Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 453493259.

Ne era fuggita dopo [...] pressione inter-nazionale che la salvò da una [...] per [...] scritto un libro «pornografico [...]. Apostata [...] era infatti stata condanna-ta [...] da un tribunale religioso. Ma il suo rientro [...] rab-bia dei suoi persecutori, forse preoccu-pati anche [...] a seguito del clima di moderazione che [...] di [...] a scinde-re, nel caso Rushdie, [...] Stato da quello dei tribunali islamici. In questi giorni, a Dacca, [...] di piazza contro [...] chiedono [...] di [...] altrimenti ad eseguire la condanna [...] morte penseranno i solda-ti di Allah, che minacciano lo [...] generale. E la scrittrice chiede [...] di premere su quello del Bangladesh perché [...] incolumità e le consenta [...]. Affare formalmente non semplicissi-mo [...] lei stessa, il suo rientro ha rimesso [...] vec-chio procedimento giudiziario: do-vrebbe essere processata per [...] articoli che «offendono il sen-timento religioso» ed [...] chie-sta la confisca di tutti i suoi [...]. [...] anni, medico, autrice di un [...] scritto [...] delle terribi-li rappresaglie contro gli [...] che nel 1992 insanguinarono il Bangladesh, [...] ha fatto [...] la ban-diera del laicismo militante [...] tempi oscuri per i princìpi cari ai padri [...]. È un libro ingenuo, [...]. [...] ha «go-duto» in termini di [...] alla condizione di Salman Rushdie [...] stesso scherzò affettuosa-mente con lei [...] -ma una volta arrivata in Occidente questo [...] mediatico [...] letterariamente incenerita. La distanza tra i [...] della scrittura, è in effetti in-commensurabile. Nondimeno, lo spet-tacolo della [...] stato dei mi-gliori. Non è bello, quando [...] la vita di mezzo. E soprattutto non è una [...] ragione per lasciare [...] nella tana del lupo. ///
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[...] IL DESIGN CAMBIA IL MONDO LA POLEMICA DI ETTORE [...] facile vivere dentro un fumetto» [...] 3. Una raccolta di saggi [...] nella vita [...] che ri-costruisce le evoluzioni [...] lampadina, videotelefo-no, schiac-cianoci, lava-trice e altri utensili [...]. NATALIA LOMBARDO Linee morbide, [...] co-lorati, plastiche deformate come gli orologi di [...] inven-zioni stilistiche che non [...] legame stretto con la fun-zionalità [...]. Il design degli anni [...] li-nee rigorose del ra-zionalismo, quasi [...]. La [...] spazio alla deco-razione, [...] in una comu-nione intercambia-bile con [...] liberty, il barocco, la Pop Art e il fumetto. E [...] della tecnolo-gia ha stimolato una [...] nella forma che sembra [...] nascondere la «violenza» tecnica, ammorbidire [...] distacco con [...] attraverso figure fa-cilmente [...] rassicu-ranti che, infatti, hanno [...]. [...] Ettore [...] classe di ferro 1907, è [...] delle colonne portanti del design ita-liano, «padre» delle mitiche Oli-vetti «Studio 45» e «Valentina». Con [...] del gruppo [...] degli anni [...] in qual-che modo ha [...] del-la forma comunicativa, del «to-tem» colorato, evocativo [...] e simbologie orien-tali. Adesso, insieme alla [...] équipe, si sta dedicando [...] della Malpensa. Ma lavora soprattutto nel Nord [...]. [...] e quando torna nella [...] casa milanese di Brera, si [...] alla sperimentazione nella pittura e [...]. Architetto, perché il design [...] forme più decorative, spesso ispirate al fumetto, [...] dalla [...] «Il fumetto domina tutta [...] in generale. Credo che serva ad avere [...] comi-ca [...] è troppo fatico-so avere [...] tragica della vi-ta. La decorazione, il divertimen-to, [...] aiutano a di-strarsi. ///
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Ma non è soltanto [...] a fare riferimento al fu-metto, a un [...]. Non sarà perché mancano [...] «Ma no, anche per fare i fumetti ci [...]. Ora le logiche sono [...] sono più buoni o cattivi. Sono saltati tutti i [...] per la quantità di informa-zioni che ci [...] velocità. È tutto accelerato, tempi, [...] genera ansia. Si consuma in fret-ta». Cosa ha provoca-to la [...] forma -funzione? «La funzione era li-mitativa. [...] del secolo era legata alla [...] di uso [...]. Oggi capiamo che il [...] psichico e simbolico. La funzionalità è re-lativa. E non [...] nessuna sedia [...]. Per esempio, si può aspettare [...] fidanzata [...] senza stancarsi, così come può [...] seduti sulla se-dia più comoda. La funzionalità ha confini [...] diventa sempre più impor-tante, [...] da cercare sono tutti simbolici, linguistici e [...]. La [...] aveva una grande speranza: [...] vi-vessero di etica, che la bellezza educasse [...]. In qualche modo la [...] per-ché credo che il design debba [...]. [...] una forma di autoritarismo, deve [...] dalla società, se lo ri-conosce [...] consumistico». Il suo lavoro e [...] hanno aperto la strada [...]. Credo di essere [...] dei [...] del razionalismo: [...] ha rappresentato la [...] con-clusione, o la [...] evoluzione par-tendo dalla considerazione della [...] come atto sensoriale e fisico. Come insegnano le culture [...] la connes-sione fra corpo e mente e [...] lavoro. Tanto per co-minciare introducendo [...] sono una fonte di [...]. Per i [...] la superfi-cie era solo un [...] geometri-co. Per me, invece, è [...] rapporti fra materiali e colori. Bisogna esplorare tutti i [...] nelle for-me un senso simbolico e rituale, [...] di significati che possono attingere a diverse [...] memoria arcaica. E poi bisogna ridare [...] materia: per me deve essere ben poggiata [...] per i [...] un tavolo poteva [...]. Considera [...] del suo discorso la tendenza [...] «Non so. Certo le dighe della sin-tassi [...] si sono rotte fra gli anni [...] e [...] ora nuotano a modo loro. Oggi io guardo [...] penso giorno e notte, ma [...]. La presenza della linea [...] forme indica un [...] «Per me non è [...] la linea curva vuol dire velocità, come [...] vengono messe nella [...] del [...] e cambiano for-ma. Io ho bisogno di [...]. E poi la velocità vuol [...]. Gli oggetti di questa fine [...] avranno nel tempo lo [...] finora, poniamo la sedia di [...] perché è relativa alle diverse [...]. Non sappiamo domani di [...] futuro sperare. E allora va tutto [...] un cazzo per [...]. Sotto, la «Motò 65» [...] Philippe [...] per [...]. A destra, il frigo «Oz» [...] Rex, e accanto, il cavatappi «Anna G» di Alessandro [...] Il catalogo dei [...] frontiera del disegno industriale [...]. ///
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[...] eclettico». ///
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