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Edith [...] alla madre» [...]. Non si sa [...] neppure se sono davvero libri. O lo sono in [...] astratto, bibita. A questi libri non [...] pregi di bellezza. O d'arte, vale a dite [...] di tecnica. Non si va alla [...]. In genere si tratta [...] non debbono [...] conto di sè ad [...] se stessi, ma che avvolgono il lettore [...] ampio e molteplice, cervello cuore fegato stomaco, [...] misura fisiologica; un coinvolgimento tale che alla [...] preoccupazione categoriale. Non mi sembra di [...] dico che uno di questi libri è Lettera [...] di Edith [...]. Ciò non significa che [...] libro, ma è un libro che non [...] e giudicato come gli altri. E, prima di tutto, [...] dello stesso autore. E non perché i [...]. Al contrario, da Chi [...] così, trent'anni fa ormai, a Andremo in [...] Mio splendido disastro), alle poesie di Tatuaggio [...] In [...] del padre, tutta una carriera insomma, la [...] ha ossessivamente ripercorso gli [...] la stessa storia, di [...] storica. Erano il racconto, ripercorso [...] di una spaventosa esperienza, il [...] «narrato» di una immane tragedia collettiva, nella quale si [...] di una [...] con la scomparsa di una [...] (la contadina ebrea Edith diventa [...] e va a vivere in [...] grande metropoli, secondo le regole normative di [...] civiltà). [...] di Auschwitz FOLCO [...] di libri come quelli, [...] di riuscita letteraria, [...] se ne sono letti [...]. Quelli di Primo Levi, [...] noi sono diventati addirittura un [...]. A me pare invece [...] Lettera [...] madre non appartenga a questo genere. Me ne rendo conto nel [...] in cui dovrei [...] e [...] che è un libro non [...]. Si può recensire II Padre [...] Perché di questo si tratta e non del [...] chi è statò allattato col latte di Auschwitz [...] delia [...]. Ecco, mi son provato [...] del libro e non ci sono riuscito, [...] era sempre [...] cosa». [...] è davvero tale, perché [...] intersecano, continuamente varie linee direttrici: il rapporto [...] e la figlia, tra la figlia e [...] i fratelli e la comunità paesana e [...] e I compagni di [...]. Cui [...] un marito, una suocera, i [...] gli amici, [...] suicida, Levi, il «dopo», il [...]. Con un fortissimo connettivo [...] autobiografico, per di più: «Né tu né [...] tu andavi nel gas e io ai [...] famiglia di contadini ebrei deportati nei lager. Da quel mo-mento incomincia [...] tra figlia e madre, alla ricerca della [...]. Ma tutto questo non [...] non è vero che le cose stiano [...] linee che si intrecciano portano altrove, in [...] un altro disegno con il loro [...]. Hanno il controcanto presente e [...] e ingombrante [...] de) [...]. Sono metafore la madre, [...] fratelli, gli aguzzini, il lager? Certo che [...] crescono anche in una complessa progressione geometrica. Non sono «semplici». Nel senso che tutti [...] poi a precipitare in un profondo [...] et [...] che è più reale [...] storia, che diventa quasi indifferente o episodica [...] Auschwitz compresa. Però Auschwitz c'è, esiste [...] come la morte e la paura della [...] vita e i sentimenti e le pratiche. Certo, «chi mai potrà capire Auschwitz?». Chi mai se non [...] da questo momento che [...] maggiori. [...] nel profondo, e [...] dotto al nocciolo, si tratta [...] un incontro [...] co, [...] per la madre, nel contesto [...] metaforizzata condizione umana. Però al tempo stesso [...] nella storia ma nella [...] comprensione, con un misto [...] colpa e di vergogna di sé. E, [...] con un senso di esclusione. Se non per sentimento. Certo, il patetico vi [...] strazio, ma è un patetico purificato [...] dalla testimonianza. Niente a che vedere [...] Levi. Quello eh? Edith Brock ha [...] è uri esercizio mortale, come se [...] se attraversato una piazza su [...] filo teso a trenta metri [...] senza rete. Il risultato è un [...] la categoria del bello come incongrua. /// [...] /// Una solidarietà naturale Una [...] cavalier pulzella» [...]