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E tra le sedi [...] emettere verdetti ci sono [...] e la Ue. Oggi il premio a [...] Così si raccontava Romano Bilenchi, scrittore e redattore [...] Ieri [...] Jugoslavia, oggi [...]. Ieri come oggi decine [...] civili inermi soccombono ad ag-ghiaccianti logiche di [...] donne stuprate, puli-zia etnica, tortura sistematica, re-pressione [...]. E tutto questo avviene [...] di una Co-munità internazionale che, al di [...] formali, sembra as-sistere inerme a queste [...] di innocenti. Ma esistono ancora [...] in grado di imporre [...] diritti umani nei singoli [...] percorre tutto il nostro [...] professor Luigi [...] do-cente di Relazioni internazionali [...] Torino: «Difronte al-la sistematica violazione dei diritti umani -questo [...] -la Comunità internazio-nale ha [...] interve-nire». [...] Algeria, ex Jugoslavia, Africa centrale. È possibile usare il [...] le stragi di inno-centi che segnano questa [...] «Credo che sia necessaria una premessa fondamentale: in [...] nel mondo è statisticamente di-minuito negli ultimi [...]. Se appa-re il contrario [...] noi sof-friamo di un effetto di sovraesposi-zione [...]. [...] atteggiamento consolatorio, ma la verità [...] ci dice che se guardiamo indietro [...] era di gran [...]. Ma torniamo alla [...] domanda. Le due alternative storicamente [...] il ricorso alle armi e il diritto. Ora, le armi hanno sempre [...] a una conclusione dei [...] sul campo [...] e [...]. [...] è sempre stata provvisoria. Il diritto porterebbe a [...] è una strada che non vie-ne considerata [...]. Insomma, non si crede [...]. Le armi -tale il [...] domina ancora nelle relazioni internazionali -sono un [...]. Il diritto è un [...] è in grado di imporsi. La questione che ci interessa, [...] no-do [...] alla via giuridica e non [...] un [...]. Come definire questa «terza [...] «Occorre partire dalla constata-zione che [...] della lotta politica, ed è natural-mente entro [...] livello che dobbiamo inquadrare il [...]. Ebbene, [...] della lotta politica la [...] essere per definizione non violenta è quella [...]. Sia chiaro: non mi [...] democrazia come valore, sulla qual cosa ormai [...] quanto alla democrazia come procedura. [...] di un di-ritto positivo passa [...] attraverso la promozione della democrazia laddove essa [...] ma-nifesta». Un discorso che vale anche [...] «Certamente. In quel martoriato Paese non [...] procedure democratiche né da [...] gover-no né [...] fondamen-talista. A partire da questa conside-razione [...] fatto, [...] da por-ci è la seguente: [...] detiene gli stru-menti per introdurre e radicare la [...] La mia risposta è che [...] decisamente sul piano [...] interna-zionale». Ma come si può [...] «Io vedo due possibili impostazioni: la prima, [...] più difficile da prati-care, è quella della [...] pubblica interna-zionale. [...] concerne [...] si è rivelata si-no [...] come di-mostra la caduta nel vuoto del [...] dal segreta-rio generale delle Nazioni Unite [...] per la cessazione della [...] ripristino delle libertà democratiche. La seconda imposta-zione è [...] ambigua ma di maggiore efficacia. [...] definisce come [...] de-mocratica, ovvero il condizionare gli [...] economici o più in gene-rale [...] economico [...] di procedure demo-cratiche da parte [...] Paese desti-natario degli aiuti. In proposito, vale la [...] occidentale condizionò gli aiuti [...] Paesi [...] europeo [...] di un sistema democratico» Quanti [...] linea di condotta vengono tacciati dal-le autorità [...]