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Parla il presidente [...] Concetto Gullotta ROMA. Gli psicoanalisti scendo-no in [...] psicoanali-si, i pazienti scendono in guerra contro [...]. Alle soglie del Duemila, [...] le pratiche nate un centinaio [...] fa con Freud e [...] modifica-te da [...] fino ai nostri giorni [...] inadeguatez-za ai tempi, di vecchiaia e ineffi-cacia. Di [...] a dire però che [...] è entrato in conflitto con la psicoanalisi [...]. Gul-lotta, presidente [...] di psicologia analitica, non è [...] pessimista. Anzi, crede che la [...] psicoanalisti sia ormai bella e finita. Divisioni, discussioni, diatribe teoriche, [...] stare al passo coi tempi. E uno dei luoghi [...] dialogo sarà il convegno internazionale di psicologia [...] apre proprio oggi a Fi-renze, dal tema «Distruzione [...]. Oggi il modello della [...] a essere unificato, ed è un modello [...] formando giorno dopo giorno non perché qualcuno [...] scritto, ma perché è [...] che si sta unificando, [...] sta unificando, accadono delle cose e cambia [...] orizzonte di coscienza. Per realizzare un ap-propriato [...] si tende oggi a prendere quanto di [...] essere in un model-lo e quanto di [...] un altro modello. In questo senso non [...] distinzioni nette fra le scuole. Forse sono an-cora indispensabili [...] junghiani, i [...] e così via, ma [...] debbano es-sere capaci di dialogare. E spero che ci sarà [...] guerra fra di noi. /// [...] /// Ora va superata». Il tema del vostro [...] e creazione». Se-condo lei che cosa [...] nella psicoanalisi [...] «Mi viene in mente [...] Gide, mutuato da una frase del Vangelo Se [...] non muore. In ogni nostra esperienza [...] che debbono mori-re e altri che nascono. Anche nel-la psicoanalisi. E le teorie psicolo-giche [...] non po-trebbe essere diversamente, per-ché si modificano [...] della coscienza collettiva, dello stile di vita, [...] e persino degli sviluppi e del modificarsi [...]. In questi ultimi 30 [...] si parla di un disturbo, la sindrome [...] non si parlava prima. [...] delle nuove vie possibili mettere-mo [...] fuoco anche [...] di trasformazione e come la [...] odierna, com-presa quella psicologica, ci aliena, ci mette nelle [...] di non fare questa esperienza. Ce ne sug-gerisce la [...] ci impedisce di farla. E io non me [...] conto, anzi mi dispero di più, perché [...] avere la formula giusta, che mi è [...] dallo specialista bravo, ma io non sono [...]. Si parla molto di [...] di [...] è stata volgarizzata, diffusa, [...] conver-sazione. Alcune delle critiche al-la [...] que-sta presunta familiarità o [...] un reale scollamento fra [...] psicanalitica da un lato e mondo reale [...] Perché [...] lei la psicoanalisi è in crisi? «Non [...] diffusione. Il motivo di fondo [...] un altro. Una cosa è parlare della [...] cioè avere [...] di conoscere, perché [...] dà la falsa sensazione di [...]. Il problema non è quello [...] conoscere più o meno be-ne [...] la formulazione [...] della mente. Il problema è fare [...] met-tere in moto la capacità creativa del-la [...] si può fare né leg-gendo, né studiando. Il problema è far fare [...] paziente [...] di fondazione. Di fondazione di cosa? Di [...]. Questa è la difficoltà reale [...]. Che [...] «È difficile da spiegare a [...] alla [...]. È una cosa indicibile, [...] misticheggiante, ma per-ché è un esperienza che [...] con le relazioni profonde, quelle con i [...] coniugi, amanti, amici. È [...] del mondo [...] della vita del bambino, [...] che rimane dentro di noi anche se [...]