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Levi Montalcini sì, Levi Montalcini [...]. Ping pong di voci [...] Nobel per la Medicina dalla presidenza della [...]. In una lunga intervista al «Corriere della Sera» di ieri, la Montalcini annunciava i suoi [...] per [...] recentemente attraversato da una crisi [...] bilancio: vertice più snello, estromissione dei direttori [...] dal Consiglio scientifico, immissione nel Consiglio di personaggi come Umberto Eco, Roberto [...] Massimo [...]. Ma ai piani alti [...] reazioni devono essere state pesanti. Nel primo pomeriggio ecco [...] Rita Levi Montalcini, stavolta [...] in cui si dice [...] la presidenza. La scienziata annuncia un [...] Oscar Luigi [...] per lunedì nel corso [...] «se posso lasciare anticipatamente [...] che mi è stato [...] e la cui scadenza naturale è fissata [...]. Se il presidente accetterà [...] ben lieta di dimettermi per far posto [...] illustre, pieno di energie, che possa dedicarsi [...] un momento delicato». Ma dopo appena due ore, [...] cambio di scena. Stavolta è la [...] a pronunciarsi, precisando che il [...] Nobel è «disponibile a proseguire nel suo incarico di [...] che scade nel marzo [...] e che [...] programmato con il presidente della [...] non sono [...] del giorno le sue dimissioni». Anche i lavoratori [...] si fanno sentire in [...] e si appellano al vice presidente del Consiglio Veltroni [...] assuma in prima persona «la complessa questione [...] e rilancio [...] e dei compiti istituzionali [...]. Il sindacato ha inviato [...] Veltroni [...] copia di una lettera destinata al Consiglio [...] direzione della [...] in cui si avanzano [...] le prospettive future [...] e di essere messo [...] piani editoriali approvati per il prossimo triennio». Il ritratto [...] di «Se questo è [...] una serie di appunti e conversazioni a [...] Primo Levi studioso del comportamento «La dignità [...] Da [...] tratta dal volume edito [...] Einaudi [...] concetto di testimonianza e il rapporto con [...]. Ne «La chiave a [...] della «tribù» dei montatori. Lei, Primo Levi, assegna una [...] importanza al concetto di testimonianza per spiegare [...] della [...] carriera di scrittore. Volle dare una testimonianza di [...] che aveva visto e vissuto ad Auschwitz, di ciò [...] uomini hanno avuto il coraggio di fare ad altri [...]. Fornire [...] significa per lei riferire di [...] oppure intende la testimonianza più nel senso di un [...] verso i nostri sviluppi contem-poranei? «Ho scritto [...] questo è un [...] fa e allora mi in-teressavano [...] le cir-costanze di fatto giuridiche, se pos-so esprimermi così, [...] al for-nire una testimonianza. Io non compaio mai [...] giudi-ci devono essere i miei lettori. Ciò che desideravo era [...] fatto. La mia intenzione di [...] esclusivamente quel-la di raccontare i fatti che [...]. In seguito, nel corso [...] notato che il li-bro aveva anche un [...] poteva essere interpretato [...] uomo. Purtroppo i fatti hanno [...] analoghe, non [...] accadute [...] parti del mon-do, in Unione Sovietica, [...] America Latina, in Indocina o in Iran. Se dunque questo libro, [...] continua a vivere, il [...] i suoi lettori -e sono molti, è [...] nove lin-gue -si rendono conto che questa [...] di vista dello spazio e del tempo [...] di quanto non fosse nelle [...]. Ponendo [...] accanto [...] i libri che lei ha [...] ossia «Se questo è un uomo», «La tre-gua», «Il [...] periodico» e «La chiave a stella», ho [...] che in ciascuno di essi [...] svi-luppata una determinata imma-gine [...] una determinata concezione della [...]. Mi interes-sano i comportamenti [...] ho cono-sciuto le diverse for-me. Naturalmente [...] fondamen-tale fu quella di Au-schwitz. Ma ho fatto anche [...] quella. Ho lavorato [...] in fabbrica iniziando come [...] direttore dello stabilimento. So-no stato naturalmente molto a [...] camionisti, italiani e stranieri. Ho trovato [...] mio interes-se per il problema [...] dignità umana. Ho del lavoro una conce-zione [...] diversa da quella dei sindacalisti o [...] quella dei sindacalisti stupidi per [...]