei valori tende-vano ad [...] sorta di «pensiero unico neoliberista». Certamente [...] fu il primo -a [...] il mutamen-to di fase, a confrontarsi con [...] selvaggi della nostra modernizzazione. Ma lo fece at-tingendo [...] il cui strumento più nobile si dimostrò [...] e preca-rio di Amato e dello stesso Cafa-gna: [...] che «re-spinge [...] che sia lecito e [...] disegno in qual-che modo generale che la [...] compito di tradurre e di realizzare» (Asor Rosa), [...] ogni dimensione pro-gettuale, a «sovrapporre un pro-prio [...] quello che i fatti stanno realizzando». Poi anche questo ancoraggio, comunque [...] sparì e la grande riforma [...] si risol-se tutta [...] «del rapporto tra il Capo [...] la Folla» in una deriva al cui interno «la [...] del Psi a farsi largo oltre [...] dei suoi consensi elettora-li» finì [...] il nesso [...]. Gli effetti furono devastanti [...] delle scel-te compiute dopo il 20 giugno [...] Pci e [...]. Quel-la che sembrava una battaglia [...] retroguardia si rivela oggi una scelta strategica decisiva per [...] stessa sopravvivenza [...] di un partito di sinistra. Ci fu molto estremismo [...] Berlinguer, ma [...] di impegno etico fu [...] rischi che correva, insieme al Pci, [...] patrimonio politico e cultu-rale [...]. A differenza di [...] e della Mafai, Asor Rosa [...] il ruolo di [...] dentro il Pci, le [...] un mondo comunista incerto e an-sioso di [...] fatale esercitata dal-la prospettiva [...] condizioni» in un Pentapartito vi-sto come «partito [...] e allora è legitti-mo [...] «cosa sarebbe ac-caduto in [...] comunista, se non si fosse preoccupata di [...] possibile il pro-prio radicamento», se Berlinguer non [...] impe-gnato a «preservare sotto il fuo-co concentrico [...] le ragioni profonde e inelimina-bili [...] del suo partito». Per salvare il Pci dalla [...] partitocratica non bastava una «normale» moralità; [...] biso-gno proprio della [...] «aridità» di Berlinguer, della [...] intransigenza radicale ed estre-ma. Il sussulto di commozione [...] la morte non fu una semplice «ondata [...] (Mafai); [...] storiciz-zando quei funerali, si può co-gliere il [...] collettiva con-tro la corruzione, [...] di un uragano destinato a travol-gere i [...] uomini) della prima Repubblica. Compromesso austerità e rapporto [...] contrastata Il dibattito sul Pci di Berlinguer [...] i segni di un confronto tra diverse [...]. La più riduttiva è [...] Miriam Mafai («Dimenticare Berlinguer», Donzelli, 1996), che sottolinea [...] del «primo» che del «secondo» Berlinguer: uno [...] con la Democrazia Cristiana («Il Pci [...] era avvicinato alle responsabilità di governo. Meno critico è [...] di Giuseppe [...] («Da Togliatti a [...] La tradizione dei comunisti Italiani [...] origini del Pds», Laterza, 1996) che pure [...] Berlinguer una certa incomprensione nei confronti «delle trasformazioni [...] il corpo del paese» insieme a [...] eccessiva posta sulla dimensione [...] della politica. Più in sintonia con [...] Mafai [...] Luciano Cafagna («Una strana disfatta. La parabola [...] socialista», Marsilio, 1996) [...] il deficit di cultura [...] gravava sul Pci di Berlinguer: «il Pci [...] era più in grado di assumersi le [...] dalla congiuntura. Chiedeva affannosamente, in cambio [...] la situazione economica imponeva, delle contropartite imprecisate [...] avrebbero aggravato quella stessa situazione economica e [...]. Per Asor Rosa («La [...]