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GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE [...] a accanto, Hans Jonas Sotto, [...] » con la moglie [...] alla Fiora delubro [...] di Francoforte nel [...] Jonas, eroe inquieto della filosofia [...] Hans Jonas 6 nato nel [...]. Allievo di [...] e [...] compagno di studi ed [...] Hannah Arendt e di suo marito [...] (alias Anders), sin [...] partecipa attivamente al movimento [...]. Nel 1933 [...] del nazismo emigra in Palestina [...] lavora [...] di Gerusalemme. Durante la seconda guerra [...] inglese combattendo tre nitro [...] Italia. [...] a New York dove ancora [...] ha a lungo insegnato ali;:. /// [...] /// Benché la [...] opera si. Presso la Sei [...] stato tradotto il volume «Lo [...] e [...] II Mulino ha [...] -Dalla fede antica [...] tecnologico». Nel prossimo numero di [...] che apparirà ai primi [...] annunciata la traduzione di un inedito intitolato: «Peso [...] della mortalità». /// [...] /// [...] era un grande pensatore ma [...] un miserabile. Ho atteso, ho sperato [...] durata del nostro incontro che avesse il [...] il suo dolore per la morte ad Auschwitz [...] madre. E questo lui non [...] giacché stava scritto nella dedica che precedeva [...] della mìa ricerca sulla gnosi. /// [...] /// Per la prima ed [...] corso del nostro lungo colloquio Hans Jonas [...] profondamente fino a sfiorare le lacrime. /// [...] /// La madre e [...] maestro degli anni [...] prima del nazismo. Hans Georg [...] «Ma lo sa che [...] di me di quasi tre anni, è [...] è sempre in viaggio tra la Germania [...] Capri?. Hannah Arendt: «Erano tutti [...]. Ma lei è stata [...] Martin, che amava corteggiare le [...]. Karl [...] «Apparteneva alla generazione precedente [...]. E poi io ero [...] da giovane. Lui, invece, era il [...] intellettuale [...] integrato al quale Hitler [...] origini [...] il certificato di nascita». Ancora più ripiegato su se [...] di quanto non lo fosse [...] lo avevo incontrato due anni [...] Jonas mi riceve nella [...] stanza [...] dove trascorre le vacanze di [...] allo splendido scenario del più famoso lago delle Prealpi [...]. E allora [...] Jonas come avvenne che [...] che era succoso decise . Si avvicinava il suo [...] (1969) e benché mi fossi sempre rifiutato [...] fine pensai che forse era giusto riparlare [...] aveva avuto un ruolo [...] tanto decisivo nella mia [...] mia for-mazione. MI trovavo in Germania [...] che [...] era molto arrabbiato per [...] filosofiche che gli avevo rivolto in . Cosi presi carta e [...]. [...] parte so an-che che ciò [...] ci divide non potrà mai essere cancellato. E tuttavia memore [...] finitezza, avrei molto piacere di [...] rivedere». Mi rispose di [...] ben lieto di [...]. Parlammo a lungo di [...]. Si fece raccontare, giacché non [...] aveva neppure la " : [...] palina idea, quello che filosoficamente [...] accadeva nel mondo anglosassone. G II dissi che [...] ritenevo un continuatore della tradizione [...] tedesco. /// [...] /// Il resto gliel'ho racconto [...]. E allora visto che [...] della [...] formazione filosofica, di cui [...] 11 suo ultimo libro «La fede antica [...] (pubblicato In questi giorni In Italia da [...] Mulino), [...] non cominciare proprio da [...] Agostino, al quale lei [...] suo primo lavoro? È una lunga storia [...] in due parole. [...] il caso ha avuto [...] si è trattato quasi di un incontro [...]. In un seminario tenuto [...] a [...] dedicato al problema della [...] ricordo più quale fosse il titolo esatto, [...] di svolgere una relazione sul tema del [...] in Agostino. Fu allora che lessi [...] volta i testi agostiniani e in particolare [...] sulla libertà della volontà. [...] del contendere era una questione [...] e cioè [...] della dottrina di Paolo e [...] particolare del capitolo settimo della «lettera ai Romani» che [...] la capacità o [...] di fare il bene basandosi [...] sulla propria forza. Agostino sostiene che senza [...] Cristo [...] non è capace di [...]