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[...] contiene, fra [...] un nutrito saggio di Carlo Cardia, dal titolo La [...] dalle origini cattoliche alla gestione [...] potere. Vorrei [...] conto, [...] di questo contributo e prendere [...] da esso per qualche considerazione [...] storica e attuale sulla [...]. Contrariamente a quanto usa [...] della politologia di sinistra, Cardia rifiuta impostazioni [...] interpretazione della [...] egli non cerca indicatori [...] carattere statico, utili ad isolare gli interessi [...] più in generale, egli [...] di metodo che considerino le forze politiche [...] di quelle economiche. Cardia si pone invece [...]. La [...] si caratterizza in primo [...] governato il paese, da [...] alleati subalterni, dal 1947 a oggi. Capire che tipo di [...] vuol dire innanzi tutto analizzare i modi [...] ha svolto la [...] funzione di governo. Gli interessi da essa [...] da essa mediate non possono essere considerati [...]. E a ciò va ricondotto [...] delle basi di consenso e dell'» insediamento sociale » [...] hanno caratterizzato la [...] in modi diversi, nel trentennio [...]. Da questa impostazione discendono [...] rilevanti. In primo luogo, la [...] la vicenda politica della [...] al « caso italiano» [...] particolarità del sistema politico italiano. Insomma, [...] di analizzare la [...] nella interazione con gli [...] massa e con le politiche da essi [...]. In secondo luogo, la [...] ài centro [...] i temi dello sviluppo [...] misurare la natura, i referenti sociali e [...] con il metro del [...] attendere al governo delle masse e [...]. Cardia propone così uno [...] mio avviso pregnante e capace di contribuire [...] le ricerche c il dibattito sulla [...] anche se il suo [...] intero arco della vicenda democristiana, [...] giolit-tiana ai giorni nostri, [...] da fase a fase e da tema [...]. Risposte a una sfida Secondo [...] impostazione forse si comprende meglio come la [...] abbia potuto passare dal [...] alla politica del «confronto», in sostanziale continuità [...] traumi Infatti, il modo in cui essa [...] fasi diverse, politiche [...] e di ristagno, ovvero [...] sviluppo e di riforma, non troverebbe spiegazione [...] di interessi economici da essa stabilmente rappresentati; [...] quando si metta in rapporto la [...] con i suoi antagonisti [...] linea di governo con [...] rispondere alle « sfide », che su [...] movimento operaio le ha lanciato. Ecco allora che, un [...] quale sempre si sono raccolte, dal [...] in poi, la gran [...] e delle forze moderate, tuttavia ha dovuto [...] del più intenso ciclo di sviluppo e [...] storia unitaria. In realtà, ha ragione Cardia, [...] scelte della [...] sono la risultante di [...] più vasto dì quanto traspaia dalla dialettica [...] cattolico, e chiamano in causa [...] e le scelte del [...] della sinistra come antagonisti storici, [...] trentennio, [...] di potere sostenuto dalla Democrazia [...]. Il problema che nasce, [...] riguarda semmai le caratteristiche [...] sviluppo e le prospettive [...] esso è venuto determinando, per il paese, [...] lungo periodo. Ma di ciò diremo più [...]. [...] vorrei sottolineare un altro [...] saggio di Cardia: [...] posto [...] di guardare a tutto [...] lento inserimento dei cattolici nella vita dello Stato [...] di non [...] al secondo dopoguerra per [...] della [...]. Pensiamo alle distorsioni e [...] tipo di sviluppo perseguito dalla [...] e tuttavia non possiamo [...] tenuta ampia del consenso [...] popolare » ad esso. Come è stato possibile [...] Certo [...] in virtù [...] progressiva immedesimazione della [...] con lo Stato, resa [...] precise « congiunture » della politica internazionale, [...] e sorreggono [...] del movimento operaio dal [...] in ragione di una eccezionale disponibilità di [...] dissipate nella ricerca del consenso alle crescenti [...] Stato assistenziale » modellato dalla [...]