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Dopo quattro anni di [...] il nuovo cd del musicista LA TV DI VAIME In mezzo agli uomini senza nome di «Tutti [...] Ecco il testo di «Tutti [...] cuore», uno dei brani del nuovo, atteso [...] Francesco De Gregori, dal titolo «Prendere e lasciare». Vivono di vera luce [...] Come angeli in preghiera Sono le giovani sentinelle [...] sera Hanno lo sguardo feroce e innocente [...] dura dei criminali Vivono [...] occidente sogni marginali Oppure chiusi dentro [...] Fanno buchi nella notte Fino [...] passare e scoppiare nella braccia rotte Alcuni [...] nella testa Ma non gli piacciono le [...] Tutta [...] vita una musica in testa in cerca [...] E [...] hanno, tutti hanno Tutti hanno un cuore. Il coprifuoco comincia ogni [...] E le misure sono eccezionali Riconosciamo gli [...] verbale [...] o dalle impronte digitali Ma [...] scrivono nei libri di testo E non [...] giornali Questo presente ogni giorno lo stesso [...] uguali E poi li vedi prima ancora [...] Gente [...] viene da fuori Scavano tra la terra [...] per chissà quali tesori Nella spazzatura del [...] Uomini [...] nome Cercano un pezzo di specchio da [...] riflesso del sole E tutti hanno. Tutti hanno un cuore. [...] di marescialli SE È VERO [...] dicono i giornali, la prossima stagio-ne di [...] di polizieschi: cinque o [...] puntate, ambientate per lo più in caserme [...] infer-no di sirene di gazzelle e pantere [...] diluvio di dichia-razioni dei protagonisti prossimi venturi: «La [...] non sarà come quella del maresciallo Roc-ca», [...]. Non ne dubitiamo, così [...] che, agli intervistati, piacerebbe e come un [...] ottenuto da Proietti [...] C. Si prevede [...] di vicende drammatiche «hard», [...] fila di primi pia-ni di duri con [...] di bocche con la piega amara dalle [...] come pi-stolettate. Commissari, [...] agenti, de-tective privati (questi [...] poco credibili nella versione italiana, ma si [...] come se esistessero sul serio: ci si [...] in patetici trench e si dà loro [...] dimenti-care, come si usa. Spesso trascorso nelle fila [...] quale sono stati cacciati non si sa [...]. E se li avessero [...] erano imbecilli?): una pacchia, sulla carta. Certo, dopo Gigi Proietti, [...] ve-dere degli uomini della legge vir-tuali riconoscibili [...]. Domenica scorsa [...] con-clusa la serie gialla «Occhio [...] con Gene Gnocchi. Potremmo non [...] lo so. Ma sembrerebbe una sorta di [...] ambiguamente interpretabi-le. Le storie erano firmate [...] di sceneggiatori: si sa co-me vanno queste [...]. Ogni singolo episodio viene [...] uno o due firma-tari per volta. Gli altri fungono da [...] il cambio, a staffetta. Sparare nel mucchio, se le [...] vanno male, non è sportivo. È cu-rioso però [...] della committenza che, forse, [...] numero degli autori sia propor-zionale alla funzionalità [...]. Il risultato invece è di [...] preoccupante discontinuità narra-tiva. [...] de-gli stili si sono [...] comuni mi-ca da ridere, come si dice [...] leggeri. I pappagalli che parlano [...] vec-chia sit-com americana, le bambi-ne sapute che [...] non si reggono più; [...] macchietta del poliziotto con gli ac-ciacchi [...] (ancora?), [...] rigorosamente scapolo con difficoltà [...] al suo carattere bizzarro e creativo, quasi [...]. Facile, certo, parlare dal [...]. Ma siccome mi son [...] «di dentro», inglobato nelle pattuglie di scrittori [...] ad un paio di riunioni in tutto [...] poi insieme sui titoli di te-sta, posso [...]. Fir-mare una serie in [...] perso-ne ha anche dei vantaggi. Si fa mu-ro contro [...] scoraggia-no gli avversari: un [...] come in [...] del collega (ah! I sospettati di un [...] gli abitanti del paese [...]. Ma nessuno vie-ne punito [...]. Così per «Occhio di [...] a chi attribuire certe scelte, si tira [...]