. Cosi scrive [...] Durava nelle Memorie del [...] sintesi della [...] singolare [...] di semplice soldato e poi [...] capitano di cavalleria nelle [...] dell'esercito russo durante le guerre [...] Tra il 1807 e II 1812. [...] documento autobiografico di straordinaria Ioni [...] Incisività che, secondo quanto osserva la curatrice e traduttrice [...] volume Pia Pera, [...] di [...] Mone [...]. [...] Durava (1783-1866) avrebbe appunto [...] destino che ti suo ceto e 11 [...] se non [...] Intervenuto nella tua vita [...] gesto di [...] della madre che. La piccola resti miracolosamente indenne, [...] con saggia decisione il padre pensò bene di [...] alle [...] materne per [...] quelle di un certo [...]. [...] coltiva nella piccola [...] uno sviscerato amore per [...] e cavalli di ruta, Pur rifiutandosi dunque [...] Ogni [...] di raffinata [...] femminile, la regina lu [...] ornai [...] di 18 inni, a [...] un certo Cerne», dal quale ebbe [...] )803 anche uh figlio. Ciò non le Impedì [...] ben presto In asso II bambino e II [...] dòpo una breve permanenza nella casa paterna, [...] volta per unirsi, sotto mentite [...] maschili e col falso [...] I Aleksandrov, a un reggimento di [...] cosacca, percorrendo [...] di Uh decennio una [...]. Tornata alla vita civile [...] veri identità, [...] pensò bene di darsi [...] sicuri racconti e soprattutto queste Memorie che [...] un lettore difficile [...] al quale [...] aveva sottoposto Il manoscritto [...] II fratello Vasili). [...] istante, scrisse il gran-e poeta [...] . [...] non si era certamente [...] per il lettore di oggi le Memorie [...] una lettura di notevole Interesse, probabilmente anche [...] II [...] carattere di cronaca di guerra . Sfortunatamente, è Improbabile che [...]. Tra i guai di [...] possiamo certamente elencare la rottura [...] con [...] naturale e la devastazione [...] gli stress di [...] competitiva per tutti, uomini [...] una condizione di subalternità delle donne rispetto [...] molte situazioni sociali. Mà c'è [...] causa di questi mali, [...] meno un nesso che li lega e [...] sperare di [...] In un sol colpo, [...] far dei progrèssi [...] su tutti i fronti? Carolyn [...] in un suo libro [...] Italiano da [...]. La morte della natura, sostiene Co almeno [...] qualcosa [...] genere. Donne e ambiente, spiega [...] «sono unite da [...] millenaria, [...] che è persistita [...] corso della cultura, della [...]. E la contemporaneità tra il [...] di liberazione [...] e quello ecologista [...] fóndati novi sili dòminio v [...] donna e sulla natura considerate come risorse, ma sul [...] di entrambe. /// [...] /// In termini più generali [...] concezione della natura come di un organismo [...] di tipo biologico: una simile concezione è [...] resistere ad una [...] indirizzata allo sfruttamento, perché [...] di cicli periodici che [...] di un ricambio autoregolato, e così [...] si sa, questa immagine [...] organismo è venuta menò con la rivoluzione [...] ha sostituito una concezione radicalmente diversa: quella [...] le cui parti sono tutte monotonamente simili; [...] a somiglianza dei prodotti della tecnologia umana, [...] (amento, proprio perché questo [...] per cui viene costruita una macchina inanimata [...] utente non può provare simpatia o pena [...]