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Ma per coprire che [...]. Il sequestro si trasforma [...] internazionale. Protagonisti: il Vaticano, il Papa, Ali [...] il gruppo [...]. Oggi, [...] che rappresenta gli Orlandi [...] «Sono [...] che si trattò di un depistaggio, con [...]. Dieci anni dopo, lu speranza [...] affidata a una segreteria telefonica, che 24 ore su [...] ripete piano: «Risponde la famiglia Orlandi. /// [...] /// Lei aveva 15 anni; [...] e, il pomeriggio, andava a scuola di [...]. La videro per [...] volta a una fermata di [...]. E subito Roma fiori [...] di immagini con quel volto di ragazzina, [...] tenuti fermi da una fascetta. Sotto, la scritta, «È [...] città ancora ricorda. Fu [...] di una vicenda [...] piena di colpi di scena, [...] per mesi tenne [...] con il fiato sospeso. I giornali che ne [...] ingialliti. E si [...] pian piano sbiadita anche [...] alcuni dei protagonisti. Gennaro Egidio, [...] che da dieci anni [...] invece non ha [...] niente. Ripercorriamo, [...] tappe di questo sequestro [...]. Emanuela Orlandi, figlia di [...] Vaticano, scompare alle sette di sera, dopo [...] scuola di musica. La vede, per ultima, [...]. Sei giorni dopo, i [...] la città di manifesti. Ma, il 3 luglio, [...] Papa, [...] sorpresa, lancia il suo primo appello pubblico: [...] Emanuela», [...] scoppia il caso. [...] Egidio: «Ma non deve [...] Papa, Lui si 0 sempre occupato di [...] fa ancora oggi. E non dimentichiamo che Emanuela Orlandi [...] una cittadina dello Stato Vaticano». Poi, arriva il 5 [...]. Data importante, perchè da [...] diventa un mistero internazionale. Quel giorno, infatti, due [...] famiglia, [...] alla segreteria del Vaticano [...] Emanuela ò stata rapita. In cambio della [...] vita, si pretende la [...] Ali [...] il turco elle sparò [...] Giovanni Paolo II. [...] luglio, i sequestratori -presunti [...] una linea telefonica diretta con il cardinale [...]. Nelle mesi successivi, si [...] spuntano i [...] del «Fronte di liberazione [...] vengono fatti ritrovare i [...] Emanuela. I (presunti) sequestratori, a [...] fanno il nome di Mirella Gregori, altra [...] quel momento, gli investigatori si occupano, insieme, [...] del [...] (anche oggi il fascicolo [...]. Passa il tempo; pian [...] hanno fine. Di Emanuela, nessuna traccia. Di Mirella Gregori, anche [...] parlano solo sporadicamente. Si avanzano alcune ipotesi. Eccone una: accanto alle trattative [...] («liberate [...]. /// [...] /// E oggi? Oggi, [...] Egidio dice: «Si può [...] niente. Su può ipotizzare tanto, e [...] dipende dalla capacità [...] che i giornalisti hanno. È comunque un latto [...] non risulta. Nò mi [...] di conoscere quanto possa [...] di là del Tevere. Dieci anni dopo, è [...] -dietro i messaggi, le telefonate, le minacce [...] regia. Ne erano convinti, allora, [...]. Lo crede, ancora oggi, Gennaro Egidio: «Si, la mia convinzione òche ci sia stata [...] che si sia trattato di un abilissimo [...]. Depistaggio: il sequestro, [...] sarebbe servito a «coprire» qualcosa. Ma cosa? [...] dei servizi segreti? [...] conclude: [...] del depistaggio ò frutto [...] personale analisi. Ora, chi poteva avere interesse [...] depistare? [...] risposta ò in uri altro [...] cui [...] giova?». Per ultima la vide [...] Quel suo saluto mentre partiva il bus. Ma il bus era [...] lei restò giù: ricordo ancora il suo [...]. Poi, gli interrogatori, le [...] paura: «Per mesi non ho pensato ad [...]. /// [...] /// Raffaella [...] adesso, ò una giovane donna [...] 29 anni: era una ragazzina, quando scoppiò il [...]