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I casi della slovacca [...] e del [...] Una scrittrice in bilico [...] «Cerco me stessa scrivendo in italiano» [...] è invisibile agli occhi», [...] donna che attraversa due mondi. Da 22 anni vive [...] Reggio Emilia: «La vostra lingua mi fa sentire più [...]. Ma non dimentico le [...] originI: ho un piede nel Po e [...] nel Danubio». Verso la Biennale [...] Ai confini della Body Art REGGIO EMILIA. Parla e scrive in ita-liano [...] colta. /// [...] /// Per lei è naturale, [...] di Italia, vivere da italiana, comporre e [...]. E [...] una frase, nel suo se-condo, [...] e coltissimo ro-manzo [...] è invisibile agli occhi, Baldini [...] Castoldi -che fa capire come questo stato [...] sia diventato regola. Adottare una lingua nuova, invece, [...] come [...] cucinare quella stessa pietanza da [...]. Fai la spesa, imbratti [...] at-tento a ogni ingrediente. Poi, quando mangi, sei [...] quello che hai sul piatto». [...] vive a Reggio Emilia da [...] anni. Si è lau-reata a Bologna, [...] come traduttrice per la Sellerio (le antiche [...] da [...] e come scrittrice per Baldini [...] Castoldi con Verrà la vita e avrà i [...] che ha già esaurito tre edizioni. Pensato e scritto direttamente [...] il secondo, appena uscito, che racconta il [...] Agata: una donna che, guarda caso, attraversa [...] due culture, due lingue e due paure. Una [...] story che diventa un pre-testo [...] cercare e trovare [...] che «è invisibile agli occhi», [...] sorta di quarto tempo o, per [...] con [...] di sè. Agata, insomma, riesce ad [...] terra sospesa, che apre il passaggio dagli [...] al proprio occhio interiore. Superfluo ricor-dare che la parola, [...] le parole, [...] diventano [...] del-le cose. Come un bambino che [...] caleido-scopio. Il romanzo, dedicato alla [...] Silvia, [...] il viaggio in tre tappe di Agata [...] un [...]. Un viaggio in cui [...] gli affetti, che diventerà significativo col recupero [...] principal-mente dalla figura del nonno. [...] recupera solo tre parole in [...] (cielo), [...] (fiume) e [...] (bambina). Quando si parla in [...] lingua cambiano persino [...] e il timbro di voce. [...] è [...] cosa da cielo, dà una [...] particolare. Da noi si dice: [...] pollici, per di-re in bocca al lupo. Ti tengo i polli-ci [...]. Con in bocca al [...] solo», dice la scrittrice. /// [...] /// Questa volta ho plagiato [...] Piccolo princi-pe di Saint Exupèry. Vuole essere un messaggio [...] de-codificatore interiore». Lei ha detto di [...] nel Po e [...] nel Danubio. Cosa significa? «Una doppia [...]. Che [...] mi ha fatto soffrire perchè [...] una specie di scissione, di sdop-piamento. Sentivo la cultura [...] ma sempre più forte quella [...]. Vivevo due condizioni: ubi-quità [...]. Sentivo che [...] una nuova personalità che si [...]. [...] «Prima sentivo di dover scegliere, [...] tutto si è ricomposto nel rad-doppiamento, [...] ricchez-za. Ho trovato [...] quello che Todorov, un [...] in Francia, ha definito transcultura-zione. Un nuovo codice. Vivo [...] ci fossero due strumenti musicali, [...] nel [...] di Beethoven. /// [...] /// E questo mi entusia-sma [...]. Sa, da secoli [...] e siamo eredi, sia [...] che [...] cristiana e quella greca. Il difetto delle due culture [...] vedere [...] come minaccia. La diversità viene interpretata [...] quindi come insicurezza. È più [...]. [...] non è la [...] lingua madre. [...] «Una lingua zia. O madre adotti-va. Anche ai concorsi pubblici [...] del fatto che io po-tessi [...] di diritto costituzionale. Insom-ma, ho sempre dovuto [...]. Ora mi piacerebbe mostrare. Io vivo dentro la [...]. Forse, non ho la [...] ma la vivo». [...] «Per lo stesso motivo per [...] non mi [...] Slovacchia per respirare. Voglio comunicare con i [...]. Mi hanno chiesto di tradurre [...] sola i [...] con la schizofrenia di cui [...] ho [...]