. Per lei invece il lavoro [...] il nucleo fonda-mentale [...] «Non è solo una mia [...]. Avevo molti operai sotto di [...] ottimo rapporto. Per [...] il mezzo per [...] lo stipendio ma qualcosa di [...] im-portante. E si trattava di [...] ver-nici, nulla di speciale dunque. Non era certamente [...] tecnolo-gica di punta. Eppure vedevo un al-to [...] nel loro lavoro. /// [...] /// Bisognava [...] mi piaceva molto. In particolare mi affascinavano [...]. Sono stato due volte [...] Russia [...] e lì vivevo a [...] montatori, italiani e non. In quella comunità, perché [...] ave-vamo grande rispetto gli [...] per gli altri. Mi piaceva molto il contatto [...] quegli uomini, tanto [...] sopra un libro, [...] chiave a [...]. Libro [...] una [...] risonanza presso gli an-tropologi. Mi ha risposto con [...] e molto spiritosa nella quale mi accoglieva [...] antro-pologi. Egli riteneva che senza [...] avessi scritto un li-bro antropologico. La ragione di ciò [...] un determina-to tipo di persona, il nomade, [...] oggi si sposta in ae-reo da un [...] mondo. Dunque ho descritto la tribù [...]. Il suo romanzo, «Se non [...] quando?», uscito in Italia nel 1982 e vincitore del [...] Via-reggio, è ora apparso in traduzio-ne tedesca con il [...]. Si tratta del [...] senso stret-to. Lei ha definito «Se non [...] quando?» un romanzo storico e il [...]. Quando [...] del 1946 tornammo dal nostro [...] viaggio attraverso la Russia, viaggiavamo in un treno di [...]. [...] gli chiedevamo: dove si [...] E lui: dove ci sono binari. /// [...] /// Una volta, passato il Brennero, [...] i vagoni non erano più 60 ma [...] vagone che si era aggiunto era pieno [...] provenienti da ogni luogo, da Ungheria, Romania, Polonia. Essi avevano «organizzato» questo [...] si diceva, e [...] semplicemente agganciato al treno [...] in Italia. Allo-ra era noto in tutta Europa che in [...] che si voleva; che là [...] cam-pi [...] per profughi. [...] tutti erano [...] con la sola eccezione [...] gli ebrei dovessero andare in Palestina, anche [...]. Ac-caddero allora delle cose [...] esempio i portuali di Ge-nova fecero uno [...] di caricare e scaricare le navi inglesi [...] che gli ebrei potessero andare in Pa-lestina. Il primo nucleo originario fu [...] con questi giovani ebrei con [...] quali avevamo parlato; [...] impulso proveniva da una storia [...] fu raccontata un [...] la guerra si era rifugiato [...] Svizzera. Una volta tornato lavorò [...] di aiutare la marea [...] che allora si riversava in Italia a [...]. Tra queste decine di [...] notò [...] si trattava di un [...] non si qualificava come profu-ghi ma come [...]. Essi insi-stevano [...] il loro status di [...] in seria dif-ficoltà il centro milanese. Io mi so-no annotato [...] la-sciata per circa 15 [...]. Poi mi venne [...] che unendo questi due [...]. [...] ho esaminato per un anno [...] diciamo materiale documenta-rio. Fu così che mi [...] li-bretto pubblicato in Italia in yid-dish in [...] una storia analoga alla mia: una storia [...] di ebrei che aveva combat-tuto nelle paludi [...] ed era poi venuta [...] Italia [...] aveva tenuto una sorta di diario collettivo. Molti episodi in [...] non ora, [...]. Da un lato lei [...] romanzo è un romanzo stori-co, nella misura [...] vicende documentate storica-mente. Ma [...] lato lei affer-ma anche che [...] romanzo [...]. Quale? «Mi riferisco a [...] ritengo stupida e che ha luogo ovunque [...] Israele. La giovane generazione di [...] nati in Israele rin-faccia a quella che [...] essersi fatta massacrare senza op-porre resistenza. Ciò è vero solo [...]. A mio giudizio questa [...] profondamen-te anti-storica. Sono stato ad Au-schwitz e [...] dire che ad Au-schwitz la resistenza, così come vie-ne [...] vale a dire [...] una cosa del tutto im-possibile. Allora opporre resistenza significava [...]