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Abbiamo visto che il [...] prima applicazione pratica [...] poiché per il funzionamento [...] telegrafiche era sufficiente la potenza delle pile [...] primi generatori dì corrente elettrica che giunsero [...] grado di perfezione). Quando si pensò di sfruttare [...] nuova energia per altri usi [...] è innanzitutto per . Già altre volte sulle [...] si è parlato de) funzionamento delle [...] intendendo [...] nome sia gli apparecchi [...] lavoro elettrico in lavoro meccanico (e in [...] macchina si chiama più propriamente «motore»), sia [...] viceversa trasformano lavoro meccanico in elettrico [...] macchina di [...]. /// [...] /// [...] no visibili [...] e [...]. La trasformazione di un tipo [...] lavoro [...] è ottenuta sfruttando il moto [...] una parte della macchina [...] detta rotore [...] rispetto ad [...] parte che resta fìssa ed [...] perciò detta statore. Possiamo [...] a ricordare il principio generale [...] quale è fondato il funzionamento di un generatore o [...] ciò che è lo stesso [...] di un motore. Come è noto questo [...] nel fenomeno delle correnti indotte, cioè nel [...] circuito elettrico immenso in un campo magnetico [...] una corrente elettrica ogni volta che varia [...] magnetica concatenato con il circuito (V. Ricordiamo pure che la [...] che diviene sede della corrente elettrica si [...] », mentre la parte che crea il [...] chiama «induttore ». Per tornare ora alla [...] elettriche ricordiamo che il primo tentativo in [...] deve al Nobili e risale al 1825; [...] il primo che costruì [...] che avesse un certo [...]. /// [...] /// La [...] macchina constava di un [...] da un elettromagnete (rocchetto di molte spire [...] avvolto su un nucleo di ferro) mentre [...] variabile era creato da un fascio di [...] in forma di lamine a [...] fatti ruotare a mano [...]. Nella figura è chiaramente visibile [...] reciproca disposizione [...] e [...]. [...] quasi nello stesso tempo [...] notevolmente la potenza della macchina, tenendo fisso [...] magneti e facendo invece rotare [...] egli per primo, i-noltre, [...] cioè un dispositivo atto a trasportare al [...] corrente generata [...] mobile. La prima applicazione di un [...] interesse delle macchine elettriche si ebbe in Belgio, dove [...] società [...] utilizzò le macchine costruite su [...] dell'abate [...] (1850) per la illuminazione dei [...]. Vari tentativi furono fatti [...] per ottenere generatori di sempre maggior potenza; [...] più che altro ad un aumento delle [...] si avesse un corrispondente aumento di potenza. Nel 1866 Wilde costruì la [...] macchina «duplice», composta dì una macchina tipo Siemens sovrapposta [...] una analoga, ma molto più grande, avente per induttore [...] un magnete permanente [...] come nei tipi precedenti [...] un elettromagnete alimentato [...] o come si suol dire [...] eccitato » [...] dalla macchina più piccola. In sostanza la macchina [...] una corrente che circolando [...] della più grande lo [...] creando così il campo magnetico variabile da [...] corrente [...] della macchina più grande: [...] corrente utilizzabile prodotta [...] dalla macchina « duplice [...] Wilde. Era questo il passo [...] tipo di macchine cosiddette [...] fondate sul principio che [...] cui [...] è costituito da un [...] un magnete permanente, può funzionare sfruttando per [...] parte della corrente ricavata [...]. Si deve infine a Paci-notti [...] ostacolo che si frapponeva [...]. La grande invenzione di Pacinotti [...] in un tipo particolare dì indotto che [...] correnti continue. Lo scopo era raggiunto [...] degli indotti prima usati un anello di [...] le spire del filo [...] è formato da una specie di ruota [...]. Non insistiamo [...] sulla illustrazione delire . [...] ma dopo pochi anni [...] la famiglia a Londra, nel popolare quartiere [...]. Ebbe una infanzia assai [...] dei suoi romanzi nacquero appunto dalle esperienze [...] anni. Illustrazione per il « Davide [...] »Il suo romanzo più [...] quello che Dickens stesso preferì a tutti [...] libri) fu Davide [...] pubblicato nel 1849-50. Questa storia del piccolo [...] nelle mani di un patrigno spietato, ha [...] a commuovere il pubblico popolare di tutto [...] grandi ai piccini. Il romanzo ci presenta [...] Davide con la giovane madre da lui [...] donna dolce e affettuosa, ma di carattere [...] vedova assai presto, si risposa dopo non [...]. [...] un uomo crudele che si [...] data una maschera di virile fermezza. [...] spalleggiato dalla [...] degna sorella, è causa della [...] prematura della ingenua sposa. Davide si trova improvvisamente [...] nuovo, che lo soffoca e lo opprime, [...] te. Anche a scuola, egli [...] subire i maltrattamenti del tirannico maestro [...]. In seguito Davide viene [...] ad un lavoro servile nel magazzino di [...] e [...] a Londra, e conduce [...] moralmente miserevole. Il suo solo conforto [...]. [...] e della [...] famiglia. Lò squattrinato commesso viaggiatore [...]. [...] è una delle creature più [...] costruite da Dickens ed è ormai entrato a far [...] dei personaggi più famosi della letteratura mondiale. Ma Davide fugge da Londra [...] Dover a piedi, ed arriva estenuato alla villetta [...] Betsy [...] una donna eccentrica che [...] del piccolo fin dalla [...] nascita, perchè avrebbe desiderato [...]