. Que-sta esperienza che porta [...] trasformazione avviene in con-tinuazione grazie alla capacità [...] entra in relazione. Na-sce da una relazione che [...] fondante, perché [...] empatica. In genere invece sia-mo [...] a spiegare, a parlare, a interpretare. Giusto, ma non sufficiente. E io credo che [...] quella che viene chiama-ta la crisi della [...] in questo. Milioni di perso-ne in [...] hanno fatto an-ni, anni e anni di [...] i meccanismi ma non hanno vissuto [...] trasformati-va». Vuol dire che la [...] è stata capace fino-ra di [...] persone [...] «Spesso fra gli analisti [...] ci fosse un eccesso di teoria. In realtà [...] psicologica se ci ri-feriamo eccessivamente [...] modello. [...] del pensiero di [...] credo sia proprio [...] colto questo bivio e essersi [...] in mezzo, tra la chia-rezza esplicativa e la capacità [...] o può avvenire una trasformazione [...]. Spesso [...] legge, si vede [...] ma tutto ciò porta di [...] a parlare di questa cosa [...]. Come succede ai protagonisti [...] «Sì, [...] è legata al vissuto profondo [...] si esprime nel rappor-to empatico. È [...] di questo tipo di rapporto [...] riesco a leggere [...] perché anche [...] modifica me. [...] che viene fatta è [...] molto profonda ed è [...] creativa e trasforma-tiva. È lo stesso tipo di [...] fatta non [...] ma in famiglia o nelle [...] nostre [...]. Noi impariamo dalla relazione e [...]. In genere chi sta male [...] di [...] stare meglio presto, spe-cialmente nel [...] e effi-cientistico mondo odierno. In questo senso la [...]. Le esperienze virtuali non [...] sicurezza, non possono infondere coraggio, quella che [...] trasformativa. /// [...] /// Il mondo [...] quale ci muoviamo ha una [...] temporale, [...] con la dimensione temporale del-la [...]. Il [...] e [...] non è solo [...] che nasce spontanea dentro di [...] ma una continua richiesta della società. Il problema è che [...] i conti con la lenta evoluzio-ne della [...]. Allora la ricetta imme-diata, [...] la pillola o [...] New Age ad esem-pio, [...] piano di questo nuovo stile di vita [...] voglio avere tutto, voglio [...]. [...] evolutivo della no-stra mente invece [...] un [...] più lento, [...] si fa nel tempo. Le esperienze sono sempre [...] e hanno bi-sogno di sedimentarsi [...]. Ma la «colpa» della mancata [...] è solo del paziente [...] «Il cambiamento si attua [...] di una relazione duale, in [...] confronto di cui dovremmo essere [...] consapevoli. Il rapporto è trasformativo solo [...] si riesce a [...] esperienza. Certo il risultato dipende [...] della relazione. La crisi della psicoanalisi, specialmente [...] Ame-rica, parte proprio dalla consapevo-lezza che [...] trasformativa [...]. Stefania Scateni Il convegno degli [...] a Firenze La discussione è vecchia [...] quasi esatta della psicoanalisi. Le critiche alla psi-coanalisi [...] con lei. E ritornano quindi anche [...]. Forse soprattutto oggi. Noi andiamo in una [...] sembra andare esattamente dalla parte opposta. Non se ne accorge [...] comune, i pazien-ti, o qualche outsider illustre [...] James [...] che ha scrit-to, già [...] «Cento anni di psicoanalisi e il mondo [...]. Se ne accor-gono gli [...]. Viene dalla Francia, da Renè Mayor de [...] de [...] un «Appello per gli stati [...] della psicoanalisi» da tenere a Parigi entro il 2000. Mayor chiede una rifondazione [...] della psicoanalisi, sia freudiana che [...] «una discussione aperta che non escluda la messa in [...] dei modi di formazione, [...] di trasmissione e di organizzazione, [...] che [...] teorico». E chiama a raccolta [...] delle diverse scuole. Cosa [...] che non va nella [...] parlerà, anche ma non solo, nel congresso [...] analitica che si apre og-gi a Firenze. Il tema, «Distruzio-ne e [...]