ANTEPRIMA MULTIMEDIALI
KosmosDOC: © 2006-2025 IdMiS; contenuti: © gestito da ciascun Ente.
I cookies di kosmosdoc non hanno funzione per terzi, ma soltanto tecnica e di sicurezza (Google Analytics, soltanto come complemento tecnico, è stato utilizzato come assimilato anonimo, ai sensi dei provvedimenti del Garante della Privacy). Abstract, sinossi, scomposizione nelle eterogenee dimensioni catalografiche, sono anonimi redatti o diretti dal curatore quando si è ritenuta condivisibile quale interpretazione univoca; quando opinabile o di lunghezza maggiore si è teso ad apporvi firma, ad esempio: e.v., s. ossia Elio Varriale, sinossi; i titoli con sviluppo significativo in sottocampi testuali terminano in asis, ossia abstract scomposto in scheda Guida rapida: i link composti di + non necessitano il ricaricamento della pagina: ove colorati consentono l'esplorazione in sottofinestra Guida rapida: il sottoinsieme selezionato del corpus autorizzato può essere esplorato tramite i link +MAP (mappa di frequenza della trascrizione e della descrizione), e +KWPN(brani delle trascrizioni relative) Guida rapida: i link +BD forniscono i brani dell'intera indistinguibile documentazione di Biblioteca Digitale relativi al nome proprio scelto Per il canale video tutorial cliccare: https://www.youtube.com/channel/UClzGpMauhOImKxIwslRpinA/feed |
Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org
Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.
A sinistra, Paolo Grassi [...] 0. Ma ho vissuto -prima [...] da lavoratore -la straordinaria stagione del suo [...] Pic-colo, assieme a Strehler, e poi alla Scala. E su [...] posso [...]. La prima: [...] aperto due istitu-zioni culturali [...] al rap-porto con i sindacati e con [...] una grandissima intuizione, che nacque nel [...] non quindi [...] di grandi lotte civili, [...] i temi del [...] e [...] caldo; e la mia [...] di lunedì, dedicato ai rapporti fra Grassi [...] Strehler, [...] essere la testimo-nianza di una relazione forte, [...] mondo del lavoro e quello della cultura. La seconda: [...] non è morta, quel tema [...] è morto. È vivo, e deve [...] battaglia per difendere il Piccolo oggi, in [...] questa Milano. Salvare il Piccolo, salvare [...] che Grassi e Strehler hanno creato, è [...]. Se una città difende le [...] istituzione culturali, è un se-gnale di speranza; se le [...] è un segno di rassegnazione, una cosa di cui [...] Milano non ha assolutamente bisogno. La di-fesa della cultura [...] dove la cultura si fa e si [...] Piccolo o la Scala -è un tema [...] sinistra di go-verno deve riflettere senza paure [...] è un terreno no-stro, sul quale non [...]. Ho vissuto a Milano dal [...]. Nel [...] avevo 12 anni. So-no gli anni fondamentali, [...] uomo si forma. E in questa mia [...] Piccolo e la Scala furono decisivi. Tra gli spet-tacoli del Piccolo, [...] subito in mente El [...] Milan, di Berto-lazzi, con [...] Tino Carraro che sembrava emergere dalla nebbia. [...] da tre soldi, [...] visto tante volte, e [...] meno famoso, Splendore e morte di Joaquim [...] di Pablo Neruda, in [...] intuiva il genio di colui che sa-rebbe [...] più gran-di registi europei: Patrice [...]. Da appassionato di lirica, [...] «seguito» Pao-lo Grassi alla Scala, apprezzando soprattutto [...] Ver-di da parte della coppia [...] il Macbeth, il Simon [...] e poi il Boris [...] di [...] straordinario. In quegli anni, avvicinarsi [...] lirica era diffici-le per [...] era quasi impossibile per un lavoratore. [...] stabilito questo «ponte» è [...] di Strehler e di Grassi (con [...] decisivo, che mi fa [...] Sil-vestro Severgnini). In questo sen-so [...] di Grassi fu ancora [...] Scala. Il Pic-colo, lui e Strehler [...] crea-to dal nulla, [...] formato a propria immagine e [...]. La Scala esisteva già. Ed era, allo-ra, il [...] chiusa borghesia milanese. Era un assur-do, perché [...] forti radici popolari, ma era così. [...] degli operai alla Scala, [...] della Scala in fabbrica, fu un evento [...]. Anche se, probabilmen-te, Grassi [...] fatta senza la precedente esperienza al Piccolo. E senza gli esempi [...] sperimen-tati a Milano, non avrebbe nem-meno potuto [...] Rai -lan-ciando la terza rete regionale -in assoluta [...] aveva fatto prima. La parabola di Grassi deve [...] infine, farci riflettere su [...] Milano allora, e [...] og-gi. Credo che tra la [...] e [...] dei [...] la Milano che io [...] a mia città «adottiva», fu davvero la [...] che oggi non abbiamo più. Grassi veniva dal Sud [...] costretto a «inte-grarsi»: potè rimanere se stesso, [...] Milano [...] era disponi-bile ad accogliere tutti, rispettan-do le [...]