. [...] parte, la rivoluzione scientifica [...] meno concomitante [...] di mercato, che introduce [...] e familiare, in tutta la società ma [...] la natura, la competizione, [...] il dominio. Ali idea di ciclo [...] MARCO [...] autoregolato il nuovo pensiero [...] di un progresso, lineare continuo, che non [...] di naturale, ed è invece dichiaratamente artificiale: [...] più I ritmi naturali periodici, ma è [...] le tappe delia progressiva vittoria [...] sulla natura. Le metafore [...] non sono più quelle [...] del corpo organico: sono quelle dello sfruttamento, [...] lotta o della guerra vera e [...] suo corredo ai macchine [...]. E là donna, la [...] stata scocciata dalla natura, nella società [...] «perde un ruolo economico [...] come la; natura è ridotta a «risorsa [...] per ristorare [...] sottoposto agli stress di [...]. Con questo il cerchio si [...] e sembra che [...] « . Inversamente, sembra che tra II [...] delle donne e II movimen-to ecologico debba naturalmente stabilirai [...] alleanza: entrambi «sono fortemente [...] verso i costi della [...] petizione, [...] edel dominio derivanti dal modus [...] di [...] in natura e la Socìétà [...] è stata una selene za [...] nel denunciare [...] mente le conseguenze di una [...] incontrollata associata al capitalismo, alla tecnologia e al progresso, [...] che negli ultimi due secoli [...] stati considerati con reverenza nella cultura occidentale. Essa ha insistito sul [...] In armonia con i cicli della natura, [...] mentalità lineare di un continuo progresso orientato [...]. Messe cosi le cose, [...] simpatia per il tentativo della [...] Non siamo tutti convinti [...] ha quanto metto dei difetti, che le [...] subordinate agli uomini e che la natura [...] E certamente possono esistere delle forti parentele concettuali [...] si possono addurre a [...] convinzioni; forse esse esprimono anche una stessa [...]. Ma la [...] sta cercando di fare [...] che non perorare tre cause solidali tra [...] di dimostrare che esiste un nesso concettuale [...] scientifica, con la [...] sostituzione della metafora meccanica [...] nella concezione della natura, la condizione di [...] e lo [...] mento incontrollato della natura. Devo dire francamente che [...] mi ha convinto. Certo, la [...] raccoglie una quantità di [...] riale il quale [...] nella [...] zione voluta. Certo, esistono delle [...] morte della natura» Garzanti [...]. E alcuni nessi sembra in [...] che possano [...] anche dimostrati; Ad esempio, c [...] altro un nesso tra lo [...] della [...] ra e la [...]. La simpatia ci suggerirebbe [...] soffrire e di non [...] gli animali, mentre la [...] richiedere questa crudeltà: ma quando si riconoscesse [...] sono in realtà solo delle macchine incapaci [...] piaceremo dolore (le loro apparenti [...] di dolore altro non [...] cigolìi che può produrre una macchina poco [...] qualunque preoccupazione viene meno, e noi possiamo [...] molto più tranquillamente. Innumerevoli altri esempi analoghi [...] -esempi, ripeto, che sono [...] e rendono la lettura [...] varia e piacevole. Ma la tesi della [...] è una di quelle [...] molto fotti. Non è sufficiente mostrare [...] di marcato ha coinciso [...] distruttivo del territorio in molte regioni [...] per stabilire che esiste [...] tra le due cose. Bisogna quanto meno dimostrare [...] che [...] sfruttamento non esisteva in [...] -ad esempio nel mondo classico -e (b) [...] Si danno esempi di economia di mercato in [...] accuratamente conservato nei suoi equilibri naturali. [...] non è sufficiente citare [...] alla rivoluzione scientifica, o degli indiani [...] che motivano il rifiuto [...] della stessa agricoltura con il rispetto per [...] comune madre, per [...] re dimostrata [...] immagine materna -rispetto e [...]. Infatti bisogna stabilire anche [...]