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Tutto ciò a dispetto [...] di volontari che, [...] si sono attivate; e [...] che migliaia di albanesi hanno trovato comunque [...] paesi. Il dibattito, rimasto per [...] ancora aperto. Ad approfondire una riflessione [...] e sulle sue enormi potenzialità per la [...] può ottimamente servire un volumetto edito da «Il Mondo [...] Edizioni» [...]. Alexander e lo spagnolo Salvador [...] dal doppio titolo «I [...] civile», firmato dal primo, e «Altruismo sociale [...] a firma del secondo. In [...] saggio [...] sostiene che oggi assistiamo [...] della fratellanza». Ad un emergere e [...] sociale e della solidarietà, che si esprime [...] volontariato di varia natura. Un fatto non contingente, [...] considerazione in quanto parte integrante del sistema [...] venuto sviluppandosi fino ad oggi. Nonostante tutti i limiti [...] volontarie, «nessuna democrazia liberale matura attuale -sostiene [...] -può essere spiegata entro i rigorosi termini [...] politica senza far riferimento a queste creature [...] e [...] apolitiche o [...]. E più [...] «la [...] minacciata se tali corpi intermedi, basati non [...] ma anche e soprattutto sulla buona volontà [...] cessassero di esistere». Organizzazioni che si pongono [...] ma che «sono invece senza dubbio parte [...] spina dorsale del corpo politico stesso». Ma attenzione, avverte [...]. Tale affermazione non significa [...] di tale altruismo stiamo entrando in un [...] storia della democrazia (. Una situazione come quella [...] troppo ai suoi esordi perché si possano [...]. Quello che certamente si può [...] invece, è che il risultato complessivo di tali attività [...] sarà [...] che quello di una [...] -per [...] con Aristotele -quello di una [...] multidimensionale». [...] definisce quindi le [...] democratiche «sulla base [...] di tre sfere distinte, formate [...] dalle [...] dalle [...] e dalle [...]. Importantissime [...] perché «consentono alla gente di [...] al regno del pubblico senza compromettere la [...] volontà privata». Eleonora Martelli [...] la democrazia spiegata [...] Torna [...] «Estetica» nella cultura italiana: un [...] di Paolo [...] e il recupero di una [...] tradizione [...] una volta la semiologia [...] Ma alla fine vinse la [...] del bello Che [...] è il «giudizio di gusto»? Come si riconosce un capolavoro? Qual è la [...] funzione? Sono alcuni dei quesiti [...] che riaffiorano nella saggistica dedicata alla riflessione sui fenomeni [...]. E dopo il [...] ricompare il [...]. Che [...] vera frontiera degli studi kantiani, [...] quelli [...] dimensione [...] per [...] filosofica contemporanea, sia la Critica [...] giudizio, è fatto di cui credo sia difficile oggi [...]. Che tale frontiera sia [...] eccellenti risultati, da filosofi come Luigi [...] ed Emilio Garroni al [...] percorso di studi dedicato ai rapporti tra [...] è un fatto ulteriore di supe-rare, senza [...] in una prospettiva assoluta-mente originale, la situazione [...] dalla crisi di quello strutturalismo e di [...] cui oggi moltissi-mi, persino i fanatici adepti [...] sembrano prendere velocemente le distanze. Il libro di Paolo [...] italiana del Novecento, oltre [...] utile e limpido ma-nuale, è anche, nei [...] capitoli, la registrazione ap-passionata di questo stato [...] ricostruzione di una storia ancora in corso, [...] banale, nella quale sembrano tor-nare in gioco [...] che gli scientisti e i [...] degli anni 60 avevano [...] per sempre. Un libro, insomma, bea-tamente [...] mitologia [...] storica e animato dalla [...] la storia sia in fondo sempre con-temporanea, [...] riper-correre criticamente, e non solo con fini [...] che alla fine ci si rivelerà [...] che provinciale. Un li-bro, aggiungo, in [...] la filosofia, nel Novecento date più volte [...] ri-sultare le vere muse trionfatrici. Ma andiamo con ordine. Uno sciocco ritornello [...]. Il volume si apre, [...] giusto, con Benedetto Croce: ma [...] si creda che [...] conceda un qualche ascolto, anche [...] allo «scioc-co ritornello della [...] di [...] nella cultura italiana». Il lettore se ne [...] terzo capitolo, certamente il più inatteso e [...] studioso [...] non riconducibili [...] di [...] lui: i futuristi, Pirandello, Giuseppe Rensi, Giuseppe Antonio Borgese, [...]