. Trasformazioni personali e culturali» [...] complesso e non esclude il di-battito sulla [...] prati-ca analitica. Al congresso parte-ciperanno ottocento [...] il mondo per parlare di [...] e del suo pensiero. Meno drasticamente del collega [...] fino al 28 agosto, i partecipanti si [...] trasformazioni tocca-no la loro professio-ne, «nella consape-volezza [...] Marco [...] presiden-te del [...] il Centro italiano di [...] deve essere salva-guardato il patrimo-nio tecnico e [...] ma che vanno insie-me valorizzate le sensibilità [...] alle esigenze del collettivo, le attitudini a [...] e al bi-sogno degli uomini e delle [...] tempo». La guerra degli psicoanalisti Un [...] non è sufficiente a [...] I vecchi metodi e i modelli teorici [...] Freud e [...] vanno «adeguati» ai tempi? Il [...] De Mello «causa gravi danni alla fede». E pensare che era [...]. Al Vaticano non piace [...] è troppo new age) ALBERTO CRESPI Ogni [...] dedicate ai libri e al mondo [...] ANTHONY DE MELLO è [...] nel 1931, è entrato [...] Gesù nel 1947 (a 16 anni! Questi i dati biografici. Anthony De Mello, oltre [...] è uno scrittore che [...] le Edizioni Paoline pubblicarono Il [...] uccelli e da allora altri 30 suoi [...] nel nostro paese. Uno di essi, Messaggio per [...] che si crede un pollo (bel-lissimo titolo, non [...] che dire), è stato un [...] nel 1996. Questi i dati bibliografici. Insomma, Anthony De Mello [...] editoriale, ma la notizia di oggi -abbastanza [...] referenze suddette: la compagnia del Gesù, le Edizioni Paoline. In una [...] «notificazione», ha affermato che [...] De Mello «sono incompatibili con la fede [...] causare gravi danni». Si tratta, né più né [...] di una messa [...]. Qualche secolo fa, con [...] libri di De Mello sareb-bero finiti al [...]. Proviamo a seguire passo [...] motivazioni che hanno spinto il Vaticano a [...]. Secondo la congregazione, in De Mello [...] religioni, inclusa quella cristiana, sono uno dei [...] scoperta della verità . Gesù viene defini-to «non [...] Dio, ma colui che insegna che tutti [...] figli di Dio». Inoltre, De Mel-lo definisce [...] per lui conta so-lo [...] «per la quale non ci sono regole [...]. Bene e male sono sol-tanto [...] mentali imposte alla realtà». Segue [...] delle sue opere, dove [...] al nocciolo della questione: «Nei suoi primi [...] De Mello, pur rivelando evidenti influssi del-le correnti [...] taoiste, si è mantenuto ancora [...] della spiritualità cristia-na. Ma già in alcuni [...] libri, e sempre più in quelli successivi, [...] progressi-vo allontanamento dai contenuti essenziali della fede [...]. In particolare, la congregazione [...] di Dio senza forma [...] vuoto»; e la negazione «che nella [...] ci siano affermazioni valide [...] Dio». Se a queste critiche aggiungete [...] i libri di De Mello si trovano, in libreria, [...] a quelli di Coelho o di Redfield (quello della Profezia di Celestino), [...] è chiaro: troppa new age [...] male alla fede. Sono giorni in cui [...] Vati-cano [...] molti paletti: un gior-no decide che Giovanni XXIII [...] comunista [...] dubbi?), un altro tira [...] un ge-suita indiano che era troppo «sin-cretico» [...] re-ligioni con troppa disinvoltura). /// [...] /// Sono giorni in cui [...] Vati-cano [...] molti paletti: un gior-no decide che Giovanni XXIII [...] comunista [...] dubbi?), un altro tira [...] un ge-suita indiano che era troppo «sin-cretico» [...] re-ligioni con troppa disinvoltura). (0)
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