. Ma è la stessa [...] che ci [...] ma (con notevole onestà, bisogna [...] conoscere) che lo sfruttamento o [...] dirittura la distruzione delle foreste [...] già cominciata in tutto il Mediterraneo in età classica; [...] se esistono regioni in tutta Europa in cui [...] di mercato ha coinciso con [...] mento drammatico dei suoli, con [...] seguenti carestie, tuttavìa almeno nella prospera e capitalistica Olanda [...] benessere [...] si [...] ad un reale [...] del [...] che il mito [...] dell'oro si sviluppa, insieme [...] retorica della [...] nutrice (e una religione in [...] le divinità telluriche [...] quando [...] del ferro sta imperversando: i [...] fanno uso di tali immagini per esortare alla pace [...] quindi alla cessazione [...] estrattiva del ferro a scopi [...] ma Sembra molto improbabile che quelle immagini abbiano esercitato [...] un controllo etico sul comportamento verso la natura». E la concezione organicistica [...] forse significato per la donna una posizione [...] di quella [...] dal meccanicismo? Quello che [...] il sommo organi-cista, Aristotele, può [...] dubitare. E ancora, lo sfruttamento [...] intrinsecamente legato [...] capitalistica? Ma e la [...] a sostenere che la [...] prima [...] di mercato, sancisce la [...] sfruttamento della natura -una tesi, va detto, [...] autori autorevoli. Infine, la [...] sostiene che «si deve [...] di altre scelte, di filosofie alternative e [...] plasmati . Sarà cosi, ma mi [...] avvertire [...] progressista di Platone 0 [...] Menenio Agrippa; e temo anche che la vita delle [...] unite, cooperative, organiche» in cui viveva la [...] nel 500 fosse un By soffocante. No, grazie, preferisco [...] York. Un saggio che ricostruisce [...] più significative vicende del consumo di letteratura [...] Ottanta in Italia, che mette ordine in [...] quanto confuso, che imposta una rigorosa analisi [...] quadro generale delle sue interazioni multimediali, e [...] anche proposte di notevole [...]. Questo è, tra le [...] libro di Alberto [...] già brillantemente [...] nel campo della critica [...] sul mercato letterario. [...] parte dalla constatazione della [...] centrale («di polarizzazione di interessi e di [...] senso [...] che il romanzo italiano [...] consolidato negli anni Sessanta Settanta, con «un [...] tipo [...] corrispondente alle attese di [...] relativa omogeneità, e separato comunque dagli altri [...] cinematografici nella domanda del pubblico stesso. Quel romanzo medio [...] Castellaneta e altri) conosceva [...] già negli anni Settanta, per [...] di un romanzo italiano [...] Frutterò e Lucentini al Nome della rosa [...] per [...] di un [...] americano molto consonante con [...] film di successo; tutti prodotti letterari che [...] un pubblico più differenziato e ampio, e [...] crisi più radicale. Si verrà scoprendo infatti [...] costantemente, tra il 1979 e [...] (nonostante il fenomeno Eco), [...] mercato della narrativa italiana, aumenta per contro [...] e crescenti un «bisogno di [...] che viene soddisfatto diversamente, [...] gamma di prodotti seriali, intercambiabili tra loro [...] nel consumo; dalla soap opera alla telenovela [...] Harmony (al quale [...] forte anche di precedenti [...]. Non c'è perciò soltanto [...] massa dei consumi culturali che prescinde dai [...] quella stessa segmentazione di consumi, frantumazione di [...] di livelli, investe la stessa editoria del [...] nel suo insieme, accentuando [...] del romanzo medio. Alla quale crisi, spiega [...] libraria che ambisce al [...] equivoca «qualità» cerca di far fronte con [...] o ad altre formule: i [...] dei sentimenti», i galatei, [...] revival o ricorrenze, le grandi firme giornalistiche, [...] un ambiguo scambio tra generi e linguaggi [...] sempre a uno «stile medio» e che [...] logica generale del [...]