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La [...] abilità consiste nel trovare [...] vuota oscurità, dove la luce, senza che [...] fosse mai accorto nessuno, si possa ricevere [...]. Lungo le duecento pagine [...] Mario Fortunato, queste parole di Kafka hanno [...] lettore. Nello stesso tempo la [...] parola, che del resto ricorre più volte [...]. In che cosa consiste [...] di perdere peso? [...] leggerezza. Molta leggerezza è necessaria [...] alla verità. Che sfuggirà sempre. Dissolvimento e oblio saranno [...] ricerca sia della verità fattuale sia della [...] assoluta. Vi sono luoghi che [...] più inafferrabile: una perfetta conoscenza di sé. Metafora di questi [...] luoghi, nel romanzo è [...]. Metafora di [...] alla perfezione è il peso [...] corpo. La compagnia di uomini [...] popola quel luogo di vacanza è sul [...]. Per un verso o [...] sono in allarme perché si avvicina la [...]. Ogni organo del corpo è [...] attenta sorveglianza: [...] il depresso, [...] il malato immaginario, [...] chi è in fuga dalla [...] e da se stesso, [...] chi ha nascosto la propria [...]. Il peso della vita [...] comune. È la memoria che [...] memoria non si scappa. La tragedia è inevitabile. Un anziano signore, omosessuale, [...] stesso tempo, scompare un ragazzo, sul quale [...] posato lo sguardo. Il filo della vita [...] più in fretta, le storie individuali si [...]. Il luogo di vacanza [...] un luogo di crimine e di sofferenza. [...] di perdere peso esce sconfitta [...] prova. Si saprà mai la verità? Si riuscirà mai a praticare [...] della leggerezza? Nel suo agitarsi [...] alla verità, anche Fortunato ci fa capire bene di [...] al corrente dei percorsi di quella sorta di falena [...] è [...] e altrettanto bene ci dice [...] niente è [...] sapere della verità. [...] è [...] e nel suo rifugio è [...] da una luce, che non rivela, ma nasconde la [...]. Che cosa accade nel [...] Fortunato? Gli abitatori [...] felice» cercano ognuno la [...] peso, lasciano cadere la zavorra, cioè memoria, [...] danno da fare, meno raccolgono: e più [...]. Oltre la più lontana [...] le porte [...]. Il romanzo si svolge [...] di rasoio, su questo discrimine tra memoria [...]. O ci ha ingannato [...] ha lasciato cadere tra le righe il [...] di perdere peso è [...] chiede impegno al lettore. /// [...] /// La vita del Che [...] Jon L. Anderson Cesare Viviani Uno [...] caso che [...] mia recen-sione, per questo [...] chiude, riguardi Che Guevara, di cui mi [...] non molto tempo fa per presentare il [...] Saverio Tutino. [...] infatti, è la pubblicazione [...] libro sul rivoluzionario [...] in ordine di tempo [...] completo e godibile sul piano della biografia [...]. Ma è un caso [...] questa seconda metà del se-colo il Che [...] ol-tre che un protagonista di primo pia-no, [...] concreta della [...] esistenza di guerrigliero e [...] quella, più sfuggente ma ugualmente corposa, del [...] a partire dalla [...] morte e che sembra [...] oggi sia pure in una dimensione ben [...] di [...] fa. Allora [...] possibile per [...] dei principi di ugua-glianza [...] essere per molti quello voluto e individuato [...] Che: [...] rivoluzione, la guerriglia, la violenza. La stagione delle feroci [...] America Latina e il tragico fallimento [...] democratico di Allende in Cile [...] la conferma strategica, mentre la morte del Che [...] una sconfitta tattica, gravissima ma non irrimediabile. Le cose, come sempre [...] presero un verso diverso da quello previsto [...]