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Tutto cominciò con una «Fuga [...] New York» Da ieri il presente è da fantascienza [...] 2. O a New York, [...] 16 milioni di americani. Non è iniziato solo [...] Parigi [...] a Londra, [...] che ospitano ciascuna oltre [...] abitanti. Nè è iniziata solo, [...] ridot-te, in Italia: nelle aree metropolitane di Milano [...] Napoli, oltre che a Roma. No, [...] degradata di Me-galopoli è [...] e non tanto nelle opulen-te aree urbane [...] mondo. È iniziata anche e [...] urbane del sud del mondo. Dove si concentra la [...] quei 600 milioni di cittadini che non [...] di soddisfare i loro bi-sogni primari e [...] i poveri del mondo. È iniziata nella favelas di San Paolo e di Città del Messico, nelle [...] del Cairo, nelle [...] di [...] nei [...] di Giacarta. Insomma nelle baraccopoli che [...] accogliere e di imprigionare quel sogno saettante [...] è stato, è e sarà nel futuro [...] fenome-no [...] del Terzo e del Quarto Mon-do. Quartieri senza regola e [...] nes-suna polizia e nessun esercito pensa od [...] ristabilire la pace o regole minime di [...]. Nulla, forse, esprime meglio [...] queste sterminate baraccopoli allo stato di [...] sul modello della Manhattan [...] da New York, [...] che presentò la città [...] Megalopoli) [...] Rio de Janeiro nel 1992 quando convocò [...] della Terra per [...] luogo alla Conferenza delle Nazioni Unite [...] e lo Sviluppo. La sicurez-za degli ospiti, [...] negli alberghi di lusso di [...] era, per estremo paradosso, [...] nidi di mitragliatrici protette da sacchi di [...] autoblindo coi cannoncini pun-tati verso le mille [...] le colline del-la città brasiliana e dove [...] di en-trare. [...] ed [...] armi alla mano, ve-nivano tenuti [...] separati. Scenari paradossali come questi [...] ri-petersi se, come sembra, la popolazione urbana [...] da [...] alla metà almeno del [...]. E continuerà ad aumen-tare [...] almeno tre volte superiore a quello [...] demografico globale. Nel 1950 [...] una sola Megalopoli, con una [...] superiore ai 12 milioni di abitanti: New York. Nel 2015, prevedo-no gli [...] saranno almeno 27, di cui 23 nel Sud [...]. Ben prima della fuga [...] New York o della fuga che già il [...] Los Angeles, dovremo dunque aspettarci mille e [...] e da [...] da Lima e da [...] La risposta, realistica, è [...]. Megalopoli esiste già. E quella [...] del futuro prossimo non si [...] certo migliore. Tuttavia non è possibile iniziare [...] con un si-mile pessimistico realismo. Da Megalopoli si può [...]. Un [...] come hanno fatto gli [...] un accorto governo del territorio, hanno impedito [...] di città che, disposte [...] protendono da Amsterdam a Rotterdam, si saldasse [...] informe e ininterrotto di ce-mento. Ma di positivo [...] che i segnali incoraggianti non [...] solo [...] più ricco e cultural-mente attrezzato. Giungono, timidi ma chiari, [...] Terzo Mondo. Ce li segnala Ambio, [...] umano edita dalla Reale Accademia Sve-dese delle Scienze. A [...] città brasiliana che su-pera [...] abitanti, si sperimenta uno dei siste-mi di [...] avanzati del mon-do. La città cresce e [...] diminuisce. A [...] capitale del Botswana, lo [...] più sensibile ai problemi [...] governo del territorio ha [...] la cittadina in soli 20 anni quasi [...] abitanti, passando dai 17. Buone notizie, in controtendenza [...] cinesi, giungono anche da [...] un gros-so distretto urbano [...] di abitanti non molto distante da [...]. A [...] la crescita econo-mica impetuosa (aumento [...] oltre il [...] annuo negli ultimi tre lustri [...] Prodotto Interno Lordo) e [...] della popolazione urbana non hanno [...] uno sviluppo sociale equilibrato e un abbattimento [...] e delle acque. [...] è diventato un modello per [...] Cina. Gli esempi sono piccoli. E, purtroppo, sono pochi. Ma lasciano aperta la [...]. Megalopoli non è un [...]. Siamo tuttora in grado [...] costruire città dove ripararci, se sare-mo costretti [...] Los Angeles. /// [...] /// Gli Usa erano in guerra [...] Sovietica. [...] di Manhattan era diventata [...] massima sicurezza, circondata da un muro come Berlino, [...] i ponti minati. [...] del pre-sidente americano veniva [...] gruppo di «guerriglieri pacifisti per la libertà», [...] nel cuore di New York. Il presidente veniva cattu-rato [...]. [...] era decisivo, perché si stava [...] a un vertice con i russi dove avrebbe esibito [...] diplomatica micidiale: una nuova formula per la fusione nucleare. E così, a Manhattan, [...] galeotto ex eroe di [...] una missione nel cuore di Leningrado. /// [...] /// Il mondo ha superato [...] John [...] e di Nick Castle, [...] Fuga da New York. [...] non esiste più. Non è stato eretto [...] a Manhattan, in compenso è caduto quello [...] Berlino. Per fortuna Usa e Russia [...] in guerra e il presi-dente americano, pur [...] difetti, non è un fe-tente guerrafondaio come [...] Donald Pleasence del film. In quanto a [...] proprio in questi mesi [...] una nuova avventura: stavolta la cit-tà da [...] Los Angeles nel 2013, il seguito di [...] Fuga [...] New York