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Zucchero parla del suo [...] viaggio, reale o immaginario «Il mio rock [...] Mosca [...] New Orleans» Una strada partita da Sanremo Zucchero [...] una star, ma gli inizi non sono [...] brillanti. Il debutto discografico di «Un [...] di Zucchero», avvenuto [...] 83, uscito dopo un paio [...] infelici partecipazioni sanremesi, passa praticamente inosservato. Troppo commerciale e poco ispirato, [...] rotta. E, due anni dopo, [...] al festival con «Donne», un pezzo destinato [...] i suoi classici. La svolta verso un suono [...] «nero» e grintoso è [...] i dischi successivi, «Zucchero and [...] Randy Jackson Band» [...] e «Rispetto» [...] confermano il cambiamento e aprono [...] strada [...] successo di [...] che vende oltre un milione [...] copie e inventa slogan accattivanti come «Solo una sana [...] consapevole libidine salva il giovane dallo sport e [...] Cattolica». Il trionfo continua, con riscontri [...] con il successivo «Oro incenso [...] birra» [...] forte di brani come [...] «Diamante». Minor successo nonostante il [...] Pavarotti ottiene, invece, «Miserere» [...] disco più cupo e [...] della crisi personale di «Sugar». Un ritorno ad atmosfere [...] ritmi accesi è il recente «Spirito DiVino», [...] maggio 1995 e ancora oggi ben piazzato [...] ed europee. Ha venduto oltre un [...] grazie a pezzi come «X colpa di [...] «Il [...] e «Pane e sale». Nuova tappa della nostra [...] On [...] dedicata a Zucchero, artista [...] fatto del viaggio, fi-sico e musicale, una [...] di vita. Viaggiare come modo per [...] ma anche come fonte di crescita e [...]. Sugar racconta la [...] espe-rienza spaziando dai viaggi [...] New Or-leans ai primi tour in provincia di [...] Sessanta, quando ancora non era la star di [...]. /// [...] /// In viaggio Zucchero lo [...]. Felicemente sbal-lottato fra Italia ed [...] di un tour che sembra [...] fermare mai. [...] raggiunto telefonicamente in un albergo [...] a Taranto, alla vigilia [...] spettacolo. /// [...] /// Sempre in giro, eh, Zucchero? Sì, [...] in giro, come i fiaschi rotti. Così, almeno, si dice dalle [...] parti. No, in realtà, sto [...]. Tra disco e tour [...] da due anni: ho cominciato nel giugno [...] i festival europei, quindi ho scritto [...] e [...] registrato a Los Angeles, New Orleans [...] Londra per poi rientrare in Italia e [...] concerti in lungo e in largo. E, poi, ancora i [...] Stati Uniti, il [...] e di nuovo [...]. Te [...] detto, sono due anni [...] così, sempre in movimento. Ma chi te lo [...] sbatterti tan-to? Mi piace e basta. Vedi, qualche an-no fa [...] un brutto momento personale. Ero in piena crisi, [...] voglia di suona-re e di star lontano [...]. Sentivo il bisogno di [...] e, invece, le risposte le ho trovate [...]. Da lì ho capito una [...] mai fermarsi. Il viaggio serve, allora, [...] stessi? Non lo so, forse sì. Nel mio caso so-no [...] dai proble-mi e, strada facendo, li ho [...] di me. E mi sono reso [...] il passato, di quanto viaggiare sia im-portante [...]. E, adesso, che mi [...] di riposo a casa so che mi [...]. Mi sembra come di [...]. Paradossalmente mi sento più [...] a New York o a Lon-dra piuttosto [...] Milano. Perchè quando te ne [...] casa, la tua visione si restringe al [...] ai tuoi amici, e ti viene addos-so [...] da [...] an-che di prendere la [...] un giretto per la campagna. Invece, quando sei in [...] viaggia a [...] gradi, prendi gli aerei [...] an-nulli distanze incredibili senza bat-tere ciglio. E non [...] smettere mai. Facciamo qualche passo indietro [...] tuoi primi viaggi. /// [...] /// Il primo, lunghissimo viaggio [...] dodici an-ni, quando mio padre ci ha [...] da Reggio Emilia in [...] mi ricordo il camion [...] assieme ai mobi-li, una cosa molto tri-ste. Poi, però, è arriva-ta [...] impa-rato a suonare [...] in chiesa, esiben-domi anche [...] nelle feste. Avevo messo su un [...] Duca, con cui facevo [...] nei paesi del circon-dario: [...] pri-mi tour. Poi ci sono stati i Monatti, una band dal nome un [...] sfigato con tanto di magliette [...] campa-nellini. [...] i fiati, io cantavo e [...] il sax, mentre il repertorio scopiazza-va i Chicago e [...]