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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1984»--Id 452591155.

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Anche per i giornalisti ormai [...] solo una gabbia troppo stretta. Ecco come si deve trasformare [...] raccontare il nostro [...]. Forze politiche e telegiornali [...] che fa [...] subito le orecchie: evoca [...] rivendicazioni di spazi e posti. Niente di tutto questo [...] replica Veltroni [...] la critica, la protesta sono [...] soprattutto quando i diritti di una parte importante del [...] sono conculcati. Ma la nostra iniziativa [...] ben altra natura e respiro, punta proprio [...] al controllo dei partiti. Come partito non abbiamo [...] né sarebbe compito nostro. Abbiamo però delle idee, [...] una vasta, diffusa insoddisfazione per come sono [...] tg. Deve essere e sarà una [...] aperta. Tg noiosi e lottizzati, [...]. Se ne è scritto [...] troppo, lo stesso è avvenuto per la [...] stagione della [...]. Ma quello schema (un [...] divisione tipologica e dei ruoli politici: al [...] e le notizie, al [...] e la rappresentazione della [...] reggere a lungo. E poi [...] RAI si sono abbattute due [...] tombali: una visione subalterna della concorrenza con le Tv [...] la lottizzazione del settembre [...]. E cosi [...] dice Veltroni [...] che la RAI ha sprecato [...] più grande risorsa. Il problema non è [...] tre tg [...] 15 edizioni al giorno [...] stesso stock di notizie, una specie di [...] omogeneizzata riversata in notiziari glaciali, senz'anima. [...] può apparire spietata. Certamente a est e ovest [...] c'è di peggio (ma anche qualcosa di meglio: perché [...] far tesoro [...] ad esempio [...] di una esperienza francese e [...] sera, sul tema del giorno, organizzare un contraddittorio a [...] voci?) ma i difetti non finiscono [...]. La fattura dei tg [...] Roma con spreco di [...] risorsa: la ricchezza [...] locale che la carta [...] con successo; riduzione della complessità politica e [...] che raramente [...] Tv e resta una [...] di intuizioni anticipatrici [...] possibile [...] dice Veltroni [...] che la RAI non [...] a Tokyo con quel che significa oggi [...] Giappone [...] politica e [...] mondiale?»); mortificazione della [...] una [...] rimasta ai modelli degli [...] ignora le possibilità offerte dalle nuove tecnologie; [...] essere più speaker che [...] capaci di annodare il [...] nessuna forma di [...] (come avviene per i [...] scarsa cura per la formazione professionale, un [...] incombe la lottizzazione. Su quali idee lavorerà il [...] Intanto [...] dice Veltroni [...] bisogna tenere conto della domanda [...] informazione che [...]. [...] serale è [...] medio di 10-13 milioni. Sale, e di molto, [...] meridiani e la fascia mattutina non può [...]. Il punto centrale resta [...] RAI, in modo che il [...] quotidiano [...] alla base un centro di [...]. E che poi si [...] chi fa l'informazione» (il [...] de. È una rivoluzione, per la [...] Veltroni indica una sorta di decalogo («che nasce [...] di fatti, poi il convegno [...] in che direzione andare. Utopia? No, piuttosto una esigenza [...] una RAI che voglia stare [...] come dice il suo presidente. ///
[...] ///
E se insieme [...] asfissiante dei partiti dovessero [...] tanfo di guadagnato per [...]. Antonio [...] Me [...] il corrusco cacciatore di [...] della guerra fredda, fu sconfitto da una [...] il 1954, il senatore anticomunista era al [...] potere, aveva terrorizzato con intimidazioni e accuse [...] governo, le istituzioni, le università, i giornali, [...]. E fu in quel [...] gran-o Tre vignette tratte dalla rivista [...] questa estate 1984, chi [...] viaggio nelle redazioni dei telegiornali, potendo scrutare [...] giornalisti, coglierebbe molti segnali di malessere e [...] pure a volte confusi e diversamente motivati. Spesso la frustrazione è [...] duro impegno quotidiano, che garantisce l'informazione a [...] dalie notizie di attualità, in gran parte, [...] televisione e la radio. Molti fattori determinano la [...] identificazione del giornalista televisivo con il proprio [...]. Innanzi tutto la progressiva [...] possibilità di [...] contare, quasi che ci [...] da fare o anche da pensare, quando [...] le decisioni si prendono altrove, nelle stanze [...] Mazzini, nelle aule parlamentari, nelle segreterie dei partiti. Tutti in realtà vivono [...] fra [...] potenziale informativo di cui [...] dispone e [...] burocratico, la scarsa creatività [...] quotidiano in un contesto invece travagliato e [...] conseguente oggettiva mortificazione di competenze, capacità, [...]