. In alcuni lager ci [...] rivolte, an-che ad Auschwitz e oggi la [...] nota, ad esempio la [...]. [...] di disperazione il cui esito [...] drammatico. Sono fatti che ebbero [...] morale, ma nes-suna importanza militare perché ri-guardò [...] di persone. Al di fuori dei campi [...] concentramento [...] stato [...] ebreo e si trattò di [...] decine di migliaia di perso-ne. Ho voluto dimostrare con [...] là dove era possibile gli ebrei si [...] modo non diverso dai popoli degli altri [...]. Barbara [...] Lo scrittore Primo Levi [...] Nel libro 24 anni [...] Primo Levi, uomo schivo e riservato, fu intervistato [...]. Interviste, conversazioni che appaiono [...] di scritti, dal 1963 al 1987, che Einaudi [...] questi giorni con il titolo, «Primo Levi. Conversazioni e interviste» (p. Dai libri, alla vita, [...] lager, [...] lo stato [...] il volume ricostruisce la [...] un uomo che con i suoi romanzi [...] storia della letteratura italiana del Novecento. Conversazioni e interviste» Einaudi [...]. Lo scrittore brasiliano Jorge Ama-do [...] sottoposto a un inter-vento chirurgico per [...] di un pacemaker. Le sue condi-zioni sono buone. Amado, [...] autore di [...] era stato operato [...] scorso alle coronarie e si [...] ripreso in ma-niera soddisfacente, tanto che aveva presenziato al Carnevale di Bahia che [...] gli ave-va riservato un omaggio [...]. Negli ultimi mesi aveva [...] crescenti aritmie cardiache che alla fine hanno [...] di installare il pacemaker. Secondo [...] Andrade, il medico cu-rante, [...] tor-nare a casa anche oggi. Amado è forse [...] brasiliano più po-polare. Vera e propria fabbrica [...] ha firmato, fra gli altri, Dona Flor [...] due mariti (da cui è stato tratto [...] diretto da Bruno Barreto), [...] Gabriella garofano e cannella. La fatica, la sofferenza [...]. La fatica che diventa [...] quando i tuoi giorni sono stretti dai [...] della rinuncia, e [...] stenti a indovinare un [...]. [...] del fotografo brasiliano [...] racconta [...] e la speranza della [...] gente con un «taglio» che [...] poco conce-de alla retorica e agli estetismi. Il sogno dei contadini [...] Brasile è la terra, un palmo di [...]. Un sogno che sopravvive [...] catena di [...]. Nella cinquantina di immagini in [...] e nero espo-ste alla Fondazione italiana per la fotografia, [...] (è nato nel [...] che [...] suoi [...] nelle sabbie del Sa-hel, tra [...] immigrati a Parigi, [...] latina: le sue foto hanno [...] forte impatto espressivo, sono «dure», affondano nella realtà per [...] senza edulcorazioni e [...]. Più Verità che Poesia, documen-ti [...] vita nelle [...] e nei campi, donne anziane [...] pelle incartape-corita, volti stupiti di giovani e ragazze ai [...] di una strada, scolari in [...] dalle pareti di canna, bimbi [...] dormono sotto un tavolo, bimbi al lavo-ro, [...] co-perti di [...]. E la rivendicazione della riforma [...] manifestazioni, [...] terribili eccidi. La mostra è stata [...] col Movimento sviluppo e pa-ce, nel primo [...] di El [...] do [...] nello Stato brasiliano del Parà: [...] che avevano occupato pacificamente con le loro [...] furono at-taccati dalla polizia [...] e decine di feriti nonostante fossero già [...] col governo federale per [...] di terre. Una strage premeditata di [...] ha «fermato» le sce-ne [...] dei fu-nerali, dello strazio dei sopravvis-suti. Le foto sono anche [...] volume, intitolato «Terra», che è stato presentato [...] centinaio di città di tutti i continenti [...] Movimento brasiliano dei sen-za terra. La bella introduzione di José Saramago [...] chiude con que-ste parole: «Al contrario di [...] di più facile da capire della storia [...] dicono complicata. /// [...] /// La bella introduzione di José Saramago [...] chiude con que-ste parole: «Al contrario di [...] di più facile da capire della storia [...] dicono complicata. (0)
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