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Urss, Polonia, Germania, Ungheria. Piccolo reportage tra libri [...] un paese dimentica-to, dove non succede rulla, [...] Bulgaria Parlano i suoi intellettuali: Petrov, [...]. Le lezioni di una [...] «Capitalismo Natura Società» e un articolo di Laura Conti. La politica dei sapori FOLCO PORTI N A RIA prima vista [...] e il fenomeno che lo [...] può [...] o volga-re, culturalmente non attinente. Poi ci si riflette [...] si rende conto che questo atteggiamento 6 [...] aprioristico. Ci si accorge di [...] al di la della presenza ossessiva del [...] (non a caso, però): che il cibo [...] con le sue regole, con la [...] retorica, in un [...] di comunicazione collaudato e [...] che [...] . Chi ne ha percepito [...] è stato, in tempi recenti, il cinema. Non mi riferisco agli [...]. Per esempio, un po' [...] Bunuel [...] Viridiana, oppure la Grandi [...] o la [...] Olmi, o il Pranzo [...] Babette, [...] citare alcuni classici con valenze diverse. Non e che il [...] Inosservato anche in letteratura. Per [...] ai giorni nostri penso [...] di Gadda o al recentissimo e bel [...] Clara Sereni, [...]. Si di il caso, [...] da noi le traduzioni di due romanzi [...] tra loro, uno cinese e uno [...] no, nei quali il [...] gastronomia (il momento [...] cioè), ricoprono una funzione [...] nei titoli. I due romanzi in [...] Vita e passione di un gastronomo cinese, di Lu [...] e Dolce come il [...] Laura Esquivel: titoli stravolti dagli editori rispetto agli [...]. [...] reso più didascalico (è, infatti, [...] semplicemente li gastronomo), il messicano violentato dal Como agita [...] (che per altro ricorre nel [...] mezzo del libro a [...] significato). Siamo di fronte, ci [...] di romanzi, a due metafore del cibo, [...] segno dà soluzioni diverse, miche per la [...] delle due situazioni storiche. Il Gastronomo cinese, infatti, [...] che va dal 1948 e dal [...] agli anni Ottanta, con [...] Cento fiori e Rivoluzione culturale, nel quale si [...] nel protagonista comunista. In prima lettura, dunque, [...] offre come una grossa allegoria satirica, in [...] si risolve nei diversi destini che la [...] due antagonisti [...] pessimo per [...] compagno [...] ottimo per Il capitalista [...]. La novità sta forse [...] si fa del cibo, mentre è abbastanza [...] funzione di referente della società, tra promozione [...]. Il gioco [...] e. Ha un senso cancellare I [...] Ha un senso il livellamento verso II basso? [...] Ha [...] senso [...] della memoria [...] II gioco vale la [...] Sono [...] o meno queste le domande, penino banali, [...] pone con la mediazione degli «spaghetti di [...] di una «zuppa di polmone di barbo». Piatti che rappresentano, comunque, [...] cinese consacrata. D'altronde la moralistica cancellazione [...] religione [...] e della mortificazione [...] antichissima) quanto ripaga [...] Ma basterà cambiare la [...] quella politica e lo svelamento sarà chiaro, [...]. Questa, perù, ho detto che [...] la prima lettura. Se si penetra poi [...] vede come [...] cambi [...]. Lu [...] innanzitutto uno scrittore e [...] culinaria può [...] bene, meglio che con la [...] con la poesia e con la letteratura. La trasposizione non [...] complessa: i mani-caretti sono [...] la gastronomia [...] la retorica, gusto e [...] sono [...] e il piacere della [...] I [...] «bello» che la Rivoluzione culturale non ha [...]