. Lei, studentessa di conservatorio. Cos'era accaduto? «Oh. Cominciamo dal principio, cioè dalla [...] amicizia con Emanuela Orlandi. Come la [...] da un anno o [...] scuola di musica, in piazza Sant'Apollinare. [...] era retto da religiose. La direttrice, suor Dolores, [...] nominata dai giornali di allora, ò morta [...]. [...] io ed Emanuela seguivamo lo [...] corso, [...] flauto. /// [...] /// Però io allora avevo 19 [...] e lei 1 [...] e cosi Emanuela aveva legato [...] con una ragazza della [...] età, una moretta, di cui [...] ricordo il nome. Che accadde il pomeriggio [...] La lezione era appena finita. Ci incamminammo, in gruppo, [...] scuola. Per raggiungere la fermata [...] fare un pezzetto a piedi. Non so come, quel [...] mi ritrovai a [...] insieme con Emanuela. Sono passati dieci anni, [...] più bene di che parlammo lungo il [...]. Co-se normali, comunque: la [...] appena finita, le vacanze. Stranamente, rammento ancora perfettamente [...] Emanuela: una maglietta bianca, i jeans, e [...] uno zainetto di cuoio. /// [...] /// Lei e il suo zaino: [...] ò impressa dentro di me. Infine, arrivaste alla [...]. Ed Emanuela, mentre aspettavamo [...] fece quello strano discorso, su cui poi [...] la polizia. Mi disse [...] che poche ore prima, [...] scuola, era stata avvicinata da un tale, [...] quale le aveva offerto un lavoro. Le avrebbero dato [...] lire al mese, per [...] qualcosa del genere. Insomma, mi chiese un [...]. Non sapeva se accettare, [...]. E lei? Cosa le [...] Le [...] con tua sorella, prima [...]. Mi sembra una cifra troppo [...]. Ma non le prestai [...]. Vede, quella sera dovevo [...]. Un concerto importante, e [...] insomma avevo altro per [...]. Dopo un po', poiché [...] non arrivava, Emanuela disse: «Che dici? Vado [...] Ar-gentina, a prendere il [...] lo, sempre un po' [...] risposto una cosa come «vedi un po' [...]. /// [...] /// Ma era strapieno. Salii sul predellino. Sentii Emanuela, dietro di [...] «Aspetto il prossimo». [...] ricordo che ho di [...] È [...] suo cenno di saluto verso di me. Da quel momento, Emanuela [...]. Lei è stata [...] persona a [...]. Che accadde poi? La [...] Le cose andarono cosi. Quella sera tenni il [...]. Andò benissimo, ero cosi [...]. Ma poi, alle 5 [...] casa mia squillò il telefono, Era suor Dolores, Voleva [...] se avevo visto Emanuela, lo, ancora mezza [...] «no no, io non [...] vista». Abbassai la cornetta, mi [...]. E, improvvisamente, mentre riflettevo [...] flash: «Ma io ieri ci sono stata, [...] Emanuela! Chiamai i miei genitori. Insieme, telefonammo a suor Dolores. /// [...] /// Quando venne la polizia a [...] Qualche giorno dopo. Mi portarono via su [...]. Non so [...] invece di [...] appelli del Papa ai [...] le tappe del sequestro Emanuela Orlandi scompare [...] 22 giugno 1983. Sui muri di Roma [...] con [...] della famiglia e una [...] Emanuela. Il Papa, a sorpresa, lancia [...] suo primo appello [...] Emanuela. Nelle domeniche successive, lancerà [...]. Con due telefonate -una [...] Stato vatica-na e una alla [...] annunciato che Emanuela è [...] viene chiesta, in cambio della [...] vita, la liberazione di Ali [...]. [...] richiesta viene ribadita e [...] foto-copie di documenti di Emanuela. I presunti sequestratori chiedono [...] linea telefonica diretta con il cardinale [...]. La linea telefonica viene [...] giorni. Arrivano i quattro [...] del« Fronte di liberazione [...]. Forniscono alcuni particolari precisi [...] Emanuela. Quinto messaggio del gruppo [...] Vi [...] quattro condizioni per liberare Emanuela. Le famiglie Orlandi e Gregori [...] una ricompensa fino a 250 milioni a chi potrà [...] informazioni utili alle indagini. Arrestato un giovane di Ancona; [...] aveva inviato lettere alla famiglia Orlandi, spacciandosi [...]