Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1981»--Id 582059111.

Domenica 29 novembre [...] E [...]. Prendiamo quel vestito buono, con [...] di cai sfoggiato alle feste e nelle manifestazioni, che [...] un po' tutti i proletari. Noi ci vediamo ovviamente [...] ma quanto più antiche si fanno le [...] ci troviamo anche uno stile proprio. La ricerca della rispettabilità [...] dell' alterità; piuttosto che una mimesi sociale, [...] e in quei panciotti, perfino nelle pagliette, [...] e competizione con i borghesi. Una omologazione esteriore viene [...] molto più tardi: prima, e almeno fino [...] universo proletario del Quarto Stato; [...] la pelosa e livellante mistica del lavoro. La democratizzazione delle fogge [...] i grandi magazzini, i quali però non [...] buon panno. Il cambiamento certo è [...] solo in parte è attribuibile ai mutamenti [...]. A guardare tuttavia queste [...] che gli operai italiani [...] conosciuto un certo reddito [...] pratica, solamente con [...] generazione. E comunque c'è ancora da [...] se-[non [...] proprio quanti . Più importante [...] anche per una storia [...] è la di-stanza misurabile fra vestito buono [...] lavoro, ivi inclusi i relativi copricapi. ///
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Al massimo c'è chi [...] gìlet più malandato e rattoppato, ma poi [...] altro disponibile per tutti i giorni. Il berretto invece, salvo [...] si tiene in testa e basta. E le donne vanno col [...] Si deve anzi considerare che [...] aspetto tipico [...] operaia e [...] proletario consisteva proprio, . E appunto da [...] veniva la distanza fra [...] i giorni e vestito buono, da festa. In ciò vi era [...] contadina, segnata da -una pratica di operosità [...] di lavoro, e consacrata dalla tradizione anche [...] di riposo; [...] estremo vi era la [...] tradizione della classe agiata, cui correva [...] e il lavoro, di [...] tempi e per occasioni scandite entro ciascuna [...]. Forse sancisce la fine [...] proletaria, scenata [...] economica e dalla« Storia [...] industriale in Italia» (De Donato, L. Nella foto in alto una [...] «in civile» quella in basso invece è una delle [...] immagini del lavoro femminile: le [...] sociale più estreme. Infatti è anche una «questione [...] paga. E dì prestigio: non [...] a cominciare bensì i provetti, gli operai [...] che hanno raggiunto una certa stabilità al [...] professionalità altrimenti vendibile. [...] sono camici e casacche [...] che diventano grembiuli per le donne, . In breve tempo, con [...] Venti, prende però piede fra gli operai il [...] da giacca e calzoni uguali, grigi o [...]. Fino a quel punto [...] è ancora intervenuto, e [...] è pertanto proprietà personale, [...] a cura del lavoratore. Una svolta si ha [...] anni Trenta viene importata e si diffonde [...] blu, che diventerà col tempo una divisa [...] operài di molte industrie, non [...] metalmeccanica. Sìmbolo [...] ormai affermata, essa scandisce [...] nuova: da allora, gli operai prendono a [...] e a cambiarsi il vestito prima di [...] e non di rado, anche le scarpe. [...] da lavoro [...] con una frequenza che dipende [...] tante cose e non solo da quanto ci si [...]. Ma per lo più [...] set-; [...]. E allora si vedono; tanti [...] entrare in [...] brica [...]. Siccome sono ancora una [...] rai e le operaie che posseggo-; no [...] proprio [...] rito domenicale nelle famiglie [...] aggiuntivo della donna, diventa il lavaggio e [...] quel capo, operazione non facile data la [...]. Operazione che ricade spesso sulle [...] stesse; a meno che non siano giovani e provveda [...] madre, [...] loro infatti a tenere ; [...] collo, e riassettare [...] il grembiule, [...]