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Per anni e anni era [...] parola insopportabile per le orecchie dei gerarchi e degli [...] fascisti, e ha avuto una scarsa fortuna anche [...] cinquantennio. I democristiani gli hanno [...] come solidarismo o centrismo o centro sinistra. I comunisti italiani, pur [...] nazionali nella loro ricerca, certo non amavano [...]. Insomma, prima [...] in Italia solo il [...] di Malagodi esibiva con orgoglio il termine [...]. Le apparenze almeno dicevano questo, [...] probabilmente [...] liberale aveva conquistato intellettuali di [...] le parti, era [...] in pezzi consistenti di parecchie [...] politiche. /// [...] /// Ad un certo momento, [...] è cominciato ad [...] di moda. Chi può dimenticare la [...] Occhetto e Berlusconi durante la campagna elettorale del [...] fosse appunto più liberale? Fu uno dei [...] tempi. Oggi, la parola liberalismo [...] a destra e a sinistra. Anzi, a finire sotto [...] termine socialdemocratico che piace, ma neanche troppo, [...] del Pds. Sui «liberalismi» riflette un bel [...] di «Democrazia e [...] in vendita a partire [...] della prossima settimana. Il ponderoso volume, 570 [...] mobilita filosofi, politologi giornalisti per parlare di «Liberalismo [...] cogliendo in particolare i diversi aspetti che [...] assunto in Italia. [...] utile, quella della rivista [...] Giuseppe [...] che cerca di mettere [...] e di «dare un senso alle parole». A partire [...] provocatoria di Giovanni Sartori: «Oggi [...] liberalismo è di chi se lo piglia, è diventato [...] etichetta che ha perso [...]. Giusto, come [...] Dove? E [...] è indispensabile? Gabriella Mecucci [...] Parla Seymour [...] pedagogista, collaboratore di [...] ospite a Venezia di [...] «Con il computer la [...] la lettura dei testi rimane decisiva» «Scuola [...] alla comunicazione», è il titolo della discussione [...] stato protagonista lo studioso che la-vora alla [...] e [...] attraverso [...] delle nuove tecnologie multimediali. [...] La verità? È gioco linguistico [...] VENEZIA. Cosa pensereste se un professore [...] la barba bianca, gli occhi [...] da fanciullino alla scoperta del [...] che [...] in tutti i continenti, vi [...] di diffidare di tutti i professori (a cominciare soprattutto [...] i premi [...]. E vi parlasse di [...] di una scuola senza [...] con i bambini che passano da un [...] seconda del proprio bisogno di [...] Pensereste forse [...] (il professore per giunta [...] America) o, se magari siete più aperti, a [...] realizzabile in un futuro prossimo venturo, ma [...] poche, pochissi-me persone. E invece no. Il futuro, può essere [...] Seymour [...] matematico, col-laboratore di [...] a Ginevra [...] degli anni Sessanta, ma [...] artificiale, autore di numerosi [...]. [...] a Venezia per il [...] da [...] sul tema «Scuola in [...] comunicazione» è stato tra i primi a [...] come i computer possono trasformare il processo [...] bambini, sin da piccolissimi. [...] di quello che sta accadendo. E cer-tamente non sarebbero [...] se il loro moderno ospite ca-desse colpito [...] at-tacco di cuore. Paragoniamo que-sto scenario a [...] un gruppo di insegnanti scolastici del passato [...] in [...] mo-derna. Qualche dettaglio potrà ap-parire [...] complesso i visitatori sarebbero perfettamente [...] e potrebbero gestire la [...] loro ospite dovesse [...]. [...] campi [...] vi sono stati cambiamenti radicali, [...] del progresso tecnolo-gico e scientifico, nel [...] viceversa non è [...]. Professor [...] su che premes-sa epistemologica si [...] la [...] «Tutte le nostre teorie su [...] su bambini che vivevano in [...] mondo [...]