. Dunque, una grande conqui-sta. Brodskij diceva che [...] è soprattutto lezione di [...] uno scrittore diventa preziosa. Come se [...] ti dicesse: frena la tua [...] di scribacchino. In que-sto modo ci [...] confrontare non con gli altri scrittori, ma [...] con la fragilità, con gli smarrimenti. Ed è da questo [...] nascere la paro-la». E quando torna a [...] sono un Ulisse che [...] Ulisse. [...] argomento: la nostalgia ma non [...] assenza. Piuttosto come pas-sato». Ma non è una limitazione [...] «No, perchè [...] interno [...] tut-to il mio vissuto. Vorrei che gli ita-liani cominciassero [...] italiana. A un ragazzo di [...] si dice: ma sei sicura di [...] scritto questo libro? Io [...] ragazzo italiano di 22 anni visto [...]. /// [...] /// Quanto [...] di reale in [...] è [...] «Il nucleo è autobiografico. /// [...] /// Ma quel nonno, così [...] «Il nonno fa parte di quel [...]. Poi mi sono sempre [...] abbia formato i personaggi e loro abbiano [...]. Diciamo che in questa storia [...]. [...] «Sono convinta che ognuno di [...] sia in fuga. Come [...] ne-gletto inseguito dal mostro [...] butta qualcosa di sé e il mo-stro [...] farla a pezzi e perde tempo. [...] continua a scappare. È una fuga angosciante. Ecco, scri-vere è interrompere [...]. Per sentire». I suoi parenti, che [...] Slovacchia, come vivono il suo [...] «Con orgoglio. [...] percepi-to come una conquista. E con ram-marico perchè non [...] riusciti a [...]. Ha detto che la [...] anche come cura. Cosa vuol dire? «Intanto, [...] sostanza. Poi, la nostra complessità [...] dei dizionari. [...] sempre qualcosa di più [...] parola. [...] le cose e riduce il [...]. Che differenza [...] tra la cultura [...] «Nel mio paese esiste una [...] attenzione alle voci interiori e a quelle della natura. In Occidente, invece, dilaga [...] prende-re e non del comprendere. Noi, par-lo da occidentale, [...] creano recinti invece che spalanca-re le porte. Ma siamo tutti sempre [...]. E la soluzione non dovrà [...] essere giuridica, ma eti-ca». Andrea [...] La foto ROMA. Marina [...] è a [...] Celant è al primo posto [...] gli artisti invitati direttamente dal curatore (peraltro, [...] mol-to pochi). È tornata in una sorta [...] tour, [...] Body» che è co-minciato al Palazzo delle Esposizioni con una conferenza e proseguirà con una [...] con gli ultimi suoi video allo Studio [...] poi raggiungerà il 10 giugno [...] a Paliano, sorta di [...] sud di Roma fondata da Dora [...] e Mario [...] installazione. [...] artista nomade e vagabonda, non [...] sacrale del percorrere i sen-tieri [...] del mondo in un conti-nuo e incessante teatro di [...] no-madi che misurano [...] terrac-queo. Quasi spazio cibernetico, il [...] accoglie a malapena il [...] Marina [...] che una macchina luminosa [...] sullo schermo. Per tappe e per [...] passata [...]. An-ni [...] quasi antologiche, le immagi-ni cominciano [...] scorrere assorbendo la voce [...] fuori campo che [...]. La [...] storia, la storia del suo [...] che senza mai raggiungere la mutila-zione o la frattura [...] co-munque utilizza crudelmente in [...] sul proprio ventre, con una [...] permette a cinque pitoni di albergare sulla propria epidermide. La si vede nuda, [...] ritmo di un [...]. [...] infuocata, con la fiamme [...] le gambe fino a soffocare [...]. Marina [...] è considerata una delle [...] più belle performer [...] del No-vecento, signora matura, [...] a novembre, è stata storicizzata nel versante [...] art, più duro: la realtà del proprio [...] luogo di azioni sadomaso, co-me [...] di azioni vio-lente e [...]. In sostanza, an-che per [...] la body art si [...] paradosso lin-guistico [...] ossessionata dalla potenzialità fisiche. In una estremizzazione [...] montenegrina insegue la possi-bilità conoscitiva [...]. Lo deride [...] lo «soffre» per [...] lo santifica con riti sacrificali, [...] la morte at-traverso la vita. In fondo, la [...] tenta di sbloccare le [...] scatenando, in una drammatizzazione isterica, conflit-ti tra [...] tra licenza e divieto, tra pulsione di [...] di morte, tra voyeurismo ed esibizionismo, tra [...] piacere masochistico, tra fantasia nichilista e tendenza [...]