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TACE REI ) É [...] quando si deve dire qualcosa che valga [...]. Talvolta il silenzio del [...] del ragionamento del filosofo: è una lezione [...] e una punizione per i colpevoli. Abate [...] di tacere» [...]. Nel [...] pubblicava [...] pensiero debole», a cura di Gianni Vattimo e di Pier Aldo [...]. [...] che conteneva scritti di Amoroso, Cerchia, [...] Costa, Crespi, Dal Lago, Eco, Ferraris, Marconi, . [...] e Vattimo, era destinata [...] e polemiche (anche assai aspre ie Immediate [...] scritti che riportiamo, quello di Cesare [...] del 5 febbraio 1984 [...]. Ma anche [...] recentissimo Intervento di P. Rossi, [...] degli , Ingegni moderni e [...] Molino). Era destinata comunque a [...] filosofico (con profonde Intromissioni nella cultura politica [...] anni Ottanta. Feltrinelli apre 11 nuovo [...] dibattito sul pensiero debole con un testo [...] Pier Aldo [...] e di Alessandro Dal Lago, «Elogio [...] -pudore per un pensiero debole» [...]. Pubblichiamo [...] Introduttivo di Pier Aldo [...] in cui la storia [...] si chiude con la proposta di approfondimento [...] non ancora, sostiene [...] «consumata». Innanzi tutto un allargamento [...] pensiero debole non è infatti un fenomeno [...] filosofica italiana e dunque restringi-bile a una [...] Interna [...] carattere o i caratteri di questa scena. Si intreccia con [...] della fenomenologia, con alcuni [...] i problemi del dopo [...] con gli esiti critici [...] infine con uno scenario europeo, ma neppure [...] cui è in gioco lo statuto [...] filosofia e sono in [...] modificazione del linguaggio filosofico e del suo [...] fungibilità). Un secondo vantaggio riguarda, [...] teorico da attribuire al termine «debole» e [...] questa era precisamente la dimensione lasciata aperta [...] e che ha come tale sollecitato una [...] i quali però si sono di volta [...] in domande di maggiore determinazione. Voglio dire che la [...] Indeterminazione [...] . [...] ci si è trovati a [...] bivio. O [...] perdere il pensiero debole [...] luogo di passaggio importante ma già consumato. Oppure raccogliere la richiesta [...] relativa di contornare un luogo di per [...]. La scelta della seconda [...] evidentemente mi riconosco, si lega alla convinzione [...] non sia ancora una metafora consumata: che [...] la sorreggevano (in [...] non siano state soddisfacentemente [...] queste intenzioni non sono isolate ma appunto [...] un ampio campo di risonanza filosofica: e [...] possibile descrivere un orizzonte di riferimento in [...] comune, per quanto svuotato e Ietterai [...] è riattivabile in una [...] senso. /// [...] /// Il problema della [...] non ci porta [...] come dovrebbe essere chiaro, a [...] retorica, bensì alla Questione etica del linguaggio, ovvero alla [...] e non [...] fra trasformazione del linguaggio filosofico [...] problema etico. [...] a [...] proposta di un [...] debole», formulata a più voci [...] in modi più o [...] no diretti [...] antologia del [...] ; [...]. [...] che [...] si sono esauriti in un [...] . /// [...] /// Questa domanda PUR ALDO [...] associa a un disagio [...] criteri vigenti di razionalità e ha a [...] grandi problemi come il senso della «verità», [...] che stiamo vivendo, la [...] il luogo della nostra «identità» e di [...] coerente: grandi problemi, temi certo della [...] discussione filosofica, nondimeno [...] nella scena culturale quotidiana, [...] discorso privato. Solo partendo da questa [...] vuoto che ciascuno sente il bisogno di [...] tentare [...] credibile degli effetti del [...]. Riguardo alle prime, cioè [...]