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Nasce una fora [...] collettiva: la [...] concluso la puntata precedente domandandoci [...] qual modo o, meglio, per quale via venga raggiunto [...] della produttività. Vediamo ora di rispondere. Supponiamo che nella fabbrica del [...] Tizio si producano in dodici ore dodici pentole che [...] 12. Supponiamo ora che Tizio [...] la produttività e a fabbricare 24 pentola [...]. Il valore [...] pentola, dovrebbe, a [...] di logica, scendere a 500 [...]. Ma (attenzione! Quindi, se il valore [...] mutato, [...] del nostro esempio potrà [...] a 1000 lire, [...] cosi un plusvalore extra [...]. Questo esempio, dunque, parla [...] è spinto dal suo proprio interesse ad [...] (1). E ci dice anche [...] indiretta si giunga, attraverso [...] della produttività, a creare [...]. Vediamo ora, dopo questa [...] modo il capitalista accresca la produttività e, [...] il plusvalore. Incominciando dalla cooperazione. A primo aspetto la [...] caratterizzata [...] di molti salariati. Questo fatto, apparentemente di scarso [...] ha invece una grande importanza. Domandiamoci, infatti, chi sarà [...] favorevoli: un unico capitalista che impiega simultaneamente [...] 10 capitalisti che ne impieghino 10 ciascuno? [...] ci darà subito: il [...]. Per qual motivo? La ragione [...] ovvia: con 100 operai sarà più facile raggiungere una [...] media che con 10 soltanto. E più facile che [...] la qualità di lavoro da operaio a [...] in una grande fabbrica che in una [...]. In ultima analisi, nella [...] tempo di lavoro corrisponderà più facilmente al [...] che in una piccola. Mentre il piccolo capitalista [...] diversità di capacità dei suoi operai, il [...] risentirà quasi. [...] canto [...] simultaneo di parecchi operai implica [...] notevoli conseguenze. E cioè esso permette [...] -IL [...] VA LO RE considerevole risparmio [...] mezzi di produzione. Ad esempio, é evidente [...] meno costoso costruire 10 laboratori distinti per [...] che un solo laboratorio per 100. Ciò ha [...] diretta sul prezzo delle [...] sul valore della forza di lavoro, in [...] diminuire il capitale costante. Orbene, quando diversi lavoratori [...] un unico scopo, il loro lavoro assume [...] della [...]. Se volete, si può [...] cooperazione è sintetizzata in quel tal proverbio [...] fa la forza. Intatti noi tutti sappiamo [...] assai minor lavoro a sollevare una cassa [...] i loro sforzi anziché procedere isolatamente, cosi [...] bombardieri uniti producono maggior danno di 100 [...]. Il fatto è che [...] una forza nuova, assai superiore alla somma [...] di tante forze distinte: crea una forza [...]. Infatti 100 operai uniti [...] braccia e gambe ovunque, mentre il singolo [...] due occhi, due orecchie, due braccia, due [...]. Se entriamo nei particolari, [...] nei quali la cooperazione ha effetti [...]. Come potrebbero eseguirsi certe [...] essere eseguite in uno spazio estremamente limitato [...] la [...] parte è evidente pure [...] per [...] realizzata, richiede che il [...] una massa di capitale sufficiente per coprire [...] salari, in impianti e in materie prime. Ossia è necessario perché [...] cooperazione che nelle mani del singolo capitalista [...] raccolta una massa elevata di . Inoltre produce una conseguenza necessaria: [...] capitalista deve stipendiare una folla [...] persone le quali coordinino, dirigano [...] sorveglino il lavoro collettivo. Il capitalista, cioè, deve [...] forza di cose, [...] dispotica, tanto più dispotica [...] conto che lo scopo del lavoro collettivo [...] soddisfacimento dei bisogni della collettività, ma la [...] del singolo capitalista, (continua) RODOLFO [...] Va da sé che [...] capitalista di realizzare un plusvalore extra sparisce [...] concorrenti, fatti accorti, seguono la [...] stessa strada. E si capisce anche [...] si sforzi di consolidare il suo privilegio [...]. ALFREDO RUSSI (Napoli). Le abbiamo risposto privatamente finché [...] un "fatto personale". Oggi che questo ci [...] la [...] ultima lettera sotto i [...] carattere generale, che possono interessare i lettori. Lei, non avendo ricevuto [...] una lettera con cui ci richiedeva "La [...] ci scrisse in modo [...] noi pensammo se non fosse il caso [...] la condanna, dal magistrato penale, sia pure [...] e la non iscrizione nel Casellario (dati, [...] buoni precedenti). Questo non per [...] male: ma solo per [...] una lezioncina che [...] reso più cauto per [...]