. A me pare che [...] la preoccupazione e il significato sotterraneo e [...] per somiglianza e corrispondenza di segni, di [...] Gastronomo. Un problema senza fine [...] si direbbe) [...] testimoniato in una delle [...] sospese e irrisolte della storia del mondo. Quei che in questo discorso [...] dì sicuro e di non casuale [...] la scelta del cibo come [...] di una [...] quanto cruciale questione. Per [...] e per dimensione semantica. [...] la cosa medesima che accade [...] romanzo. Nel quale [...] molto meno evidenziata [...] mimetizzata dietro una coinvolgente cortina [...] romanzesco, di intrigo, di peripezie. Perù la struttura quella [...] per dodici mesi, e ciascun mese con [...] un piatto tipico messicano, con ingredienti, dosi [...] preparazione. CIO si giustifica, ma [...] fatto che [...] sia una grandissima cuoca. Gran cuoca (risultato di [...] una scuola) o soprannaturale Investitura, divinamente posseduta? Se [...] i termini del problema, vuole dire che [...] assume proprio valenze simboliche pur mantenendo la [...] culinaria. C'è [...] dose di magia nella [...] sorprese, cioè) trama, [...] di avventure, con un [...] banditi, di [...] di [...] di rivoluzionari al seguito [...] Pancho Villa, di crudeltà e di miracoli. [...] la dimensione, [...] di [...] alla quale ci ha abituato [...] narrativa [...] dove la realtà rischia sempre [...] perdersi nella dismisura degli spazi liberi. Rosa, Mar-quez, Amado, Rullo. Pur restando un libro [...] del titolista italiano), disperato, fatale, senza happy [...] tanti. Storia di [...] spesse, ribollente (infatti [...] Ti [...] «si sentiva [...] ribollire di rabbia "come [...] qua per la cioccolata"») e [...] tempo stesso scandita da peperoncini [...] da cacao [...] mole, [...] e molto aglio, molto peperoncino. SI, la protagonista, Tita, [...] maga assieme, i suoi cibi sono alchemici, [...] Incidono sui destini. In un contesto [...] gioioso, poetico perciò. E la metafora, [...] il senso della gastronomia? Beh, [...] scoperta, ancorché mimetizzata. C'è una nostalgia, la nostalgia [...] e il cibo è ciò [...] lega a una tradizione, che tiene in piedi una [...] e una memoria (mica dissimile, poi, dal gastronomo cinese) [...] ne è il segno di riconoscimento: «Gertrudis fece una [...] in silenzio, a occhi chiusi, chiedendo che [...] vivesse a lungo per cucinare [...] ricette di famiglia. Nè lei né Rosaura [...] quindi II giorno in cui Tita fosse [...] sarebbe morto il passato della [...] Reazionario, messaggio conservatore? Può [...] del musei o della [...]. Lu [...] e passione di un [...] Guanda, [...]. Sono Mary McCarthy con «Una [...] (11 Mulino, [...]. /// [...] /// Il primo, della McCarthy, [...] Intellettuale tra [...] Wright [...] il [...] College di New York. Il secondo, di Nelson Algren, [...] del bassifondi di Chicago, dove la vita [...] uno spietato incontro di pugilato. A proposito di «storie [...] Garzanti ha appena ripubblicato in edizione economica «A [...]. [...] autobiografia è un [...] genere letterario equivoco. Esige necessariamente una dimensione [...] «postuma» che complica il rapporto [...] narratore e cosa narrata. Se la «stanca man» [...] memoria estremamente affollata, Il risultato che essa [...] nello spazio tracciato [...] «storico» dello scrivente, varia [...] a quella documentaria, [...] posta sulla dimensione agonistica [...] a quella che ne accenta la componente [...]. Nel primo caso partecipiamo [...] illuminazione romanzesca, nel secondo inquadriamo un segmento [...] punto di vista privilegiato. Se chi si racconti è [...] scrittore (o comunque un artista) ci attendiamo (sia [...] che [...] caso), una testimonianza di stile, [...] visita guidata alle officine, al laboratorio interiore. Si direbbe che Mary McCarthy [...] grande capitolo della [...] autobiografia (interrotta dalla morte [...]. [...] americana abbia [...] per la prima ipotesi ma [...] un taglio più consono alla seconda. Il tìtolo originale [...] (Come sono cresciuta) è, [...] più pertinente: [...] Indeterminativo e [...] del titolo Italiano presumono [...] la scrittrice non ha cercato, né -pare [...] di offrire. È probabile che [...] monumentale [...] copre solo i primi [...] -avrebbe finito, inevitabilmente, col creare un grande [...] americana, in particolare quella società intellettuale» della [...] Vita stregata è stata una dei membri [...]