. Certo le azioni teatrali [...] Marina non potranno mai esse-re accostate a quelle [...] rituali realizzate dalla tribù di performer, che [...] declinazioni pericolose degli azionisti viennesi Hermann [...] Otto [...] Gunther [...] Oswald [...] Rudolf [...] (il suo oltraggio al [...] alla liberazione: sono giunti fino a noi [...] fotografici creati [...] mor-to suicida nel 1969; [...] gri-dano una via di [...] allo stomaco le comuni convenzioni estetiche). [...] è anche giusto che [...] per Marina [...] non è [...] antiborghese, «schiaf-fo sonoro» al [...] non vuole cambiare lo stato delle cose, [...] che sfida il cor-po fino allo stremo [...]. Do-po anni e anni di [...] fisici estenuanti, sorta di acrobazie cor-porali, [...] giunge [...] esteticamente perfetto. Per Marina [...] dunque non è mai fine [...] se stessa: [...] che si riferisce a se [...] è possibile solo nelle società decadenti, nelle città. Non appena [...] si reca in un deserto [...] ta-le oggetto [...] perde la propria funzione. [...] al suo inizio sorge-va dal [...] di reli-gione e riti». Enrico [...] Anche Goldoni e Alfieri. A ripercorrere la storia [...] da pensare che le lingue sono un [...] gli scrittori percorrono come un unico, immenso [...]. I due casi che [...] pagina -una slovacca che scrive in italiano, [...] scrive in francese -sembrano insoliti, ma non [...]. [...] di lingue straniere a [...] avere i significati più diversi. Il rapporto fra greco [...] spesso, politico, da dominatori a dominati. [...] è invece [...] dello strapotere di una lingua [...] «mondiale». In inglese hanno scritto [...] di estrazione diversissima. Uno dei massimi virtuosi [...] Joseph Conrad, era polacco e si chiamava Teodor [...] Konrad [...]. Oggi, [...] è la lingua di [...] cingalesi [...] pakistani [...] addirittura di indiani di Trinidad [...] V. /// [...] /// Ma può avvenire anche [...]. Un irlandese come Samuel Beckett [...] parte della [...] opera teatrale in francese. In passato, la lingua [...] Molière [...] stata anche la lingua [...] Goldoni (che vi scrisse, [...] e [...] italiano Ungaretti. Ma esistono anche casi [...] -che, del resto, è stata la prima [...] per tre secoli, dal [...] al [...] -è stato scelto come [...] per i quali non era la prima [...]. Ettore [...] scelse come pseudonimo Italo Svevo [...] scrivere in italiano -lui triestino di madre [...] suoi romanzi. Vittorio Alfieri era francofono [...] al massimo, arrivava al piemontese: come racconta [...] autobiografia, «volle sempre volle [...] volle» scrivere le proprie [...] italiano aulico e laborioso. Una chiarissima «seconda lingua». [...] è invisibile agli occhi di [...] Baldini [...] Castoldi [...]. Sono le scene più [...] Germania e [...] occupata degli anni 1933-1945. Ora il lavoro di Hartmann [...] nato in Germania nel 1923, e prima [...] presidente [...] Magnum) si potrà vedere [...] Spilimbergo, [...] Friuli (Villa Savorgnan, Lestans. /// [...] /// Palazzo Wassermann, Toppo di Travesio. Aperta tutti i giorni. Ingresso lire 12. La mostra, dal titolo «Nel [...] campi», fa parte di una rassegna espositiva [...] dal 19 luglio al 7 settembre. Insieme ad Hartmann esporranno Berenice [...] con una mostra su New York [...] anni Trenta, Hans [...] (titolo [...] «Stop Over», 132 autori [...] Charles Henri [...] e molti giovani fotografi [...] «La [...] fotografia italiana» e greci. Esce in Italia «Il [...]. Un caso letterario [...] un russo innamorato di [...] Parigi Una donna nata sulle rive della Senna racconta [...] e dipinge un paese che, [...] del nipote, diventa un [...]. Un abate ispiratore del Vasari Fu [...] abate benedettino, Vincenzo Borghini, ad [...] degli affreschi del Vasari [...] della cupola del Brunelleschi, nel Duomo di Firenze. Lo rivela un documento [...] Cristina Acidini [...] che sarà presentato il [...] corso di una giornata di studi dedicata [...] del «Giudizio universale». Il documento, oggi conservato agli Uffizi, contiene [...] del progetto che Cosimo Primo [...] Medici, non ancora Granduca, dava al Vasari circa [...] complessiva dei 3. Autore del testo [...] Borghini. Il successo letterario segue [...]