. È così che nei [...] alle finestre [...] casamenti operai fioriscono appese [...] degli indumenti da lavoro. Il colore dell'acqua e il [...] di sporco usciti dal lavaggio sono tra [...] altro [...] il cenere dr lavoro [...] od operaia e lo status [...] ne deriva per il nucleo familiare. Naturalmente, è meglio accetto [...] il lavoro che insozza meno. Ma [...] dei valori proletari, questo [...] volte ribal-tarsi in presenza di mestieri nobili, [...] come quello del macchinista o del forgiatore. E [...] viene operandosi una divaricazione di [...] e di comportamenti, che durerà a lungo e andrà [...] spiccando col tempo. In sostanza, c'è da un [...] la svalutazione e [...] la rivalutazione [...] dei giorni feriali. Non mette neppure la [...] sempre in giro con un camiciotto in [...] abbottonata davanti, un giaccone quando fa freddo. Quasi quasi è vestito [...] anche se è calzato peggio. [...] urbanizzato, 0 professionalizzato, o «opulento», [...] importanza [...] tende a un [...] cittadino, [...] vuole. Se [...] in una grossa a-zienda è [...] che usufruisca della mensa, quindi non deve portarsi appresso [...]. Perciò si cambia da [...]. Aris Accornero Allora Moravia, [...] Alberto Moravia è appena uscito [...] dal Sahara» e a [...] libreria il suo ultimo romanzo [...]. È impossibile, per la ricchezza [...] sue curiosità intellettuali, dare una definizione di Moravia. Si può dire, però, [...] critica, anche estrema, della società ancora oggi [...] impotenza: non è pessimista ma gioiosa. Non è fanatica ma [...]. Adesso, nel saggio [...] (edito da Bompiani), questo [...] descrive come in quei paesi abbia incontrato [...] di orizzonte dove combaciano cielo e terra, [...] natura e cultura. Moravia, perché sei andato [...] -Lettere dal Sahara»? Quali motivazioni hanno i [...] ce n'è una strettamente [...] culturale. ///
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Come tutti, ogni tanto [...] "incagliarmi". Vale a dire che [...] lavoro, mi sento polveroso. Allora parto per [...] e lì, quasi per [...] che ritenevo insuperabili si sciolgono». Quasi una [...] una specie di elettrochoc. Le immagini si rimettono [...] i vetrini nel caleidoscopio. Poi sono convinto che [...] non possa più avere un carattere nazionale [...]. E il viaggio mi [...] la veridicità di una notizia che viene [...] dalla televisione: per me conta il rapporto [...] con un luogo. Poi c'è una terza motivazione [...] ha [...]. Non viaggio per informare [...] condizioni economiche di quei paesi: ci sotto, [...] giornalisti più bravi in questo settore. Io vado nel Terzo Mondo [...] una sona di esotismo. [...] spiegato da Stendhal come desiderio [...] rintracciare altrove ciò che si dubita di localizzare a [...]. E tu cosa cerchi [...] Africa?« Quel legame con la natura che in Europa [...]. Eppure, i popoli che [...] legame, vivono in un regime economico di [...]. Con un reddito medio [...] novanta dollari [...]. Nello Zaire una pista [...] attraversa la foresta: ogni Unto un palo [...] attaccata espone banane, manioca, ananas, legna da [...] quarti di antilope bruciacchiati, da vendere. Con il ricavato, modestissimo, la [...]. Vivono in [...] che non pratica gli [...] non ti sembra povertà? -«La comunità africana [...] di carestie terribili, ma non muove di [...]. In alcuni posti è [...] in altri quasi prospera. In fondo i suoi [...] condizioni che vigevano in Europa due secoli [...]. Però tutto, laggiù, ruota [...] è quella più tradizionale. [...] apparteneva anch'essa, una volta, alla [...] cultura. Non c'è niente di [...]. Quando si pronuncia questa [...] delle difficoltà affrontate dagli africani, si dicono [...]. Per Basii [...] (studioso di problemi africani), [...]. Ma su questi popoli si [...] avventato il colonialismo. Stati, potenti, costumi, tradizioni [...] colore della pelle non davano luogo ad [...]. [...] il concetto stesso di [...] bianca, appartengono al secolo diciannovesimo. Certo, il colonialismo ha agito [...] grande crudeltà, però con un vantaggio, rispetto all' America Latina: [...] è durato [...] e lì quattro secoli. Con otto milioni di [...]. Noi abbiamo ancora motti [...] rispetto al Terzo Mondo e bisognerebbe [...] di applicare a quei [...] schemi di razionalità bianca, europea. Ma bisognerebbe, anche, [...] criticare i nostri [...] di [...] delle forme più austere, mena [...]. Nel primo caso sì lotta [...] fetic-cio, una nevrosi. La moglie che non [...] il marito si compera tre vestiti, per [...] ansie nel superfluo. Non dire di no, [...]. Invece [...] andrebbe applicata da tutti [...] per combattere [...] per uscire da questa [...]. Nelle marce per la [...] di uno sviluppo diverso da quello per [...] militari. Vanno nella direzione che tu [...] , [...] . In parte sono il risultato [...] paura [...] della gente. Ciò che conta, comunque, [...] alla fatalità, alla rassegnazione di chi sostiene [...] ci saranno sempre. Tolstoj prima, Gandhi dopo, [...] vittoriosa della disobbedienza civile, priva di violenza». Hai citato Tolstoj. Uno scrittore, un [...] che ebbe piena coscienza delle [...] del suo tempo. Ma oggi qual è il [...] carriera [...] mi sembra oggi quella di [...] amministratore del [...]. Possiede una funzione sociale definita [...] non è possibile [...] o [...]. Se nel [...] cercava la verità, attualmente [...] verità in quei modi che possono risultare [...] stesso e agli [...]. Ma si sta anche [...]. Qualcuno tace, altri si [...] di un passato lontano, magari per fastidio [...]. Sta [...] -cosa di simile a [...] negli Anni Trenta. Anche allora ci fu una [...] di valori, di ideali. Noi poi abbiamo avuto il [...] il fallimento del [...] le delusioni dei paesi [...]. Può darsi che sperimentiamo [...] riflessione e può darsi che sì sia [...]. Il romanzo che sto [...] un [...]. Non solo le Muse [...] memoria: anche [...] attraversa una fase [...]. Per questo il presente ha [...] di [...] solo se ci si [...] al dato esistenziale: a patto, [...] di non [...]. Ognuno si fabbrica [...] ricette [...] oppure si mette al riparo. ///
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Sono migliori le donne, [...] giudizio ci metto tutta la parzialità che [...] loro. I giovani dovrebbero avere [...]. Spesso collocano al primo posto [...] e [...] secondo la coscienza. In generale io consiglierei [...]. [...] a [...] un ragazzo diciottenne mi ha [...] che in vita [...] aveva letto un solo libro "Il triangolo delle Bermuda". Così [...] pare un mutazione antropologica. Chi non legge, chi non [...] avrà [...] che lo domina, perché leggete [...] potenti. Il potere, infatti, su [...] è mica [...]. [...] Parlotti La casa editrice De Donato prova a ripercorrere in una «Storia fotografica del lavoro [...] 80 anni di [...] trasformazione della vita di fabbrica -Anticipiamo alcune pagine [...] di Accornero: una volta [...] faceva [...] a [...] ed esce dalla fabbrica vestito [...] tutto punto; sarà un po' più sgargiante se. Va da sé che [...] acquisita col tempo dal vestito per andare [...] ragioni sia e-conomiche sia [...] spostando in modo sostanziale i rapporti con [...] buono, via via [...] tato anche per fatti [...] di moda. Il mutamento stesso delle [...] capi [...] ha [...] ridotto le distinzioni sociali, [...] vista: dal vestito per andare al lavoro, [...] facile come un [...] dedurre mestiere e ceto. Questa forma di democratizzazione [...] la pèrdita di uno stile proletario diffuso [...] delle fabbriche, pròprio mentre al loro interno [...] abbigliamento da lavoro, documentato dalle foto, segnala [...] tempo il rapporto col proprio lavoro. Al tempo stesso, la [...] di fabbrica rispetto al passato ha comportato [...] uno stile proprio in fabbrica, espresso appunto [...]. La divaricazione massima, quella [...] di [...] più, riguarda quei giovani [...] entrano in fabbrica con [...] persino chiassosa, con borselli [...] poi si. Si può supporre che [...] siano propensi gli [...] alla fuga dalla fabbrica [...] e che gli altri a-spirino alla promozione [...] o dentro [...]. Sì, può darsi che [...] lavoro più trascurato esprima un rapporto [...]. Ma potrebbero semplicemente indicare [...] vivere il [...] morta ieri a New York, [...] anni, Lotte Lenya -Attrice e cantante, moglie [...] Kurt Weill, fu [...] applaudita in tutto il [...] di Brecht Da «Jenny dei pirati» a [...] Johnny» i suoi più [...] Nella foto Lotte Lenya assieme a Kurt Weill E Brecht [...] «Lenya dei [...] Jenny dei pirati, la [...] svela ai suoi aguzzini quotidiani un sogno [...]. La minaccia e-sce dalle [...] Lotte Lenya, su di un piccolo palcoscenico berlinese. E il 31 agosto [...] L'opera da tre soldi di Brecht e Weill [...] prima rappresentazione, ; immagine emblematica e inquietante [...] Repubblica [...] Weimar sorta sulle rovine della guerra voluta [...]