. [...] più importante fino a [...] computer, è stata quella del-la stampa. Ma i bambini di [...] leggevano libri e non scriveva-no. Il loro linguaggio era [...]. Anche la televisione non [...] cambia-menti: un bambino piccolo ha vo-glia di [...] tv. La differenza è che a [...] può usare il computer. Consideran-do [...] scolastica io mi sono accorto [...] il modello [...] riflette [...] del di-ciannovesimo secolo, e dato [...] ci stiamo accostando al ventunesimo mi sembra che ci [...] una forte sepa-razione tra scuola e società. La scuo-la non è [...] ventesi-mo secolo. Nessuna riforma della scuola [...] fondamenti epi-stemologici legati a questo passato. Ho letto alcuni documenti [...] in discussione in [...] è restato in superficie. Si di-scute se far restare [...] anni in più i ragazzi. Ma se [...] resta [...] questa soluzione può fare più [...] che bene. La mia idea è [...] idee scientifiche che si pensa siano accessibili [...] universitario, una volta che si han-no gli [...] possono essere trasmesse anche ai [...]. Ipotizzando scuole [...] lei mette in crisi [...] sembrava indiscutibile. In che modo questo [...] del computer? «Il fatto di dividere i [...] sul fondamento epistemologico che la conoscenza può [...] frammenti che poi si posso-no somministrare uno [...]. Così vi può essere un [...] errato del com-puter. Sappiamo [...] i bambini amano i [...]. Così [...] qual-cuno che pensa che [...] gioco possiamo [...]. /// [...] /// A questo indiriz-zo io [...] facciamo sì che il bam-bino costruisca il [...] il computer per fare il gio-co. Così, se dovrà creare [...] fa un salto dovrà [...] fare un salto: si [...] matematica e fisica del [...]. Nel creare giochi col [...] ha bisogno di quelle co-noscenze subito. Questo è in con-trasto [...] un ti-po di scuola che pensa che [...] certe cose il tre maggio del-la quinta [...] è scritto nel programma. In Italia, a [...] segue un approccio [...] assimilabile allo studio di un [...]. I bambini lavorano a [...] con artisti. Io esten-derei [...] col computer con bambini [...] certi pro-getti». Un apprendimento cognitivo basato [...] del singolo bambino, dove ci può condurre? «Innanzitutto [...] gruppi di bambini che stanno insieme non [...] comune. Avremmo una maggiore flessibilità e [...]. Ma soprat-tutto uno sviluppo [...]. Il computer in questo ca-so [...] davvero uno [...] anche [...]. Abbiamo fatto esperimenti con [...] realizzare un gioco e attraverso la rete [...]. Il rischio è che [...] in possesso di [...] capacità logica, ma ne [...] suo linguaggio. Non pensa che la lettura [...] di mate-rie letterarie sia ancora [...] «Ho fatto [...] della mate-matica perchè è [...] peggiore. Se il bambino fosse [...] imparerebbe tutto meglio e si sentirebbe molto [...]. Per quello che riguarda [...] mezzo di comunicazione, giocando con il computer [...] rete, incomincerebbe a [...] molto prima di adesso. E an-che per la [...] stesso. Oggi ci sono programmi [...] propongono a bambini molto piccoli [...] di Shakespea-re. Il vantaggio rispetto a [...] legge le varie parti [...] una: quella è la mia parte, che [...] diven-tando quindi attivo protagonista della lettura. È [...] molto bella per il bambino [...] impara an-che che [...] il teatro. Lo stesso ac-cade nella [...]. Posso [...] creare delle note mentre ascolto [...]. [...] liberazione scolastica potrebbe essere [...] posticipata di anni per il [...] che mancano gli insegnanti per [...] in pratica. Per adesso ab-biamo incontrato [...]. Il mio secondo libro [...] queste idee, «La famiglia collegata. Colmare il diva-rio generazionale», [...] lo-ro. Non sono [...] su una mo-ratoria. /// [...] /// I ragazzi arriveranno ai [...] troppo astratto pensare di bloccare [...]. Il punto è come [...]