. Considerazioni sul ventennio 1976-1996», Einaudi, [...] la sconfitta di Berlinguer sarebbe scaturita dal [...] di «tentare di canalizzare dentro uno schema [...] la crescente obbiettiva polarizzazione del paese». È probabile che ognuna [...] contenga brandelli di verità e che [...] compiutamente storiografica dovrà tenere [...] questi elementi; per ora è importante, però, [...] le argomentazioni che le sorreggono. Il libro della Mafai [...] in modo specifico a Berlinguer; gli altri [...] «oggetti» molto più ampi, (la storia del [...] per [...] e [...] socialista per Cafagna), a [...] comprendono gli anni della prima repubblica o, [...] Asor Rosa, almeno il suo ultimo ventennio. I nodi interpretativi che [...] con la [...] la svolta di Salerno, [...] 1976, lo scontro sulla scala mobile. [...] pulita e la [...]. Perchè diciamo questo? Perchè [...] ma la morte del [...] don Giuseppe [...] tra i padri della [...] i padri della [...] e del cattolice-simo politico [...] i pa-dri perfino del Concilio Vaticano II, [...] a nudo una ve-rità di cui, francamente, [...]. Tranne qualche rara eccezione, [...] uomini di Stato e di governo, giorna-listi [...] magistrati e capitani [...] hanno fatto a gara [...] loro com-mosso debito politico e spirituale verso [...]. Sui giornali sono state [...] mappe per aiutarci a individuare i nomi [...] di cui si ignorava fino a oggi [...]. Ma quanto era amato [...] Giuseppe, [...] dirà. Amato da tutti in-distintamente. Solo quelli di Liberal [...] vero, attribuiscono invece al [...] di tutti i vizi [...] della [...] prima Repubblica. Eppure qualco-sa vorrà anche [...] distanza di mezzo secolo manchi ancora una [...] politico. È bene ricordare che [...] politica diretta di [...] durò solo otto brevissimi ma [...] anni, dal 1943 al [...]. Poi la pausa, [...] brevissima, sui banchi [...] al comu-ne di Bologna. Poi finalmente il si-lenzio [...] del mona-stero. Tranne i lavori di [...] e di [...] Bozzo, su [...] si è fat-to subito [...]. Un silenzio mol-to imbarazzante [...] indi-cava una clamorosa rimozione, sia da parte [...] parte lai-ca. Ci domandiamo: ma [...] tutti costoro che oggi [...] farci sapere di essere stati suoi al-lievi [...] avuto come nume tutelare o spirituale? Chissà [...]. Se [...] forse dormivano, come si [...] storia poli-tica di questo paese continuava il [...] inesorabile «incivili-mento»: dalla polizia di [...] alle stragi di Stato, [...] a tangento-poli, da Seveso [...] car-tone degli emigranti meridionali, da Andreotti a [...] passando na-turalmente per Berlusconi, [...] alle mani specu-lative sulle città. [...] di cui [...] presagì i caratte-ri inquietanti [...] ad alta voce. Ma non fu ascoltato e [...] la [...] battaglia politica. Quella di portare «la [...] Stato», come gli disse suo padre in punto [...] preferì [...]. Tutti costoro dormivano sonni [...] fragore del casino che in-tanto si era [...] è riuscito a [...]. Solo [...] scorso sono apparsi gli Scritti [...] presso Marietti, cu-rati da Giuseppe Trotta. Mentre [...] di Trotta, è uscita la [...] prima biografia politi-ca (Giuseppe [...] La rivolu-zione nello Stato). Ecco, forse la lettura [...] conse-guirà due risultati. Primo: farci co-noscere finalmente [...] di [...]. Secondo: farci capire le [...] appa-rentemente inspiegabile e imme-diata rimozione e nello [...] di aprire finalmente la «questione politica» di [...] dopo che un intero [...] ormai alle nostre spalle, decompo-sto e irriconoscibile. ///
[...] ///
Secondo: farci capire le [...] appa-rentemente inspiegabile e imme-diata rimozione e nello [...] di aprire finalmente la «questione politica» di [...] dopo che un intero [...] ormai alle nostre spalle, decompo-sto e irriconoscibile.

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .