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[...] qualcosa in più. [...] ormai nella politica di Washington [...] a considerare normale [...] misurata e calcolata del-lo strumento [...]. Nel giro di pochi [...] in poi, è successo un [...] ovunque. È accaduto in Somalia, [...] si è risolto in un colos-sale fiasco. Poi ad Haiti, per [...] democratica calpe-stata da un golpe militare. Infine, [...] della forza in Bosnia, benchè [...] è stato determinante nel bloccare una guerra che ha [...] una nazione ma che stava lenta-mente avvelenando un intero [...] cioè [...]. A differenza dal passato, [...] del mondo in due blocchi contrap-posti, questa [...] americano non è mai ap-parsa come un [...] un particolare interesse econo-mico o politico. Anzi il riferimento a [...] esigenze universali e collettive -ora umanitarie, ora [...] diritto, ora al recupero della [...] stato dominante. E, finora, il bilancio [...] essere considerato negati-vo nè per gli Stati Uniti [...] le aree dove è avvenuto [...]. Al massimo, come nel [...] Somalia, tutto è rimasto come pri-ma. Il raid missilistico di [...] questa costante della politica americana. Ma -sempre per restare [...] il tempo ha cambiato rispetto agli anni [...] decisa da Bill Clinton [...] cambiamenti. Il primo co-stituisce, purtroppo, [...] quanto abbiamo già visto in Bo-snia. Si tratta sia del [...] continua a dibattersi [...] come istituzione planetaria e [...] plasmato [...] delle volontà, degli interessi [...] dei singoli paesi. Ma si tratta anche [...] più [...] che si segnala per [...] per fuga dai problemi -va [...] limite della viltà, per [...]. Ancora una volta, in [...] Hussein ha aperto nel Golfo, [...] in ordine sparso, in [...] attiva solo ai suoi estremi, quello [...] ed automatico ap-poggio britannico [...] Stati Uniti e quello della presunzione [...] di [...] inchiodato ad una tradizione [...] Parigi via via appoggiare il genocidio in Ruanda, [...] della Serbia, le velleità della Siria e [...] di [...]. Non può essere diverso [...] ruolo delle Nazioni Unite e su una [...] solo il frutto delle contraddizioni delle maggiori [...]. [...] dopo anni di un [...] dal punto di vista umanitario e contro-producente [...] politico, è riuscita in queste ore a [...] altro doppio insuccesso: la totale assenza di [...] sospensione [...] sul petrolio in cambio [...] avrebbe potuto restare un mezzo di pressione [...] Hussein. Diverso, anzi totalmente diverso [...] anni fa, resta infine il panorama del [...]. An-che nelle capitali più [...] Clin-ton, la cautela segnala imbarazzo ed incertezza: forse [...] atteggiamento è [...] forse pesa un interesse [...] manovra specula-tiva che è stata rapidamente messa [...] prezzo del petrolio, forse pesa [...] propria di una transizione, [...] di pace attorno ad Israele, che è [...] strada. Non si tratta di [...] an-che perchè la storia insegna che quando [...] cede alle tentazioni delle sue spinte più [...] la strada del di-sastro. Questo quadro ci ha [...] di missili sparata [...]. È penoso [...] ma ci ha ri-cordato [...] volta il bandolo della matassa è in [...] Casa Bianca, che gli Stati Uniti restano [...] soggetto politico planetario in [...]. Ie-ri [...] fatto di nuovo. Sarà stato per ragioni [...] per altro, ma certo nessuno ha ritenuto [...] con il ritorno sulla ribalta internazionale di [...] la cui sola presenza è un fattore [...] destabilizzazione, di violazione di ogni norma del [...]. Quello di Clinton non [...] demerito. Il demerito è semmai [...] -per tanti motivi, magari anche per-chè si [...] a [...] che alle democrazie occidentali [...] questo non sia il ca-so [...]. [...] e dei [...] si sono posti il proble-ma [...] realizzare una politica effica-ce verso quel pezzo di mondo. Da venerdì scorso il [...] è aumentato del 10 per cento e [...] quota 22,-50 dollari al barile. In rialzo gasolio e [...]. A far sus-sultare i [...] slittamento delle esportazioni di Ba-ghdad, attese per [...] rinviate [...]. Ogni dollaro in più a [...] costa [...] 1000 miliar-di di lire. Previsioni fosche per il [...]. NOSTRO SERVIZIO [...] carri armati di [...] a nord del [...] rischiano di [...] cari, anzi carissimi. La crisi in [...] e i 28 Cruise [...] da Bill Clinton mettono in allarme il [...] ed i prezzi spiccano il volo. Ieri il Brent, il [...] prodotto nel mare del Nord, è stato [...] dollari e cinquanta al barile. Da venerdì scorso, da [...] truppe irachene nella zona di sicurezza del Kurdistan, [...] registrato un aumento del 10 per cento: [...] e 21 lunedì scorso, altri 51 centesimi [...]