. Non vedo perché non [...] esempio, della sovranità del Bangladesh quando [...] una ca-tastrofe naturale che [...] alziamo le braccia di fronte alla violazione [...]. In questo se-condo caso [...] mi pare [...] doveroso in quanto non [...]. [...] dello sdegno interna-zionale per i [...] contro [...] commessi nella ex Jugo-slavia si [...] dato vita al Tribunale internazionale [...] sui crimi-ni di guerra. Come valuta questa esperienza e [...] che misura è [...] «Tecnicamente, il Tribunale [...] non ha grande portata giuridi-ca, [...] il giudice è precostituito rispetto al [...] valore per il suo impatto [...] pubblica. Il Tribunale con-tro i [...] nella ex Jugo-slavia rappresenta una possibile prefigurazione [...] sistema di diritto penale internazionale. È questo un punto [...] la svolta storica della cultura giu-ridica. [...] della globalizzazio-ne economica è [...] vi sia un sistema penale globa-le». Da cosa dipendono le difficoltà [...] incontra la realizzazione di [...] «Direi innanzitutto da una resi-stenza [...]. Al riguardo è em-blematico [...] Corte europea dei diritti [...] di Strasburgo, [...] più avanzata tra quelle [...] del diritto internazionale, in quanto ha la [...] aperta an-che ai ricorsi individuali. Questa re-sistenza culturale investe [...] pensare alle difficoltà e alle resistenze incontrate [...] diritto al voto alle [...] permesso di soggiorno. Costoro sono dei cittadini [...] tali hanno il diritto di potere interveni-re, [...] del voto, sulle tematiche inerenti al governo [...]. In che cosa si [...] «Questo concetto giuridico ven-ne [...] fi-ne della seconda guerra mondiale in relazione [...] ebrei, [...]. Un crimine contro [...] crimini contro la singola persona, [...] si manifesta in presenza di [...] pianificata volta a e colpire [...] comunità in rapporto al genere o [...]. [...] stupro etnico compiuto in Bosnia [...]. Diritto [...] laddove i diritti umani [...] di un diritto penale globale. Ma [...] e [...] Eu-ropea sono attrezzati per questo [...] «Onu e Ue si possono muovere [...] a a livello della pubblica [...] e [...] a livello della [...] democratica. Perché [...] è [...] a carat-tere universale e di [...] può assolvere a questo dovere di orientamento. La seconda, [...] in quanto forte soggetto economico, [...] interamente da Paesi de-mocratici, hala possibilità di condi-zionare i [...] economici alla [...]. Umberto De Giovannangeli [...] Silvio Perrella ha vinto [...] del premio per la critica Ro-mano Bilenchi. Il premio, promosso dalla «Associazione [...] Ro-mano Bilenchi» e patrocinato dal comune di Colle Val [...] sarà consegnato oggi nella cittadina toscana dove [...] nel 1909, presente la moglie Maria e [...] da Roberto [...] e composta da Cesare Garboli, Romano Luperini e Corrado Sta-jano. Sarà anche presentato il [...] Bilenchi «La ghisa delle Cure e altri scritti [...] Giorgio Van Straten (Edizioni Cadmo -25. Sono nato in provincia [...] Siena [...] Colle Val [...] il 9 novembre 1909. Sono nato in mezzo a [...] fabbrica, da una famiglia di piccoli industriali, ma mio [...] era socialista e [...] su cui si affacciava la [...] è anco-ra una delle più belle [...]. Appena mi portarono in [...] strada si svolse fra Firenze e Ansedonia. In pri-mavera, verso sud, [...] gine-stre e di fiori rossi; [...] veniva quasi cancellata dalla [...] verde. In autunno e [...] di-ventava padrona della terra, [...] si avviava al mare lontano trascurando [...] o rossi la [...]