. Diverso non solo da [...] il Che aveva combattuto ed era morto, [...] quello che avevano voluto i suoi nemici [...] suoi avversari che appartenevano [...] del suo stesso campo. Og-gi [...] orizzonte possibile del cambiamento [...] del mondo sembra essere, come quasi ovunque, [...] la lotta istituzionale e parlamentare. Non era scontato che [...] questa piega e non si può giudicare [...] questo risultato attuale la storia di ieri. Questa è la prima [...] in mente leggendo la bella bio-grafia di Jon Lee Anderson, Che. Una vita rivoluzionaria, che [...] punto fermo alla messe spesso caotica e [...] e utile delle pub-blicazioni che hanno visto [...] ultimi anni. Nella [...] parte conclusiva, me-no di [...] libro di Ander-son conferma [...] di fondo sostenuta da Tutino: [...] tra Fidel e Che era profonda e [...] in cui si sa-rebbe potuto e dovuto [...] Cuba (grazie agli accordi sempre più coinvol-genti [...] il primo, dif-fondendo la rivoluzione in Ameri-ca Latina [...] secondo), ma en-trambi decisero di [...] pub-blicamente e in parte [...] coscienza, come una divisio-ne di compiti e [...]. La ricchezza straordinaria della [...] questa biografia riguarda tutta-via il Guevara precedente, [...] randagia e curio-sa per il [...] quello [...] con i cubani, quello [...] Fidel nella Sierra, quello della rivoluzione vittoriosa [...] difficile difesa del potere e costruzione di [...] che acquisterà col tempo le sem-bianze di [...] ma manterrà alcune originalità e pe-culiarità insopprimibili. Verso la fine del [...] era ormai allontanata la tensio-ne che aveva [...] dei missili, il nocciolo del pro-blema, sottolinea Anderson, [...] «Il Che era stato [...] di Fidel nella [...] evoluzione verso il socialismo [...] rela-zione con [...] Sovietica, ma adesso era [...] grande eretico rivoluzionario della Rivolu-zione, un [...] con aspi-razioni internazionali» (p. [...] successiva, infatti, Gue-vara decise [...] Cuba e tor-nare sul campo di battaglia rivolu-zionario, [...] Congo e poi nella Bolivia che suggellò il [...]. Ciò che la biografia [...] Anderson [...] con pienezza di materiali e notizie e [...] e convincenti, è il rappor-to contraddittorio che Guevara [...] tutta la [...] esistenza con il socialismo. Il rigore rivoluzionario lo [...] nel sacrificio e nel volontarismo un momento [...] cruciale del pro-cesso di costruzione della società [...] stesso tempo i so-cialismi reali [...] e della Cina svolgevano [...] modelli e specchi che si potevano anche [...] costituivano la cor-nice unica e possibile di [...] regime anche a Cuba. Le sconfitte che il Che [...] nel corso della lotta sulla Sier-ra rispetto [...] nuovo (che si aspettava non solo più [...] qualche mo-do più automatica), si riproposero negli [...] presa del potere. I compromessi, gli arrivi-smi, [...] ambizioni, le arroganze, i privilegi si intrecciava-no [...] difesa dagli attacchi americani [...] e quello della alfabetizzazione, il controllo e [...] della rivolu-zione ma anche [...] dei suoi critici e [...] libertà. In questo clima e [...] della rivo-luzione gli potè [...] possibile: anche se que-sto significò giudicare con [...] comunismo cinese e il-ludersi che le possibilità [...] fuochi guerriglieri fosse quasi ovunque applicabile e [...] di vittoria. Fin dal corso della guerriglia, [...] realtà, Fidel e Che sembrarono in-carnare due modi diversi [...] la rivoluzione: la pragmatica volontà di potere da una [...] e la tensione etica [...] esasperando e schematizzando ogni misura. Quel che è curioso [...] e il dogmatico fu inizialmente più il Che [...] Fidel, mentre [...] le cose si capovol-sero [...]. Così co-me Anderson rammenta che [...] per Cuba, ma an-che la [...] di [...] verso la patria del socialismo, [...] furo-no il risultato contingente della stupida ostilità americana al [...] dei [...] ma un obiettivo perseguito per [...] e con deter-minazione per [...] staccare Cu-ba dalla dipendenza americana. Il giudizio su Guevara, [...] contraddittori ma vitali che [...] le attese rivoluzionarie degli [...] Sessanta, [...] può [...] disgiunto [...] di emozioni e speranze, [...] passio-ni che egli seppe incarnare. Chiun-que volesse evitare di [...] per giungere a un più meditato e [...] sulla [...] figura, dovrebbe meditare sulle [...] bel libro che Guido [...] ha dedicato alla Storia [...]. Culture, identità, [...] fra anni cinquanta e sessanta (Donzelli, p. [...] dei primi anni sessanta, [...] modo di quel 1965 quando Castro rese [...] in cui Guevara annunciava [...] di combattere ancora e [...] America Latina, era già per-corsa da tensioni e [...] presto esplosi nel [...]