. E il complessivo modello [...] viene offerto al paese che appare sconsolatamente [...] la riforma nel [...]. Da allora non c'è [...] innovazione nei contenuti; neppure una ricerca di [...] editoriale, di impaginazione, di linguaggio televisivo, sia [...] mentre spesso si ha [...] un impoverimento e di una minore iniziativa [...] della notizia. Va inoltre considerato, in [...] una deviata programmazione di rete tende di [...] sempre più il fisiologico rapporto fra notizia [...] approfondimento, relegando in oscuri e sacrificati spazi [...] rubriche giornalistiche periodiche, cuore pulsante di un [...] scopo di spezzare sul piano [...] il brutale assedio degli [...] così di fatto [...] logica mercantile e consumistica. [...] giornalista televisivo della [...] Edward [...] dedicò al fenomeno del maccartismo [...] trasmissione speciale. Era un atto di [...] di quegli anni, sia per l'autore sia [...] televisiva che ospitava il programma. [...] descrisse [...] i suoi metodi, il [...] Big Lie, di [...] bugia» che si era [...] sue gesta politiche. Fu [...] fredda e perciò feroce. [...] come spiegò egli stesso, lasciò [...] «Me [...] distruggesse Me [...]. Quella trasmissione mise in [...] del governo, della cultura americana, dette coraggio [...] a sfidare Me [...] in [...] pubblica che segnò la [...] politico del senatore e la fine della [...]. E [...] segnò un momento di [...] il giornalismo americano, e per quello che Dwight Mac Donald definisce [...] feticismo dei fatti»: un [...] registrare e a mitizzare solo i cosiddetti [...] i discorsi e gli atti politici di Me [...] e privo di capacità [...] poteva non [...] della «diretta» nei notiziari [...] in genere destinata solo ai sistematici e [...] i vertici «istituzionali» del mondo politico ed [...] Chiesa identificata sempre e solo con il [...] nonché ad avvenimenti ai più varia [...] e anodini al punto giusto, si contrappone [...] tangibile e considerevole capacità di mobilitazione, diciamo [...] fronte cioè ad avvenimenti sporadici, che coinvolgono [...] il paese. Ciò a dimostrazione che [...]. Da allora, non fu [...]. Così, con le trasmissioni di [...] «See it [...] e [...] il [...] entravano dalla porta maestra del [...] televisivo americano. Furono i commenti di Eric [...] a far conoscere [...] i grandi temi dei [...] il mitico Walter [...] spese per intero la [...] anchorman del telegiornale della sera [...] si fa per dire, [...] con uno speciale sul Vietnam che segnò [...] Johnson e che fece dire allo stesso Presidente: «Se [...] fa questa analisi della [...] dire che e proprio finita». E infine, in tempi [...] i commentatori a rivelare il vero volto [...] in un celebre scontro [...] Casa Bianca e gli editorialisti televisivi, e fu [...] a portare le prove [...] sostegno della campagna giornalistica che condusse a) [...] e [...] di Nixon. Tutto questo per dire [...] anglosassone, che si vorrebbe totalmente fattuale e [...] bene da anni una verità palmare della [...] i fatti sono inerti, inespressivi, insignificanti, se [...] da una riflessione critica, che a [...] volta deve certo essere [...] aperta. È assurdo e illusorio [...] fatti in atteggiamento di impassibilità: il risultato [...] la reticenza, ma [...] ben più grave [...] la deformazione del fatto [...]. Rinunciando alla funzione critica [...] assai diversa dal commento di parte) si [...] con il loro «minimo» di espressività, si [...] che non sono meno importanti e concreti [...]. I misteri restano tali, [...] opposizione culturale e di sentinella analitica del [...] e si lascia che le istituzioni [...] che tendono per natura [...] a difendersi [...] lascino passare solo una [...] potenziali messaggi. Un vero servizio pubblico, [...] e non deve [...] alla funzione, anch'essa fondamentale, [...] complesso di notizie le più esaurienti e [...]. Su questo zoccolo, deve [...] ruolo attivo: aprire spiragli di spiegazione, creare [...] parziali di segno opposto, suscitare attrito fra [...] interpretazione. Un servizio pubblico deve [...] coraggio di essere scomodo e ingombrante, e [...]