. Certo egli è stato [...] a causa del peccato originale ha perduto [...] solo è capace solo di peccare. Per questo giudicava un [...] fondamento cristiano ritenere [...] fosse capace da solo, [...] sue sole forze, di volere il bene. [...] Pelagio, un monaco irlandese molto [...] del Mediterraneo romano, sosteneva la [...] nobiltà della natura umana che [...] possibile [...] di essere libero. La mia conferenza piacque [...] che suggerì a [...] di [...] nelle sue ricerche attorno [...] letteratura del Vecchio e del Nuovo Testamento. Anche Agostino rientra nella [...] Intricata [...] dello gnosticismo? Agostino era un manicheo. Ma il manicheismo non [...] capitolo della gnosi? SI, certo, ed occupa [...]. Infatti da un lato [...] religione persiana, del dualismo iraniano di Zaratustra, [...] influenzato dallo gnosticismo. A questo tema ho [...] capitolo del primo volume di [...] che apparve in Germania [...] io ero già in esilio e senza [...] sapessi. Sebbene nel frattempo siano [...] importanti testi ritengo che la mia ricostruzione [...]. Passo dopo passo dallo [...] la creazione il manicheismo esamina la nascita [...] il corso del mondo fino al suo [...]. Atti di un grande [...]. /// [...] /// Ma nuovo, inaudito, gnostico [...] dapprima la luce venga sconfitta. Il nunzio di luce, [...] primigenio scende in campo a difesa del [...] minacciato [...] delle forze delie tenebre. Ma viene sconfitto. E i cinque elementi [...] vestito come fossero una armatura vengono divorati [...] buio. Quello che in [...] ha inizio è una [...] Hans Jonas: [...] il mio maestro, era [...] Il comunismo? «È [...] fallito, ma il libero [...] il toccasana» «Alla prospezione futurologica del marxismo [...] I grandi temi [...] la sopravvivenza del pianeta [...]. Una nuova etica« La mia [...] di redenzione di ciò che è andato perduto. Parti del regno della [...] le nostre anime, inghiottite e incorporate nel [...] sostanzialmente tenebra, debbono essere liberate e riunite [...] luce. Quando questo processo di [...] il mondo crolla: allora il regno della [...] nuovo completo nella [...] pienezza originaria. SI parta spesso di [...] gnosticismo. Potrebbe tentare [...] I lineamenti [...] categoria e di un concetto [...] altrimenti rischiano di risultare troppo [...] addirittura indeterminati? Stando [...] in sé è problematico aspettarsi [...] definizione assolutamente chiara ed univoca se non altro per [...] semplicissimo motivo che abbiamo a che fare con un [...] culturale storicamente molto complesso nel quale sono [...] e fusi assieme i motivi [...] disparati. Qualcosa di molto eclettico, [...] in cui si assommano elementi fondamentali a [...] occidentali. Ma la gnosi di [...] mi sono occupato aveva un profilo molto [...] tradizioni alle quali si riferiva, i miti [...] infine anche la [...] componente filosofica avevano origini [...]. A mio modo di [...] un determinato sapere religioso. È conoscenza della divinità [...] del divino nel mondo. Ma lo specifico consiste [...] la conoscenza del divino e della [...] storia è già essa [...] per mutare lo stato delle cose cioè [...] redenzione. Dapprima della singola anima [...] questo sapere e poi di quella universale. Attraverso la crescita del [...] quanto era avvenuto nella originaria caduta del [...]. Giacché [...] come mondo in cui [...] la conseguenza di un «lapsus» originario a [...] una parte del divino ha perso il [...]. Se il mondo è [...] allora [...] di un vero sapere [...] passo verso il superamento del mondo. Tutti questi temi formalmente [...] cosmologia, antropologia ed escatologia diventano specificamente gnostici [...] concetto di [...]