. Tuttavia, non si può [...] straordinaria tenuta nella gestione di tutto ciò. E ciò sarebbe inspiegabile se [...] gettassimo lo sguardo ai rapporti fra [...] e « mondo cattolico ». Ciò va fatto secondo una [...] storica di lungo periodo. Ha ragione Cardia: dalla [...] « culture del privato », che il [...] cattolici dovè sviluppare per radicarsi nella società [...] trasse e trae il [...] sue capacità di gestione, che sono in [...]. Quando nel secondo dopoguerra, [...] i cattolici poterono elevare [...] politica ormai consolidata nella società civile fino [...] governo, quel lungo tirocinio ha offerto ed [...] un immenso retroterra di [...] possibilità di ricambio. Inoltre, il tradizionale atteggiamento [...] politica dei cattolici verso lo Stato fece [...] questo retroterra sortissero numerosi anche i quadri [...] forme degenerative di sviluppo e di potere, [...] cinismo » ha potuto essere una componente [...] cultura. Basti ricordare che [...] anche questo Cardia sottolinea giustamente [...] le basi [...] cattolica nella società civile erano [...] gettate attraverso il « compromesso » della Chiesa con [...] fascismo. Vorrei tuttavia indicare una [...] nello schema proposto da Cardia. Essa riguarda le componenti [...] che ha reso e rende possibile il [...]. [...] di Cardia viene conferma alla [...] che, se la [...] ha potuto tenere [...] il governo del paese ciò [...] dovuto soprattutto al fatto che essa è riuscita a [...] Io sviluppo, sia pure nei modi ben noti e [...] le deformazioni alle quali anche [...] si è accennato. Sotto questo profilo vi [...] dato da segnalare: il trentennio repubblicano, a [...] precedente della storia unitaria, [...] di crescente integrazione [...] italiana, la quale non [...] per forme accentuate e diverse di protezionismo, [...] linea di crescente liberalizzazione degli scambi. Anche di ciò è [...] sì è giovata la [...]. Su ciò, io credo, [...] se si vuole andare ai lineamenti fondamentali [...] della [...]. Ciò è avvenuto, in [...] economia occidentale. Dentro questo quadro, la [...] potè trovare i margini [...] mediazione ben determinata: drenare risorse [...] a favore dei prandi gruppi monopolistici in grado di [...] rendere funzionale a ciò [...] impetuosa del settore pubblico; e [...] contempo imporre al paese un grado crescente di dipendenza [...] dì [...] nella divisione [...] del lavo-ro; cementare con ciò [...] alleanze fra i grandi gruppi oligopolistici italiani e stranieri; [...] il paese ai « punti alti » dello sviluppo [...] ottenendo dai propri [...] internazionali i margini e le [...] mance » per sorreggere una economia sempre più segmentata [...] « assistita »; e infine [...] il lusso [...] parassitismo, che essa ha imposto [...] via al paese. Tendenze di fondo Segnalo [...] esso mi pare rilevante anche per intendere [...] al quale non mi persuadono interamente alcuni [...] Cardia. Se intendo bene, Cardia [...] e sulla profondità della crisi del blocco [...] a seguito della [...] rottura » degli ultimi [...]. Egli sottolinea come la [...] esaurendosi le condizioni della [...] » e del suo « primato », [...] proprie posizioni circa le prospettive di sviluppo [...] venuta tentando un coinvolgimento di [...] nel suo modello di [...] gli aspetti della crisi. In-fine, Cardia segnala acutamente [...] politiche istituzionali messe in atto dalla [...] per perseguire questo disegno. Su tutto ciò concordo. Ma se guardiamo alle tendenze [...] crisi che da un decennio percorrono il sistema capitalistico [...] se colleghiamo le scelte perseguite dalla [...] negli ultimi [...] anni in fatto di « [...] » economica [...] dei [...] espansivi e ai fe-nomeni crescenti [...] «guerra economica » [...] occidentale, il quadro a me [...] più preoccupante di quanto non risulti [...] di Cardia. In modo abbreviato direi questo: [...] una volta la [...] e il blocco di potere [...] la sostiene puntano a mantenersi ricorrendo [...] di ben determinati [...] internazionali. Nel mutato contesto [...]