. Tradot-to in bollette da [...] che far-si rizzare i capelli in testa: [...] più su un barile di greggio [...] costa 1000 miliardi. A mettere in apprensione [...] è tanto la possibilità di [...] del conflitto. Clinton non ci tiene [...] nuove tem-peste nel deserto, in più ha [...] da solo e i suoi missili non [...] plauso dei paesi arabi. Anche tra i paesi [...] Usa non ha trovato consensi unanimi, in [...] Francia. Poco credito vie-ne dato [...] colpi di testa da parte del [...] Baghdad. E allora [...] che fa palpi-tare [...] i mercati? La preoccupazione principale [...] è che, come già annunciato [...] segretario generale delle Nazioni Unite [...] e ribadito dal presidente ame-ricano, [...] a tempi indefiniti [...] «viveri contro petrolio», uno spiraglio [...] che dal [...] del Ku-wait -colpisce [...]. Motivata da fini esclusivamente [...] 986 che autorizza [...] a ri-prendere sotto la [...] Onu [...] vendita del petrolio avrebbe dovu-to riportare il [...] mercati già dalla fine di questo me-se, [...] in ottobre: [...] barili al giorno, una [...] per cento della do-manda giornaliera mondiale suffi-ciente [...] i prezzi. Le Nazioni Unite non [...] spedire in [...] i 34 control-lori che [...] petrolifero per timore che si trasformino in [...]. Clin-ton da parte [...] era già assai poco [...] ammorbidimento delle sanzioni. Uno scenario suffi-ciente a [...] uno slitta-mento di diversi mesi della ripresa [...] parte di Ba-ghdad. Secondo Nick [...] -esperto della banca [...] -se il petrolio iracheno [...] mercato entro fine anno, [...] da aspettarsi che il [...] Brent si assesti intorno ai 20 dollari al [...]. Per [...] si profila un inverno ne-ro. Il conto da pagare, [...] dovessero avverarsi, sarà a molti zeri. [...] scorso la bolletta petro-lifera è [...] di 16. Nel primo semestre di [...] viaggiava intorno ai 18,5 dollari, ma [...] è stato in parte [...] più favorevo-le tra la lira e il [...] che invece ora non sarebbe più pos-sibile. Il rialzo del prezzo [...] mercati internazionali si è già fatto sentire [...] prodotti petroli-feri italiani. La super ieri già [...] per cento in più al consumo, variazione [...] ancora ap-prezzabile dal consumatore. Il prez-zo della benzina [...] a salire. Nelle quotazioni inter-nazionali un [...] 3,3 per cen-to in più che a [...] parte più consistente di questo aumento si [...] settimana. Anche il gasolio ieri [...] massimi da cinque anni. Unici soddisfatti, [...] ovvio, i paesi produttori di [...]. Ieri il [...] dei principali greggi dei [...] ha raggiunto i 21,42 [...] quota ambita da tempo. Il so-lo a non [...] prezzi sarà [...] che pure nel Kurdistan [...] soprattutto per riaffermare la sovranità di Baghdad [...] che sbocca in Turchia, [...] ripresa [...]. Almeno per ora, la [...] getta inutilmente la [...] ombra sulla stra-da del [...]. Il partito di [...] critica Prodi per il sì [...] Clinton «Rifondazione si dissocia» [...] militare americana è la risposta [...] contro la popolazione curda e [...] la violazione irachena delle risoluzioni Onu. In que-sto momento è [...] evitare una pe-ricolosa escalation militare, che avrebbe [...] provocherebbe [...] lutti e sofferenze in [...] nevralgica del mondo». A [...] è Umber-to Ranieri, responsabile internazionale [...] Pds, che in una nota ufficiale auspica una «Forte [...] diplo-matica da parte delle Nazioni Unite e [...] Comu-nità internazionale». Una linea condivisa da Giovanni Bianchi, [...] del [...] che, sostenendo la reazio-ne [...] come: [...] è un personaggio di [...]. Doveva avere questo alt, [...] trovati di fronte a un conti-nuo tira [...]. Inoltre era doveroso nei [...] curdo». Di [...] avviso è Ramon Mantovani, responsabile [...] di Rifondazione comunista. Per il dirigente del [...] «le imprese militari del [...] Hussein e del [...] americano sono speculari e [...] ri-badire, da una parte, la pretesa leadership [...] e [...] il ruolo inaccettabile e [...] Usa poliziotti del mondo». Mantovani chiede che «i [...] cominciare da quello italiano, si dissocino da Clinton [...] una propria politica estera per rafforzare [...] e la pace». Critici nei con-fronti [...] militare americana sono stati, [...] toni e motivazioni diverse, Roberto [...] presidente [...] della Regione Lombardia e Pino [...] segretario del [...] tricolore. [...] poi chi chiede al [...] immediatamente in Com-missione esteri per riferire sulla [...] conflitto [...] mediorientale»: è Vito Leccese, [...] Verde, [...] della [...] esteri. [...] Dacia Maraini: che tutti i [...] siano fermati da una polizia [...] «No alla guerra e alle sue [...] «No [...] del Vaticano [...] conferma le sanzioni Il Vaticano [...] commenta [...] Usa contro [...]