. Ma [...] spiega altresì, con un [...] efficacia e acutezza, come in realtà Eco [...] un «prodotto [...] dalle molteplici possibilità di [...] lettura, per quella che sarebbe stata la [...] mercato culturale degli anni Ottanta; un prodotto [...] il lettore «colto» e per il lettore [...] ma anche per alcuni strati dello stesso [...] sistema multimediale. [...] conclude, anche a nome [...] da lui citati, che manca ancora in Italia [...] capace di «rispondere con un testo scritto [...] cresce parallelamente alla società [...] consumi di massa, di richieste di massa, [...] esiste potenzialmente, anche per la letteratura, "un [...]. Un romanzo cioè, costruito [...] con intelligente equilibrio tra committenza e scrittura, [...] alla «lettura» che alla -letteratura», più a [...] Alberto [...] narrativa consumata» [...]. E tutto questo, come [...] intitola il suo ultimo [...] Manzoni», il grande scrittore cioè che sappia veramente [...] romanzo «per tutti». È una proposta difficile [...] che rischia continuamente di scivolare negli stessi [...] evitare: la «qualità» e la subalternità. Ma il problema che [...] sempre aperto. Resta una possibile obiezione. [...] enuncia ma non approfondisce il [...] problema dei dislivelli sociali e intellettuali, il carattere sostanzialmente [...] libraria in Italia, che è [...] una ragione importante [...] (da [...] con sicurezza colto) di tanta [...] affannata atta ricerca del successo. [...] e la musica» La Nuova Italia [...]. [...] alcuni degli scrìtti che II [...] fra il 1884 e il 1915 su [...]. /// [...] /// Nel cinquantenario della morte [...] D'Annunzio [...] volume dalla lettura [...] in cui il critico [...] posto alio storico, lasciando però intravedere qua [...] Il [...] graffi di Unghie non retrattili, non è [...] al [...] quanto piuttosto alla musica [...] volontario. [...] in quanto tale, non [...] celebrazione, bensì alla costante curiosità propria di [...] gusto e del costume musicale quale ì Rubens Tedeschi. Materie -gusto e costume [...] prima o poi incontrare la personalità di Gabriele D'Annunzio. Seguendo passo passo le [...] Vate, la presenza costante della musica nei suol [...] cauti [...] col mondo [...] seguiti dal destarsi improvviso [...] l'autore ci porta a spasso per il [...] a cavallo fra I due secoli, fino [...] alla fatale metamorfosi di D'Annunzio da uomo [...] uomo [...] ai suoi sforai per [...] con una generazione di musicisti come Malipiero [...] Casella, [...] sempre più ormai, sono capaci di camminare [...] gambe, che tendono semmai a capovolgere quel [...] poeta aveva sempre intrattenuto con musiche e [...] che si serviva degli operisti per rinnovare [...] e rinsanguare le sué finanze, il Comandante [...] per i giovani che cercano appoggi e [...] loro progetti dì rinnovamento. La verità di questa [...] Tedeschi sta nella disincantata, sottile amarezza che [...]. Plagiario, incompetente eppure coltissimo [...] un lato; generoso ed entusiasta ma anche [...] sono questi gli estremi contraddittori di D'Annunzio [...] dapprima come romanziere, si identifica nello Stelio [...] de II Fuoco e [...] musicale, librettista, persino -con La Parisina -per [...] Mascagni [...] del verismo più «plebeo» cui in precedenza [...] grazioso titolo di «capobanda». È il disagio di [...] scuola musicale e musicologica, [...] troppo grandi per [...] adeguatamente [...] le altisonanti apoteosi proclamate [...] -ed [...] resasi incapace di assumete [...] propria orbita culturale la specificità del linguaggio [...]. Terra di epigoni, quella [...] D'Annunzio, [...] poeti e di musicisti, In cui gli [...] modo per comprendere il linguaggio degli altri; [...] di separatezza da cui è stato cosi [...]. /// [...] /// Terra di epigoni, quella [...] D'Annunzio, [...] poeti e di musicisti, In cui gli [...] modo per comprendere il linguaggio degli altri; [...] di separatezza da cui è stato cosi [...]. (0)
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