. Conviene aspettare [...] occasione, quando il gruppo [...] si potrà capire chi era-no i colpevoli [...] innocenti. Perché, in quella moltitudine, qual-che [...] ci sarà di sicuro. Disco di tante chitarre [...] parole, denso di canzoni e di suoni [...]. Rigirarsi tra le ma-ni [...] De Gregori fa sempre la strana impressione di [...] di verificare insieme a un amico i [...]. La ghigna truce che Francesco [...] re-tro della copertina Prendere e la-sciare (Columbia, [...] intenzioni bellicose, esat-tamente quel che le rose [...] e quel che si annuncia è un [...] De Gregori, ora piegato su melo-die tranquille [...] scalpi-tante sulle scale di un [...] di scuola [...] a tratti mor-bidissimo su [...] che riportano al De Gregori [...] Fran-cesco! Proprio su questo termine, [...] premessa, perché spesso la parolina odiosa stava [...] nella tradizione italiana, un primato della parola [...] inve-ce è parecchio che De Gregori batte [...] alla quale non a [...] una manciata di dischi dal vivo. Il singolo di [...] di Dio, che già si [...] beccato inspiegabili rampogne da certi ambienti cattolici, è indicativo [...] una grinta notevole e di innova-zioni ritmiche (una certa [...] metallica che insegue il brano, come [...] lontana di steel [...]. Si aggiunga in più [...] fondamentale di Corrado Rustici, che [...] le chitarre (anche trattate, anche il [...] anche le programmazioni) e [...] «leggero» delle tastiere di Da-vid [...]. Ma la gradevolezza del [...] dalla scansione dei brani, così che al [...] Compagni di viaggio, dove la voce di France-sco [...] accordi [...] è il caso di [...] ammorbidisce tutto, si passa [...] Rosa [...] che sembra un cammeo [...] preghierina [...] e altro. Ma ecco arrivare, subito [...] dei toni, [...] più mosso del disco, Tutti [...] cuore, sunto, e dei migliori, di quello [...] De Gregori sa fare con le parole. Ballata aggressiva, velo-ce e [...] la voce di Francesco sa forzare anche [...] canoni noti e la sintesi sa volare [...] parole semplici e metafore lineari («Alcuni hanno [...] te-sta -ma non gli piacciono le pa-role»), [...] un futuro tanto futuribile da sembrare un [...] piuttosto spaventoso. E segue poi, lunga, [...] più ballata del disco, [...] puro. Il guanto, lunga cavalcata [...] immaginifico condotto da un arpeggio tranquillo che [...] sfumature di steel [...] (Bruce [...]. Sembra, in questo episodio, [...] altre canzoni lun-ghe, che la voglia di [...]. [...] narrativa che ne Il [...] sotto [...] sottile, si trasforma in-vece [...] e rit-mato in Fine di un killer, [...] passa in cui Francesco gio-ca al cantastorie, [...] banjo, la cadenza popolare, un vero salto [...] porta il De Gregori che conosciamo un [...] suo seminato, a cer-care altri ritmi, a [...]. È la ballata, comunque, [...] e dolce, quella che ri-torna più frequentemente; [...] caso di Prendi questa mano, zin-gara o Baci [...] Pompei, mentre fa eccezione quella [...] che sta a metà [...] al-pino e il blues dolente, con la [...] pedale e la chitarra acustica trattata. Si chiude [...] «vero» con Battere e levare [...] sì vero e proprio quadret-to [...] forse il più [...] di tutti gli episodi del [...] un piccolo fremente, dol-cissimo arpeggio di chitarra sulla vita [...] e tutto il resto che [...] rimane inchiodato in testa e che continua a scorrere [...] quan-do [...] nota se [...] andata. Il disco «vero» dicevamo. Sì, perché nonostante le [...] del vostro lettore cd [...] i brani sono 29 (per 79 minuti [...]. Succede infatti (già lo fecero Nir-vana e altri), che il cd tace per quasi una [...] e poi parte una [...] di Battere e levare in-trodotta [...] ancor più dolce, se possibile, di prima; e anche [...] ripresa strumentale di Jazz, la canzone, contenuta nel disco [...] versione cantata, che più si stacca [...] comples-sivo [...]