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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 438307802.

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Seguono le immagini della [...] tedesco Oscar [...]. ///
[...] ///
È quello di Mosè [...] oggi giudice della Corte [...] Israele, che si salvò lavorando per [...] come disegnatore e come [...]. Lerner alla stessa maniera [...] in «Pinocchio», tira giù dalla parete un [...] il vero volto di Oscar [...] un uomo come tanti [...] di tanti altri (bevitore e donnaiolo [...] cui il destino offrì [...] diventare un «giusto». Per questo [...] è sepolto in Israele [...] tomba sta scritto «Chi salva una vita [...] intero», che è il suo epitaffio e [...] da Spielberg per tutto il film. Il servizio sul cimitero [...] stato realizzato [...] Gabriele Romagnoli, che ci [...] che ospita i nomi di tutti i [...] racconta alcune delle loro incredibili storie. In conclusione dello «Speciale» [...] Spielberg stesso si rivolge al pubblico, alle [...] per [...] alla visione di una [...] non nasconde niente di quello che accadde, [...] cose al di là dei limiti della [...] della possibilità di credere. Eppure in questo momento [...]. Po-che parole, queste, che [...] la strada della memoria. Non [...] che tutto accada allo [...] passato eppure proprio nei giorni in cui [...] Europa (magari soltanto attraverso freddi para-metri monetari) il [...] totalitari resta sempre in agguato. Proprio nel momento [...] verso un progressivo dissolvimento pare [...] il [...] quasi in un rigurgito di [...] violenza. Certo se non vi [...] economiche probabil-mente non vi saranno neanche pericolose [...]. Ma vorrei ricordare quanto è [...] fa. Non tanto e non [...] di-menticare che in Europa è stato portato [...] genocidio più terribile e pianificato causato [...] razziale aberrante nazifascista contro [...] che [...] uomini donne e bambini [...] dalla guerra. Prima era toccato in Germania [...] agli omosessuali, agli zingari [...] via in un grande e terribile contagio [...] popoli in un assassinio di massa che [...] solo con il suo nome: la [...] (sterminio) degli ebrei [...] (e non olocausto: nessun [...] un quadro di morte che ha visto [...] del secondo conflitto mon-diale quasi venti milioni [...]. Può sem-brare banale: talvolta [...] il pro-blema nazismo agli ebrei. Invece il totalitari-smo europeo ha [...] in [...] ed è stato una minaccia [...] per ogni essere umano. Questa minaccia, oggi sempre [...] da esorcizzare completamente eppure resta carica di [...]. A [...] di distanza il compito [...] memoria non è più quasi affidato ai [...]. E allora ricordare diventa [...]. Adorno ha scritto che [...] Auschwitz [...] poesia era finita. Ora a decenni di [...] e letteratura si impossessano di questi grandi [...] li trasformano in «fiction». Tutto questo può contenere [...] per perpetuare il mo-nito in ricordo anche [...] in prima serata senza [...] può diventare un momento impor-tante di sospensione [...] del quotidia-no. Non un programma televisivo [...] altri, bensì qualcosa di speciale, di diverso. Ma non deve essere solo [...] un film, [...] per riflettere. Occorre che nelle scuole [...] termini mai. Così come occorre che [...] ricordo di ieri non si esaurisca nella [...] giorno. Tutto questo sarà possibile? Sarà [...] la memoria non si sclerotizzi e poi [...] perdere il proprio con-torno originale e dissolversi? Dopo [...] di un uomo simbolo come Primo Levi [...] ancora più difficile. Sempre di più chi può [...] un contributo deve [...]. [...] visto in televisione in [...] telespetta-tore può essere [...] per dare nuova forza [...] che pur lontano deve essere sempre presente [...] Europa simili tra-gedie contro altri uomini indifesi, siano [...] immigrati di ogni tipo, non debba-no ripetersi. ///
[...] ///