. Le co-se, poi, hanno [...] più seria al-la fine degli anni Ses-santa [...] Le [...] lu-ci, una band con cui ho vinto [...] e in seguito con Sugar [...] Daniel, con cui ho iniziato a girare per [...]. Anche la tua musica sembra [...] specie di viaggio fra generi, stili e geografie diversi: [...] per [...] con [...] un [...] abu-sata, rubata a Guccini, fra [...] via Emilia e New Orleans. Il mio viaggio musicale [...] in Italia: è vero che fra gli [...] Settanta [...] Ottanta sono stati in tanti a farsi [...] nera, ma bisogna [...] che da noi solo Battisti [...] a [...] veramente lo spirito e [...] propria sensibilità. A Battisti veniva naturale [...] tipicamente neri e [...] anche metricamente con le [...]. Perché il soul non lo [...] solamente con una voce roca, biso-gna [...] dentro. E io sento dentro [...] spinta, quella passio-ne, quella motivazione interiore in [...]. In Italia io e Pino Daniele [...] gli unici a vivere la musica nera [...] e naturale. For-se ti sembrerò presuntuoso, [...] così. E quando hai scoperto [...] Da piccolo, a undici [...]. A [...] un ragazzino dovrebbe seguire una [...] più [...] ai miei tempi [...] Morandi, Ce-lentano, [...] Tony. Invece io, chis-sà perché, [...] Aretha Franklin e Otis Redding. Ricordo ancora la prima [...] senti-to The Dock [...] the Bay: sono ri-masto [...] sono detto «Senti come canta. Poi ho co-minciato a [...]. E ades-so sono [...]. Innamorato di New Orleans. Ma, guarda, a quella [...] più mentalmente che fisica-mente. Col pensiero ho viaggiato [...] quella direzione, im-maginandomi le atmosfere, i sapo-ri, [...] cibo, il Delta, la gen-te, il modo [...]. Dei sogni ad occhi [...] precisi e det-tagliati da far paura. Figurati, allora, quando ci sono [...] per la pri-ma volta, [...] scorso, e ho ritro-vato tutto [...] come me [...] immaginato. Una specie di premo-nizione, [...] se in una vita precedente io avessi [...]. Quali sono stati i [...] nella tua vita? È difficile rispondere. Anche per-ché a volte [...] significa-tivi sono quelli meno legati alla car-riera [...] hai voglia di [...] a tutti. Ricordo, per esempio, la [...] sono andato in viaggio con mia moglie: [...] sposati da dodici anni, eppure per vari [...] mai riusciti a stare insie-me veramente da [...] là degli impegni e del lavoro. E quei giorni in Africa [...] che risalgono or-mai a quasi dieci anni [...] importantissimi: ci siamo parlati, amati, ritrovati. Senza nessuna in-tromissione esterna. E, poi, ricordo con [...] viaggio a Mosca per suonare al Cremlino, [...]. Sai, da bambino i [...] me ne par-lavano come di un miraggio. Nel mio paese si [...] per andare a Mosca in pel-legrinaggio, un [...] i musulmani con la Mecca. Capisci, quindi, [...] di arrivare, esse-re accolto dalle [...] rosse [...] salire su una limousine con [...] di bandiere. Insomma, mi sono sentito [...] di stato in missione ufficiale. E per il futuro? Ancora [...] musica, natural-mente. Dal 5 settembre sarò [...] Gran Bretagna, Scandinavia e Rus-sia. Mentre, in inverno, suonerò [...] Nord America e in [...]. E via continuando. Adesso, però, de-vo superare [...] giorni di sosta. So che saranno venti [...] mentali: spero solo di non volare troppo [...] non cadere poi troppo in basso. Conclusa a Capalbio la [...]. Un omaggio a Polanski Corti [...] la geografia del grottesco TELEVISIONE «Blob» [...] sul nulla Si è [...] scorsi la terza edizione (la prima internazionale) [...] Festival [...] cortometraggio di Capal-bio. [...] per fare il punto sulla [...] nazio-nale e, attraverso un convegno, sulle possibilità di una [...] diffusione e commercializzazione. In programma una «fi-nestra» [...] Gran Bretagna e un omaggio a Roman Polan-ski. Il premio come miglior [...] attribuito al norve-gese Down and out. /// [...] /// Il palazzo di vetro [...] altissimi e potrebbe sorge-re in una qualsiasi [...]. Un carrello gru lo [...] un senso di vertigine allo spettatore. Sopra, due operai «lavavetri» [...]. Uno è di colore, [...] Ghana, sembra allegro e di-sponibile; [...] ha un che di [...] sembra uno del posto ma viene dalla Polonia. Potrebbe essere una semplice, [...] solidarietà tra emar-ginati, invece si trasforma presto, [...] dieci minuti di rac-conto, in un dramma [...]