. Si è Indotti a [...] in base [...] considerazione del fitto e [...] scrittrice (dalla sfera del romanzo in cui [...] come II gruppo. /// [...] /// Cannibali e missionari, a quella [...] saggio letterario La scritta sul muro, del libello politico, Vietnam, [...] di viaggio, Le pietre di Firenze e le acque di Venezia, fino [...] giornalistica sul caso [...] ma anche per il [...] come si è detto, privilegia [...] autobiografico ma [...] con filologica determinazione [...] la [...] rispetto [...]. Una giovinezza americana è per [...] una prova di impassibilità sentimentale. [...] suor a addirittura come [...] intenti «Sono [...] alla vita della mente [...] mia nascita fisica risaliva al 1912». Le vicende [...] a morte prematura dei genitori, [...] condotta con [...] rigidità dagli [...] ai quali è stata affidata [...] frammenti di esistenza che sembrano fluire al di là [...] (come del resto accadeva, ma in un ambito decisamente [...] in Ricordi di [...] invece i ricordi di letture, [...] sequenza di titoli estranea a quella che si potrebbe [...] una precoce formazione, una sorta di meticolosa ricostruzione [...] che del resto tende a [...] sui luoghi [...] sulle modalità di lettura piuttosto [...] sulla fisionomia degli autori. I luoghi hanno un [...] Una giovinezza americana [...] di [...] il [...] College di New York: [...] la scrittrice ci parla di [...] con lo stesso rigore [...] viaggio («Rispetto a San Francisco, [...] non era un centro [...] offre fondali [...] che assorbono lo stesso [...] («Entrambe [...] negozi eleganti. Mia nonna, benestante pur [...] possedeva sei pellicce»). Su questi fondali si [...] raramente hanno licenza di assumere dignità di [...] hanno già fornito materia di reinvenzione la McCarthy [...] a segnalare in quali romanzi sono entrate. Ne consegue un clima [...] dove solo qualche figura -soprattutto femminile si [...]. [...] di nomi è direttamente proporzionale [...] diradarsi [...] «creativa». Piuttosto che di una [...] McCarthy ci parla di una personalità -la [...] bisogno di capire; e perciò rilegge taccuini, [...] lettere che ha spedito ad altri, confronta [...] lasciato dei vuoti, fa [...] una sopravvissuta sensazione del passato e la [...] esistenziali che l'han no inverata (nitida quella [...] sulla scena teatrale per un gesto in [...] condizione» [...]. Maturata a segno di [...] sofferta, incompatibilità con la professione). È singolare come la McCarthy [...] sulle proprie [...] giovanili, sul proprio «non [...] o vere ottusità soprattutto [...] come se si potesse postulare una successiva [...] facoltà razionali. In questo emerge [...] il «tipo» di intellettuale [...] McCarthy ha rappresentato: egoistico, fiero, [...] laico, tanto certo della [...] in termini «mentali» da destare sospetti di [...]. È noto come durante una [...] con la scrittrice cattolica [...] Mary McCarthy si ostinasse a [...] il valore simbolico dello Spirito Santo e la prima, [...] una violenza che solo la febbre della [...] ortodossia non fa suonare blasfema, [...] concluso: «Se dev'essere un simbolo è meglio che vada [...]. Mary MacCarthy [...] addestrata [...] che può finire col confondete. Guardandosi [...] del Gruppo [...] la seriosità: quella che [...] copertina chiamano la [...] ironia» è, per molti [...]. Contemplando [...] «antica» dalla quale ha [...] suo spirito critico, Mary MacCarthy sembra rinunciare [...] guardarsi con affetto, gioca fra disincanto del [...] e acribia introspettiva, sorride (e talora vorrebbe [...] la ferocia che esercita su di sé) [...]