. [...] che ovvia di Pirandello [...] Borgese [...] da acco-gliere con particolare soddisfazio-ne: e avremmo [...] quella di [...] che viene inserito invece [...] I cro-ciani, quasi per via di contrappas-so, [...] un giudizio di Luigi Russo. Non mette conto entrare [...] più manualistici del libro, cui mai, comunque, [...] nitore: per tale ragio-ne, più che di Croce [...] Gentile sa-rà interessante valutare la loro in-fluenza sulla [...] dove le responsabilità stori-che di [...] si fanno più pa-lesi. Dico allora che il [...] pare molto equilibrato, quan-do afferma che il [...] Croce «si esercitò soprat-tutto attraverso [...] della critica letteraria e [...] in un ambito preci-puamente filosofico, mentre quello [...] Gentile, [...] eb-be una ripresa su un piano esclu-sivamente [...]. Mi si consenta di spezzare [...] lancia a favore del Borgese esteto-logo che [...] sulla scorta di Gennaro Sasso, [...] vellei-tario: la debolezza teorica di Bor-gese è evidente, ma [...] si può non sottolineare [...] meta-forica di certe sue formule, [...] di arte quale «sistema di [...] sulla curva [...] che hanno avuto, sul piano [...] critico, conseguen-ze di grande rilievo e risultati [...] che trascurabili. Ma veniamo a quella seconda [...] del libro di [...] che mi pare [...] la più ghiotta, quella dedicata [...] Dopo [...]. E anche in questo caso, [...] si prova a pronunciare i [...] decisivi del cosiddetto «rin-novamento post-crociano», mi pare difficile [...] di migliori. E i nomi sono [...] Luigi [...] Guido Calogero, Cesare Brandi [...] Galvano [...] Volpe. Che il contributo di [...] Volpe [...] stato, alla fine, «tutto distrut-tivo» nel [...] «quanto di insostenibile, di [...] pensato» ci fosse «nelle pro-blematiche correnti [...] del realismo, del rispecchia-mento», [...] si può dare per buona: quello che [...] dal punto di vista estetico, lo è [...] storico e critico, e sarei molto cauto [...] termini solo negativi [...] di Lukàcs, specie quello [...] forme nella cultura ita-liana, come mostra la [...] un [...] e di un Berardinelli. Di Brandi ho già scritto [...] fa su questo giorna-le, in occasione di un bel [...] stampato [...] Sette Città, In [...] per [...] un ruolo di primaria importanza. Il giudizio di [...] che sot-tolinea [...] tra critica, storia [...] ed estetica, mi pare inec-cepibile: «In tempi in cui la criti-ca [...] sembra stretta [...] tra la supponenza dei puri [...] e [...] talora estrinseca degli iconologi, [...] capacità [...] di lettu-ra [...] incarna il mo-dello stesso del [...]. Inutile dire che la [...] sia tutta per questa [...] rara nel pa-norama odierno», quella del [...] se è vero, come [...] due capitoli finali del libro, veramente belli, [...] estetica più significativa dei nostri anni è [...] alla filosofia. Cosa che si rica-va anche [...] nuova edizione di Che [...] che Massimo Modica ha appena [...] per gli Editori Riuniti [...] 186, lire 16. I [...] sbaragliati [...] ha un bel dire nel [...] i meriti di molta neoavan-guardia, di tanto strutturalismo e [...] semiotica. Alla fine il suo [...] «In questa letteratura [...] molto di buono. Solo che quel che [...] di buono, spesso non è [...] e quel che [...] di [...]. Non è un caso, infatti, [...] il vero protagonista della storia recente sia [...] da una ricognizione della semiotica, [...] approdato, attraverso una [...] interpretazione di Kant, a quel Senso e paradosso che è la consacrazione di [...] da intendere non come disciplina [...] come teoria del bel-lo naturale ed artistico, ma come [...] sulle condizioni gene-rali [...] effettiva. Un risultato che sbaraglia [...] del pensiero, di cui si sentiva forte [...]. Massimo Onofri [...] 3. Ecco una lista di titoli: [...] (1902) e «La Poesia» (1936) di Benedetto Croce, «Filosofia [...] (1931) di Giovani Gentile, «Vita [...]. Scritti di estetica e filosofia [...] (postumo) di Antonio Banfi, «Autonomia ed eteronomia [...] (1936) di Luciano [...] «Estetica. /// [...] /// [...] (1947) di Guido Calogero, [...] Luigi [...] i dialoghi di Cesare Brandi, [...] «Celso o della poesia» (1957), [...] edizione della «Critica del [...] Galvano della Volpe, «Critica [...] (1964) di Ugo Spirito, «La [...] assoluto» (1993) di Rosario Assunto, «Opera aperta» [...] «Trattato di semiotica generale» (1975) e «I limiti [...] Umberto Eco, «Le avventura della differenza» (1980) [...] Gianni Vattimo, «La crisi semantica delle arti» (1964), «Senso [...] Paradosso. [...] Filosofia non speciale» (1986) ed «Estetica. Uno sguardo attraverso» (1992) [...] Emilio Garroni. [...] italiana del Novecento di Paolo [...] Laterza [...]