. Se la [...] come a me pare, [...] suo ruolo di governo alla capacità di [...] flussi di « assistenza » internazionale indispensabili [...] paese decisamente orientato verso questo tipo di [...] », viene allora in discussione la [...] funzione nazionale. [...] questo il tema di fondo [...] crisi, e anche esso sarà [...] in un modo o [...] in base a come il [...] operaio assolverà la propria fun-zione nazionale. Giuseppe Vacca L La [...] aberranti conseguenze di una proposta Molti sono [...] l« ricerche, sia a livello nazionale che [...] che documentano come la diffusione della droga [...] massa assuma un carattere distruttivo del tessuto [...] e come le ingenti risorse [...] dedicate alla realizzazione di [...] riabilitativi, soprattutto negli Stati Uniti, In Germania, [...] Inghilterra [...] in maniera del tutto marginale nel circoscrivere [...] fenomeno. [...] comune infatti a Questi programmi [...] intervento [...] di una strategia complessiva e [...] una politica sociale che permettano la comprensione del problema [...] suoi molteplici aspetti economici, politici, sanitari. Prevalgono politiche settoriali e [...] il cui obiettivo è quello di allestire [...] e separate che impediscono la lettura in [...] nuova realtà. Se prendiamo come esempio [...] Lombardia, [...] è la più colpita dal consumo di [...] in questa . Per il [...] si tratta di consumatori di [...]. Sono dati che fanno [...] del fenomeno che per [...] strategia di lot-. E ci dicono . Si è in presenza [...] e propria cultura della droga, che sta [...] di porsi della popolazione attorno a questo [...]. Apparentemente potrebbero sembrare delle [...] per chi non conosce a fondo la [...] paesi che hanno percorso in maniera fallimentare [...] e per chi, aiutato dai radicali e [...] disorientate [...] ad oltranza di queste [...] che alla situazione di disgregazione sociale galoppante [...] sfascio. Se invece si approfondisce concretamente [...] problema si scopre che la libera circolazione [...] non indebolisce il mercato nero, [...] contribuisce ad [...] e razionalmente. [...] infatti accertato che a [...] hanno in mano le fiale della droga [...] Italia [...] fastidio proprio il tossicomane che non si [...] muore e che così facendo richiama [...] sulla pericolosità di un [...] costoro vogliono governare e dirigere in modo [...]. Per costoro il libero [...] è un af-fare economico [...] rappresenta insomma la legalizzazione dei loro illeciti [...]. Né è vero che [...] di intervento il tossicomane ha la propria [...] eroina, perché è la psicologia stessa del [...] contraria a questa logica. Egli infatti non accetta [...] e schedato; la [...] libertà sta nello sfuggire [...] alla noia, al disagio esistenziale, alla crisi [...] degli ideali, al disadattamento giovanile di massa, [...]. Un insieme di fattori [...] intrecciano reciprocamente e che vengono addotti per [...] di determinatezza razionale e volontaria al ricorso [...]. Quali sono i compiti [...] Al contrario con queste proposte i tossicomani verrebbero [...] nella loro diversità, e si verrebbe a [...] base per fare passare un insieme di [...] culturali che hanno in comune lo scatenamento [...] di c guerra chimica » in mezzo [...] il perseguimento di un obiettivo di demolizione [...] delle nuove generazioni. Né infine è vero [...] circolazione [...] riduce il numero dei [...] ai tossicomani. Le morti da eroina non [...] tanto dovute al fatto che la droga è « [...] » con altre sostanze, quanto [...] un fattore questo che è [...] esclusivamente al meccanismo psicologico [...] al condizionamento operante su tutto [...] che per avere un relativo [...] necessita di una dose sempre più potente. Ma allora è opportuno [...] sul perché proprio le forze politiche di [...] prima stanno facendo di tutto per accreditare [...] i giovani. La droga dovrebbe entrare [...] della cultura di base del paese. Si riprodurrebbe cosi su [...] ridotta, e fatte le dovute distinzioni, quello [...] avvenuto in Cina con la guerra dell'oppio; [...] imposero nel 1800 ai cinesi il libero [...] produzione dell' oppio perché così potevano raggiungere [...] migliore controllo sociale, un più elevato profitto [...]