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Che Tony [...] fosse politicamente vicino a Clinton, [...] lo è a molti protagonisti della sinistra [...]. Ma che si arrivasse [...] «co-piato», non solo la [...] slogan utilizzati dal presidente americano per la [...] potere, nessuno lo poteva immagi-nare. Lavorando come solo il [...] fare la [...] ha sferrato un devastante [...] laburista britannico, [...] con dovizia di particolari [...] a piene mani gli slogan su cui [...] Bill Clinton ha costrui-to le sue fortune [...]. Lo [...] della rete ha dato una [...] mano ai conservatori del tra-ballante John Major. La [...] fa-cendo un confronto sinottico [...] di Clinton e [...] durante il programma di [...] ha dimostrato le assonan-ze. Le esternazioni sonore hanno [...] somiglianze. Quando [...] dice [...] (non un governo più grosso [...] uno migliore) sembra essersi in qualche modo ispirato al [...] della Casa Bianca che prima di lui ha martellato [...] campagna elettorale lo slogan [...] more [...]. Qualche sospetto è legittimo [...] «nuove sfi-de, nuove idee» di [...] subito soprannominato [...] sugli schermi della [...] non ricorda forse molto [...] «nuove idee e nuove sfide» del presidente [...] «In [...] di queste opportunità: responsabilità» è tra gli [...] sinistra bri-tannica e guarda caso riecheggia il [...] vanno a braccetto». Con grinta tipicamente ameri-cana [...] Le-sley [...] ha chiesto a [...] in un intervista se [...] di Clinton. Giovane, telegenico, centrista, [...] è stato a più [...] Clinton: al pari del capo della Casa Bianca [...] leg-ge a Oxford ed è sposato [...] av-vocatessa di successo. [...] altronde tra il partito [...] il [...] Party britannico i rapporti [...] piuttosto stretti. Il confronto viene fatto [...] a scopo deni-gratorio e [...] la [...] ha of-ferto una splendida [...] Major presentando [...] come una spe-cie di [...] Clinton che ne scimmiotta gli slogan senza nem-meno [...] possibili accuse di plagio. Le ele-zioni in Gran Bretagna [...]. Stando ai sondaggi, i [...] alcuna speranza di [...]. Ieri sera, sostenuto da [...] superiori al 60 per cento e da [...] eccellente stato di salute, Clinton ha tenuto [...] sullo stato [...] del suo secondo mandato. Di fronte a lui, [...] Congresso [...] maggioranza repubblicana apparentemente disposto alla «collaborazione». Ma il prezzo del compromesso [...] a di-spetto della retorica, proprio [...] grande progetto. /// [...] /// In politica, è noto, [...] la sostanza prevale sulla retorica. Ma non [...] dubbio: si fosse un [...] ie-ri notte, proprio questo -«piccole cose da [...] sta-to il modesto titolo del tradizionale «State [...] col quale, di fronte [...] Congresso [...] se-duta plenaria, Bill Clinton ha per la [...] il senso pro-grammatico del suo secondo man-dato [...]. I tempi [...] (Clinton ha parlato quando [...] Italia [...] erano le prime ore di stamane) ancora [...] consentono di ri-portare in dettaglio i contenuti [...]. Ed assai probabile è [...] nel rivolgersi alla Nazio-ne, il presidente abbia [...] pindarica concessione alla grandiosa ed [...] imma-gine -quella del «ponte [...] X XI secolo» -che [...] felicemente ac-compagnato nella [...] campagna per la riconquista [...] Casa Bian-ca. Ma altrettanto probabile è [...] medesimo copione, Clinton sia anche più frequente-mente [...] su quella che -vera chiave della [...] vittoria -di questo periodo [...] effetti stata la più dif-fusa e reiterata [...]. Qualcuno paragona quel che sta [...] ad una sorta di dopo-guerra. O meglio: alla contrattazio-ne [...] due nemici che hanno entrambi, per molti [...] perso il medesimo conflit-to. Clinton -vuole [...] accredi-tata analisi -ha perso la [...] batta-glia nel [...] allorché [...] consegnando ai repubblicani la maggioranza [...] Congresso, ha du-ramente punito le sue confuse am-bizioni riformatrici. Ed i repubblica-ni hanno [...] due anni do-po, quando, vittime della propria [...] spinto fino ad estreme conseguen-ze la «guerra [...] pareggio del bilancio e per lo smantellamen-to [...]