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Questo è il risultato [...] non proprio un gioco in realtà, che [...] un articolo di uno stesso argomento [...] da quattro quotidiani. Il «gioco» consiste nel [...] a un «indice di leggibilità» il [...] Piemontese, 1988) messo a [...] di Pedagogia e Filosofia del linguaggio [...] di Roma. [...] e il calcolo della leggibilità [...] parte di un sistema integrato per [...] automatica, [...] realizzato da Nicola [...]. Il programma è anche [...] è a disposizione di tutti sul sito Internet: [...]. [...] (per un approfondimento vi [...] Capire e farsi capire, teorie e tecniche della [...]. Piemontese pubblicato da [...] ha una scala di valori [...] va da 0 (leggibilità [...] (leggibilità massima). Il [...] consente di valutare i [...] di un testo [...] scolastici (A: elementare; B: [...] C: [...]. I testi, dunque, sono [...] hanno un valore di leggibilità superiore a: [...] popolazione A -60 per la popolazione B [...] popolazione C Abbiamo sottoposto al programma automatico [...] Consiglio di Stato che ha ribaltato quella [...] (Tribunale amministrativo regionale) [...] delle bollette Enel. /// [...] /// Il Corriere della Sera: [...] La Repubblica: 45,23 La Stampa: 51,55 [...] 44,78 Anche i due [...] questa pagina sono stati «esaminati» con il [...]. [...] al professor De Mauro è [...] quello [...] è 51,71. [...] di un noto ospedale pubblico [...] capitale. Si [...] stanze, e davanti alla [...] di professori, ma anche pazienti che arrivano [...] remoti della penisola. A loro, forse di più [...] questi ultimi, [...]. La «moneta divisionale», è utile [...]. Il divieto, tra il [...] «colli» rievocano la nebbia di carduc-ciana memoria, [...] se invece viene in mente il sostegno [...] non appare [...] un sentie-ro di campagna, [...] di un medico. È invece affisso davanti al [...] bagagli di una stazione fer-roviaria. Troppo semplice sostituire «colli» [...] «valige», «pacchi»? [...] confusamente lo sa far [...] pochissimi», di-ceva Galileo. Del parlare o dello [...] della speranza che si possa parlare e [...] rendere accessibile [...]. [...] ci è contro, la genesi [...] lingua italiana è una nostra avversaria, co-me spiegherà Tullio De Mauro [...] a fianco, ma forse ri-cordare [...] le parole pubbliche arri-vano non soltanto a quel [...] di privilegiati che in Italia [...] un [...] può essere utile. I più numerosi, sono «gli [...] quelli che nel 1991 (data [...] censimento) erano [...] fino alla quinta elementare. Il [...] degli italiani. Sono anche loro [...] sul posto di lavoro [...] pubblici, davanti agli sportelli degli ospedali o [...] Usl, [...] aeroporti o in stazione, sulle colonne di [...] davanti alla tv, sugli autobus o [...] del loro [...] casa davanti a un [...] funziona o davanti a una [...]. [...] al [...] al «po-litichese», al [...] allo [...] I [...]. /// [...] /// Viene in mente, per [...] «Vocabola-rio di [...] da Tullio De Mau-ro [...] edizione, 7050 parole, è [...] i «Libri di base», curati sempre da De Mauro [...] gli Editori Riuniti. E anco-ra il «Manuale [...] nel [...] ministro Sabino Casse-se per [...] pubblica amministrazione (un nuovo codice sta per [...] cui si sono volontariamente sotto-posti, consci delle [...] sin-dacalisti della [...] e della [...] (i pensionati e i [...]. Va al di là delle [...] più fa-mose quella avviata [...] degli anni Ottanta dalla cattedra [...] Filoso-fia [...] di Tullio DeMauro manco a [...] che ha portato [...] del mensile Due parole. Un mensile nato [...] di col-mare un vuoto, [...] è costretto a sprofondare il [...] degli italiani che ha [...]. Ha diritto [...] quel mi-lione e mezzo [...] Ne han-no diritto quei quasi 30 milioni di [...] quel [...] di cui sopra? Hanno [...] i ricercatori della Sapienza che dal 1989, [...] volontaria hanno lavorato a questo mensile di [...]. Noi abbiamo il miglior Testo [...] quanto ri-guarda [...] scolastico dei bambini che [...]