. In [...] che censurava Il Vicario [...] di Pio X II di fronte alla [...] che metteva sotto processo [...] Zanzara, in cui il Psi era ostaggio [...] del centro-sini-stra e le cautele del Pci [...] opporsi alla guerra del Vietnam e prendere [...] Che [...] esempio, simbolo, mito, era il mi-nimo che [...] parte mi-gliore della giovane generazione. Di fronte a chi [...] del Che come [...] fine della vita di [...] farmacia» non si possono che ricordare le [...] Koestler rivolte a distin-guere chi aveva preso le [...] russa e chi [...] schernita da subito: [...] un abisso tra un [...] chi è incapace di amare». Ministro [...] senza perdere [...] tenerezza Il mito di Ernesto Guevara continua. Esce in questi giorni [...] che Jon Lee Anderson, corrispondente del settimanale [...] «Time» [...] ha dedicato al Che [...] «Che. Una vita rivoluzionaria») e [...] Baldini [...] Castoldi pubblica al ragguardevole prezzo di 50. Una biografia che anticipa [...] quella che lo scrittore messicano Paco Ignacio Taibo II [...] scritto documentandosi abbondantemente sui diari e facendo [...] ricerche [...]. Il titolo «Senza perdere [...] (Il Saggiatore, p. Scrittore di gialli, in [...] Taibo non dimentica di essere uno storico (insegna [...] Città del Messico) basandosi su un inedito importante, «Il [...] il diario che il Che tenne quando [...] Cuba. COSIMO OR TE STA «Parlare [...] della mente, / la trama di relazioni [...]. È di questo che si [...] nel libro più recente di Cesa-re Viviani, Una comunità [...] ani-mi (Mondadori), un libro che, do-po lo slancio [...] lasciata sola (1993), ci sorpren-de [...] il percorso frantumato, [...] di un «pensiero poetante» che [...] in se stesso sembra ricercare una forma, nel nudo [...] e interrogare, in una lingua precisa e sempre un [...] sbilenca; libro osti-nato nel rifiutarsi alle facili blandi-zie della [...]. Tempo e memo-ria, natura [...] affetti: sono questi i rischiosi temi di [...]. La parola animo sta [...] luogo interiore, il mondo affettivo (forse [...] la parola mente sta [...] simmetrica op-posizione, la natura e le sue [...]. Non una distanza incolmabile se-para [...] e mente, che sono in-vece legati in una trama [...] relazio-ni e sospetti. Sospetti generati da [...] ferita, da un dolore [...] inalterato come lo sono i contorni di [...] fin [...] si offre immobile e [...]. È un libro appassionato [...] di Viviani, appassionato del suo proprio dolore, [...] armatura attraversata da contrastanti pulsioni che rinviano [...] separatezza di soggetto e oggetto (di mente [...] a [...] no-stalgia di ricomposizione e [...]. Da sempre / ha [...] per i corpi, / ha chia-mato sostanza [...] si mo-strava, / ha sconvolto paesaggi, ri-torni, [...] bruciato tanta vita, fino a spegnersi». La natura, nei suoi [...] sue invisibili, eterne prolifera-zioni, è soltanto oggetto [...] guardato, è «luogo del farsi male», sempre [...] è «spaventoso quadro»: [...] invariabile, secolare, / si [...] immutabile fermezza: / altro che spinta o [...]. Ep-pure ci sono improvvise [...] nella trama di que-sto impassibile ragionare su [...] tutto inghiottono e da cui tutto proviene. Di chi sono queste [...] Di chi questa rinuncia al pianto? Da dove [...] di luce nel vuoto della crea-zione? [...] in tutto il libro [...] e smentire la presen-za di uno sguardo [...]. Nel mo-mento in cui [...] un «irrevocabile varco», ostinata-mente ne è vanificata [...]. Si vorrebbe mi-sericordia in [...] senza identità, senza riparo, grembo inesausto per [...] ciò che transita è niente. Ma dolo-rosamente, della natura [...] di «mostro divora-tore splendente», impassibile raffi-gurazione della [...]