. Ed è naturale che, [...] Italia si affermi la cultura della droga, è [...] circoli libera come merce in mezzo ad [...]. Allora può accadere, come [...] sta verificando, che il [...] diventato merce di scambio, [...] in funzione della propria pericolosità individuale Ó [...] se riesce a far perdere le tracce [...] pericolosità, se si inserisce in una sorta [...] tossicomania di massa; cioè se modifica il [...] di esprimersi, di atteggiarsi della popolazione in [...] presenza fisica e costante come merce in [...] merci; se riesce, in definitiva, a cambiare [...] testa della gente. Ecco allora che la [...] questo periodo è quella di accreditare il [...] utile e produttivo, facendo passare per un [...] massa quella che è [...] di una difficoltà a [...] interventi di prevenzione e controllo del traffico [...]. Per questa strada passa una [...] della dipendenza giovanile che oltre ad essere veicolo di [...] permanente è anche funzionale [...] dei [...] e non alla loro emancipazione. Ci rendiamo conto che [...] sono spesso astratte ma questo non deve [...] faccia chiarezza sulle ideologie nascoste dentro alcune [...] esse . Allora ci sembra opportuno [...] lavoro utile per contrastare questa nuova forma [...] massa va fatto [...] a due livelli tra [...] quello della collettività, quello del tossicomane. La collettività deve sviluppare [...] attorno a questa realtà nei quartieri, negli [...] sociale, nel mondo del lavoro, affinché ci [...] e politicamente per condurre [...] vari ambiti di socializzazione. Il tossicomane, che attraverso [...] una risposta privata ad una condizione di [...] che con la propria scelta intende mettere [...] società ingiusta e violenta, deve avere la [...] liberamente e gratuitamente ad un progetto terapeutico [...] e controlli polizieschi, nei vari luoghi di [...] che possa unirsi alla comune lotta per [...] un progetto sociale in cui lo spazio [...] dalla realtà non sia percorso da spinte [...] ma dalla consapevolezza che la soggettività organizzata [...] della partecipazione, e non da esse separata [...] lo strumento più corretto per saldare [...] con il sociale, [...] con il reale. Giuseppe De Luca Una [...] Milano su arte e socialità in Italia tra Ottocento [...] Novecento A sinistra: [...] di Pellizza da Volpedo A [...] «La diaria del lavoro » di Plinio [...]. Così il quarto [...] nella pittura La scoperta della [...] svolgersi della ricerca espressiva tra [...] e simbolismo La proposta di una nuova [...] a fianco: « Ribelli [...] di Domenico Buratti MILANO [...] La mostra che si è [...] alla Permanente, e che si chiuderà a metà settembre, [...] un titolo suggestivo: « Arte e socialità in Italia: [...] realismo al simbolismo, 1865/ 1915». Si tratta di una [...] opere, nata da una proposta [...] Fortunato Bellona, uno studioso [...] si è dedicato a questo tema, e [...] gruppo di critici tra i quali Rossana [...] Mirella [...] e Domenico Bacile, che [...] hanno anche scritto gli [...] apertura di catalogo. Soltanto una quindicina di [...] mostra simile sarebbe stata impensabile: le obiezioni, [...] disprezzo estetiz-zante e la sufficienza [...] costituivano un muro di [...] e invalicabile per [...] come . Ora i tempi sono [...] interessi socio-politici, oltreché critici, verso 1 problemi [...] cultura hanno aperto nuove possibilità [...] e di valutazione anche [...] Il realismo sociale [...] fu un vero e [...] sì allargò a tutto il Paese, dal Nord [...] Sud. Dopo la proclamazione del [...] i discorsi e le bandiere, ciò che [...] evidenza, addirittura con brutalità, fu infatti la [...] ». Apparve chiaro cioè, come [...] per [...] della Nazione, il [...] risolto i problemi della [...]. [...] cosi che numerosi uomini [...] combattuto con valore nelle battaglie per [...] sentirono che il Risorgimento [...] la [...] logica soluzione altro che [...] più alta di giustizia sociale. In tal modo divennero l [...] organizzatori [...] e dei contadini. ET appunto in questo [...] le sue radici la prima storia del [...]