. La sfida è imparare insieme [...] loro e [...] sviluppare [...]. Antonella Fiori [...] 3. Testo che, as-sieme alle successive «Ricerche filo-sofiche», viene affrontato da Luigi Perissinotto in una [...] limpida ed [...]. Certo il [...] non vuole [...]. E [...] chia-rire come, secondo [...] la maggior parte dei quesiti [...] delle ri-sposte filosofiche si sono sempre [...]. [...] ma delimitare «il campo [...]. Ma dal [...] emerge un argomentazione non [...] dogmatismo che il pensatore austriaco vorrebbe scon-giurare: [...] mondo consista di elementi semplici, indivisibili. Re-sta che [...] non ci offre esempi [...] e che le proposizioni vengono [...] intese [...]. [...] della logica però non [...] alla realtà del mon-do, bensì descrivono le [...]. [...] -osserva [...] -noi do-vremmo imporre alla [...] a se stessa «dal di fuori»; ossia [...] al di là della logica medesima (e [...]. Ed è appunto lo [...] contro cui naufraga il [...]. [...] si sposta allora sul linguaggio, [...] chiama fenomenologico o primario, e [...] filoso-fica divengono i fenomeni di [...] par-liamo, «le cose del pensare quotidia-no». Pertanto, sottolinea [...] qualcosa o abbiano un [...] va indivi-duato [...] delle regole gram-maticali che [...] quel linguaggio. Ma il linguaggio, ci ricorda [...] Perissinotto, non è [...] aveva lasciato presagire; non [...]. [...] a badare ai diversi modi [...] cui noi seguiamo o contravveniamo ad una regola, per [...] intendere che [...] è prassi e che il [...] una regola fa riferimento ad una tec-nica e ad [...]. [...] la parte più illuminante [...] chiarimento sulla funzione delle proposizioni grammaticali, che [...] su cui fon-da ogni giudizio e che [...]. Ma -ci interroga Perissinotto tra-mite [...] -ciò significa [...] nostri «giochi linguistici» non pos-siedono [...] alcuno, non hanno fondamento o giustificazio-ne, [...] nulla? In [...] quesito, si propone la lettura [...] alcu-ne note [...] degli anni 1937-38 in cui [...] filosofo afferma co-me non si possa trovare qualcosa che [...] su se stesso», ma insieme pa-radossalmente aggiunge [...] viè neppure [...] che «riposa su niente». Insomma basta illusioni di [...] ma anche basta [...]. È [...] che emerge la grande moder-nità [...] implicita [...] disarmata e umile del: «cosi [...] il che non comporta alcuna desolante rinuncia [...] filosofica ma, scrive [...]. Francesco [...] Coi numeri ha capito [...] Seymour [...] nato e istruito in Sudafrica [...] ha partecipato attivamente al movimento [...] ha condotto delle ricerche in [...] matematico tra il [...] e il [...] presso la Cambridge University e [...] lavorato con Jean [...] tra il [...] e il [...] a Ginevra. Fu questa collaborazione ad [...] in considerazione la possibilità di utilizzare la [...] il modo di apprendere e di pensare [...]. [...] è [...] del Logo Computer [...] il primo tentativo di dare [...] bambini il controllo della nuova tecnologia. /// [...] /// Una guida di Luigi Perissinotto Feltrinelli, [...]. Bicentenario di Rosmini, via [...] Con un seminario dal titolo [...] ha festeggiato la settimana [...] Valentino [...] studio-so di fama internazionale [...] di storia della filoso-fia, che dopo due [...] presso [...]. [...] è stato suggerito [...] lavoro di [...] il libro edito in [...] titolo «Problemi di metodo» rac-coglie alcuni importanti [...] anni e volti ad approfon-dire la conoscenza [...] del pensiero gramsciano, cui [...] da un cinquantennio dedica [...]