. Il mondo viene definito [...] del sapere originario. La materia è espressione di [...] ignoranza, [...] condensazione di un essere [...] ha smarrito se stesso. Evidentemente hanno un ruolo di [...] elementi di derivazione platonica. Gli gnostici hanno usato [...] tanto per il sottile. Di [...] cosa non sanno che [...] e cioè [...] Testamento. [...] dio della Bibbia che [...] mondo, il demiurgo, è secondo loro una [...] divinità nella quale la gnosi vuole liberarsi. E conseguentemente vuole «liberare» [...] della Legge che questo dio ha imposto. [...] conclusione [...] rappresenta un movimento spirituale molto [...] ovviamente destinato a non diventare [...] una religione ufficiale. Era troppo radicale, estremo. Non a caso si [...] come un messaggio destinato a minoranze di [...]. Non è un caso [...] presentino quasi tutte aspetti gnostici. Ma anche la religione [...] gnostici. Intanto dobbiamo ricordare che [...] della tradizione gnostica ai padri della Chiesa [...] fecero ricorso a quanto si definiva gnosi [...]. Per lungo tempo si [...] come un movimento [...] alla cristianità e che [...] superato ma restando nel suo ambito. La fraseologia e la [...] talvolta molto gnostiche: basta [...] il prologo del vangelo [...] Giovanni: «E la luce risplende fra le tenebre ma [...] ricevuta. Il titolo stesso della [...] opera più famosa, [...] principio responsabilità», rivela una evidente, [...] Intenzione [...]. E [...] del [...] Hoffnung», del «principio speranza» [...] Ernst Bloch. Certo, è un titolo [...]. E se vogliamo anche [...]. Nel senso che il [...] Bloch intitolato [...] der Utopie» (Spirito [...] apparso nel 1918, non [...] concludeva col capitolo dedicato a «Karl Marx. La morte e [...] ha influenzato tutta la [...] della repubblica di Weimar. Dopo molti anni proprio [...] errori provocati dalla «prospezione futurologica» tipica [...] marxista ho elaborato la [...] responsabilità». Verso il presente che [...] rivoluzionario [...] sempre in nome dei radiosi [...] del «sol [...]. Verso [...] concreto che si vorrebbe [...] nuovo». E infine verso la [...] vorrebbe «umanizzare» spingendo oltre ogni limite la [...] contenuta [...] baconiano di suo dominio [...]. Karl [...] ha sostenuto [...] connessione tra filosofia della storia [...] religione [...] tra attesa [...] del Messia e quella [...] della perfetta società comunistica. Questa tesi può darsi [...]. Vorrei solo osservare che [...] può negare [...] di una differenza. Secondo la religione ebraica [...] Messia non viene inteso come realizzazione di misure [...]. La vera e sola preparazione [...] venuta del Messia è nel miglioramento etico [...] della [...] bontà e non nel completamento [...] materiali condizioni di vita [...]. È un completamento del [...] del mondo. Il messianismo giudaico non [...] lavorare alla costruzione di un regno che [...] Messia. Lei paria di «esserci [...] e rovesciando la tradizionale Impostazione utopistica che [...] presente In nome del [...] difesa possibile del futuro [...] del presente. [...] è insito [...] fondamentale [...] ontologia del [...] e del primato della speranza [...] vi è legato. A suscitare In noi [...] dovere è la semplice verità, né esaltante [...] autentico» è già sempre [...] i suoi estremi, nella grandezza e nella [...] e nel tormento, [...] e nella colpa. In breve, in tutta [...] che gli è connaturata. [...] eliminare significa [...] eliminare [...] e la [...] incommensurabile libertà. Per questo penso che è [...] necessario liberare le sacrosante richieste [...] giustizia, di bontà e ragione [...]. Le si dovranno perseguire [...] senza pessimismo né ottimismo, bensì con realismo, [...] da aspettative eccessive e senza cadere nella [...] quel prezzo esorbitante che il chiliasmo, il [...] natura «totalitario» è pronto a far pagare [...] vivono alla vigilia di [...]