Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 533914501.

Farà una grande festa e [...] mattina dopo si inietterà una sostanza mortale. Da due mesi una troupe [...] riprende la [...] vita da invalido ed ha [...] di assistere alla [...] fine. [...] veterano della guerra nel Vietnam, [...] parte di una or-ganizzazione che rivendica il diritto al [...] assistito. NANNI RICCOBONO NEW YORK Ai [...] suo letto, una bara di legno. [...] scelta ormai da tempo, da [...] ha deciso di ucci-dersi. Noel David [...] 47 anni, sof-fre del [...] una malattia che lentamente [...] cerebrali che sovrintendono al movi-mento. [...] veterano della guerra del Vietnam [...] annunciato che la la prossima settimana porrà fine alle [...] sofferenze: farà una festa, salute-rà tutti gli amici, si [...] cucinare i suoi piatti preferiti e trascorrerà la notte [...] la [...] donna. Al mattino si inietterà [...]. La malattia gli è [...] anni fa. Ora sono quasi sei [...] posso alzar-mi dal letto, che sono confinato [...]. Le luci restano accese [...] perché non riesco neanche a raggiungere gli [...] di assistenza continua per nutrirmi, per lavarmi, [...] bagno. So che mi aspetta [...] soffocamento. E ho deciso di [...]. Non posso andare [...] cer-vello è lucido, i miei desideri sono [...] malattia mi godevo la vita e so [...]. Ecco, [...] così: voglio morire per sentirmi [...] vivo». Da quando i medici [...] del morbo di [...] si è unito ad [...] reclama il diritto al suicidio assistito. Dove vive, nel Rho-de [...] è un reato per [...] ri-schiano dieci anni di prigione e il [...] Jeff Pine ha annunciato che perseguirà chiunque lo aiuti. Jack [...] soprannominato dai media «dottor [...] serie di processi sul [...] aveva offerto il suo aiuto ma [...] ha rifiutato: «Per la [...] subirebbe certamente una condanna; non vo-glio coinvolgere [...] decisione. Certo, qualcuno mi ha [...] fornito la sostanza da iniettare e mi [...] devo fare. Ma non farò il [...] non voglio nessuno intorno a me quando [...]. Si vive insieme agli [...] da soli. La morte è la [...]. Ma probabilmente [...] non vi-vrà da solo la [...] ultima avventura. La rete televisiva [...] che ha filmato la [...] quotidiana battaglia contro la malattia [...] ultimi due mesi, gli ha chiesto di [...] riprendere anche la [...] fine. [...] Li [...] responsabile del programma, dice [...] membri della troupe coinvolti nelle riprese hanno [...] sui-cidio assistito in seguito a questa esperienza. È un gesto di [...] ed è una assoluta man-canza di carità [...]. Gli amici di Noel David [...] ri-spettano la [...] decisione. Ho capito che la [...] nasce da un momento di de-pressione. È maturata lentamente; ne [...] volte. Io gli dicevo: un [...] suo cervello, finché quello funziona puoi ancora [...]. Ma non per tutti [...]. Noel ama la vita, [...] movi-mento, i piaceri del corpo. E inoltre lo attende, ineluttabile, [...] brutta morte. Ha il diritto di [...] con la malattia, di stabilire che gli [...] sofferenze». Parroco assume immigrato: rischiava [...]. Ora cucina e suona [...] Albanese, «perpetuo» in canonica DAL NOSTRO INVIATO MICHELE SARTORI BELLUNO Don Fabio scherza: «Sono io la vera am-basciata [...] Italia». Già, si è preso [...] sorte degli immigrati da Tirana e dintorni, [...] sistemato un centinaio nel Bellunese e si [...] ormai sono uno dei loro punti di [...]. Il colpo più grosso, però, [...] fatto con Albert [...]. Se [...] as-sunto direttamente lui, come perpe-tua. Con tanto di contratto [...] 750. Probabil-mente, il primo perpetuo [...]. Per il parroco di Pez [...] una spesa non indifferente. In più ci ha [...] di Dio. Sa, in Albania era [...] la religione non era ammes-sa. È un gran cacciatore [...] Fabio Cassol, celebre nel bellu-nese anche per [...] a favore dei nomadi, [...] batte-simi collettivi. In canonica il giovane [...] tutto, esattamente come una per-petua. Poi spazza, lava, stira, [...]. In chiesa dà una mano, [...] le campane. Per lui ho rinun-ciato [...] alla donna ad ore che badava alla [...]. È un se-gretario perfetto, [...] «Parla [...] inglese e italiano, mastica il russo, sta [...] bel-lunese». E, tutto preso da [...] non ha nemmeno ancora una morosa. Chi non vorreb-be un simile [...] E Albert? Felicissimo. Ha ventiset-te anni, è [...] cittadina costiera. Famiglia cattolica, papà «contadino [...] fratello pure in Italia, muratore in [...] edile. Dopo ha ottenuto una [...] di sei mesi, per spe-cializzarsi in Italia. I miei avevano fatto [...] me, dovevo [...] in qualche modo. Anche se guadagnavo po-chissimo, [...] di quanto potevo sperare in Albania». ///
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Lavoretti a Padova, infi-ne, una [...] a Camisano Vicentino, operaio tuttofare. Sempre in nero, naturalmente, [...] di soggiorno per motivi di studio che [...]. [...] con don Fabio? «Era [...] agosto 1994. Ero andato a Trieste, [...] fratello che doveva ar-rivare col traghetto. [...] mi sono messo a chiacchierare [...] don Fabio. Parlavamo di letteratura, io [...] italiani, il discor-so è caduto su Dino Buzzati, [...] molto, è saltato fuori che don Fabio [...] di Visome, il paese di Buzzati. Il parroco annuisce contento. Poi mi ha raccontato [...] faceva in stalla, dalle 5 del mattino [...] sera, a tremila lire [...]. Mi pareva una schiavitù. Gli ho proposto di [...]. Ha pro-vato a [...] da qualche parte, non [...] riuscito. Il permesso, ormai, era [...]. A don Fabio non [...] che assumere Albert di-rettamente. ///
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Al quale è consentito [...] qualche lavoretto extra nelle ore libere. Don Fabio sospira: «Non [...] la perpetua in eterno. Merita molto di più». ///
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Merita molto di più».