Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 4268192063.

Così Renzo [...] vice presidente del Parlamento [...] uscita dal Quirinale, [...] che la delegazione di «Liberi [...] avuto questa sera con il presidente [...] il quale nei giorni [...] le ragioni per cui non avrebbe potuto [...] ai tre ex di Lotta Continua. Ha anche però ribadito [...] al Capo dello Stato stabilire se una [...] o innocente». Della delegazione dei comitati «Liberi [...] da [...] faceva parte, tra gli [...] Carlo Ginzburg. Le possibilità che si [...] là della grazia hanno tempi lunghi mentre [...] necessario fare in fretta». Lo scrittore Antonio Tabucchi [...] Quirinale ha ribadito: «In uno Stato di diritto [...] basarsi su prove certe. Nel processo [...] queste non ci sono, [...] invece una confessione tarda e [...]. Intanto i senatori Ersilia Salvato, Cesare Salvi, Francesca Scopelliti, Luigi Manconi, Salvatore Senese e Maurizio Pieroni [...] presentato un disegno di legge diretto a [...] posti dal «caso [...]. [...] legislativa è conseguenza della [...] Capo dello Stato ai Presidenti delle Camere. I firmatari chiederanno che [...] firmato da senatori di tutti i gruppi. Il provvedimento sarà illustrato domani [...] ore 12. Da parte [...] di Lotta Continua, oggi [...] Verde Marco Boato, commenta dopo due giorni la lettera [...] Repubblica sulla vicenda di Adriano [...]. Secondo Marco Boato [...] presidenziale è stata «intempestiva» [...] arrivata «pochi giorni prima della consegna delle [...] della grazia». Boato ha poi commentato [...] queste ore affermando: «Credo che 160 mila [...] e un centinaio di parlamentari fra italiani [...] si rivolgono a [...] sia un fatto che [...] nella storia [...] a questo punto mi [...] possa essere un ripensamento anche tenendo conto [...] eco [...] pubblica che quella lettera [...]. [...] di Melissa: perché ricordare [...] MELISSA. Ottobre del 1949. [...] la fame in Italia. [...] si annuncia duro e lungo. Centinaia di contadini poveri [...] abbandonate. ///
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Si comincia ai primi [...] provincia di Sas-sari, dove vengono occupati 8000 [...]. Qualche gior-no dopo si [...] Campania con Salerno, Avellino e Caserta. Ma il punto più [...] della lotta è il ca-tanzarese. [...] dilagano su [...] dalle [...] «marchesato» di Crotone: [...]. I Baracco lì possiedono [...] e trecento ettari. I Berlingieri ne hanno [...] quanto [...] i Morelli. [...] lato [...] una miseria senza confine, priva [...] pudore. I contadini arrivano sui [...] di [...] in produzione: un gesto [...] lo stridìo tra spreco e miseria. I proprietari si im-pauriscono, [...] di forza che, decisa a tavolino, significherà [...] tre braccianti di Melis-sa sul fondo [...] Angelina Mauro, Giovanni Zito, Francesco Nigro. Una prova in un [...] lezione due anni dopo Portella della [...]. Ed è solo [...] della tragedia. La polizia di [...] si scate-nerà uccidendo ancora [...] Torremaggiore [...] Montesca-glioso. Pasquale Poerio, ex senatore, [...] delle terre in Cala-bria, [...] di parlare a Melissa, dove ogni an-no [...] massacro, sostenendo che quelle lotte aprirono la [...] agraria e alla Cassa [...] pur tra limiti e [...] di civiltà [...] Mezzogiorno e del paese. Poerio insiste molto -accanto [...] Melissa Edoardo Rosati ci sono quelli delle [...] del «marchesato», parlamentari, vecchi contadini, ragazzi, parenti [...] superstiti -sulla necessità «di una riappropriazione piena [...] una terra come il Crotonese dove i [...] diversa rispetto a quelli del passato, continuano [...] dopo [...] e le vittime [...] scorso. In questo senso -aggiunge -Melissa [...] attuale perché con metodi e impostazioni che tengano conto [...] strada percorsa è necessario un grande sussulto meridionalista che [...] dare [...] pieno [...] come [...]. Francesco Pettinato, classe 1922, [...] povero, minatore e, infine, sindaco di Melissa [...] Mario Alicata, ha un ricordo vivissimo di quella matti-na. A [...] piccolo fondo delle sterminate proprietà Berlingieri, [...] anche lui. Gli caddero accanto fucilati [...] vide morire il suo amico Francesco Nigro [...] Giovannino Zito, venti anni e chissà quante speranze. E vide cadere Angelina Mauro, [...] sarebbe morta due [...]. Si erano messi a [...] noi. ///
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Ma [...] ve-nivano astringere. Noi tagliavamo [...] ammuc-chiavamo e poi zappavamo il [...] strappando stop-pie e piante [...] del fondo [...]. ///