. Ma poi? Dopo la [...]. A loro è preclusa [...] continuare a partecipare alla vita sociale e [...] di quel che succede giorno dopo giorno». Due parole ha parenti [...] 8 [...] nel danese På [...] , in [...] e [...] (Finlandia), [...] Tale (Norvegia), [...] (Belgio francofono) [...] (Belgio fiammingo) e in Pas-saparola, [...] della scuola italiana di Asmara. Nato essenzialmente per chi [...] lievi, Due parole, che ha raggiunto in [...] splendore la diffusione di 1000 copie, è [...] scuole, in circoli di immigrati, in centri [...]. Ora rischia la chiu-sura. I cinque milioni di [...] di Roma, non bastano neanche a co-prire [...] stampa: «Vorrem-mo che la nostra opera non [...] volontariato -spiega la dottoressa Piemontese -ci piace-rebbe [...] un quindi-cinale e anche un settimanale per [...] lettori un servizio di informazione giornalistica più [...]. Per questo abbiamo in-teressato [...] non rinunciando a lanciare messaggi ai vari [...] degli Affa-ri Sociali, a quello della Pubblica Istruzione [...] Pari opportuni-tà». Dal particolare di nuovo [...]. I nostri giornali a [...] alla portata di tut-ti? Durante un corso [...] studenti lavoratori tenuto [...] nel 1978 gli «alunni» [...] di un quo-tidiano. Trovarono incomprensibi-li parole come: defilarsi, [...] scaglionamento degli oneri con-trattuali, convergenza, palmare, esacerbare, manovre congiuntura-li, [...] doroteo, propensio-ne, perizia balistica. [...] dei giorni nostri porterebbe risul-tati [...] Forse sì, visto che la percentuale degli analfabeti o [...] chi non aveva superato la quinta elementare è sceso [...] al [...] dal 52, al [...]. Ma forse non abba-stanza [...] di que-ste parole che hanno un corrispet-tivo [...]. Si può dunque scrivere [...] Si può spiegare la Bicame-rale ha chi [...] menta-le lieve o a un anziano contadino [...] la sfortuna di non [...] frequentare neanche le ele-mentari? Due [...] suo nume-ro di gennaio [...] fatto. Chi ha scritto [...] ha lavorato due giorni [...] linguag-gio dei quotidiani. Un altro esem-pio? [...] è deficit pubbli-co. Così viene spiegato: «Uno [...] gravi [...] italiana è il deficit [...] spese dello Stato che superano le entrate. Le entrate dello Stato [...] la maggior parte dalle tasse, cioè dai [...] cittadini italiani in base al loro reddito: [...] reddito più alto deve pagare più tasse [...] un reddito più basso. Le spese dello Stato [...]. I soldi del-lo Stato [...] le pen-sioni, gli stipendi dei dipendenti pubblici, [...] come la scuola, gli ospedali, i trasporti. Un invito a scrivere [...] Sarebbe davvero chiedere troppo e servirebbe troppo [...]. Ma imparare qualcosa si [...]. Ecco qualche rapida regola [...] volume Capire e far-si capire. Teorie e tecniche della [...] dottores-sa Piemontese. Utilizzare parole brevi («partire» [...] anziché «tempe-stivo»); parole concrete («soldi» invece di [...] parole precise e dirette («sfratto» anziché «provvedimento [...] evitare di usare ab-breviazioni e sigle; evitare [...] stereotipate ( «netto ri-fiuto», «forze [...] «stretto riserbo», «operazione su [...] incurabile». Giornalisti di stampa e [...] conferenzieri, professori e politici, sindacalisti e pubblicita-ri. Fernanda Alvaro Cartelli, avvisi, [...] scritti in modo oscuro e astruso Ma [...] italiani ha la quinta elementare: sono destinati [...] Tullio De Mauro, linguista, rintraccia le origini [...] in cui si affermò [...] ufficiale «Usiamo una lingua [...] Colpa [...] nostra storia» Il disprezzo per i dialetti [...] è deleterio, ma possiamo rimediare. Un consiglio: «parla come mamma [...] fatto» [...] del parlare e scrivere diffi-cile? Il professor Tullio De Mauro non ha dubbi. È il nostro passato [...]. Tutto comincia molti seco-li [...]. Una [...] tranne che in area toscana [...] in parte nella città di Roma. Nelle [...] parlando il dialetto e usando [...]. Siamo in via [...] a Roma, al dipartimento [...] Scienza [...] Linguag-gio. De Mauro ha molto [...]