. Alla fine, Prendere e [...] di un disco com-plesso, maturato a lungo, [...] Francesco [...] di innovare e [...] come meglio crede, di [...] canoni e di [...] in assoluta tranquillità. [...] da pensare che più [...] sia pensato per le platee dei concerti. E un [...] di una dozzina di [...] Montichiari, Brescia, il 16 settem-bre) è infatti [...] sa che Francesco ha preso pa-recchio gusto [...] e il nuovo disco gli fornirà, se [...] per il palco. Dopo tanto macinare musica [...] Francesco De Gre-gori torna a fare un disco [...]. Esce domani in tutta Italia Prendere [...] lasciare, nuova tappa di un viaggio, già [...] di Dio che corre [...] le frequenze radio del paese. Un disco comples-so, in cui Francesco ostenta grinta da [...] a carezzevoli arpeggi e ballate [...]. Dal 16 settembre, comincia [...] con dodici date. /// [...] /// Gli orrori del presente [...] del futuro nei testi delle canzoni Le [...] occidente» [...] «parola universale» si pre-sta [...] una lingua a evol-versi in innumerevoli forme. La parola compare nelle [...] più vicine appaiono ai nostri gior-ni musica [...]. La riflessione in corso [...] prende la musicalità, [...] del suono e il [...] dallo sconfinamento della rima, della frase, del [...] e canzone. Negando la definizione di scrit-tura [...] e bassa che pare anacro-nistico, [...] nelle strofe [...] una stoffa che svela trama [...] ordi-to, la doppia direzione che prende il pensiero e [...] suo essere in atto. Autori di canzoni e [...] chi si prova con [...] rimane nel suo ambito di appartenenza ma [...] di spiegare il tempo del mondo e [...] in parti-colare. De Gregori, di cui [...] il nuovo lavoro proprio in questi giorni, [...] altro spun-to per approfondire la questione. Quando mesi fa, [...] che nel mio libro erano [...] due sue canzoni trasposte in rac-conti, Francesco mi disse [...] essere particolarmente felice che venisse apprezzato, [...] il tremendo faticare che sta [...] pro-durre senso e poesia in pochissi-me righe, nel dare [...] alla pro-pria voce che la offre ad altre voci [...] con il vincolo da una par-te e [...] che solo note e lettere [...] produrre. Gli ri-sposi che il [...] era di cimentarmi con la graticola della [...] trova-vo stimolante la sintesi. Anche in questo cd Francesco [...] smentisce. Dietro alla sem-plicità [...] lavoro, tanto. Agnello di Dio e Compagni [...] due dei [...] brani, sottintendono la [...] capacità di pennellare le [...] e la controparte di fiducia e amore [...]. E lui sceglie di [...] del presente, non negando la propria parte [...] ciò che è stato e costitui-sce la [...]. Lo fa da luoghi [...] italiani con quella nomina-zione di stelle alpine [...] le sentinelle di Tutti hanno un cuore [...] occidente». Un occidente davanti al [...]. Un futuro, il futuro [...] personale che pongono doman-de alle quali non [...] rispondere se non con il respon-so di [...] con [...] di un essere femminile [...] tutte le canzoni di De Gre-gori diventa [...] forza. Tanti anni sono passati, [...] che traduceva la sconfitta [...] di Rimmel in un [...] opta oggi per una lingua che semplificata [...]. La [...] voce, sempre la stessa, è [...] pronta a raccontare come un [...] che si fer-ma [...] della strada, la [...] e la nostra avventura del [...]. Osserva, come sempre, con [...] chi sta da parte, chi non riesce [...] mondo o ne è stato espul-so. Outsider si chiamano, per [...] coerenza con le proprie idee. Osserva, come sempre, con [...] adesso raddolcito una sentimen-talità che non serve [...] ma a dare indicazioni, rotte, ritmo e [...]. Il malinconico vagare di Fran-cesco [...] minime e massime ce lo fa sentire [...]. E la musica che [...] «Storie», laddove la Sto-ria siamo e resteremo ancora [...] a darci una culla, per un attimo, [...]. La [...] rabbia, in parole e [...] sempre, con dolcezza. /// [...] /// La [...] rabbia, in parole e [...] sempre, con dolcezza. (0)
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