. [...] forma di sopravvivenza consentita agli [...] è [...] la diaspora che sempre si [...] alle spalle di-struzione e morte. Perchè questo? Forse perchè [...] distanza incolmabile e nella no-stalgia si apre [...] della parola poetica? Mai, come in questo [...] Vi-viani, più che ad ogni altro poeta della [...] è posto il problema della fede: con [...] il riserbo, [...] di un netto argomentare. Ma è questo, mi [...] che Viviani do-vrà sciogliere o assumere con [...] quesiti irrisolti. /// [...] /// [...] Gian [...] Mia sorella rivoluzione MARCELLO FLORES Ebbe [...] rapporto contraddittorio con il socialismo: tra necessità [...] del volontarismo e i modelli unici e [...] Urss e Cina [...] La vita in un [...] dei due romanzi Gli [...] e delle tenebre (1984) e Il mondo [...] Christoph [...] usciti in italiano presso [...] Leonardo, [...] nel 1991 e nel 1995, ci danno [...] mondo senza alternati-ve: i protagonisti sono stretti [...] una realtà che non rie-scono a dominare, [...] minaccioso li sfida e li oppri-me; angosciante [...] della natura, inutili gli sforzi per sottrarsi [...] di esistere imposto da forze ignote e [...]. E la vicenda ha [...] di una esperien-za data, alla quale non [...] così i ghiacci perenni che sono lo [...] spedizione artica, così le squallide pianure di [...] Tomi, [...] il poeta Ovidio fu costretto a passare [...] anni, lontano da Roma. Esce ora da Feltrinelli [...] Il morbo [...] in una traduzione di Ste-fania Fanesi Ferretti, aderente a quella tensione stilistica [...] che aggredisce la materia [...] inesorabilità degli eventi che narra. Prima di tutto esige una [...] il titolo: il morbo [...] è una malattia degli occhi; [...] a delle macchie scure che ostacolano la percezione del [...] visivo. Non si tratta di una [...] incurabile, ma di un sintomo che aggrava la frustrazione [...] chi non riesce mai a realizzare i suoi propositi [...] le sue esperienze. Que-sto motivo potrebbe richiamare al-la [...] la tematica di quella allegoria perfetta [...] di oggi che è Cecità [...] Josè Sarama-go, dove, tuttavia, [...] si profila una luce di [...]. [...] invece, non insiste [...] di questa presenza negativa. Caso mai, il morbo [...] da cui il malato riesce [...] guarire con [...] di un soldato americano, è [...] di un disagio più vasto [...] onnicomprensivo, che coinvolge [...] di rappor-ti intersoggettivi «normali». [...] è una località [...] che ha il nome (fittizio [...] simbolico) di [...] (palude), allusivo di un paesaggio [...] osta-cola qualsiasi libertà di movimento su un terreno aperto. [...] ne-bulosa e indeterminata, è [...] quando la memoria delle atrocità naziste è [...] la presenza delle truppe di occupazione denuncia [...] ritorno alla vita ci-vile. I personaggi principali sono [...] un reduce dai campi [...] ha trasformato una vecchia cava di pietra [...] re-gno sgangherato; è vittima [...] e abbrutito al punto [...] perchè un ladro di pol-li. Poi Bering, un meccanico, [...] perseguitato politico -una specie di [...] di [...] -che ha la capacità [...] i rottami disseminati nella cava, e infine Lily, [...] femminino, che Bering cerca [...] di un criminale nazista e abile intermediatrice [...] mercato nero. Tutti e tre sono [...] nei postumi di un disastro che ha [...] sue tracce e che il presente non [...] superare. Alla fi-ne, favorita dalle [...] illusione: si deci-de di [...] della cava in un Brasile sognato dalla [...] di redenzione e che si rivelerà come [...]. La narrativa di [...] si muove [...] di un day [...] dove le coordinate concrete [...] o pretesti per fissare i parametri narrativi [...] sempre sospeso fra bran-delli di notazioni realistiche [...] o gratuiti, che allu-dono a un non [...] simbolico. Certo il senso globale [...] si situa sul versante [...] di un mondo fuori [...] ogni senso di solidarietà è sommerso da [...] di [...] anche nelle situa-zioni più [...]. E, tuttavia, rie-sce difficile [...] di quella vocazione nichilistica, oggi di moda. Il problema di un [...] viene negato, perchè non viene neppure affron-tato. Come se [...] del passato sia ancora oggi [...] gravame di cui [...] non riesce a liberarsi. /// [...] /// Come se [...] del passato sia ancora oggi [...] gravame di cui [...] non riesce a liberarsi. (0)
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