. Sicché questo è, oggi, [...] sul cam-po: due protagonisti che, pur anco-ra [...] rispet-tive trincee -Clinton alla Casa Bian-ca ed [...] Hill -appaiono molto diversi [...] erano [...] delle ostilità. Diversi e, paradossalmente, assai [...] loro. Bill Clinton ha vinto [...] mandato metabolizzando e ripresentando in versione «centri-sta» [...] repubbli-cane. Ed i repubblicani hanno [...] di entrambi i rami del Congresso moderando [...] «giacobine» che, incarnate da [...] avevano rapidamente bruciato il [...] «Contratto [...]. Il risultato di questa [...] di questa duplice vitto-ria) è, appunto, quello [...] Bill Clin-ton, nelle sue nuove vesti di «grande conciliatore», [...] «ven-dere» attraverso il suo discorso di ie-ri: [...] «incontro bi-partitico» che, alimentato da una prospettiva [...] pa-reggio del bilancio entro il 2002 -nonché [...] di programmi «minori», consenta al paese di [...] della paralisi isti-tuzionale. Ma ci sarà davvero, [...] grande (o piccolo) compro-messo? Difficile rispondere. Archiviati tutti i grandi progetti [...] (e quelli [...] del «Contratto con [...] le posizioni dei due partiti [...] mate-ria di bilancio mai sono apparse, sulla carta, tanto [...] ed assimila-bili. Clinton già ha consacrato [...] in materia di assistenza ai poveri firmando, [...] la legge voluta dai re-pubblicani. E tutti i [...] fiscali per chi manda i figli [...] lievi modifiche al sistema [...] che facilmente digeribili da una maggioranza con-gressuale [...] dimenticare, sotto la guida del nuovo leader [...] Senato Trent [...] le passioni estre-miste [...] recente passato. Ma [...] insegna che, spesso, gli [...] si consumano proprio tra forze intente a [...] terreno. Nel caso specifico, ovviamente, [...] schieramento politico. Né in veri-tà mancano [...] posso-no, a brevissima scadenza, riaccen-dere il conflitto. Tra qualche setti-mana, i [...] obiezioni di Clinton e di molti eco-nomisti [...] en-nesima campagna tesa ad appro-vare un emendamento [...] il pareggio di bi-lancio. E tra i flutti [...] miseramente naufraga-re, domani, molti dei buoni propo-siti [...]. Così come tut-ta da [...] paradossale batta-glia con cui, ora, Clinton si [...] (ovviamente contrari i repubblicani) i più odiosi [...] del [...] che lui stesso ha [...]. Di certo non [...] per il momento che [...] Bill Clinton sta inizian-do il suo secondo mandato in [...] difficilmente avrebbe potuto immaginare più roseo. [...] benedetta da sostenuti ritmi di [...] a da una virtuale as-senza di spinte [...] ap-pare in un autentico stato [...] grazia (e come tale, finalmente, comincia ad essere percepita [...] della strada»). Ogni nuova stati-stica -incluse [...] in calo ovunque -sembra biblica-mente piovere come [...] cielo. E, in questo quadro, Clin-ton [...] confortato da in-dici di gradimento che, di [...] 60 per cento, sono certo tra i [...] storia di presi-dente. Forse non durerà. Ma tanto basta perché [...] passi» annunciati ieri dal presidente rie-scano, per [...] ad una marcia trionfale. [...] Scoop del Washington Post sulla [...] di Stato [...] scopre radici ebree «I nonni [...] nei lager» Madeleine [...] avrebbe origini ebraiche. [...] del Washington Post rivela che [...] nonni ed una decina di parenti della [...] di Stato morirono nei lager [...] di Auschwitz e [...]. La [...] famiglia fuggì da Praga [...] da bambina Madeleine venne educata al cattolicesimo [...] poi alla Chiesa episcopale. Il dipartimento di Sta-to: «Questo [...] la politica Usa sul Medio Oriente». Tre nonni ed una [...] morti nei campi di concentramento di Au-schwitz [...]