. Allo spietato ottimismo si [...] sano scetticismo. [...] mo definitivamente abbandonare [...] di una «preistoria» che [...] storia», il fine definitivo per raggiungere il [...] diventano mezzi. E non solo perché [...] esiste (o se esiste non ci è [...] ma anche perché ogni presente [...] rappresenta un fine in [...]. A ragione [...] afferma, contro Hegel, che [...] è «in rapporto diretto con Dio». Lei ha polemicamente sostenuto [...] ha sostituito [...] sapiens: la volontà di [...] minaccerebbe le fondamenta stesse [...]. La prospettiva [...] richiede per questo una nuova [...]. I dieci comandamenti non [...] rispondere ai [...] dilemmi etnici. In certo qual modo [...] «vulnerato» la natura. Ma la cosa cambia [...] nasce il brivido che [...] ecologica, quando ci si accorge che [...] è in grado di [...]. Solo un incosciente può sostenere [...] tra il solco [...] e il cratere di Hiroshima [...] solo una differenza [...] . Se possiamo distruggere la [...]. Nel Coro dell'« Antigone» di Sofocle si esprime angoscia di fronte [...] alla stupefacente capacità [...] («Molte cose tremende, ma di [...] più tremenda [...] e si invoca come rimedio [...] «delle leggi e della giustizia degli dei». Ma le incursioni [...] nella natura erano ancora essenzialmente [...]. Al fondo le molestie [...] potevano solo scalfire il tutto. Il carattere [...] immutabile della natura in quanto [...] cosmico era lo sfondo di tutte le imprese [...] mortale. La vita [...] oscillava tra ciò che perdura, [...] natura, e ciò che muta, le sue opere. Tutto questo è decisamente [...]. La portata, gli obiettivi [...] determinati dalla tecnologia moderna [...] che [...] precedente non è più [...]. Certo le vecchie prescrizioni [...] -sulla giustizia, la carità, [...] e cosi via -sono [...] la loro immediatezza, quella più prossima, quella [...] gli uomini. Ma questa sfera è eclissata [...] del-I ambito [...] collettivo, in cui [...] e [...] non sono più gli stessi. La natura come responsabilità umana [...] certamente un [...] su cui riflettere [...]. Che genere di obbligo [...] La limitazione [...] alla prossimità e alla [...] più possibile, spazzata via [...] spaziale e temporale delle [...] ed effetto che la tecnica stabilisce via [...] vengono avviate per fini immediati. Nasce un nuovo obbligo [...] futura cui nulla né [...] né affettivamente ci lega. Nessuna etica precedente doveva [...] condizione globale della vita umana e del [...] della sopravvivenza della specie. Il fatto che ora [...] problemi esige una nuova concezione dei diritti [...] per cui [...] e la metafisica tradizionali [...] I principi, e tantomeno una dottrina compiuta. Quali sono allora 1 [...] quesito cui rispondere è [...] sopravvivere [...] Il mondo che della [...] deve continuare ad esistere? Non [...] di domande retoriche. Prendiamo il caso della [...]. Scoprire come e se [...] la costituzione genetica degli uomini o raggiungere [...] questo campo è in sé un obiettivo [...]. Ma subito sorge una difficoltà. Giacché è sin troppo [...] non si limiterà a [...] possibilità ma cercherà di realizzare la manipolazione [...]. [...] parte possiamo bloccare la ricerca [...] perché sappiamo che essa inevitabilmente avrà delle conseguenze pratiche [...] discutibili? «Sapere aude», certo. Ma forse bisogna avere [...] tirare il freno [...]. Di fronte a noi [...] e dimensioni del sapere che muovono verso [...]. Viviamo in quella che [...] tedesco ha definito [...]. [...] parte non è [...] scontato che si possa pretendere [...] attuale, tormentata ancora da mille bisogni, mosso da desideri [...] dalle sue necessità! Il mio non è [...] su quello che [...] accadere tra ] [...] anni ma anche il [...] metafisicamente un obbligo morale che imponga di [...]