. Ma che in ogni [...] e che si lascia piuttosto interpretare come [...] comportamento , «difensivo» nei confronti di una [...] una paura «interna» al lavoro [...] minaccia che appare, in [...] o deviata e di cui il pensiero [...] stato il detonatore, al di là delle [...] delle sue specifiche sperimentazioni teoriche. Relativamente, Invece, al secondo [...] diciamo «positivi» del pensiero debole -credo che [...] descrivere un campo di tensioni o, più [...] opportuno mettere in tensione la ricezione che [...] In [...] con il luogo comune, e con gli [...] prodotti in vari ambiti e in diversi [...] parola «debole», con una letteratura filosofica (una [...] del pensiero contemporaneo) che, pur non richiamandosi [...] debole, tuttavia ne condivide molte esigenze e [...] di problemi essenziali, il procedere a descrivere [...] portare diversi vantaggi tra loro interconnessi. /// [...] /// VIA NOè un tratto [...] del pensiero debole (tra [...]. Non impongono nulla a [...]. Ai loro occhi perfino [...] diventa un nonno bonario [...] «Indica [...] essenza della verità. Le procedure sono «già [...] In volta date» [...]. Sono espressioni che si [...] soddisfa-zione. Chi appartiene alla mia [...] vissuto le [...] culturali è stato allevato [...] di questo genere: il rifiuto del dogmatismo, [...] libertà, la disponibilità a seguire le regole [...] In volta sembrano valide. [...] i Bobbio, i Garin [...] precetti in tempi in cui non era [...]. Constatare adesso . Marconi, o uno scolaro [...] Paci [...] (che vedeva in quelle posizioni forme pericolose [...] come [...] sono diventati cosi permissivi, [...] a teorie della [...] della filosofia rivestiva, o [...] di pensiero economico marxiano con la fenomenologia, [...] più tranquilli. Può sembrare francamente esagerato [...] dottrine [...] per dire tutto questo, [...] per osservare che non [...] utilizzare Porfirio per minare [...]. Ma poi non si [...] guardare. Se un signore gentile [...] casa e scopriamo che, per liberarsi [...] dello zio, ha usato [...] truce elmo finto da guerriero, tanto caro [...] andiamo a sottilizzare sul buon gusto della [...]. Bisogna anche riconoscere che [...] nascosto molto del kitsch da loro spesso [...] messe in scena: la scienza come violenza [...] filosofia come spettacolo e cosi via. Amnistia per i forti CESARI CA SESSaggi di diversi autori contenuti nel volume Il [...] cura di Gianni Vattimo e Pier Aldo [...] sono quasi tutti ottimi, [...] fine non si resta affatto persuasi perché [...] concetto del titolo che non funziona. I curatori raccomandano un [...] disponibile contro la «ragione potente» il cui [...] limitazione degli oggetti che [...] e di cui si può . Chi vede? Chi parla? I [...] o deboli che siano, vedono e parlano [...] molto più di chi sta assopito davanti [...] costui che dovrebbe sottrarsi al potere della [...]. La quale non è [...] atteggiamento dovuto al vizietto del «pensiero forte», [...] del mondo. Se si vuol dire [...] categoriali indotte da questo stato che irraggiano [...] che forse nella logica di Hegel c'è [...] quella del caporale prussiano, ciò può essere [...] problema è quello di eliminare i caporali, [...] perché a questo ci pensano appunto già [...]. C'é poi da fidarsi [...] Salvo Umberto Eco. Per carità, niente polemiche, [...] di [...] generale anche per il [...]. La minaccia che esso [...] cosi grave? Eco ha scritto un piccolo [...] smonta Inalbero di Porfirio», una macchina infernale [...] concetti in modo che non ne scappi [...]. Eco mostra che scappano [...]. /// [...] /// Ma chi ha paura [...] Porfirio? Io, figuriamo-. Mi duole che sia [...] a questa brillante stroncatura di Eco. Ma ora possiamo tirare [...] sollievo e darci da fare per indebolire [...] ma il mondo, che ne ha estremo [...]. RITORNI; GENTILE Parlare di Gentile [...] ancora un tabù per alcuni, [...] provocazione per altri, un [...] nella -repubblica degli intellettuali» per altri ancora. Invece è in discussione [...] rilevante della storia d'Italia, perché la «questione [...] non solo un giudizio [...] ma soprattutto lo scontro Ira chi vuol [...] la sfera della tradizione, pur [...] convinto che gli italiani [...] moderni» (riecheggiando un vecchio detto di Curzio Malaparte) [...] pensiero ancora oggi dominante in tutta la [...] al sociale. /// [...] /// Essere moderni è invéce [...] duro percorso e il risultato di un [...] oltre, e per certi aspetti prima ancora, [...]