Sterminio in prima serata Abbiamo [...] molto af-fascinante -anche se, magari, un [...] «in posa» -la foto [...] Steven Spielberg che vedete in questa pagina. È stata scattata in Polonia, [...] riprese di [...]. Il set riproduce una delle [...] di Auschwitz. Dietro il regista, seduta, sta [...] comparsa. Spielberg è accovaccia-to, con [...] assorta, e riflette. For-se pensa semplicemente a [...] ma sembra che su di lui pesi [...]. Era [...] del [...]. E per Spiel-berg i [...] giorni, erano due: uno professionale e uno [...]. E [...] a distanza di quattro [...] in cui [...] passa in tv, aiuta [...] cose sul regista e sul suo straordinario [...]. Steven Spielberg, in quei [...] la carriera. E questo è il [...]. Mentre gi-rava [...] in Polonia, nel-la lontana California [...] amico George Lucas sedeva di fronte ai [...] lavo-rando al montaggio di [...] Park. I due erano [...] in contatto. Spielberg riceveva i materiali [...] Park sul set e [...]. Con un genio degli [...] Lucas, era tranquillo, ma [...] era pur sempre un [...] che nella stessa estate [...] sarebbe giocato, al [...] la reputazione (com-merciale) di [...]. [...] Spielberg realizzava in Europa [...] grossi divi né effetti speciali, in bianco [...] oltre tre ore, che avrebbe detto una [...] una cosa a cui il regista teneva [...] avrebbe stabilito, una volta [...] Steven Spielberg era an-che un regista serio, [...] straordinario intrattenitore. [...] stati precedenti (Il colore viola, [...] del sole) ma erano andati [...] così e, comunque, non era la stessa cosa: [...] di mezzo [...] ovvero ciò che è impara-gonabile [...] qualsiasi altro evento nella storia [...]. E, con ciò, arriviamo al [...] fardello. Come ha raccontato in [...] Steven Spielberg ha capito di essere ebreo solo [...]. La [...] famiglia [...] allevato da americano. [...] era lonta-no almeno quanto [...]. Cre-sciuto in un ambiente [...] che è il vero spazio urbano e [...] che ha magnificamen-te raccontato in film come [...] o come E. Fare [...] per il regista dei [...] di Holly-wood, è stato anche un modo [...] conti con se stesso, di riap-propriarsi di [...] di [...] e -soprattutto -di [...] degno. Questo è il senso [...] della filmografia di un [...] e tanto importante. Ma, naturalmente, il film [...] là di questa lettura. Il fatto che vada [...] in tv, con tutte le caratteristiche [...] è altamente simbolico. Nel giro di pochi [...] La tre-gua di Francesco Rosi -e purtroppo [...] Spielberg sarà im-pietoso per il film italiano [...] commemorato il decennale della morte di Primo Levi, [...] ha chia-rito [...] del suo suicidio, è [...] di Berlino, e poi [...] lo straordinario documentario Memoria di Ruggero Gabbai, [...] di Auschwitz. In più, [...] dei Savoia che firmarono [...] ha detto le idiozie che tutti ben [...]. Qual è, [...] di questo quadro, il [...] film come [...] Da un lato ci [...] di Piero Terraci-na, ebreo romano, sopravvissuto ad Auschwitz, [...] nel marzo del [...] quando il film uscì [...] Italia: «Da solo un film del genere non basta. Va supportato dalla testimonianza [...]. Anche perché è un film [...] un eroe, su [...] e [...] non è una storia eroica». Non si potrebbe immaginare [...] pertinente, e più sinte-tica, di [...] alla fin fine, è [...] che il bianco e nero rende paradossal-mente [...] sovie-tici degli anni [...] e [...]. Un kolossal straziante, [...] ma anche -nel finale [...] spasmodica corsa contro il tempo per salvare [...] lavorano nella fabbri-ca di [...] è impaginata con uno [...]. Ed è molto «hollywoodiano» [...] industriale di dubbia moralità [...] solo perché può [...] di meno, ma che [...] di [...] per-ché li considera persone, [...] da distruggere. [...] da uomo, da persona [...] quegli anni, in Germania, nulla era normale, [...] fa di lui -giustamente -un eroe. E ancora, diceva bene [...] Terracina: «Il film racconta la storia di [...] e di un gruppo [...] si sono salvati, quindi è un film [...]