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[...] attraverso il concetto di [...] Multimediale delle Scienze Filosofiche Istituto [...] gli Studi Filosofici RAI Dipartimento Scuola Educazione Istituto della Enciclopedia Italiana -IL DOLORE, LA [...] con Mirko [...]. [...] Lei ha dedicato gran [...] Sue ricerche alla storia delle malattie nella loro [...] alla storia del concetto di malattia. Può [...] qualcosa su questa differenza [...] come concetto e le malattie come realtà? [...]. Il concetto di malattia [...] molto complesso clic si ò sviluppato attraverso [...] non solo sempre più complicato, ma anche [...]. Questo 0 un problema [...] e la filosofia di [...]. Inizialmente, nel pensiero arcaico, [...]. Ancora oggi si dice clic [...] «preso» da una malattia. Ma [...] già i presocratici hanno rotto [...] questo concetto ontologico e V ne hanno fatto un [...] di-v [...] la malattia ò un [...] cesso, è qualcosa che fa [...] o [...] è un modo di vivere, [...] più una -cosa separata. Da [...] è dominato? . Nel «Corpus [...] il [...] concetto dominante, che [...] viene dalla tradizione [...] ca. Ma il «Cor-; pus [...] va oltre. Mi spiego: ci sono [...] quattro umori c quattro qualità [...]. I quattro umori sono [...] da coppie ? [...] 6 il problema della malattìa [...] della salute, cioè di che cosa è la normalità [...] che cosa ò [...] male». [...] ben distinto da [...] . Il primo [...] ma ò come definire la [...]. Sarebbe ovvio definire «nor-, male» [...] che ò più frequente. Se non consideriamo la [...] semplicemente come [...] assenza di malattia, possiamo [...] in vari modi, ma [...] mo quasi sempre col dare [...] definizione di norma biologica. Un organismo ha un [...] esistenza, un suo miglior modo di esistere. Anche " [...] però bisogna insistere sul ; [...] fatto che con grande difficoltà [...] si ò arrivati al concetto [...] una [...] tra normale e patologico, che non [...] un salto di qualità, non [...] una linea che separi i [...] -due campi concettuali. [...] 5 [...] problema ò quello delle [...] nosologiche. /// [...] /// Essi hanno creato una [...]. /// [...] /// [...] in cui i naturalisti [...] Linneo, [...] a fare una classificazione delle piante e [...] si spera di fare [...] anche una classificazione naturale [...] che » non riesce e che non [...] ad oggi, perché dopo il , concetto [...] la malattia con i sintomi, interviene un [...]. La malattia viene considerata come [...] lesione, come un cambiamento di [...] ra. Con [...] nella seconda metà del Settecento, [...] la [...] sede ò posta in [...]. Ma si va oltre: [...] vede la sede nei [...] a metà [...] lo con Rudolph [...] la se-de della malattia [...] Medico, storico, [...] Mirko D. [...] ò nato [...] Croazia il 9 gennaio 1921. Medico di formazione, si [...] particolare allo studio della storia della scienza, [...] da tempo considerato come uno degli studiosi [...]. [...] stato presidente [...] di storia delle scienze, ed [...] attualmente direttore di [...] in Storia della medicina c [...] scienze biologiche presso la [...] des [...] di Parigi. Per [...] la malattia va considerata [...] fattore storico, che ha influenzato profondamente i [...] la demografia, [...]. [...] temporale investito dalle ricerche di [...] va dai primordi della nostra [...] ai più re-' centi sviluppi della, medicina, soprattutto incampo [...] e epidemiologico. Tra le sue opere [...] «Introduzione alla medicina» (1961), [...] moderna» (1968), «La prima [...]. Riflessioni sulla fisiologia e [...] X VII : secolo» (1990). Molti studi sono reperibili [...] «Claude Bernard: aspetti logici, psicologici e sociali» [...] V. Somenzi, Roma 1984); «Le malattie [...] della civiltà occidentale. Ricerche sulla realtà patologica [...] preistorico, arcaico e classico» (Bologna 1985). Come sono arrivato a [...] Ho trovato un difetto nello studio storico delle [...] che si prendessero una per una. Forse era giusto [...] in modo : cosi [...] qualcosa si perdeva. Non [...] dubbio che le malattie in [...] popolazione costituiscono un insieme, cioè la frequenza [...] influisce sulla frequenza delle altre. Se prendiamo [...] delle malattie in una popolazione [...] nel [...] e nello spazio [...]