si intitola 2013 Escape [...] L. Sono passati 16 anni, [...] nella vita. Le date mitiche della [...] di-ventano realtà. È sempre buffo -a [...] volte no. Tredici anni fa, venne [...] -anche al no-stro giornale -confrontare il vero [...] im-maginato da George Orwell. Oggi, ripensando al 1997 [...] è curioso ricordare che secondo [...] fan-tascienza il mondo è già finito almeno due volte [...] anni 90: il 16 giugno 1990 scoppia [...] desti-nata a decimare [...] in [...] dello Scorpio-ne, straordinario e apocalittico [...] di Stephen King; proprio [...] scorso, invece, è esplosa [...] epidemia micidiale, quella che azzerava [...] genere umano nel notevole film di Terry Gilliam [...] delle 12 scimmie. Nonostante queste due apocalissi [...] umano è ancora [...] anche se le «malattie [...] non mancano. Ma la «ma-lattia» più [...] cinema è [...]. Altro giro, altra data: [...]. Mancano poco più di 24 [...] alla fine del millennio. Il film è Strange [...] di Kathryn [...]. Los Angeles è per-corsa [...] che ricordano da vicino il ca-so Rodney King. La droga del momento [...] di videoclip che, attraverso [...] si infila sulla testa, permettono di rivivere [...] esperienze altrui. È qualcosa di molto [...] virtuale, un modo di «entrare» nelle teste [...] del prossimo: una [...] che non esiste ancora, [...] e forse, presto, esisterà. Strange [...] è davvero alle por-te, [...] Los Angeles non è molto diversa da quella [...] firmato [...] è assai più con-creto [...] quello firmato [...]. /// [...] /// Le Cronache marziane di Ray Bradbury, [...] la loro «quotidianità» del pianeta rosso ancora [...] misterioso, iniziavano nel gen-naio di [...] (Bradbury scriveva subito dopo [...] mondiale) e si prolungavano fino [...] del 2026. Spazio 1999, storica serie [...] un [...] il verso a Star [...] ipotizzava invece un futuro [...] astronavi e di alieni ca-rognoni. Immaginari diversi, filosofie diverse. È curioso come la [...] le date dispari. Il 2000 passerà senza [...]. Il 2001 sarà tutta [...] storia, Kubrick ce [...] insegnato già nel [...]. Anche [...] però, una bizzarria: il [...] Arthur Clarke al quale Kubrick si è ispirato [...] 5-6 pagine intitolata The [...] -iniziava descrivendo il Mare [...] Crisi: [...] miglia di diame-tro, quasi completamente circondato da [...] splendide montagne, non era mai stato esplorato [...] in cui la nostra spedizione vi entrò, [...] del 1996». Un altro evento [...] testé finito, del quale [...] accorti! [...] il fantastico film di Kubrick [...] è molto sviluppato ri-spetto al raccontino -iniziava addirittura nella [...] ricordate?) per arrivare [...] del terzo millennio [...] cristiana. La fine del viaggio -di [...] che si chiama [...] -è una stanza rococò dove [...] assiste alla propria morte e [...] propria [...]. [...] elemento lievemente «invecchiato» del [...] feroce computer Hal 9000, almeno nel suo [...] non sono più così grossi e ingombranti, [...] neanche così [...] sofisticati. Hal 9000 è un mostro [...] dalla tecnologia ma non, [...] dalle istanze filo-sofiche che [...] della tec-nologia implica. Per certi versi sarebbe [...] 2001. Altre date verranno, certo. Alcune abbastanza vicine. Come il 2005 del [...] Light, dello scrittore [...] William Gibson, o co-me [...] film di [...] Scott tratto da un [...] Philip [...]. /// [...] /// Altre, [...] come il 2500 in cui [...] le scimmie popolano il mondo e conservano un va-go [...] di una razza che le ha precedute sulla Terra (Il pianeta delle scimmie, li-bro di Pierre [...] del [...] film di Franklin Schaffner del [...]. Ma la suggestione vera, [...] le da-te vicine a noi, quelle che [...] e del Mito si accingono a trasferirsi [...] cronaca. Non sappiamo, in realtà, [...] di fantascien-za si pongano il problema: di [...] in qualche misura cabalistiche, dove il lento [...] reale sia una sorta di esorcismo rin-viato [...]. Come per allontanare delle profezie [...] cupe, che non vorremmo mai [...] realizzate. Sappiamo, ad esempio, che Orwell [...] suo apo-logo 1984 semplicemente invertendo le ultime [...] in cui scriveva, il 1948: lui parlava [...] vedeva, ai due lati della cortina di [...] un futuro imprecisato. Ma a volte la fantascien-za [...] pone anche il compito di [...] di [...] là numeri che abbiano una [...] carica simbolica ed evocativa. Sentite come inizia uno [...] celebri del genere, La fondazione di Isaac Asimov: [...]. Le date sono più comunemen-te [...] secondo il conteggio [...] della Fonda-zione, dal -79 [...] 1 E. La vertigine è totale, [...] Asimov si muove in un futuro talmente [...] perso memoria del nostro presente: tan-to che [...] della Fondazione si basa sulla ri-cerca di [...] pianeta primigenio dove [...] sarebbe nata, chiamato Gaia: [...] ovvero la Terra. /// [...] /// La vertigine è totale, [...] Asimov si muove in un futuro talmente [...] perso memoria del nostro presente: tan-to che [...] della Fondazione si basa sulla ri-cerca di [...] pianeta primigenio dove [...] sarebbe nata, chiamato Gaia: [...] ovvero la Terra. (0)
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