. [...] è apparso In Italiano un [...] tetto dedicato al «Diritto di morire». Questo tema cui lei ha [...] ultimi anni tutte le sue [...] esprime [...] citi Individuo che [...] si sta avvicinando alla fine [...] Guardi, per quanto mi riguarda [...] vedo nella morte una c osa assolutamente sensata cui [...] ;ro con assoluta serenità. Quello che veramente temo, invece, [...] una morte molto dolorosa, nessuno ama il dolore, o [...] morte dopo una lunga malattia a causa della quale [...] rimbecillisca diventando una caricatura di me stesso. Per questo giudico in [...] lo sforzo della moderna medicina di tenere [...] più ìi lungo possibile anche chi è [...]. Si pone cosi un dilemma [...] è lecito [...] il morente a cercare una [...] che rispetti la [...] dignità e gli eviti sofferenze [...] umiliazioni? La mia risposta è che mai un medico [...] arrogarsi il [...] di provocare [...]. Sono dunque contro [...] attiva [...] a f [...] invece, di quella passiva. Se un pazienti; è [...] ridotto allo stato [...] e la [...] vita può essere prolungata artificialmente [...] a dei macchinari, allora essendo [...]. Dunque nessuno può stabilire [...] non abbia il diritto di vivere, come [...]. Ma dev'essere possibile che un [...] preso atto della [...] di un caso decida di [...] prolungare la [...]. Una cosa è interrompere una [...] interrompere una tecnica che [...] artificialmente una vita puramente vegetativa. D [...] mi pare sia il suo [...] sui casi " di eutanasia attiva praticati [...] l [lare. /// [...] /// Come individuo posso sempre decidere [...] in nome dell'amore che mi [...] un altro ad un figlio, [...] una moglie, ad un fratello di assumermi la colpa [...] porre fine ti Ila [...] vita. /// [...] /// [...] proprio predisponendosi a sopportare le [...] anche penali del proprio gesto si offre una prova [...] della [...] amorosa che ha spinto a [...] un atto tanto doloroso. [...] crede davvero che [...] potrà [...] accettare [...] della propria morte? [...] ha sentito da sempre come [...] maledizione la [...] finitezza. Ha visto la morte come [...] male peggiore che ci attende, di fronte al quale [...] al punto da [...] i una vita [...] di [...]. Ma lo specifico umano [...] cellula che si [...] per divisione [...] è la differenziazione dei [...] quindi la morte. Il senso della more è [...] della vita e quindi [...] inazione, lo sviluppo. Noi, io e lei, [...] grazie [...] di chi ci ha [...] grazie alla morte di chi ci ha [...]. Nessun accumulo di esperienza [...] e [...] della fanciullezza, di chi [...] per la prima volta. Questo [...] possibile solo al prezzo del [...] rappresenta una speranza per [...] una sorta di meccanismo di [...] di fronte al [...] di sprofondare in una condizione [...] noia (. [...] domanda: è possibile coniugare il [...] responsabilità» con 1 principi dello stato di diritto? Come [...] ecologia e democrazia? [...] onestamente fare autocritica. I fatti [...] abbiamo assistito a partire dal [...]. Il mio r. Pervenni cosi [...] conclusione che nei sistemi [...] assoluto del potere da parte del regime [...] semplice [...] e [...] di misure impopolari volte [...]. Pensavo, infatti che nei [...] ricerca del profitto privato e la logica [...] mercato politico rendessero assolutamente impossibile affrontare i [...] consumi. Nel frattempo ho appreso [...] che si ispiravano ai principi del marxismo [...] provocato non solo fame ma anche inquinamento [...] inattesa. Dopo 70 anni, la [...] di due generazioni, il fallimento [...] comunista è irremeabile. Questo non vuol dire [...] per sé il [...] a di libero mercato [...] e il migliore anche da un punto [...]. Non so dunque quale [...]. So però che la [...] oltreché eticamente insopportabile è anche praticamente controproducente. /// [...] /// So però che la [...] oltreché eticamente insopportabile è anche praticamente controproducente. (0)
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