. Una giovinezza americana è [...] che prende le distanze [...] emotiva mente distanti. Chicago dei dannati Allo [...] guerra mondiale esisteva negli Stati Uniti un [...] manipolo di scrittori impegnati politicamente e ancora [...] naturalismo. Se [...] si faceva cantore della [...] delle zone agricole e se le opere [...] Thomas Wolfe, prematuramente morto nel [...] mescolavano le emozioni di [...] e la polifonica visione di New York, [...] della tradizione naturalistica poteva ancora collocarsi a Chicago, [...] nuova per eccellenza, il cui intreccio di [...] finanziari, passioni private era stato più volte [...] di [...] Dreiser, ancora attivo [...] degli Anni 40. A Chicago agiva anche Nelson Algren, non Immemore della lezione [...] ma anche alterno al [...] secco, più ironico, di Hemingway. Nel 1940, a [...] anni, Algren pubblica Mai [...] che esplora una Chicago fatta di bassifondi, [...] è quasi assente, e vivono la loro [...] al margini della legge negri e polacchi, [...]. In questo universo di [...] proprio quartiere simile a un ghetto, a [...] da mura invisibili, si muove una generazione [...] perduta, senza [...] mai potuto brillare dello [...] emana dai malinconici intellettuali degli anni 20. Metaforicamente e concretamente, [...] dei personaggi di Algren [...] quadrato di un ring, si configura come [...] di pugilato, dove emergere vuole dire massacrare [...] scalena [...] razziale innescato [...] degli spettatori, dove II [...] o di singoli boss, o di una [...] qualsiasi speranza di [...] a chi vorrebbe ingenuamente [...] «sogno americano». In Mai venga II [...] pugile di estrazione polacca Bruno [...]. La voce narrante esplora [...] ironico ora polemico lo sfilacciarsi dei sogni [...] dei giovani protagonisti [...] di un [...]. E questa condizione di [...] dalla nascita, in cui si annida -a [...] dolorosa la loro storia -un indistinto desiderio [...] Bruno [...] viene detto, «allevato nella [...] e della fame, gli era rimasta una [...] tepore e della sicurezza del grembo materno; II [...] freddo»), trova uno sfondo appropriato nel paesaggio [...] illuminata da alcun lampo di bellezza architettonica [...] piuttosto intuita negli spazi chiusi e ostili [...] e di una prigione, di un losco [...] e di una scalcinata palestra di pugilato. In questo senso, la [...] Mai venga il mattino, greve di voci maschili, [...] di strade squallide, si offriva come modello [...] di un certo cinema metropolitano, che avrebbe [...] del naturalismo e del documentario sociologico. In seguito Algren, che [...] di notorietà [...] dopoguerra an-che per la [...] Simone De Beauvoir, rivisitò la materia amara della [...] racconti de Le notti di Chicago, (1947) [...] romanzi. Da uno di essi, [...] dal braccio d'oro (1949), Otto [...] trasse un film famoso, [...] significato con un lieto fine non condiviso [...]. È quindi da commendare [...] di riproporre al pubblico italiano le opere [...] Algren. La presente edizione di Mai [...] mattino è arricchita da una affettuosa «Presentazione» [...] Kurt Vonnegut, che rievoca gli ultimi anni di vita [...] Algren [...] nel 1981, e da una esauriente «Nota [...]. Le uniche riserve riguardano [...] po' legnosa e in qualche tratto discutibile [...] cos'è una «mezza giacca?» E la ferrovia [...] , essa abbisognava di [...]. Se il nemico cerca di [...] cosa succedo nella testa di [...] palestinese che, dopo vent'anni di [...] esilio, toma ci visitare la [...]. [...] è forse l'autore pili [...] che vieni: chiamata la «letteratura della resistenza [...] cui in Italia non si conosce ancora [...]. Nato ad Acri, in Palestina, [...] abbandonò I suo paese nel 1948 al [...] della [...] famiglia esiliata prima in Libano [...] poi in Siria Dopo essere stato diversi anni in Kuwait, tomO in Libano, dove [...] letteraria affianco luella giornalistica e [...] fingendo tra [...] ufficiale del [...] popolare per la liberazione della Palestina -dal 1969 al 1972, anno in cui, a soli [...] anni, peri in un [...] attribuito ai servizi segreti Israeliani. Nelle opere di [...] si ritrovano tutte le [...] speranze del [...] palestinese costretto ad affrontare [...] Tematiche che sono presenti [...] Ritorno a Haifa, [...] nel quale II vecchio Said, [...] moglie. La donna comprende che [...] e la [...] tranquillità sono causa di [...] sente pesare dentro di sè la contraddizione [...] come [...] cerca allora il dialogo [...] Said, [...] scopre cosi il volto umano del nemico, [...] volta non gli punta addosso il fucile [...] a sedersi e parlare. Parlare però è per [...] che [...] ha sofferto non serve [...] propria sete di giustizia e non si [...] problemi sapendo che anche [...] ne ha. Come dice il vecchio [...] sommato ad un altro errore non dà [...] eppure non è inutile provare a [...] e a capirsi, dato [...] si potrà un giorno conquistare pace e [...]