. Da Croce a Brandi Della Volpe la rivincita [...] Marvin [...] delle sette in Usa è [...] metafora [...] competitivo» Il mio Eden è [...] più grande e più ricco del tuo Nelle nuove [...] oltre al business, [...] anche la spinta a trasferire [...] piano trascendente il bisogno sempre più frustrato di successo. Quel razzista eretico di Julius Evola Immediatamente dopo il suici-dio di massa della setta [...] New Age, molti sono rimasti sorpresi dalla commistione che [...] praticava tra spiritualità e monda-nità, tra cura [...] del computer. In un secondo momen-to, [...] e i pareri dei vari osservatori e [...] la tendenza a considerare cosa [...] anche la ricerca di Dio [...] rete. [...] modo così semplice. In quella reli-giosità «à la Internet» [...] qualcosa di più specifico, che [...] pare tocchi le radici profonde della cultura americana. Gli Stati Uniti sono una [...] in cui da un lato vi è fortissimo il [...] la spietatezza dei rapporti di lavo-ro. Per altro verso, invece, [...] forse più che altrove continua-mente vi si [...] ai danni del senso [...] del denaro (basti pensare alla sterminata produzio-ne [...] che van-no in tale direzione). Proprio que-sto, del resto, intendeva Tocque-ville [...] parte «gli americani vanno famosi [...] essere gente pratica, che prefe-risce i fatti alle teorie», [...] ricorrente vulnerabilità alle [...]. Torniamo alle sette religiose. La loro immensa diffusione [...] Stati Uniti sembra [...] celebrare, allo stesso modo [...] Hollywood (an-che se, naturalmente, con modali-tà diverse), [...] mondo e del denaro, e la ricerca [...] e [...]. La stessa cosa indicherebbero [...] i lettori americani fanno di libri generalmente [...] dalla Profezia di Cele-stino di James Redfield [...] copie vendute in America), alle falangi di [...] (Anderson, [...] ecc. Peccato però che, come [...] ricerca spirituale non sia poi così genuina [...]. In America [...] un celebre stu-dio del [...] Marvin Harris dimo-strava, con una serie di [...] le sette spesso non [...] a un autentico desiderio [...] ma fos-sero, al contrario, una tattica ag-girante [...] e solo alla cittadella del successo. E ancora: «Mi pare [...] della spiritualità asiatica nella formazione e nel [...] gruppi e rituali religiosi negli Stati Uniti [...]. Il numero di persone [...] culti, sette e movimenti che mettono al [...] il distac-co dagli impegni mondani, e al-tri [...] in realtà è molto piccolo al con-fronto [...] chi partecipa a culti o sette o [...] un preciso programma volto alla padronanza dei [...] ad accrescere il benessere materiale [...]. Le accese polemiche sulla [...] da parte di alcune sette della [...] sembrano proprio illu-strare la [...] Harris. Sembrano sottolineare la contraddizione [...] che quanto più affina un sistema di [...] pra-gmatici, tanto più si sbraccia a inviare [...] di spi-ritualità. [...] che [...] espressione di tale contraddizio-ne sarebbe, [...] sembra, [...] vicenda dei seguaci della New Age. I quali avevano rinunziato [...] del mondo arri-vando addirittura a [...] ma eleggendo nel contempo [...] quella che oggi è forse [...] stessa del successo mondano: [...] Internet. Quanto infine ai suicidi [...] record (non una novi-tà: basti pensare alla [...] James [...] a quella di Jones [...] Guyana, [...] di [...] non è da escludere [...] sia una forma estrema e allucinata di [...]. Che cioè, di fronte [...] smisurato sogno di primato dei leader, non [...] col suo record di morte, a con-sentire [...] in extremis al primato sognato. Francesco [...] Controverso Julius Evola. E controverso il suo [...] di cui finì per propugnare il superamento. Riflettori puntati sul periodo [...] e sul carteggio con Benedetto Croce. Evola, il cui pensiero [...] culturale non biologico, in origine pittore e [...] 1935 diventa uno degli intellettuali di spicco [...] per poi divenire il maggior teorico della [...]. /// [...] /// Evola, il cui pensiero [...] culturale non biologico, in origine pittore e [...] 1935 diventa uno degli intellettuali di spicco [...] per poi divenire il maggior teorico della [...]. (0)
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