. A festeggiare il maestro oggi [...] ospiti del rettore [...] Roberto [...] e della di-rettrice del Dipartimento [...] filoso-fia Maria Paola Fimiani, [...] Li-vio [...] allievo di Banfi e do-cente [...] Urbino; Antonio A. San-tucci, autore di molti [...] curatore [...] prezio-sa edizione delle Lettere [...] editrice Sellerio; e Jo-seph [...] presidente della società gramsciana [...] Gramsci negli Usa e promotore di una [...] volte a favorire, anche fuori [...] la diffusione delle opere [...]. E con loro colleghi, amici, [...] che da [...] han-no appreso una lezione di [...] impegno scientifico, [...] una preziosa testimonianza di coerenza [...] e di solleci-tudine umana. [...] Santucci, [...] (e più tardi nei [...] anche Dini, Cac-ciatore, Auciello), ciascuno con una [...] indirizzata, hanno posto in risal-to singoli aspetti [...] culturale di [...] tanto importante nelle mete [...] nei modi del suo svolgimento. Uno stile di grande [...] di non lasciare trac-ce. La qual cosa -ha [...] Livio [...] -costituisce una quali-tà rara [...] gratuiti esibi-zionismi. Chi conosce Gramsci, in Italia [...] non può non conoscere il nome di Valentino [...]. Al suo rigore di [...] infatti la pubblicazione di [...] che resta fondamentale nel-la [...] critica dei Quaderni dal [...] Gramsci, usciti presso Ei-naudi nel 1975. Prima, i Quaderni erano [...] cosiddetta «tematica», voluta da Togliatti sul finire [...] Quaranta, di poco successiva alle Lettere. Portando Gramsci alla co-noscenza di [...] vasta platea di militanti e lettori, Togliatti -commentò Eugenio Garin [...] fu regista di una grande [...] culturale e politica. Ma bisognò attendere venticin-que [...] sotto mano, in tutta la [...] complessità, com-pletezza e fedeltà [...] di quello che lo stesso [...] ha definito «un grande [...]. Ed è senza dubbio [...] critica, che si deve [...] crescente che il pensiero [...] Gramsci [...] ha parlato diffusamente Santucci, che con [...] vanta [...] antica collaborazione) conti-nua a [...] geografi-camente e politicamente lontani [...]. Non a caso -lo [...] -il nome di Gramsci [...] (appena cinque) degli italiani che, nati dopo [...] secolo, sono i più [...] indice interna-zionale di citazioni umane e let-terarie. [...] è stato militante di forte [...] politica. [...] al Pci nel 1942, ma [...] non ha mai deviato, condizionato o soltanto velato il [...] rigore di studioso. Nativo di Sicli in [...] Ragusa, laureato in giu-risprudenza [...] di Ro-ma, partecipe della Resistenza [...] guerra di Liberazione, capo-redattore della pagina culturale [...] nel dopoguerra, entrò in contatto col gruppo [...] si riuniva attorno alla Einaudi. Da allora è stato [...] di studi e ricerche: Croce, Labriola (di [...] per La-terza la pubblicazione degli Scritti politici [...] Gramsci [...] il Gramsci delle Lettere, dei Quaderni, di Ordine Nuovo. Ed è del [...] un altro volume, che [...] Ricerche di storia del mar-xismo. Poi le riviste, [...] Gramsci, gli Editori Riuniti, [...] nella Com-missione di Controllo del Pci. Quindi, negli anni Settanta, [...] storia della filosofia a Salerno, un ventennale [...] pur [...] nelle forme, [...] non cesse-rà di impartire. Eugenio Manca Si celebra [...] della nascita di Antonio Rosmini, sacerdote e [...] più significativi della cultura italiana ed europea. Lunedì a Milano verranno [...] organizzate dal comune di Rovereto, dalla provincia [...] Trento, [...] regione Trentino Alto Adige da istitui religiosi [...] il patronato della presidenza della Repubblica. È prevista la presenza [...] stato. [...] filosofica di Rosmini ha avuto [...] importanza. In pratica la [...] opera, spesso avversata dalle [...] stata nel suo complesso il progetto di [...] del pensiero moderno. /// [...] /// In pratica la [...] opera, spesso avversata dalle [...] stata nel suo complesso il progetto di [...] del pensiero moderno. (0)
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