. È per questo che [...] il volume di Salvatore Natoli su Gentile («Giovanni [...] europeo. Bollati [...] perché mostra un cantiere [...] e soprattutto lo correla [...] che sembra finora essere [...]. Natoli dedica particolare attenzione [...] processo di collocazione politica di Gentile tra [...] b ciò non casualmente. [...] gentiliano, infatti. Furio Diaz o, in [...] di Michela Nacci) si cerca di cogliere. Natoli svolge una lunga [...] due considerazioni: I) la fisionomia dissolutiva che [...] Prima [...] mondiale ha avuto per [...] moderna: 2) il configurarsi [...] storia d'Italia come un fattore propulsivo e [...]. Ovvero come quel momento [...] in cui si determina [...] delle masse nello Stato [...] liberale che aveva teso a non [...]. Questo non immette a [...] sul fascismo. [...] delle masse nello Stato [...] comune a tutte le strategie politiche che [...] crisi aperta dal conflitto bellico. Indica solo che in [...] In cui le masse erano state poste ai [...] Stato, in un regime politico segnato e innervato [...] loro inclusione nello Stato poteva avvenire distruggendo [...] DAVID [...] liberale. Ovvero che è solo [...] liberale (laddove per Italia [...] solo i liberali, gio-littiani o [...] che fossero, ma tutti [...] in quella società politica e parte in [...] di quella costituzione «materiale» e perciò, per [...] cattolici quanto il riformismo socialista) che si [...] carattere genealogico del fascismo. Dunque la prima guerra mondiale [...] catastrofe, come dissoluzione [...] moderna. Ma che cosa significa, [...] «dissoluzione [...] moderna»? Una pagina di Francis Scott Fitzgerald probabilmente riesce a sintetizzare questo concetto in [...]. Riferendosi alla battaglia per [...] collina di [...] scrive il romanziere americano: [...] del fronte occidentale non [...] da capo almeno per un pezzo. I giovani credono che [...] non è vero, Potrebbero combattere da capo [...] della Marna, ma non questa. Questa implicava religione e [...] e tremende certezze e i rapporti esatti [...] le classi. Bisognava ricordare il Natale, e [...] car-toline di Kronprinz con la [...] fidanzata e i [...] di Valencia e le birrerie [...] e i matrimoni in Municipio [...] il Derby e le basette del nonno. E stata [...]. /// [...] /// Tenera è la notte, [...]. Uno scontro che lascia [...]. È in questo clima [...] Gentile [...] su di sé il senso di una [...] il campo [...] specifico di un impegno [...]. Ricostruire [...] della Nazione [...] imperativo a partire dalla necessità di ricomporre [...] che il conflitto aveva disperso e certo [...]. È il giudizio che Gentile [...] Risorgimento a fondare e a dare corpo [...] -nazione». Mentre per Croce la [...] si esprime nella linea [...] e cioè la sinistra [...] coiti-, pone ogni conflitto, per Gentile le [...] Risorgimento sono mazziniane e non si dà contraddizione [...] Mazzini e Cavour. Da questa simbiosi è [...] a emergere come nucleo fondativo del principio [...]. Giustamente Natoli insiste su [...] è proprio a partire di [...] che si può correttamente [...] «tensione moderna» di Gentile. La [...] infatti, si configura come una [...] che fa coincidere la mobilitazione [...] le risorse umane e intellettuali [...] ricerca della [...] dei valori che egli considera [...] perduti di fronte [...] della [...] meglio al diffondersi della «dimensione [...] come scenario di senso della modernità in crisi, [...] la [...] una lotta per il senso [...] contro il vivere indifferenziato e dunque privo di valori. La [...] adesione allo Stato corporativo [...] per questa via, non come [...] di un facile «slogan», [...] modo, [...] date le premesse e [...] partenza, capace di garantire la ricomposizione della Nazione. Il corporativismo, dunque, come [...] cui si rompe e si supera [...] borghese e si assume [...] salvaguardando e rileggendo questo esito a partire [...] perciò [...] a [...] di tipo comunista, [...] da Gentile proprio perché [...] di ciò che si