. Gli inquirenti: «È solo [...] mitomani. Nuovo comunicato del gruppo [...]. /// [...] /// Il padre di Emanuela [...] un mensile religioso: «A distanza di nove [...] che. Per un momento pensai: «E [...] fossero poliziotti?». La paura in quei [...] ti veniva da immaginare di tutto. Poi, in Questura, per [...] ripetere sempre la stessa cosa: la mia [...] Emanuela. Ci furono, nei giorni [...]. /// [...] /// Si chiamava Margherita [...]. Era durissima, mi mise [...]. La Interrogarono anche [...] SI. Domenico Sica, per esempio. Lui fu proprio buono. E [...] le [...] anonime. Ne arrivarono tante, tantissime, [...]. /// [...] /// Più di una volta, un [...] al telefono disse: «Raffaella farà la fine di Emanuela, [...] anche una bella ragazza. Mio padre, ogni volta, [...] per la denuncia. Appena i giudici non [...] di me, i miei genitori mi portarono [...] Roma. Restammo fuori qualche settimana. Ma quando tornai ero più [...] di prima. Cosa le faceva più [...] Non [...] camminare da sola per la strada. Era scompar-In alto Emanuela Orlandi, [...] 22 giugno del 1983; accanto Mirella [...] in quel periodo, anche Mirella Gregori. Si parlava pure di una [...] ragazza. Insomma, se qualcuno mi [...] per [...] che ora fosse, io [...]. Una volta, in centro, [...] attaccò discorso. Diceva che era a Roma [...] e, mentre mi raccontava delle cose che [...] una parola: «Vaticano», Mi misi a correre, [...] in gola, senza [...]. Sono rinite, adesso, quelle [...] Che certe volte, ancora oggi, mi senio [...]. Ripensa spesso a Emanuela [...] tanto, sì. Mi chiedo, qualche volta, [...] se [...] portata con me sul [...]. Altre volte mi domando: e [...] invece fossi [...] io. I capelli lunghi e ricci, [...] ! Anche per lei. Ma un giorno, quando [...] Roma [...] tappezzata di manifesti con il volto di Emanuela. I genitori: «Prima di [...] che le due sparizioni [...] di Mirella [...] ha mai fallo molto [...]. Giornali e Tv ne [...] pochissimo. [...] Gennaro Egidio, che ancora [...] rappresenta sia gli Orlandi sia [...] Gregori, dice: «Mirella [...] scomparsa il 7 maggio del [...]. Per quale motivo [...] stata ignorata questa data? Perchè [...] ignora così una cittadina dello [...] italiano?». Questa ragazzina, studentessa di [...]. Ecco il racconto reso [...] inquirenti: «Eravamo a casa. /// [...] /// Mirella è corsa a [...] vista dirigersi verso la porta di casa. E lei mi ha [...] di sotto, dove [...] Alessandro. Non ha preso [...] sè, nemmeno la borsa [...] neppure i soldi. È andata [...] via ed è sparita. Da allora siamo sempre [...] in attesa che qualcuno si faccia vivo. [...] in ogni direzione. Ma, pian piano, si [...]. Rapimento a scopo di [...] I Gregori non hanno problemi economici (gestiscono un bar), [...] ricchi. Fuga volontaria? Ma dove [...] che uscendo di casa non porta con [...] lire? Mirella, fra [...] è [...] dalla vita trasparente: amici [...] descrivono come una «ragazza assennata, con i [...] che frequenta solo i compagni di scuola. Alla fine, i presunti [...] Emanuela annunciano: «Anche Mirella [...] in mano nostra». Nel 1918, in alcuni [...] è scoperto che metà degli uomini erano [...]. Domenica, Storie Parallele, [...] storico del manifesto, è [...] al voto delle donne, a come se [...] e ai paesi in cui questo diritto [...]. /// [...] /// Domenica, Storie Parallele, [...] storico del manifesto, è [...] al voto delle donne, a come se [...] e ai paesi in cui questo diritto [...]. (0)
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