. È questo che vuol [...]. Ed è nel [...] di sentimenti e ragionamenti [...] il lascino di questo libro, che cerca [...] facili schematismi e dalle [...] abituali, invitandoci a riflettere [...] guardando con coraggio il volto [...] senza per questo rinunciare [...] e alle proprie speranze. [...] a Haifa», ed. /// [...] /// Rivoluzioni e federazioni GIULIANO [...] provveduto di poche camerette al [...] di [...]. Nove centesimi al [...] per sapere [...] deli [...] che cosa fanno e dicono [...] politica e negli [...] gli uomini di questa e [...] altri parti del mondo e quindi non sembrare un [...] se incappo in buona compagnia». Cosi, in una celebre testimonianza [...] Carlo Cattaneo, una delle test? forti del periodo a [...] dei nostro «Risorgimento». Nate a Milano nel 1801, [...] e poligrafo, Cattaneo seppi costringersi, se necessario, [...] e [...] politica. Per a fermezza del [...] lucidità della mente, oltre che per a [...] 1848 si trovò infatti ad essere il [...] Consiglio di guerra nel corso delie [...] giornate di Milano» -deluso [...] dagli orientamenti sempre più qualunquistici e [...] dei suoi colleghi. Rientrati gli Austriaci [...] Mil ì-no e nelle altre [...] lombarde, si rifugiò a Castagnola, presso Lugano, e 11 [...] per il [...] o della [...] vita, eccezion [...] a per brevi puntate a Parigi, Mil i-no e Napoli. Poco prima che morisse, [...] ad [...] a Castagnola il Mazzini. Parrebbe una storia con testimonianza [...] e conclusione alla De Amici. Già dal 1844, il [...] aveva organizzato, redi)t:o e [...] primo di due volumi sulla civiltà e [...]. La prelazione a Notizie [...] su la Lombardia è uno dei [...] dello storiografo. De l [...] un saggio, [...] dal governo inglese: Intorno ad [...] istituzioni agrarie [...] Italia applicabili a sollievo [...] mentre è del [...] relazione [...] sviluppo del pubblico insegnamento in Lombardia. Sempre a proposito della Lombardia, [...] lo più in opere brevi, sintetiche, informate [...] per [...] della [...] vita lo studioso continuò [...] di [...] che vanno da questioni naturali [...] problema della ristrutturazione di piazza del Duomo, [...] industrie e alla morale pubblica. C'è un punto che [...] anche gli illuministi settecenteschi, che vedevano in [...] del passato una semplice premessa [...] dei lumi», il nostro Cattaneo [...] estranea mai dai problemi della società italiana [...] perenne mutazione. Egli pertanto rifiuta costantemente [...] qualsiasi tessuto o sistema logico che non [...] nella realtà dei fatti. Ne nascono deduzioni folgoranti, coinè [...] osserva che anche le rivoluzioni più violente e traumatiche, [...] solo, al [...] contribuire a [...] la società dal suo [...] mai [...] tratto. I sistemi, infatti sono [...] e costretti a compatirsi», anche se «pare [...] giungere a cosi parziale innovazione, tutto il [...] sofferto cosi dolorose angosce». Inevitabile, tenendo conto della [...] studioso alla varietà e diversità dei costumi, [...] finisse col dominare i suoi pensieri: nel [...] suo vedere, un governo federale, come quello [...] statunitense, non sarebbe stato in grado di [...] istituzioni e amministrazioni locali. Opinioni discutibili, si capisce, [...] non sottovalutate con troppa leggerezza, se non [...] di quanto si è visto sinora in Italia. Cario Cattaneo« Scritti su Milano [...] Lombardia», [...]. /// [...] /// Cario Cattaneo« Scritti su Milano [...] Lombardia», [...]. (0)
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