vuol salvare. Negli stessi anni, per altre [...] con altri riferimenti, sarà ancora la riconferma di [...] «tecnico» della modernità ad accompagnare [...] battaglia di Gentile. Ovvero il [...] della modernità attraverso [...] politica che la raffigura [...] vero e proprio [...] contro gli «italiani» raffigurati [...] Venerdì da preservare e da salvare. [...] politica che acquisterà non [...] sempre più decisi del linguaggio militare, attraverso [...] politica [...] consapevole, peraltro, di condurre [...] in partenza ma di cui già si [...] condizionare la vittoria, contro la modernità, per [...] scenario della storia "trasformati», ed [...] analogamente a molti altri [...] nella storia italiana, come «rivoluzione passiva». COLPI PI [...] a casa ma la [...] caduta GOFFREDO FOFI Succede, a me e [...] di commuoversi alla lettura di frasi molto [...] qualche articolo o libro, che toccano libre [...]. Per esempio: «Il primo [...] nel 1963» (a pagina [...] del paese. Inviano, il terremoto e il [...] degli emigrati di Donatella [...] Gangemi editore, [...]. Oppure: «Arrivati ai [...] ho visto uno col [...] cintura, non un nero, uno della Bassa Italia. /// [...] /// Avevo 29 anni» (Americhe [...]. Storie e ricordi di [...] Guido Lombardi, Marietti, [...]. Conta, ovviamente, il latto [...] una famiglia di emigranti, ma c'è probabilmente [...]. Ci si può e [...] sentire, più che mai, cittadini del mondo; [...] davvero le «piccole patrie», i villaggi [...] storica ed etnica? «Il [...] quartiere) è il mondo», dicevano certi vecchi [...] certi rivoluzionari socialisti. E oggi che il [...] paese? Troppo grande però per crearci dentro [...] qualche anno i libri [...] italiana [...] aumentano di numero. I due testi [...] sono per più versi esemplari. Entrambi riguardano una comunità [...] Lavìano [...] salernitano) il primo: Chiavari il secondo. Diversa è [...] che affrontano e diverso [...]. Quello di Lombardi (che, [...] valoroso regista del cinema indipendente e sperimentale [...] bella storia alle spalle) è condotto per [...] di [...] dopo periodi di lungo [...] nelle Americhe, dagli anni Venti in poi. Quello della [...] è un vero e [...] per quanto agile e fortemente narrativo, su [...] definita di emigrazione, da Laviano ad [...] (vicino a Colonia), di [...] finita per molti con il ritorno definitivo [...] che ha devastato Laviano. Tra Americhe ed Europa [...] molte. E ci sono poi [...]. Ma quante le somiglianze. Perché poi ogni storia [...] sradicamento e di tentato, riuscito o fallito, [...] dimensioni -finisce per essere molto spesso la [...] per «riscatto [...] o per «strategia di [...] per molte donne di Laviano) o per [...] e irrequietezza; [...] con [...] e [...] di parenti o paesani; [...] primi lunghi, dolorosi ma anche avventurosi tempi; [...] vero e proprio, la possibilità di diventare [...] luogo o la briciante [...] fine spinge a tornare. Restando, a volte, un [...] un po' là, nel corpo della famiglia [...] proprio [...]. Più avventurose si presentano le [...] dei [...] più corale e comunitaria la [...] dei [...]. Ma in entrambi i casi, [...] diventa una cesura non rimediabile, tanto più che il [...] significa una realtà [...] lasciata, che si è lungamente, [...] ricordata, accarezzata. Oltre ogni dato concreto, [...] è di spaesa-mento, di difficoltà a riconoscersi. In mezzo -tra la partenza [...] il [...] -troppo è cambiato. Parlando del terremoto, un [...] «Il paese è venuto a finire come una [...] sai dove scendere, non sai dove salire; [...] vede quello che è stato». Ecco [...] frase che può commuovere, [...] c'è stato, in qualche modo, per tutti. E [...] nasce dal fatto che [...] scendere, non sai dove salire», che si [...] mondo troppo uguale e troppo grande e [...] più [...] bene chi si è. /// [...] /// E [...] nasce dal fatto che [...] scendere, non sai dove salire», che si [...] mondo troppo uguale e troppo grande e [...] più [...] bene chi si è. (0)
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