. [...] molto da questa strada. Da lei [...] e gli zingari; ma vi [...] visto anche mio padre e gli operai della fabbrica [...] mio compagno di giochi, contro [...] prete di una frazione vicina, che ogni due o [...] giorni passava [...] in paese. Il prete si difendeva [...] sempre, finiva per cadere in una folta [...] di rovi e di sanguine che costeggiava [...] alla fabbrica. Su quel-la strada ho [...] operai ve-nire a rissa con gli altri [...]. Il babbo morì che [...] e mezzo. Preoccupate per la lunga ma-lattia [...] molto di me: andai a scuola [...] già leggere e scrivere, feci [...] quinta elementare e poi il ginnasio a Colle Val [...] ed ebbi bravi insegnanti: una professoressa di latino e [...] italia-no e una di francese, una ragazza francese che [...] sposato [...]. [...] molta passione. La nonna paterna, [...] religiosa, era amica di un [...] parroco, un uomo spento bonario e colto. Compiaciuto della nostra [...] lezioni anche da lui per [...] sempre meglio il latino. La [...] chiesa [...] della piazza ampia e sterrata. Una delle porte della stanza [...] par-roco dava [...] frutti. Ho passato in quella [...]. In pochi anni leggevamo [...] e i padri della Chiesa. Da allora mi è [...] della lettura e anche oggi leggo con [...] e lo stesso interesse di quando ero [...]. A Firen-ze frequentai il [...] ammalai e dovetti interrompere gli studi, che [...]. Ho vissu-to, oltre che [...] più o me-no a lungo a Marina [...] Pisa, [...] Pisa, a Siena, a Firenze, a Ferrara [...]. Fin da ragazzo mi [...] anche rimanere lunghi periodi in uno stesso [...] quattro cin-que anni fermo e poi viaggi [...]. Cominciai a scrivere che [...] ragazzo. Durante le vacanze di Natale [...] a Siena per passare le [...] uno zio. In uno di quei [...] freddo e cupo in cui la mia [...] favola chiusa in sé, che impediva di [...] perfino di fantasticare su di lei, scrissi [...] Maria. Nei mesi successivi ne [...] tranne il primo, li ho tutti perduti. Fin da principio compresi [...] esprimere me stesso e seguire la mia [...] filo che divide [...] dal razionale. Qualche anno do-po scrissi [...] furono pubblicati più tardi, Cronache [...] meschina e Vita di [...]. Questi libretti appartengono ad una [...] preistoria e subito li ho sentiti così estranei da [...] più riconoscere. Poi ho scritto altri [...] alcuni dei quali ho stracciato e uno [...] la guerra e a detta dei miei [...] mio libro miglio-re. Nel 1934 cominciai a [...]. Dopo la guerra fui [...] «Nazione del [...] organo del Comitato toscano [...]. Dal 1948 al 1956 [...] «Nuovo Corriere», un quotidiano di sini-stra fiorentino. Trovo il giornali-smo uno [...] lette-ratura il suo contrario. Forse è per questo [...] professione di giornalista mi è sempre piaciuto [...] organizzativo. Mi repelle scrivere su ordinazione [...] credo di non [...] mai fatto. Sono stato anni e [...] e non sempre perché non ne avessi [...]. Ma agli amici e [...] che mi spingono a [...] umilmente rispondo che per [...] la qualità che la quan-tità. Mi sembra, del resto, [...] sia un obbligo. Il mio ideale di [...] quello di scrivere qualche buon racconto e [...] bello ad esempio come Dominique. E poi mettermi a [...] qual-siasi. Romano Bilenchi Una donna e [...] bambina piangono le vittime [...] massacro in [...] basso Kant Piccola storia di [...] La storia del diritto cosmopolitico risale ai sofisti che [...] universale degli uomini contro [...] delle leggi. Arriva agli stoici, a Cicerone, [...] Marco Aurelio e al [...]. Contro la forza degli [...] poi Kant, formalizzano [...] del diritto cosmopoliti co. Kant pensa ad una «pace [...] da ottenere con una federazione tra stati. Ma è nel XX secolo [...] viene rilanciato. Con la Società delle Nazioni [...]