. Lèi scrive che [...] a « rispondere per [...] come si usa tra liberi pensatori, artisti, [...] che per tal fatto noi potessimo scomodare [...] così come fanno i piccolo-borghesi ». Numero uno: è una [...] che considera i "liberi pensatori, artisti, giornalisti" [...] a parte, un'élite privilegiata, [...] intellettuale e morale con [...] e costumi distinti da quelli dei comuni [...]. I superuo-mini e i [...] fatto il loro tempo. Numero due: se fra [...] o fra "liberi pensatori, artisti, giornalisti, in [...] come deve regolarsi [...] I mezzi sono [...] Rispondere con altre ingiurie. Ma questo mezzo non [...] intelligente né elegante, né, soprattutto, risolutivo, perché [...] dovrebbero passare tutta la vita ìd ingiuriarsi [...]. Ma questo mezzo, particolarmente [...] da "liberi pensatori, artisti, giornalisti" e militari, [...] ormai riconosciuto come un avanzo medioevale: come [...] giudizio di Dio, per cui, spesso, chi [...] buscava anche. È il sistema ché [...] il migliore e, talvolta, pratica. /// [...] /// Poiché io posso essere [...] e lei un cosino mingherlino, e lei [...] se ha ragione. Oppure lei può essere [...] e robusto ed io un uomo anziano [...] io, anche se ho ragione! Una giustizia penale è [...] necessari i "vigili" e i pompieri) non [...] divisa in classi ma ancora in una [...] con lo stato borghese o con lo [...]. E allora, vede, un [...] o giornalista che [...] un collega o un [...] deve rassegnarsi ad essere condannato per ingiuria [...] spese del processo. Lei scrive di avere [...] noi, a nostra volta, avevamo ingiuriato Sartre [...] lettori. E che [...] Lei, come lettore di Sartre, [...] ritorcere quella [...] giuria, avrebbe dovuto stare [...] già spostare la base della discussione e [...] non [...] risposto subito ad una [...] sarà un titolo di onore per Borghese, [...] Graziani [...] per chi li protegge; ma per noi [...] ; né avrebbe dovuto aggiungere che, se [...] di "un pezzo grosso" o di "un [...] subito; che ci riteneva capaci di tale [...] culturale" da strappare il suo lavoro "per [...]. Ma questo, ci scusino [...] non è un argomento di carattere generale. Passiamo al terzo aspetto, [...] più importante. Essi, pur consentendo pienamente [...] morale della letteratura esistenzialista, e di quella [...] Sartre [...] ispecie, hanno trovato che il linguaggio da [...] era il più adatto per una rivista [...] la nostra. Abbiamo, dunque, sbagliato? Se [...] i primi a farci [...] (ché [...] è il primo dovere [...] coscienti). Ma, prima, domandiamo di [...] ragioni. Numero uno: noi non [...] che ogni lettore di Sartre è un [...]. Noi leggiamo Sartre, altrimenti [...] cognizione di causa, esprimere e motivare il [...]. Poiché [...] valori morali a parte [...] di Sartre fa parte, purtroppo, della moderna [...] uomo di cultura, ed ognuno che voglia [...] culturale deve [...] e perciò fa bene [...] come scrive, "Sartre e [...] Hemingway o [...] Koestler e Stein-beck". Nessuno ha intensione di imporre [...] di libri proibiti. Lasciamo questa cura alla Congregazione [...] ed ai "Bollettini parrocchiali". Noi abbiamo detto una [...] abbiamo dato del "pòrco" a chi si [...] II Muro, ecc. Chi scrive queste righe impegna [...] parola [...] che la sera in cui [...] II Muro, tradotto dalla signora E. Lo scrivente è, quindi, [...] chi ci trova gusto è un porco. Chiediamo u-milmente scusa a [...] di usare questo termine in una rivista [...]. Ma se avessimo détto, [...] di [...] scrofa [...] non ci avrebbero capito [...] cui più tenevamo e teniamo a farci [...]. Numero due: abbiamo dato [...] a Sartre "come uomo e come scrittore" [...] certo, a Sartre, il diritto di querelarci [...] d'altronde, la condanna modificherebbe la nostra opinione [...] gli compete fra i mammiferi. Nel tempo stesso, però, [...] "Non [...] certo, con questo giudizio riassuntivo della [...] vita e della [...] liquidato lui e [...] di cui egli è, [...] profeta in Francia (pur non essendo un [...] un divulgatore, attraverso la narrativo, e il [...] il lettore, per un esame sommariamente polemico [...] sia a quanto già [...]. Fra gli uomini di [...] stati discordi nel giudicarci, quelli che ci [...] ragionato così: « Il [...] del [...] milione di lettori delle più diverse tendenze [...] più vario livello: da quello di professionisti, [...] di studenti a quello di operai, di [...] di autodidatti. Ognuno trova in queste [...] lo interessa, e, cioè, quello che gli [...] esclude ciò che non gli è utile [...] è accettabile. Non tutti, quindi, leggono [...] perché non tutti sono in grado di [...]. Ma essi [...] stesso tempo, che questa [...] rivista, la rivista che non li inganna, [...] essi il linguaggio della verità, [...] morale. E si contentano di [...] un giudizio sommario e definitivo, al quale [...]