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Eravamo arrivati al fondo [...]. Il terreno aveva cambiato [...]. Più cambiava colore e aspetto [...] più ci convincevamo di [...] arrivare a [...] qualche ettaro a grano. Il tempo fu bello, [...]. ///
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[...] di [...] era-no in borghese con [...] bianchi, si fece un [...] più [...] la terra non è [...]. E noi: [...] ci mettiamo il terreno sulle [...] via. ///
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[...] da pagare qualcosa di [...] (forma locale di fitto in [...] non si può perdere tanta [...]. Noi volevamo colti-vare -dice Pettinato [...] ci mancava tutto, com-presa la fetta del [...]. Ci fronteggiammo un [...]. Noi eravamo tutti da [...] perché sta-vamo lavorando migliaia di metri quadrati. Parlavamo sempre [...] per [...] che anche loro fossero figli [...] contadini. Le donne assicuravano che [...] avere il grano per la fa-rina. ///
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Noi fermi lì, a [...]. Fu un crescendo: prima [...] poi spararono a salve. A salve per modo [...] alcuni le pallottole si ficcarono in gola [...] del corpo. Poi arrivarono le pallottole [...]. ///
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Francesco Caruso, allora componente [...] Comitati [...] la terra, che la serà prima organizzò [...] a [...] aggiunge: «La verità è [...] lì sapendo quel che dovevano fare. [...] voleva dare [...] a tutti i contadini [...]. [...] oltre ai morti ci furono [...] quarantina di [...]. [...] nascosto per non essere denunciati. Funzionava così: ci sparavano [...] denunciavano. Spararono anche contro muli [...] e squarciarono gli otri [...]. [...] nei loro piani, doveva spegnere [...] fame di terra. E la volevano tutti [...]. Nigro è stato rivendicato come [...] fascisti. Per decen-ni ci fu una [...] tra loro e la sinistra. [...] forse avevano ragione. Poteva essere un loro [...] di tutti i colori. Il piano rivoluzionario dei comunisti [...]. Pettinato continua: «La scena, [...] durò una ventina di minuti. Vedemmo i primi feriti [...] insanguinate. Poi, [...] atto coi morti. Noi ini-ziammo a inveire, [...] parole. Gli urlavamo assas-sini e [...]. Intanto, piano piano avevano [...] dritti, uno dietro [...] e se ne andarono [...]. Nessun aiuto per i [...]. ///
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Ci aiu-tammo tra noi, [...]. Legammo morti e feriti [...]. Uccisero anche quello di [...]. [...] deci-ne di [...] urlavano [...] in [...]. ///
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Avevo fatto la guerra: [...] in Germania. Avevo scansato tanti pericoli [...] pelle e mi stavano ammazzando [...]. Anche Francesco Nigro aveva [...]. Era stato marinaio. ///
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Ammazzato a pochi passi [...] gli occhi della [...] anche lei lì. La polizia si ritirò verso Cirò Marina dove [...] e sparì. La diceria era che [...] arrivare a [...] fermati [...] sempre a Cirò e si [...] imbottiti di vi-no. Noi eravamo almeno trecento: [...] donne che lavoravano e cucinavano, giovani. [...] molti comunisti, certo, ma [...] di tutti i colori: democristiani, socialisti, anche [...]. [...] a un pezzo di terra [...] tutti. Tornati dalla guerra avevamo [...]. La fame era nera. Mangia-vamo solo minestre di [...] casa fatta col poco di [...] che facevamo in proprio. ///
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[...] essere travolta. Ma tra i loro [...] nessun ferito. Spa-rarono nel mucchio. Angelina Mauro stava vicino [...]. Era mora, con [...]. ///
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Volevano la terra per [...]. Nigro era del 1921. Era fidanzato con una [...] si sposò con il fidanzato di An-gelina». Quella mattina tragica non [...] dei contadini. Ha scritto lo storico Alberto Caracciolo: «La rabbia dei proprietari che chiamano in soccorso [...]. ///
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Melissa, con Montescaglioso in Basilicata [...] Torre-maggiore in Puglia, divenne il simbolo di una lotta [...] investì [...] Mezzogiorno. Pare [...] antichissimo, e invece molti [...] quelle giornate si siano ritrovati ancora a Melissa, [...]. ///
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Pare [...] antichissimo, e invece molti [...] quelle giornate si siano ritrovati ancora a Melissa, [...].