. Quando da una delle [...] un aspirante suicida che conclude il suo [...] i due possano in nessun modo [...]. Down and out è [...] norvegese [...] classe 1961, si chiama Erik Poppe) [...] dopo [...] girato vari festival inter-nazionali, [...] scorsa settimana a Capalbio dove ha vinto [...] miglior film alla terza edizione del Festival [...]. Un piccolo festival, quello [...] Capalbio, [...] alla terza edizione con [...] ospitando per la prima volta anche prodotti [...] tradizionale nu-trita selezione di corti italiani, quasi [...] in altri festi-val o rassegne. [...] alla di-mensione internazionale era del [...] un passaggio quasi obbliga-to per una [...] crescita, tra le prime specializzate [...] formato breve. Dalla selezione internazionale sono [...] migliori della rassegna. A parte il citato, [...] Down and Out , almeno [...] altro terzetto di titoli si è se-gnalato per la [...] coerenza nar-rativa o originalità di soluzioni sti-listiche. Le [...] ad esempio, del belga [...] è una grottesca e [...] tema del risveglio, che conferma [...] livello della produzione belga [...] vinto il premio Algida «Il tempo di [...] Magnum»). Oppure [...] po-lacco Seven di Shona Auerbach, [...] storia di un «passaggio di con-segne» tra [...] donna e [...] nipote, ispirata alle Sette età [...] di Shakespeare (ha vinto il premio per la migliore [...]. Sempre dalla Polonia, anche [...] -e purtroppo ignorato dalle giurie [...] one undici minuti firmati Jona-than Richardson sul mondo oniri-co e instabile del piccolo Michael alle [...] con un fucile e con un topo. E gli italiani? Un premio [...] -tre milioni di lire finaliz-zati alla distribuzione -il presi-dente [...] giuria Fulvio [...] ha voluto [...] a Coinciden-ze di Marco Turco, [...] scorso con La sveglia e [...] tempo in procinto di esordire nel lungometraggio. Chi ha visto Coincidenze [...] scor-so a Venezia (nella selezione [...] del film ricorderà [...] cupa e claustro-fobica nella metropolitana [...] Ro-ma e [...] interpretazione di Franco [...] (un losco insegui-tore) e Lorenza Indovina (la ra-gazza apparentemente insegui-ta). La compiutezza del racconto [...] devono [...] interessato e stu-pito [...] produttore e distri-butore di [...] giovani autori negli ultimi anni. Apprezzato dal pubblico e [...] per il miglior soggetto è stato poi Effetto [...] documentario prodotto dal Centro sperimentale di cinemato-grafia [...] Eros Puglielli, già visto [...] Mostra di pesaro. Più che un documentario, Effetto Placebo [...] un ironico reportage, tra il giorna-listico e [...] vita di un «mago» romano scoper-to sul [...] una tv locale e riproposto quasi in [...] dove cialtroneria e simpatia umana si confondono [...]. Italiana, ma con studi [...] stile) compiuti a New York, è infi-ne Federica Martino [...] cui The Alameda [...] ha ricevuto una menzione [...]. The Alameda [...] è una copro-duzione [...] solo un esem-pio delle [...] cui il «genere» corto-metraggio -complici spesso scuole [...] pre-starsi assai più dei lungometraggi (a Capalbio [...] Brave di Alfredo [...] prodotto in collaborazione con [...] Film [...] and Radio [...] e [...] di Carola Spadoni). /// [...] /// Come scrivere, produrre, girare [...] cortometraggio è ambi-zione di molti, giovani e [...]. Adesso anche il sottotito-lo [...] edito da Dino Audino, Fare un corto [...] Vincenzo [...]. Ma la annunciata chiusura [...]. Con un colpo di [...] Ghezzi e soci tornano da domani su [...] alle 20 circa con [...] sano e istruttivo Blob. Il gruppo promette un [...] «nulla, ovvero un gio-co in apnea nel [...] leggera: videoclip [...] o novità recentissime; video [...] autori in colla-borazione con il Festival di Bella-ria [...] scorso, cortome-traggi di grandi registi (da Almo-dovar [...] Antonioni, [...] Lumière a [...]. E ancora, trailer, sigle [...] caroselli e spot, glorie e sconfitte delle Olimpiadi, [...] e le migliori [...]. /// [...] /// E ancora, trailer, sigle [...] caroselli e spot, glorie e sconfitte delle Olimpiadi, [...] e le migliori [...]. (0)
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