. Madeleine [...] di Stato ameri-cana, ha scoperto [...] radici ebraiche della [...] famiglia e la tragica fine [...] molti suoi parenti durante la secon-da guerra mondiale. A frugare nel suo [...] il Washington Post, con un lavoro [...] che avrebbe sorpreso la [...]. Al tempo stesso, il [...] di Stato Nicholas Burns ha tenu-to a [...] notizia delle origini ebraiche di Madeleine [...] non cambierà in nessun [...] americana sul processo di pace in Medio Oriente. Precisa-zione non superflua, visto [...] nomina della signora -ritenuta [...] -non era stata com-mentata [...] mondo arabo. E questo prima ancora [...] luce [...] ebraica di Made-leine. [...] anni, volontà di ferro, [...] Stato avrebbe cominciato a mettere insieme i [...] passato familiare dopo la nomina, quando è [...] missive di persone che dicevano di [...] conosciuto la [...] famiglia. Ma mettendo insieme tutte [...] uscito un quadro abbastanza coerente». Un quadro ora confermato [...] Washington Post, che ieri ha pubblicato un [...] che usci-rà solo domenica [...] una serie di documenti, compreso il certificato [...] Madeleine, datato Praga 1937. Lei bambina, i genitori [...] Cecoslovacchia due setti-mane dopo [...] nazista. Il padre Josef [...] è il cognome del [...] Madeleine, ora divorziata -chiese asilo politi-co a Londra, [...] per motivi politici che razziali. Dopo la guerra la [...] suo paese, ma nel [...] fuggì nuova-mente, dopo che [...] il potere. In tutte queste peri-pezie, Madeleine [...] apprese mai la sorte dei nonni paterni e di [...] nonna materna. Né della decina di [...] cugini -morti nelle camere a gas di Auschwitz [...] stenti a [...]. Dai genitori, la si-gnora [...] seppe solo che di-versi [...] durante la guerra. Educata come cattolica, Madeleine [...] convertita alla Chiesa episcopale al momento delle [...]. Assassinio di Luther King Famiglia [...] processo I familiari di Martin Luther King [...] per James Earl Ray, [...] condannato per [...] del leader nero che [...] decenni protesta la [...] innocenza. Da mesi Ray, 68 anni, [...] malato di una grave cirrosi che lo ucciderà [...] di qualche mese. Non credo, nel caso gli [...] concesso, che possa darci una prova [...] di come andarono le cose. È certo però che [...] elementi ne sapremo di più». King fu ucciso da [...] 4 aprile 1968 a [...] mentre parlava da un [...] Lorraine durante uno sciopero dei netturbini. Ray, un criminale di [...] da una prigione del Missouri, fu catturato [...] tardi a Londra. Pochi giorni dopo essersi [...] Ray ritrattò e da allora ha chiesto infinite [...] del caso. /// [...] /// Storia di Pamela [...] ambasciatrice Usa a Parigi In [...] la reginetta della diplomazia [...] Pamela [...] Barry [...] DAL NOSTRO CORRISPONDENTE SI EGMUND [...]. Bisognava stare attenti a [...] «Madame [...] e non «Madame [...]. Ne sa qualcosa [...] chef [...] Ambasciata Usa a Parigi, che [...] li-cenziato dopo poche settimane [...] della Signora in sede perchè [...] compiuto il [...] di la-mentarsi che non trovava [...] tempo di discutere con lui del menù. Altri han preferito [...] semplicemente la «Gran Dama», [...] «Gran cortigia-na» del [...]. Ora Pamela [...] lotta tra la vita [...] in un letto [...] a Parigi. Era stata nomi-nata da Clinton [...] nella più importante capitale europea [...] di 73 anni, avrebbe lasciato [...] a marzo, in occasione del suo [...] compleanno. Ma la vita da [...] assai più che un amba-sciatore. È stata ricoverata [...] di [...] dopo che era stata colta [...] malore mentre nuotava nella piscina [...] a due passi dalla [...] residenza uffi-ciale che si affaccia [...] rue du Fau-bourg Saint Honorè, ad un isolato [...]. Il nuoto era [...] attivi-tà fisica cui non aveva [...]. Si tuffava ogni mattina, [...]