. Ma Ira [...] e [...] ò accaduta [...] cosa importantissima: la definizione [...] ò cambiata. Invece di considerare la [...] insieme di perturbazioni [...] si pensa che la [...] lesione, non ò un effetto della lesione, [...] lesione stessa. La diagnosi, che prima era [...] cosa [...] perchè era descrivere con poche [...] un quadro clinico, diventa adesso una cosa delicata e [...] grazie alla scuola [...] francese degli inizi [...]. Il problema ò adesso [...] una persona ancora viva, i cambiamenti anatomici [...] poi sul cadavere, [...] vivo». Possiamo approfondire questo passaggio [...] al concetto anatomico di malattia? Quali [...] medico [...] . La teoria [...] non ha dato immediatamente i [...]. Il passo successivo è [...] che definisce la malattia come cambiamento di [...] cambiamento nel comportamento. Anche il cambiamento di [...] troppo debole, non offre presa per combattere [...]. Per combattere la malattia è [...] meglio [...] mediante la causa. La scoperta dei microbi [...] molte malattie, introduce un nuovo concetto, che [...]. Dò un esempio: la [...] concetto clinico. Questo concetto clinico ai [...] in un altro che è quello di [...] caratteristiche particolari, con cambiamenti nel tessuto, i [...]. Nasce la tubercolosi, concetto [...] tubercolosi e la tisi sono lo stesso, [...] tubercolosi polmonare sono la stessa malattia per [...] descrivono, ma concettualmente, [...] sono due cose completamente [...]. La malattia adesso è [...] come un insieme di perturbazioni [...] di un microbo specifico, il [...] di Koch. Si vede clic tante [...] dalla tisi o dalla polmonite, sono anche [...]. Vero ò che [...] già prima. A differenza di prima, [...] causale si Ila un potente strumento per [...]. È un profondo [...] cambiamento questo. La gente non si [...] che la medicina fino [...] non ha cambiato praticamente [...] , lo di morbilità. [...] con un solo procedimento, la [...] è cambiato ve-. Ma dopo? Dopo con [...]. Dal pensiero arcaico, che [...] un «demonio» che penetra [...] al concetto dinamico di [...] qualcosa che fa parte [...] ci conduce attraverso un [...] di grande interesse, concludendo con le sue [...] malattia del nostro tempo, [...]. BERNARDINO [...] di quella che era [...] è dovuto [...] Una volta si viveva trent'anni, [...] media settanta anni, grazie alla [...] contro i microbi. In un certo senso [...] fine di questa lotta e se oggi [...] mondo occidentale tutti i microbi patogeni, la [...] prolungherebbe più [...]. [...] si ritorna ai punti [...] perché andando fino in fondo alla localizzazione, [...] della cellula, quando si arriva a una [...] malattia, si vede [...] dei meccanismi di regolazione [...] nuovo nasce il problema se il normale [...] non debbano essere situati a livello [...]. Paradossalmente la scoperta del [...] nel giro di dieci [...] alla riscoperta [...]. Il normale e il [...] possono definire solo in funzione del rapporto Ira [...] il suo ambiente e della caratteristica interna [...] gli antichi chiamavano temperamento, [...] zione. La malattia dipende in [...] e in parte dalle condizioni ambientali. La malattia che era prima [...] che entrava [...] poi un cambiamento [...] una [...] modificazione negativa, adesso è essenzialmente [...] co-' me un processo salutare, come una ricerca del [...] col quale [...] potrebbe ritrovare [...] con [...]. La malattia diventa qualcosa [...] quanto sforzo biologico. Esiste una correlazione fra [...] di malattia, che si sono susseguiti nelle [...] e la . /// [...] /// Prendiamo la teoria ippocratica [...] umori dei quali è molto importante la [...] la teoria dei giorni critici. Ebbene mai un medico del Nord, un medico che fosse vissuto ira Scandinavia, avrebbe potuto [...] una tale teoria delle malattie. Questo era possibile in [...] la malaria e le altre malattie con [...]. La metà delle malattie, [...] le varie forme, le varie espressioni cliniche [...] di certi parassiti. Quando cambiano le condizioni [...] concettualizzazione della malattia. Se oggi nel mondo [...] insiste sul concetto cibernetico della [...] malattie come una perturbazione delle regolazioni nervose. Oggi prevalgono le malattie [...] mentali : " malattie del sistema [...]