. E sulle origini [...] del no-stro linguaggio spiega: «Il [...] di diffusione della conoscenza e [...] comincia dopo [...] politica italiana, ma la con-sistenza [...] comincia ad essere discreta soltanto [...] del 1900 [...] insieme al dialetto anche [...]. [...] era una lingua di [...] Italia, i grandi dialetti, dal milanese, al napoletano, [...] veneto, unificavano tutte le classi [...]. [...] rifuggire da ogni modo [...] quando si prende in [...] poi la macchina per scrivere o il [...]. Naturalmente i grandi scrittori, da Manzoni a Cro-ce, cercano di correggere [...] ma la forza di questa [...] verso [...] irreale, è fortissima, e la [...]. Come? La scuola è [...] la scuola insegna il disprezzo dei dia-letti. È la cronaca di [...]. Pascoli, Francesco De [...]. [...] De Sanctis è ormai uno [...]. [...] 200 studenti [...] di Roma. /// [...] /// [...] avessi [...] un gramma-tico italiano del quarto [...]. Fran-cesco De Sanctis dicevo, [...] scuola in questo modo. Questa scuola ci ha [...] una parola italiana, usata [...] Dante, Pe-trarca, Boccaccio che però ha un pa-rente prossimo [...] nativo, non dobbiamo [...]. E così invece di [...] che esistono italiano, ma che è facile [...] varianti che nei vari dialetti, meglio utilizzare [...]. Dalla conoscenza di questo [...] in De Mauro la necessi-tà di smontare [...] lingua irreale e avvicinare [...] alla quotidianità, al [...] del paese. Scrivere più [...] diffusione della lettura di [...] in Italia? «Certo non è lo scri-vere [...] di blocco nella circolazione [...]. È difficile dire quanto pesa [...]. E allora proviamo ad [...]. De Mauro ha tradotto [...] suoi studi sulla lingua. Da [...] nasce [...] dei Libri di base. Ma quando ho parlato [...] di scrivere libri per tutti, libri anche [...] ma comprensibili, non ho trovato molti consensi. Hanno detto no la Nuova Italia, [...] Laterza. Ci scommise Roberto Bonchio [...] dei anni Settanta dirigeva gli Editori riu-niti, [...] del Pci. Abbiamo lavorato in un [...] liberalità, pubblicando anche autori non co-munisti e [...] temi scottanti. Questi Libri di Base [...] da decine e decine di autori che [...] scrivere in italiano comprensibile con dei vincoli [...] di [...] capitoli possibilmente spezzet-tati di [...] massimo. Molte illustrazioni, molto sforzo [...] del taglio del con-tenuto. Dove servivano parole estra-nee [...] base, si introdu-cevano, scritte in neretto e [...] parole del vocabolario di ba-se». Che si possa scrivere semplice-mente [...] parlando di [...] le prove. De Mauro ha un [...] dare a chi vuole scrivere per tutti. Lui mi guardò e mi [...] mamma [...]. /// [...] /// Regola soddisfatta dai giornali? Domanda [...] anche in que-sto caso De Mauro ha [...]. In queste condi-zione le [...] italiane do-vevano necessariamente vivere sotto padrone o [...]. Il giornali-smo è passato da [...] condizione in cui il lettore non esisteva perché pa-gava [...] zuccheriere o [...] di tur-no, a una condizione [...] cui paga la pubblicità. /// [...] /// [...] quotidiano ad essersi po-sto [...] pubblico è stato il vecchio Paese sera. Doveva badare ai suoi [...] padrone glielo chiedeva, il [...] il Pci, gli chiedeva [...] che non chiedeva al [...]. Non deve essere condizione [...] però. Paese se-ra non [...] più. Ma forse [...] ancora speranza. [...] dei Libri di Base sta [...] base di una nuova col-lana del Mulino. Settemila parole di base La [...] lentamente. Ci sono parole fondamentali [...] capiscono e altre riservate agli addetti ai [...]. Si può scrivere bene [...] usando quei vocaboli fondamentali. Il professor Tullio De Mauro [...] fin dal 1980 per realizzare il primo Vocabolario Di Base che conteneva 5000 parole. [...] edizione 1991 contiene 7050 vocaboli. Della decima edizione, 1989 [...] versione elettronica realizzata a scopo didattico. /// [...] /// Della decima edizione, 1989 [...] versione elettronica realizzata a scopo didattico. (0)
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