. Il giornale della Santa Sede [...] prima pagina, «Attacco Usa contro il sud [...]. Intanto, in nottata, il [...] ha confermato le sanzioni [...]. Le sanzioni sono riesaminate [...]. La decisione, comunque, -non [...] della tensione di questi giorni. Ma la guerra no». La scrittrice Dacia Maraini, [...] di «Un ponte per Baghdad», già tre [...] pronunciò contro [...] di Clinton. Gli altri metodi falliscono [...]. Ma bisogna tentare ancora, [...]. ALESSANDRA [...] contraria alla guerra sem-pre e [...] contraria «alle ragioni della guerra» e alle sue ap-parenti [...] naturali, accettate da tutti. Come nel giugno di [...] quando criticava [...] degli Stati Uniti, che [...] arrivò a due mesi dal fallito atten-tato [...]. Questa volta pe-rò Dacia Maraini, [...] dei garanti [...] «Un ponte per Baghdad», riconosce [...] Clinton [...]. Quella di [...] reagito subito, a caldo, [...]. Resta il fatto che [...] bisogna imparare ad usare altri strumenti: «Sanzioni, [...] paesi vi-cini, una polizia ed un tribunale [...] ci vuole. Ancora, creare un codice [...] sottoscrivere a tutti gli stati. Per poi punire chi [...]. E se finora [...] ha fallito, non è [...] per smettere di provarci. Sono tutti strumenti mol-to [...] guerra e finora non sono mai stati [...]. Ci sono problemi culturali [...]. Ma bisogna tenta-re ancora». Lei tre anni fa [...] Clin-ton. Oggi la pensa ancora [...] Io sono in genere contraria alla guerra [...] della guerra. Penso che gli stessi [...] risolvere con le sanzioni, la diplomazia, degli [...] paesi vicini. Certo, [...] è uno che fa [...]. Non sembra una persona che [...] del suo [...] ma uno che vuole solo stare [...] centro [...] internazionale e che gio-ca [...] con la politica. Gli strumenti alternativi che [...] stati già usati, invano. Bisogna comunque distinguere tra [...] di polizia in-ternazionale. Che invece vanno usate. Se finora [...] ha fallito, non mi sembra [...] buona ragio-ne per pensare che non potrà mai funzionare [...]. Di fatto ades-so, nella [...] ancora le ragioni della guerra. Pe-rò bisogna comunque tendere [...] cultura alternativa alle bombe e ai missili. Bisogna arriva-re a rendere efficace [...] vera poli-zia internazionale. Che se [...] ac-cordo tra gli stati può [...]. Perchè certo se un [...] bisogna reagire, fare qualco-sa. In ogni caso, se [...] alla guerra ancora non fun-zionano, è perchè [...] vengono applicati. La guerra è il [...] tradizionale. Il più conosciuto. Ancora oggi, ci sembra [...] normale del mondo. Invece non lo è. E riguardo [...] del lancio dei Cruise [...] Lei nel [...] accusava Clinton anche di [...] ideologiche al-la «guerra santa» contro gli occi-dentali. Oggi la situazione è [...]. An-che se in effetti [...] così a caldo, ha un altro sapore. [...] ha lanciato una sfida, questa [...] la risposta. [...] la scusante emotiva. È un gesto più [...] di allora. Io però resto comunque [...] che la guerra non risolve [...] niente. La polizia internazionale invece [...] lei. E perché non funziona? Perchè [...] una tale novità. Ci sono problemi culturali [...] superare. Per esempio, è da [...] si è pensa-to ad [...] concordata a li-vello internazionale [...]. Sono esperienze nuove, que-ste, [...] radici. È tut-to da inventare. Dunque spesso si fallisce. Ma bisogna insistere. E certo chi si [...] cri-minale intanto va fermato. Ma contro [...] io vorrei vedere in [...] vorrei che magari andasse [...]. Ci vorrebbe un codice [...] le invasioni, le torture, eccetera. Sottoscritto da tutti gli [...]. Chi contravvenisse, andrebbe arrestato [...] e poi processato. Così dovrebbe essere, se [...] patto. Resta comun-que il fatto [...] guerra non andrebbe mai usata. [...] la prova migliore che è [...] è proprio [...]. [...] persa, è stato sconfitto. Ma è anco-ra lì. E cosa poteva fare [...] Clin-ton, questa volta? Difficile [...]. Lì [...] un tiranno, un dittatore. Ed un [...] terrorizza-to, [...] riesce a trovare le forze per [...]. In più, ripe-to, [...] è stato tempestivo, a caldo. E così Clinton ha [...] un uomo [...]. Ha le elezioni davanti, doveva [...] ve-dere che è un politico capace di [...] visto che lo accusano del [...]. Ed anche guardan-do fuori [...] Stati Uniti, credo che la mossa di oggi vada [...] modo diverso, rispetto a quella di tre [...]. È più giustifi-cata. /// [...] /// È più giustifi-cata. (0)
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