. /// [...] /// Per esempio, . Oggi si sa che [...] più importanti sono come delle bombe a [...] tardi nella vita. Una volta non si [...] malattie uccidevano prima che queste potessero rivelarsi, [...] che la selezione naturale agisce [...] di certe malattie o [...] negativi. Questa funzione della selezione [...] accettata oggi anche da quelli che non [...]. Però è ovvio che [...] agire solo sulle difficoltà, sulle insufficienze che [...] la distribuzione di queste frequenze segue certe [...]. Se sappiamo questo, se [...] possiamo ricavare corollari molto importanti per capire [...] predire il futuro delle malattie, specialmente delle [...]. Un corollario è che [...] malattie mollo frequenti e che ogni popolazione [...] quattro malattie molto frequenti e poi, [...] lato, un gran numero [...] rare. Allora ogni popolazione si [...] può capire, in un certo senso, riconoscendo [...] malattie più frequenti. [...] romano aveva la malaria [...] malattie fondamentali, [...] tutta la storia [...] ò dominata dalla bilharziosi; [...] Medioevo [...] si può capire se non si capisce [...] lebbra. Il secolo scorso [...] "è completamente dominato dalla storia [...] tubercolosi. Oggi c'è il cancro, [...] malattie reumatiche, se si parla di Aids [...] è solo dal punto di vista della [...]. È una malattia che è [...] una metafora, e comunque non ò la malattia più [...] e probabilmente neanche lo diventerà. Il cancro invece o [...] sistema cardio-vascolare sono le malattie dominanti che [...] società. Attraverso il concetto di [...] Lei ba dato anche una [...] molto originale [...] epidemia di Aids, In che [...] consiste? Le [...] ricerche storiche hanno mostrato che [...] non è una malattia nuova. Non si può andare oltre, [...] la prima metà di [...] secolo, ma solo perché le [...] ce lo [...]. In ogni [...] caso la malattia ò più [...] epidemia che, come si sa, [...] verso il 1976-77 [...] riconosciuta solo nel 1981. La malattia, essendo dunque più [...] chia, la [...] causa, il virus, esisteva certamente [...] da uno o due secoli, perché le differenze fra [...] genomi dei vari ceppi sono tali che la deriva [...] esige almeno questo tempo. Allora la domanda che [...]. Uno ò il rapporto [...]. Questo virus non poteva [...] numero delle persone esposte era molto piccolo. Il virus si trasmette solo [...] del sesso e del sangue e le due vie [...] erano snellamente controllate. Il piccolo [...] : delle persone esposte favoriva [...] ceppi poco virulenti. Non era [...] del virus uccidere il [...] si sarebbe [...]. Ma quando diventa più [...] delle persone [...] il processo selettivo si [...] trasmissibilità e con essa anche la virulenza. Il virus diventa più [...] agisce adesso in questo [...]. Che cos'è [...]. Ma per tornare sul [...] questo il secondo fattore della mia spiegazione: [...] esistenti facevano da schermo e da ostacolo [...] nel [...]. La malattia difatti non [...] o sintomo [...]. Introdotto -a Roma o [...] Parigi [...] 1880 il virus [...] avrebbe provocato piccole epidemie [...] di tubercolosi: allora la gente moriva di [...] non si capiva perché. /// [...] /// Prima, come ancora oggi [...] Africa, [...] moriva di malattie [...] non allarmanti. Questo faceva da schermo [...] ma era anche un ostacolo [...] diffusione, perché in una popolazione [...] certe malattie come la tubercolosi, la lebbra, eccetera, le [...] da Aids [...] muoiono molto [...] più . Lo stesso progresso della medicina [...] portato alla luce e paradossalmente ìia [...] una malattia : come [...]. Le videocassette della Enciclopedia Multimediale [...] Scienze Filosofiche (collana «Filosofia e attualità») sono disponibili [...] numero verde 167803000. Il [...] 1 televisivo della [...] alla filosofia ò il seguente: [...] (ore 11,25-11. [...] «Che cos'è la filosofia?» 6-4-1993 G, [...] «Socrate» [...] 7-1-1993 E. [...] della morale» 8-4-1993 G, Sasso «Etica [...] politica» -. /// [...] /// Dahrendorf «Il futuro della democrazia» [...] 1,15) . [...] di giustizia» (ore 0. [...] «La morte» (ore 1,10) [...] 8-4-1993 N. Goodman «I simboli» (ore 1. Dai 5 marzo tutti i [...] alle ore 17. /// [...] /// Dai 5 marzo tutti i [...] alle ore 17. (0)
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