. Il testamento francese, il [...] Andrei [...] da poco tradotto da Monda-dori, [...] uno dei più grandi successi della letteratura [...] anni. Nel 1995, [...] della [...] pubblicazione, ha vinto i due [...] prestigiosi premi letterari [...] il Goncourt e il [...] vendendo poi 900. I di-ritti di traduzione [...] in 27 paesi e il [...] è oggi uno scrittore [...]. Eppure, come tante volte accade, [...] francese non voleva [...] dei suoi libri. [...] è giunto a Parigi nella [...] metà degli anni [...] dopo [...] passato i primi [...] del-la [...] vita in Russia. Nella capitale francese, il [...] in una soffitta, sognando di diventa-re uno [...]. I suoi ideali sono Rimbaud, Baudelaire [...] tutti gli ar-tisti ai margini della società, [...] magistero [...] e della creazione poetica. Tra un lavoro precario [...] inizia a scrivere un [...] francese, lingua che conosce bene per via [...] materna nata sulle rive della Sen-na. Tuttavia, pur dominando per-fettamente [...] Molière, [...] non riesce a convincere [...] che davanti al suo manoscritto si tirano [...]. Per superare una simile diffidenza, [...] usa allora un ingegnoso sotterfugio: [...] finta di [...] scritto il romanzo in russo [...] poi di [...] fatto tradurre, a sue spese, [...] fran-cese. Proposto in questo modo, [...] per trovare un editore, che lo pubblica. Un secondo ro-manzo sarà pubblicato [...] lo stes-so stratagemma. Ma quando un editore [...] diritti per la traduzione, e chiede naturalmente [...] è costretto a scrivere [...] un «ori-ginale» russo mai esistito. Con Il testamento francese, [...] di non nascondersi più dietro la finzione. Ormai di-chiara apertamente di [...] di lingua francese e di na-zionalità russa. In questo modo vuole [...] responsabilità di una lingua origi-nariamente non [...]. E non è certo [...] visto che in Fran-cia [...] tradizione di scrittori di paesi [...] che hanno scelto la [...] Voltaire: da El-sa Triolet a Nathalie [...] da Henri Troyat a Milan Kun-dera. [...] si mette così alla ricerca [...] un nuovo editore dispo-sto a [...] in una collana di «lette-ratura [...] no-nostante il nome slavo. Quando fi-nalmente lo trova, [...]. Un successo che si [...] con il perfetto dominio della lin-gua e [...] anche e soprattutto con il te-ma del [...] di fatto un caloroso omaggio alla cultura [...] senza remore. Il libro, infatti, è in [...] parte au-tobiografico e racconta [...] importanza che [...] e [...] del narratore ha avu-to una [...] di origine francese, Charlotte. Una donna forte e [...] Francia e poi emi-grata in Russia, dove, [...] ha attraversato con coraggio le molte drammatiche [...] sconvolto la vita del paese, dalla Rivoluzione [...] dalla seconda guerra mon-diale alla guerra fred-da. [...] donna racconta la [...] vita al giovane Andrei che [...] a [...] nella [...] casa ai bordi del-la steppa [...]. Gli narra le sue avventure [...] stermina-to [...] Sovietica, ma so-prattutto i suoi [...] della Fran-cia [...] secolo, un mondo lon-tano e [...] che al giovane ascoltatore appare una specie di Atlantide [...] nel tempo e nel-lo spazio, una terra magica fatta [...] suoni, colori e profumi stupefa-centi che rivivono nella voce [...] della nonna. Un tema così, evidentemente, [...] favorire il successo del libro in Francia. Oltretutto, il romanzo, il [...] nasce [...] va e vieni tem-porale [...] offre un intenso e affascinante ritratto femminile, [...] conciliano due culture diverse e lontane, la [...] francese. Un [...] come avviene nello stesso [...] il quale, pur scrivendo [...] dalla pro-sa perfetta, immette [...] del romanzo lo spirito [...] Russia. La [...] forza e il suo fascino. Fabio Gambaro Il testamento [...] Andrei [...] Mondadori [...]. /// [...] /// Fabio Gambaro Il testamento [...] Andrei [...] Mondadori [...]. (0)
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