. E questo è [...] grande messaggio che dob-biamo [...] ricordo, soprattutto oggi. I fratelli [...] sono tra i più [...] fiabe. Si chia-mavano Jacob (1785-1863) [...] Wilhelm [...]. Nel volu-me «Storie e [...] parliamo in questa pagina, vie-ne riportata la [...] «Le tre filatrici», che è sicuramente una rilettura [...] del la-voro. Il volume riporta la [...] «Melograno» nel 1981. Una brava donna aveva [...] pigra che si rifiutava persino di filare. Un giorno, esaspera-ta, la [...] non posso e la poverina si mise [...] amari singhiozzi. La regina, che passava [...] sentì il pianto e volle [...] le ragioni: fece quindi [...] ed en-trò nella casa per interrogare la [...] di essere stata picchiata dalla madre. La regina domandò allora [...] perché aveva mal-menato la figlia al punto [...] piangere dalla strada. Ver-gognandosi [...] che si potesse conoscere la [...] della figlia, la madre rispose: [...] battuta per-ché non posso [...] di filare. È una ragazza che vuole [...] fila-re e ancora filare. E io sono pove-ra, non [...] certo [...] tanto lino». [...] tua figlia: al castello [...] abbastanza lino da [...]. La madre fu [...] di sbarazzarsi [...] tale fannullona ed accettò subito [...] proposta. Colà le mostrò le [...] fino al soffitto di lino della migliore [...]. Per me tu non sei [...] dato che ami tan-to il lavoro: penso che ciò [...] bene una do-te». La ragazza ebbe paura: [...] di filare il lino dato che non [...] che [...] se-duta senza far nulla. Avrebbe pas-sato tutta la [...] dura-ta trecento anni, a bighellonare. Rimasta sola si mise [...] continuò così per ben tre giorni. Il terzo giorno la Regina [...] a [...] e rimase stupita constatan-do [...] filato niente. La [...] si giustificò dicendo [...] afflitta da un profondo dolore [...] la separazione dalla madre. Questa prova [...] filiale toccò [...] della Regina, che non la [...]. Rimasta di nuovo sola, [...] chiese con angoscia come avreb-be potuto [...] in quel fran-gente. Si avvicinò alla finestra, [...] alla tristezza ed alle lacrime, e vide [...] tre donne spaventosa-mente brutte e deformi. La prima aveva un [...] e lo muoveva con [...] mostrava il labbro superio-re tanto allungato che [...] mento; quanto alla terza aveva uno dei [...]. La ragazza spiegò tra [...] causa del suo dolore. Se sei [...] fileremo il lino per te». Fece quindi entrare le [...] prima delle sale do-ve era conservato il [...] le la-sciò, non senza [...] aperto una piccola fessura [...] por-ta per [...] spiare. La prima fa-ceva andare [...] e guidava il filo, la seconda [...] con la saliva e [...] arrotolava e lo sbatteva, con un colpo [...] della ta-voletta. Ad ogni colpo di [...] cesto una matassa di fi-lo, il più [...] possa immagi-nare. Quando la Regina si [...] la ragazza si guardò bene dal farla [...] tre fila-trici e le mostrò soltanto il [...]. La Regina non fu [...] elogi. Dopo [...] filato tutto il lino [...] le donne passaro-no nella seconda e poi [...] molto presto vennero a capo di tutto [...]. Allora presero con-gedo dalla [...]. Il giova-ne Principe era [...] sposare una donna tanto abile e diligente [...] di [...]. Sono state molto buone [...] vorrei tanto che fossero partecipi della mia [...]. [...] quindi di [...] al no-stro matrimonio, e di [...] sedere alla nostra tavola». Così il giorno delle [...] filatrici comparvero in mezzo agli altri in-vitati. Ma lo splendore dei [...] non celava la loro infermità. Come fate ad essere [...] tanto brutte?» Tuttavia, dato che era un [...] la prima con amabilità. Il Princi-pe fu spaventato [...] infermità minacciavano la [...] giovane sposa se avesse [...] come credeva che avesse fatto fino ad [...]. E fu così che [...] si sottras-se al compito, per lei assai [...] di filare il lino. [...] di Sergio [...] che pubblichiamo [...] accanto anticipa, nella sostanza, [...] che il segretario della [...] leggerà lunedì al convegno «La [...] e la poesia. [...] per un teatro [...]. Si terrà al Piccolo Teatro [...] Milano (inizio ore 10) e vi interverranno, oltre [...] personaggi come Afeltra, [...] sindaco di Milano [...] Zavoli, Berté, Fontana, [...] Granelli, Emmanuel [...] Jack Lang. Presiederà Alberto Cavallari, le [...] Giorgio Strehler in persona. [...] A proposito di lavoro [...] che vi proponiamo [...] sotto è di Victor Hugo, [...] scrittore francese nato nel 1802 e morto [...]