. Questa è dunque la [...] il realismo, ch'era stato il segno distintivo [...] democratici negli anni del Risorgimento, assunse via [...] un carattere sociale, sino al costituirsi, appunto. I termini di realismo e [...] si adoperavano allora [...] anche [...] oggi si fanno opportune distinzioni. Fattori, con cui ha [...] lettera del 1903, scriveva: [...] Quando [...] si leva il verismo, che resta? Badi, [...] allo studio accurato della società presente, il [...] piaghe di cui è [...] Ho frugato nelle piaghe [...] trovato un povero barrocciaio che [...] muore il vecchio cavallo. /// [...] /// [...] questa dunque la base [...] nasce la tendenza realista. Esiste anche un verismo [...] guarda alla vita del [...] da un [...] del pittoresco, [...] esotismo », e di [...] rassegna qualche esempio è sfuggito, ma si [...] di estraneo alla linea più autentica del [...]. Certo nessuno può pensare [...] a una vicenda artistica [...] di quella francese, di [...] che vanta i nomi di [...] e [...]. Ciò non toglie che [...] di rilievo, e comunque è la nostra [...] possiamo trascurare, con cui dobbiamo -fare i [...]. [...] parte non vi manca [...] come lo è senza dubbio il Quarto Stato [...] Pellizza da Volpedo, [...] che sfugge al pietismo [...] umanitarismo di molte altre espressioni dello stesso [...] sollevarsi alla [...] cosciente [...] delle classi popolari nella [...]. [...] è il naturale centro della [...] e io penso che accanto ad essa sarebbe stato [...] importante [...] vedere La Città che sale [...] Boccioni. Non si dimentichi infatti [...] originale di questa tela [...] era « Il Lavoro [...]. Avremmo avuto cosi davanti [...]. Ma La Città che [...] anni fa. Dobbiamo cosi accontentarci di [...] Boccioni, [...] senz'altro significativa, ma [...] Officine a Porta Romana. Tra [...] bisogna aggiungere che La Città [...] avrebbe chiarito nel modo migliore anche [...] critico della mostra che [...] evoluzione dal realismo al simbolismo, proprio in [...] si raccolgono le fila [...] stilistica che sociale di tutto il lungo [...] alla tecnica del divisionismo, [...] dinamismo futurista. Ma occorre dire come [...] stata didatticamente disposta, non cioè per successione [...] nuclei tematici. Ecco cosi il tema della [...] della protesta e dello sciopero, [...] lavoro e [...]. Secondo questa suddivisione, incontriamo [...] espositivo i vari autori e le varie [...]. [...] in tal modo da [...] Lo staffato di Fattori, che con tragico [...] tradimento del Risorgimento da [...] dirigente italiana, e si [...] scena de Le cucine economiche del Pusterla, [...] Ultimi giorni di Morbelli, dove sono raffigurati i [...] Pio Ospizio Trivul-zio, per soffermarsi sul drammatico Annegato [...] Pellizza, [...] con straordinaria e fresca acutezza cromatica. Naturalmente il settore delle [...] che forse colpisce maggiormente. [...] a parte II Quarto Stato, [...] indicare il polemico Oratore dello sciopero del Longoni, [...] Funerale di un anarchico di Via-ni e i Ribelli [...] Buratti. Ma [...] continua con La diaria [...] Plinio [...] il magistrale bozzetto di Leonardo Bistolfi [...] il Funerale di un lavoratore, con [...] di Patini e la [...] Achille D'Orsi, [...] intitolata [...]. Ma è [...] mostra che assume importanza [...] e merita di essere visitata. [...] una pagina, in molti casi [...] della nostra storia che si dispiega dalle pareti della Permanente. E cosi bisogna leggeri» [...] qualsiasi modo si vogliano giudicare gli esiti [...] esposte, è da leggere in esse il [...] fona e della presenza che le classi [...] conquistandosi, in Italia come in Europa, anche [...] proibiti » della cultura. /// [...] /// E cosi bisogna leggeri» [...] qualsiasi modo si vogliano giudicare gli esiti [...] esposte, è da leggere in esse il [...] fona e della presenza che le classi [...] conquistandosi, in Italia come in Europa, anche [...] proibiti » della cultura. (0)
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