. Ci chiedono, per esempio: [...] Che [...] questo esistenzialismo? ». E noi rispondiamo: « È [...] borghese corrotta, che non incita [...] a fare, a creare, [...] berte, a credere in se stesso e [...] per un migliore avvenire; ma lo consiglia [...] ogni tentativo di salvezza, lo getta nello [...] disperazione. Ci sono delle cose, [...] sono [...] che noi vediamo e [...]. Ma ci sono anche [...] noi non vediamo e che non possiamo [...] misurare, come le nostre idee. Noi dobbiamo, quindi, distinguere [...] questo modo: da una [...] quelle che sono materiali, [...] non sono materiali, e cioè che appartengono [...] spirito, del pensiero, [...]. È così che [...]. Questa distinzione, naturalmente, si [...] forme, con parole diverse: invece di dire [...] dire pensiero, idea, coscienza anima. Quando parliamo della natura, [...] terra, parliamo di qualcosa che va incluso [...]. Al binomio « [...] » corrisponde il binomio [...]. La materia, o [...] è ciò che le [...] le nòstre percezioni ci mostrano e ci [...] generale, tutto ciò che ci circonda, ciò [...] « mondo esterno ». Il pensiero, o lo [...] che ci facciamo delle [...] ci vengono [...] te dalle nostre sensazioni [...] degli oggetti materiali [...] altre idee, come quelle [...] Dio, [...] filosofia, [...] del pensiero stesso, non [...] materiali. Il foglio di carta [...] è bianco. Sapere che è bianco, [...] sono i miei sensi a [...]. La materia è costituita [...] di carta. Ecco perché i filosofi [...] tra [...] essere e il pensiero, [...] spirito e la materia, o tra la [...] cervello, ecc. Ciascuno di noi si [...] cosa diventeremo dopo la morte, donde venga [...] si è formata la terra, e tante, [...] domande, che rispecchiano i vari [...] cui si può porre [...] della filosofia. A questo che è il [...] interrogativo della filosofia ci sono due tipi di risposte: [...] risposta scientifica, una non scientifica. I primi uomini, del [...] avendo alcuna conoscenza del mondo, hanno attribuito [...] soprannaturali la responsabilità di tutto ciò che [...]. Nella loro immaginazione eccitata [...] cui vedevano vivere i loro amici e [...] a questa concezione, che ciascuno di noi [...] esistenza, che ì loro pensieri e le [...] prodotta non dal loro corpo, ma « [...] abitante in questo corpo, destinata a [...] al momento della morte [...] (Engels). Di [...] è nata [...] e della possibilità di una [...] dello spirito al di fuori della materia. Ci sono voluti molti [...] a questo: in realtà, è solo con [...] (specie con Platone) che è stata concepita [...] e pensiero. Senza dubbio, gli uomini [...] tempo immaginato che [...] continuasse a vivere dopo [...] forma di anima, ma [...] che [...] anima fosse una specie [...] e leggero, e non un pensiero puro. Parimenti, essi credevano a [...] più potenti degli uomini, ma li immaginavano [...] uomini o di animali, come corpi materiali. Solo più tardi anime [...] il Dio unico che ha preso il [...] furono concepiti come puri spiriti. Si giunge allora [...] che ci sono nella [...] che hanno una vita speciale indipendente da [...] e che non hanno bisogno dei corpi [...]. La questione fu posta, [...] termini più chiari, nella religione: il mondo [...] da Dio o esiste dall' [...] sostenitori della prima tesi [...] quelli della seconda, il [...]. In principio, queste due [...] materialismo, non lignificano che questo. [...] e il materialismo sono [...] opposte e contradditorie al problema fondamentale della [...]. Per [...] possiamo trovare un altra [...] perché [...] sono due risposte: [...] pensa perché ha [...]. La seconda risposta: [...] pensa perché ha un [...]. Secondo la risposta che noi [...] saremo costretti [...] dare delle soluzioni differenti ai [...] che ne derivano. Possiamo intanto dire subito [...] risposte, solo la seconda è una risposta [...]. /// [...] /// Che mi consigli? Vorrei [...] di questo Sartre di cui ho sentito [...]. Che mi consigli? Chi [...] Sartre? ». Allora rispondiamo:. /// [...] /// Compra, invece, a tuo [...] "I Promessi Sposi" di Manzoni o "I Malavoglia" o "Mastro [...] Gesualdo" di Vèrga. Se li ha già [...] un libro moderno, ti accludiamo una nota [...] di romanzi italiani e stranieri. Fra 1 quali non [...] Sartre. Facciamo male a dire [...] lo diremo più. Ci limiteremo a [...] ed a cercare, per [...] nostro amico operaio, un vocabolo meno zoologico. Tanto avevamo il dovere [...] lei, signor Russi, e, come al solito, [...] quei lettori che ci diranno il loro [...] polèmica. /// [...] /// Tanto avevamo il dovere [...] lei, signor Russi, e, come al solito, [...] quei lettori che ci diranno il loro [...] polèmica. (0)
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