. Ospite della zia è [...]. Dick, un dolce maniaco che [...] riesce mai a portare in fondo un prò memoria [...] i suoi affari, perchè è turbato a volte [...] apparizione della testa svolazzante di Carlo I. Davide continua la [...] educazione a Canterbury, nella casa [...] di miss [...]. /// [...] /// Poi va a far pratica [...]. [...] dello studio legale [...] e [...]. Davide ritrova un antico [...] per il quale egli [...] fortissima ammirazione, e lo presenta alla famiglia [...] Clara [...]. Ma la serie di [...] povera famiglia di pescatori da [...] (che occupa una buona [...] delude profondamente Davide. In casa di [...]. [...] Davide aveva conosciuto Agnese, una [...] ed assennata fanciulla, ma era rimasto cieco [...] di lei. Il giovane sposa invece Dora [...] una graziosa sciocchina, e al [...] stesso viene conquistandosi una sempre maggiore fama letteraria. Ma Dora muore e Davide, [...] e abbattuto, comprende poi [...] che ha fatto nel [...] Agnese. Il padre di lei [...] mani di un imbroglione, Uria [...] che amministra il suo [...] alla mano di Agnese. Ma le malefatte di [...] egli viene condannato per falso e appropriazione [...] Davide sposa Agnese. Nel suo capolavoro e [...] Dickens dimostra sempre una profonda e sottile [...] umano, del quale sa riprodurre tutte le [...]. E al tempo stesso [...] scoprire la città del suo tempo, in [...] verità: la vita degli oppressi, gli slums, [...]. E proprio per questo Marx [...] sue pagine «la rivelazione di verità politiche [...] che in tutti i politici e i [...] ». L'opera di Dickens fu [...] dei maggiori scrittori progressisti, sempre sensibile alle [...] gente e desideroso di [...] e di [...] le cause, anche se [...] atteggiamento è limitato da un certo sentimentalismo. Tra le altre opere [...] Dickens [...] ricordati Oliver Twist, i Libri natalizi, gli Schizzi [...] i Quaderni postumi del [...] le celebri Note americane, [...]. Su Dickens, vedi un [...] Michele Rago, pubblicato a [...]. Caro Domenico, in questi [...] molti romanzi contemporanei di Luigi. Speravo che me ne [...] dice che gli altri li ha prestati [...]. Quando pensi di [...] Un abbraccio dai [...] VERBO [...] discorso sul verbo è [...] è bere che sia così, poiché il [...] la parte più importante del nostro parlare [...] scrivere quotidiano. Questa volta cominciamo a [...] irregolari, o meglio alcuni tra i principali [...] questi verbi si possono commettere. Ri mandiamo perciò i [...] numeri di settembre, ottobre, novembre 1950 e [...] aprile, maggio 1951, dove si è parlato [...] dei verbi irregolari). E così pure: «Ho [...] », ho visto le [...] amiche », eccetera. Se ne deduce perciò [...] verbali composte dal verbo «avere» e dal [...] visto, ecc. Se però questo « [...] il verbo, diremo: «i romanzi li ho [...] mela [...] già », « le [...] ho viste per la strada », e [...]. In questi casi, cioè, [...] si regolerà come un vero e proprio [...] genere e il numero del nome (V. Ecco perciò che Celestino [...] « [...] altri li ha prestati [...]. Ma il discorso su [...] finisce [...]. Se infatti la forma [...] dal verbo «essere», dovrò far concordare sempre [...] passato » con il nome a cui [...]. Esempi: « I nemici [...] », o « Mi sono lavate le [...] non «mi sono lavato»), «Le scolare sono [...] e così via. Questa regola vale naturalmente [...] casi [...] cui il «participio passato» [...] di un vero e proprio « aggettivo [...]. Facciamo alcuni accostamenti. Io dirò « Ho [...] » (secondo quanto si è detto [...] sopra), ma dirò invece «Ho [...] rovinata » (dove « rovinata si accorda [...] come un vero aggettivo). Diremo e scriveremo perciò: «Ho [...] sporchi», «avete gli occhi addormentati », ecc. Desse e stesse, non [...] e [...] altro errore [...] più grave, questo [...] del nostro amico è [...]. Sbaglio frequentissimo nel linguaggio [...] evitare con attenzione. Bisogna infatti dire e [...] »; e così pure, non « [...] », ma « stesse [...]. Si tratta, come è [...] uno dèi sciiti errori dovuti ad analogie [...] regolare ed un verbo che non lo [...]. Mentre invece questi due [...] delle loro forme verbali in modo irregolare). Ma a proposito dei [...] il problema [...] che ha già fatto [...] nostri due amici. Prendiamo ancora il verbo « [...] » e vediamo due esempi caratteristici. Nel primo caso abbiamo [...] «dà» da [...] paroletta («Vengo da Roma»), Nel [...] abbiamo [...] che indica la caduta [...] i ». Analogamente avremo: « Sta [...] ») fermo! Sono poi da [...] presenti alcuni altri errori [...] frequenti. Spesso si dice e [...] Dici in breve quello che devi dire?», [...] corretta è « [...] in breve, ecc. Si dice anche talora « [...] be-verò » invece di « berrei, berrò ». Meno grave è dire [...] ma è assai meglio la forma « [...]. [...] lettera, servetta. In generale, ballerina (ed [...] o comunque, prima donna nella rivista). /// [...] /// Ricordo; oggetto che si [...] viaggio, come ricordo di un luogo visitato, [...]. /// [...] /// Annunciatore (specialmente alla radio). /// [...] /// C ampi o n [...]. Pronunzia e [...] termini stranieri di ose [...]. Si usa anche per indicare [...] abito nero da sera. /// [...] /// Serata (detto di serate [...] di conversazioni). /// [...] /// Sofà che di notte [...] letto. /// [...] /// Sofà che di notte [...] letto. (0)
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