. Ciò richiede un livello [...] alto, ma anche un grado di liberalismo [...] assai elevato da parte dei gestori del [...] suoi controllori politici. Per non trasformarsi e degenerare [...] in un battibecco partitico, [...] vocazione [...] compiuta ad [...] giornalistica insospettabile e agguerrita. Tutte le [...] che tendono ad abbassare. [...] resta il paese dei [...] delle spiegazioni mancate, del distacco fra cittadino [...] giornalismo si riduce ad anello tecnico, a [...] un universo di messaggi che restano in [...] o inconoscibili. Smarrisce la propria funzione [...] alimenta la sfiducia, [...] la disgregazione sociale. Ecco dunque spiegate te [...] dei servizi di approfondimento delle testate televisive; [...] spiegate anche le ragioni profonde, e forse [...] progressiva sparizione dai palinsesti di una Rai [...] consolatoria e accomodante anziché utilizzare a pieno [...] nella società pluralistica, avere un proprio orgoglio [...] culturale. La [...] smesso di spiegare davvero [...] sia [...] se non attraverso spezzoni [...] necessarie quanto non sufficienti. E non parliamo [...] solo di denunce o di [...] o di [...] non lamentiamo soltanto che non [...] facciano trasmissioni coraggiose e conflittuali sulla [...] su Sindona, su Cirillo, sullo Ior, sui servizi segreti. Mancano anche le spiegazioni [...] dei fatti meno controversi, ma non meno [...]. Galleggiano nel palinsesto, come [...] che sono casuali, riluttanti, evasivi. Viaggiano in orari notturni, [...] senza dramma, o con [...] ingenue e deludenti. Manca, e non è [...] di un [...] aggiornato a vent'anni dopo. Manca una tribuna popolare e [...] di confronto e di spiegazione. Manca, forse perché se ne [...] le degenerazioni o [...] di potere, [...] del [...] e [...] del mitico giornalismo elettronico americano. Si ha timore delle [...] che si scontrano, delle inchieste. Chi scrive attraversò [...] non breve, anche se [...] reintrodurre il giornalismo critico nelle funzioni specifiche [...] con «Dossier», «Di tasca nostra», «Ring», «Direttissima» [...] il teatro quotidiano delle notizie contenuto nella [...] «Studio Aperto». Sono esperienze che appartengono [...] tramontata forse troppo rapidamente, e che ha [...] ad un giornalismo che, per essere apparentemente [...] finisce per creare solo frustrazione in chi [...] in chi lo riceve. La Rai, che pure [...] appare timida dinanzi ai progetti di trasmissioni [...] fa poche, te fa spesso male, e [...] nasconde. Consigliamo ai suoi dirigenti di [...] la storia della [...] e di Edward [...]. Andrea [...] vivere e conoscere alla [...] sta accadendo in quel preciso momento, fatti [...]. [...] di Kennedy allo sbarco [...] sulla Luna, dalle calamità naturali [...] di Aldo Moro, [...] al papa [...] di Vermicino, dal «Mundial» alle Olimpiadi, fino ai giorni [...] e dei funerali di Enrico Berlinguer, il giornalismo televisivo attraverso le «dirette» ha lasciato dietro [...] sé tracce di straordinario rigore professionale, che sono però [...] stesso tempo inquietanti segnali di ciò che il servizio [...] potrebbe fare costantemente e non fa, di ciò che [...] non è, ma che potrebbe diventare. Del resto, mentre il TG [...] in onda in diretta uno Speciale sulla [...] San Francisco, con il collegamento fra Geraldine Ferrara [...] suoi concittadini a Marcianise, praticamente in esclusiva [...] settore amministrativo di viale Mazzini veniva [...] per [...] motivi di risparmio e [...] «budget», a limitare al massimo le spese [...]. È così difficile intuire [...] e i suoi protagonisti, ancor più se [...] restano sempre il più affascinante e coinvolgente [...] ma anche per altre ragioni che sono [...] da spiegare, perché a un ideale visitatore [...] via Teulada sarebbe parso in queste settimane [...] un rito di [...] già troppe volte visto [...]. É tempo dunque di [...] più significanti. Credo che in molti, [...] condizionamenti, le tentazioni delle «deleghe». Roberto [...] di Filippo Cassola note [...] Daniela Fausti testo greco a fronte 4 volumi E. Hoffmann [...] dolori musicali di Giovanni Kreisler [...] di Claudio Magris Horace Walpole IL CASTELLO [...] di Mario Praz Luis de Gòngora [...] altre [...] e note di Norbert von [...] testo spagnolo a fronte P. [...] di Guido [...] Nella [...] i capolavori di un grande [...] Sven [...] MARZIALE Continua nella [...] la pubblicazione [...] di Sven [...] che raccontano le atrocità e [...] eroismi della seconda guerra [...]. ///
[...] ///
[...] di Guido [...] Nella [...] i capolavori di un grande [...] Sven [...] MARZIALE Continua nella [...] la pubblicazione [...] di Sven [...] che raccontano le atrocità e [...] eroismi della seconda guerra [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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