. Si intitola «Dove vanno [...]. Dove vanno tutti questi [...] neppure uno sorride? Questi dolci esseri pensierosi [...] rende magri, queste bimbe di otto anni [...] camminare sole? Essi se ne vanno a [...] sotto le macine, essi vanno, [...] alla sera, a fare [...] prigione, il medesimo movimento. Non ci si arresta mai [...] mai si gioca E che pallore! Che questo lavoro odiato [...] maledetto! O Dio! Victor Hugo La poesia: «Dove [...] fanciulli?» [...] Fiabe e romanzi, da Victor Hugo [...] fratelli [...] Tutti i temi [...] in un volume antologico [...] Reggio Emilia E a Milano si ricorda Grassi, [...] nelle fabbriche ROMA. [...] un romanzo o una [...] Con [...] criteri si possono raccogliere testi di letteratura, [...] letterari? Sicuramente in mol-tissimi modi. Il volume Storie e [...] uno originale. La lettura o la [...] lette-rari che hanno come tema il lavo-ro [...] rischio e la malattia che dal lavoro [...] Il tema del lavoro nella letteratu-ra non è [...] in alcuni casi di scrittori che si [...] modo rozzo [...] letteratura rimane sullo sfondo, [...] non emerge. Perché nella maggior par-te dei [...] è dominata da altri temi: [...] , la storia, la politica, [...]. Va quindi scoperto, fatto [...]. Chi ha mai pensato, [...] Dick può anche esse-re [...] splendido ro-manzo [...] del la-voro o che [...] il primo nichi-lista, protagonista [...] Pa-dri e figli di Turgenev muore in se-guito [...] professiona-le? [...] che la favola dei [...] Le tre filatrici è [...] fisiche indotte da una lavoro pesante e [...] Quel [...] pesante e ri-petitivo che dopo la rivoluzione [...] oggetto di splendi-di film e della cosiddetta [...]. Sì il lavoro, i [...] le sue malattie possono esse-re rintracciati nella [...]. E può essere utile [...] per [...] la [...] centralità e la [...] uni-versalità e anche per ammonire [...] avvertire, in momenti particolari della storia, quando ad esempio, [...] rischi del lavoro paiono scompari-re inghiottito dai grandi scenari [...] globalizzazione. In Storie e memorie, [...] sanitaria di Reggio Emilia, dal comune [...] dalla regione Emilia Romagna , dal provveditorato [...] dalla camera di Commercio si ri-trovano brani [...] meglio sui suoi rischi di autori più [...]. Da Hugo a Verga, [...] Erri De Luca a Hemingway , da London a Brecht. Novelle, poesie, brani di [...] i rischi che de-scrivono: quello biologico, quello [...]. E poi brani e scritti [...] fatica fisica, [...] del lavoro. E accanto a queste «Storie» [...] la raccolta di testimo-nianze di documenti di [...] femminili, dati sul lavoro mi-norili, ricerche fatte [...] un passato di lavoro e di rischio [...]. Come nasce questo volume? A [...] è dovuta la [...] pubblica-zione? Storie e memorie [...] delle tante iniziative che le istitu-zioni locali [...] Reggio Emilia han-no preso [...] di una setti-mana dedicata [...] me-glio alla prevenzione dei rischi sul lavoro. Una iniziativa nella quale [...] lavoratori, stu-denti e cittadini, istituzioni e aziende. I fiorai, ad esempio, [...] piazza centrale della città con scritte sul [...]. Un autobus chia-mato 626 [...] decreto legge sulla prevenzione, [...] giro gli studenti [...] nelle loro ricerche sulla [...] prevenzione. Ci sono state mostre [...] mo-da con abiti da lavoro, rassegne [...] disegni, lavori teatrali. Perchè, questa la convin-zione [...] è una questione accessoria, ma prin-cipale alla [...] e sulla quale bisogna insistere senza sosta. Lo confermano i dati, [...] anno vengono re-si noti [...] mon-diale della sanità. Il lavoro, denun-cia [...] rapporto, continua ad uccidere e [...] ammalare. Ogni anno muoiono sul [...]. Dati agghiaccianti a cui [...] sulle malattie professionali e su chi comunque [...] lavorativa. I feriti sono 120 [...] mi-lioni si ammalano. Sicurezza e pre-venzione al [...]. E qualche brano di [...] raccolto può, [...] servire a [...]. /// [...] /// E qualche brano di [...] raccolto può, [...] servire a [...]. (0)
(0)
Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.
|
Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro? |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Filtro S.M.O.G+ disabilitato. Indici dal corpus autorizzato |
visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP) |
Interfaccia kSQL
passa a modalità Interfaccia kSQL