. E nei la-ger non [...] speranza». Certo, nei lager non [...] speranza. Ma pro-prio [...] per contrasto, emerge [...] possibile lettura del film. Che non è solo [...] del passato, ma è anche un monito [...]. Perché [...] parla della respon-sabilità di [...] indivi-dui, come uomini, di fronte [...] e alla morte. Gli ebrei regalarono a [...] un anello su cui [...] scritto: «Chi salva una vita [...] tutto il mon-do». Oggi, rovesciando il concetto, [...] chi chiude gli occhi di fronte alla [...] tutto il mondo. Sappiate che vedendo [...] stasera in tv, gli [...] bene aperti. Alberto Crespi Il regista [...] Steven Spielberg sul set di [...] pagina il poeta futurista Tommaso Marinetti Così Spielberg celebrò la scoperta delle sue origini LA CURIOSITÀ A Milano (da domani) le coreografie tratte dal [...] futurista [...] danzando il «Manifesto» di Marinetti Firma [...] Silvana [...] allieva di Giannina Censi, [...] dal padre del movimento [...]. ///
[...] ///
Scoccano gli [...] del Manifesto della Danza Futurista [...] Filippo Tommaso Marinetti e tutto il futurismo torna [...] cosa ha insegnato ai creativi italiani? Silvana [...] coreo-grafa lombarda, a capo [...] Vera Stasi, si accinge ad allestire per [...] alla Scuola [...] Dram-matica «Paolo Grassi» di Milano [...] maggio), le tre danze de-scritte da Marinetti [...] Mani-festo del 1917. Suoni che diventano immagi-ni, [...] come nelle parole in libertà di Marinetti [...] lingua, anzi [...] che il pittore futurista Fortunato [...] inventò nel 1914 per [...] materia»; gesti e movimenti che esaltano la [...] ricettivi [...] in cui sono immersi [...] spettacoli ispirati al futurismo -tutti intitolati [...] Tor-rente ma con un [...] ne suggerisce la succes-sione -creati da Silvana [...] di [...]. Nessuno più di lei [...] di Gianni-na Censi, [...] danzatrice «di-retta» da Marinetti [...] delle [...] del 1931, sembra avere [...] re-gola per allestire, oggi, le tre dan-ze [...] macchi-ne di guerra e di volo (lo [...] e [...] del Manifesto. Eppure per giungere a [...] ci sono voluti [...]. La cre-scente dimestichezza con [...] e poetico dai volti diversi, ha lentamente [...] anche al [...] à [...] con le macchine [...]. Senza paura di solleticare [...] Marinetti interven-tista e guerrafondaio? «Molti arti-sti [...] secolo furono inter-ventisti, ma [...] Marinetti [...] guer-ra ebbe ben poco a che fare [...] e la morte. Era solo una metafora: [...] teatro di eventi veloci e [...] descritti nei suoi vari Manifesti; lo scenario prediletto [...] moltiplica-ta, del mutare repentino, dello [...] continuo. [...] parte non visse la [...] persona: se Boccioni muore sol-dato, Marinetti fu [...] guerra». Le danze futuriste descritte [...] e animatore del futurismo sono «disarmoniche, sgarbate, [...] di [...] la ricerca muscolare, energica [...] molta danza con-temporanea, ma [...] si con-cretizzarono in sparuti [...] pubblicazione del Manifesto della Danza Futurista. Oggi però», conclude la [...] può che verificare con-tinuamente la profezia [...]. Viviamo in un tempo [...] telematico che [...] si deve isolare e [...] di rumore, di si-multaneità e di informazione. Una delle esperienze più [...] vissuto negli ultimi anni, accanto a Franco Battiato, [...] danzare con un gruppo di dervi-sci turchi; [...] non ho fatto che allenarmi con loro [...] ruotare continua-mente alla ricerca [...] del-la sospensione dal tempo [...]. Mi sono rigenerata, poi [...] mia ricerca futurista im-battendomi addirittura in un [...] di Gesù: chissà che [...] del Giubileo? Adesso mi piacerebbe allestire [...] ho preso questo tito-lo [...] di [...] usata per la de-scrizione [...]. Per me do-vrebbe coincidere [...] interiore di coscienza futurista e [...]. ///
[...] ///
Per me do-vrebbe coincidere [...] interiore di coscienza futurista e [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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