. O a tar-da sera, [...] de force di im-pegni ufficiali. Lunedì notte [...] do-vuta [...] e chiamare [...]. La prognosi è riservatissima. Disperano di [...] salvare, o comunque che possa [...] brillante [...]. A Parigi [...] signora dagli splendidi capelli [...] ormai da civettuole cioc-che [...] era arrivata nel [...] con la fama di «Madame [...] del secolo, di Donna [...] fare e disfare i presidenti Usa, e [...] «Signora [...] Came-lie», [...] fatale» per eccellenza, al [...] molti dei ricchi e potenti del pianeta [...]. Certamente non ha mai delu-so [...] attese. Era stata moglie del [...] Winston Churchill, e poi di due miliardari americani, [...] erede della Fiat Gianni Agnelli, del banchiere Elie [...] del gio-vane Ali Agha Khan, [...] intel-lettuali come Malraux e Cocteau. Il tutto senza mai una [...] di stile. Signore, come si dice, [...]. Pamela era nata Lady [...] figlia di Lord britannici. Influenti, in politica e [...] fatale e gran corti-giana lo si diventa. Ma il Dna non [...]. Pare che durante [...] nel maniero di famiglia [...] Pamela fosse molto colpita [...] X VIII secolo, Lady Jane, andata sposa [...] asburgico, che avrebbe abbandona-to per scappare prima [...] Parigi, [...] fre-quentare artisti e scrittori, tra cui Bal-zac, [...] sen-timentale, ricambiata con un [...] nella [...] poi sempre più a Oriente, [...] del Re di Ba-viera, [...] figlio, Re di Grecia, poi di un [...] di un siriano, col quale avrebbe trascorso [...] a Damasco. Gli austeri [...] erano tanto scandalizzati che [...] il ritratto a testa in giù. Pamela non si stancava di [...] e di leggere e rileggere la [...] biografia. Si sposò subito bene. Con Ran-dolph Churchill, figlio [...]. Lo lasciò nel 1945, [...] sposato. Raccontano che una sera [...] Duca [...] chiedesse a Liliane de [...] di [...] con quale dei [...] se la intendesse la [...] ministro. Anzichè col banchiere, la [...] in seconde nozze con un miliardario americano, [...] Holly-wood [...]. Poi, nel 1971, in [...] un altro mi-liardario americano, [...]. Tra [...] marito e [...] diven-nero leggendari gli amori [...] Agnelli, che le offrì un apparta-mento a Londra, [...] Khan, con altri ricchi, [...] tra cui Frank Sinatra. Ma preferì sempre farsi [...] Signora [...]. Lei aveva 51 anni, [...] vedovo da poco quando si sposarono. Si erano già conosciuti [...] Londra [...] la guer-ra, poi a Parigi subito dopo, [...] il Piano Marshall. Lui, ambasciatore di Roosevelt [...] Mosca, [...] diventato uno dei padri nobili del Partito [...] più ascoltato in politica estera di tutti [...] che si sono succeduti alla Casa Bianca, [...] eccezione di Jimmy Carter («Ma chi è [...] Carter? Come fa a diven-tare presidente uno che io [...] disse). La Signora forse non [...] militare nella sinistra america-na. Ma [...] di na-scita e americana per [...] Pame-la, come lei stessa ama definirsi, de-cise di succedere [...] marito nel ruolo di [...] grande elettrice di presidenti e [...] di fondi per il partito [...]. Fu lei, si dice a [...] giova-nissimo governatore [...] Bill Clinton. E a [...] memo-rabili serate nel suo salotto [...] George-town e [...] elettorali che rac-colsero la cifra [...] di oltre 3 mi-lioni di dollari di contributi in [...] so-la volta per la [...] campagna presi-denziale del 1992. Così si era con-quistata [...] Parigi. Dove pe-raltro, a detta [...] avversa-ri, interlocutori francesi, aveva fatto benissimo. Parlando molto quando ci [...] era me-glio. Memorabile il [...] con cui risolse la crisi [...] de-gli spioni Cia a caccia dei segreti economici francesi [...] piena campa-gna per [...] del 1995. /// [...] /// Memorabile il [...] con cui risolse la crisi [...] de-gli spioni Cia a caccia dei segreti economici francesi [...] piena campa-gna per [...] del 1995. (0)
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