. I [...] territori dello [...] un libro a cura di Paolo Desideri [...] Massimo Ilardi Mc [...] di fine secolo Autogrill, [...] commerciali: tutti i luoghi «senza storia» della [...] anni. E ora su [...] Arte e cultura 24 [...] alla musica, alla danza, [...] cinema, [...]. Ini-ziano domani alle 8. Du-rante la prima giornata [...] sui principali avveni-menti culturali, [...] ai libri, alla poesia e ai cortometraggi. Si prosegue con un [...] Orson Welles «F come falso», un documentario inedito [...] regime di questo secolo, e con «Tutta [...] bugie», un ritratto di [...] Louis Borges e [...]. La scena si svolge [...] Mc [...] che affaccia sul laghetto [...] Roma. Tra impiegati [...] e sciami di ragazzi, [...] posizionati e orientati da un fo-tografo. La scena si sposta [...]. /// [...] /// Facce vispe di diciot-tenni, [...] quarantenni si af-follano al bancone per gustare [...] della giornata. Luo-ghi inconsueti di socialità. Esempi di una «geografia [...] e dissemina-ta», su cui fa [...] prima ricognizione «Attraversamenti. I [...] territori dello [...] col-lettaneo a cura di Paolo Desideri e Massimo Ilardi. Le statistiche sup-portano [...]. Una recente [...] dei [...] indicava [...] rapporti sociali, aumentare il li-vello [...] comunicabilità e trovare [...] gemella. Supermercati, [...] centri [...] fast food, autogrill, stazioni di [...] discote-che, sale [...] aeroportuali, sono questi i [...] dello spazio ur-bano, quelli che [...] col-lettivo fa propri, [...] qua-li «contenitori» ideali per [...] ed il tempo libero. Non è un caso [...] Mc [...] e Benet-ton si basino [...] di trat-tamento formale degli spazi di vendita, [...] li [...] altamen-te riconoscibili. Luoghi senza luogo, li [...] Paolo Desideri. Ospitati per lo più [...] prive di una specifica conno-tazione architettonica. [...] piazze, strade, portici. Che conti-nuano ad essere [...] progettisti, riversati a piene mani nel ridisegno [...] non consolidate. Ma il loro destino [...] della gente, che quei portici, quelle piazze [...] in fretta, senza [...] di [...]. Lo stesso destino che si [...] sui centri storici, rimasti tali più di [...] abbandona-ti e sottoutilizzati nelle piccole [...] trasformati in vere e proprie aree pro-tette nelle grandi [...] mete di una tran-sumanza turistica [...]. La metropoli, nel frat-tempo, ha [...] i propri confini; [...] or-mai quotidiano [...] ha elevato al rango di [...] deputa-ti alla sosta e [...] per deci-dere le destinazioni suc-cessive, [...] gli spazi adiacenti i caselli. Così gli autogrill [...] loro valore di mercato. La sosta nelle stazioni di [...] è sempre meno motivata dal rifornimento di carbu-rante e [...] più dalla [...] di prodotti: da quello locale [...] kitsch [...] ritrovato tecnologi-co per [...]. /// [...] /// Questo nomadismo crescente ha [...] nei giovani. Che hanno [...] abbandonato le discoteche localizzate [...] fino ad occupare magazzini e [...] abbandonati. Ed ecco che nuova-mente [...] il mezzo per riappropriarsi [...]. [...] par-ziale del [...] cir-coscritta e non in [...] più di generare, come gli spazi pubblici [...] delle gerarchie urbane ne-gli immediati intorni. Come scrive Pippo Ciorra, [...] dei te-sti, chi lascerebbe la propria figlia [...] il retro di una stazio-ne di [...] quella terra [...] dove raramente si estende [...] Lucia Barbara Galli Attraversamenti a cura di P. /// [...] /// Ilardi Costa [...] Nolan [...]. /// [...] /// Ilardi Costa [...] Nolan [...]. (0)
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