. Lotte veste gli abiti [...] Jenny [...] spelonche, una prostituta sfruttata da [...] Messer -negli anni più [...] dopo ti matrimònio di lui con Polly [...]. Ma prima di [...] ecco che [...] canzone di Jenny: [...] morirà?» [...] le chiedono -Tutti» [...] risponde Jenny. Ma [...] la [...] carriera è sempre stata [...] avventurosa: ha iniziato come ballerina in un [...] arrivata alte ri-; balte maggiori in spettacoli [...] finalmente, è passata al teatro di prosa. Negli anni fra il 1925 [...] il [...] è diventata una delle «protette» [...] commediografo Georg Kaiser e con lo scrittóre e [...] moglie abita in un appartamento [...] periferia di Berlino. Una domenica, stando ai [...] Lotte, Kaiser la prega di andare alla [...] un suo amico. Lotte ci va e [...] Kurt [...]. È [...] di [...] che si trasforma fulmineamente in [...] e che segna non solo [...] vita di Lotte Lenya, ma [...] la [...] carriera. Dopo una settimana trascorsa [...] Kaiser dove Weill compone II protagonista, infatti, i [...] sposarsi e vanno ad abitare in lina [...]. Incontrano da [...] un locale alla moda [...] tutti i giovani intellettuali, [...] Brecht. Fra lo scrittore e [...]. [...] mette in musica alcune [...] Brecht, poi viene la prima opera vera e [...] La [...]. Lo spettacolo che prepara [...] di recitazione i accolto come una rivoluzione [...] polemiche. Lotte Lenya ne i [...]. Brecht n che se [...] Brecht ne i soddisfatto unii modo di gestire [...]. Non si tratta di [...]. Ma sostanzialmente i [...] con la scelta [...] tempi cupi sì addensano [...] Gei [...] ha frate un potere sempre [...] e [...] Repubblica di Weimar sta vivendi [...] suoi ultimi sussulti. Ma prima detta diaspora [...] intellettuali riescono a mettere in scena quello [...] dubbio il capolavoro [...] loro collaborazione. L'opera da tre soldi Oramai Lotte ha assortito tutte le [...] -stile » brechtiana: la [...] Jenny i èuro, [...] e pungente, unanimemente iodata. Per attenere questa [...] la [...] «Cince [...] e una [...] esile e snella; ma soprattutto [...] a [...] voce da [...] leggero dal timbro «sgradevole». Prima tappa [...] è Parigi dove compongono I [...] capitali [...] ha termine la loro [...] volta Lotte è la protagonista. Poi viene [...] americano che Lotte e Kurt [...] nella nuova vita , e nel nuovo [...] Brecht invece sempre con la mentalità [...]. Durante l'incontro Lotte si [...] Johnny: dicono che Brecht [...] dicesse: »tutto quello che [...] abbastanza epico per me-. Il disco " viene inciso [...] il titolo «Lotte [...] Lenya [...]. Un anno dopo, net [...]. ///
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[...] Lotte non si ferma: [...] teatro (Cabaret) e in cinema (ha primavera [...]. Continua caparbia a fare [...] gU altri due matrimoni, della me? moria [...] e assiste ancora impavida, nel 1979, alle [...] caduta della città di [...] al teatro [...] i capelli tinti di [...] guance vizze e cascanti, ormai un pallido [...] proterva dalla voce roca e poco educata [...] che aveva incantato una generazione . [...] Grazia Gregori Nella Serie [...] Scienza, Letteratura, Arte, Musica, Geografia, Storia [...] che mira al centro [...] LINGUISTICA; [...] categorìe della filosofìa nella [...] non sono facilmente determinabili e alla filosofia [...] in modo inestricabile le cosiddette «scienze umane», [...] rinnovati i rapporti fra teologia e filosofia [...] scienze esatte. [...] che ha la struttura [...] ordinato secondo [...] alfabetico, ma che per [...] ampie voci a carattere saggistico può essere [...] trattato di ampio respiro, ha il merito [...] registrare i rapporti fra tutte le discipline [...] la filosofia, senza rinunciare al rigore e [...] informazioni che si attribuiscono ai migliori dizionari, [...] delle diverse materie. È da ricordare anche [...] alla descrizione, con singole voci, dei termini [...] italiani, quando difficilmente [...]. ///
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È da ricordare anche [...] alla descrizione, con singole voci, dei termini [...] italiani, quando difficilmente [...].