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Paradossalmente, la ve-dova della [...] ha deciso di unirsi alla causa non [...] per ottenere quello che ritiene un indennizzo [...]. Le spese lega-li dello [...] dallo stato, mentre la vedova do-vrà [...] di tasca propria. Il ver-detto [...] corte [...] pre-sentata mesi fa da Christopher [...] non ha precedenti e [...] effetto a cascata per casi simili. [...] sostiene che i respon-sabili [...] dai quali era stato dimesso tra la [...] Ottanta e i primi anni Novanta, no-nostante [...] sue condizioni mentali, la lunga storia di [...] per i coltelli, non [...] conto del suo stato [...] in condizione di uccidere. [...] della struttura sanitaria nazionale sul [...] nel 1994 aveva concluso che soprattutto [...] fase dei ricoveri, la storia [...] data a [...] era un «catalogo di fallimenti». Dopo [...] avve-nuto in una stazione del [...] è sta-to di nuovo ricoverato. Più di duemila parti, [...] assistiti a casa. An-na Maria [...] femminista di formazione, decise di [...] dopo la brutta esperienza del [...] parto vissuta in una struttura pubblica. Sceglien-do ciascuna come vuol [...]. Decidendo i propri ritmi, [...]. In [...] diventa assai importante la [...] la donna». ELEONORA MARTELLI «Culla» in [...] La [...] di legge «La gravidanza non va considerata [...] ma come un miracolo della natura». È facendo leva su [...] che Alberta De Simone, deputata della Sinistra [...] la [...] proposta di legge per [...] più sicuri i parti assistiti in casa. Una proposta che ha [...] creando due opposti fronti. La proposta si compone [...] in tutto. Si chiede alle Regioni [...] per le donne che decidono di partorire [...] predisporre un servizio di pronto intervento per [...] ospedale della partoriente, nel caso che durante [...] presentino dei gravi imprevisti; di creare poi [...] assistenza domiciliare per la puerpera, che duri [...] dopo la nascita del bambino, così da [...] che hanno appena partorito per quanto concerne [...] fare la spesa, cucinare, la cura di [...]. In questo modo, ha [...] Alberta De Simone, [...] del parto verrà valorizzato. [...] più diffusa contro questa [...] che le donne in questo modo non [...] sufficienza contro ogni imprevisto, è stato risposto [...]. Fra gli altri che, [...] vengono lasciate libere di partorire, trovano da [...] migliore di [...]. Con la conseguenza, si [...] si abbassa anche la frequenza degli incidenti [...]. ROMA Capelli neri lunghis-simi, [...] vitalità vivace da ragazzina che conquista [...]. [...] però dice che Anna Maria [...] marchigia-na di origine, ostetrica [...] nata nel [...]. Ha al suo attivo [...] di cui centinaia in casa; ha fondato [...] in-formazione sulla maternità e la na-scita, «Il Melograno»; [...] giusto [...] che le ha permesso [...] fermento politico [...] classica [...] cui si è ac-compagnata, [...] mili-tanza femminista. Cominciai ad occupar-mi della [...] inte-ressarmi di tanti altri problemi delle donne». Poi, nel 1980, proprio [...] cui [...] arri-vavano notizie di nuove [...] è nata la mia prima ed uni-ca [...] Francesca». Un avvenimento importante, uno [...] segnato nella vita di Anna Maria un [...] dopo. E che [...] indotta a scegliere con determinazione [...] entusiasmo la [...] attuale attività. È un mo-mento quasi [...] lo ricono-sco come tale». Allora, quando di-venne mamma, aveva [...] anni, ed una lunga ricerca [...] sé, forse disordinata, alle spalle. Lavo-rava alla Sip per [...] dopo il liceo classico e [...] a medicina. Da piccola, a sei [...] a Roma con la fa-miglia. Tredicenne, venne colpita dalla [...] figu-ra centrale, autoritaria, molto pre-sente in quel [...] vita. La mia storia comincia [...] come mancanza. Ma [...] sco-perto dopo, da grande, nei [...] di autocoscienza». Sul parto vissuto in [...] ricordi sono divisi. Fu una gravidanza serena, mia [...] era attesa e desiderata, ma [...] me [...] fatta vivere malissimo, in modo [...]. Aveva scelto una struttura [...] per certi versi, era [...]. Era [...] ospe-dale che aveva il [...] con il partner quando la donna stava [...] met-tevano il neonato a contatto con il [...] subito dopo la nascita, mentre il padre [...] tramite un circuito interno. Non fu così per Anna Maria. La sala travaglio era una [...] di stanzone -racconta Anna Maria -dove le partorienti erano [...] da una specie di soffietto, [...] un pa-ravento. Sentivo le grida delle [...] insieme a me. E [...] persona che mi aveva [...] di cui avevo tanto bisogno, e che [...] un sorriso, è stata [...] oste-trica». /// [...] /// Salvata, però, dalla coscienza [...] nel collettivo femmini-sta aveva aiutato a far [...]. Esperienza magica «Realizzai che [...] vita di una donna è un avvenimento [...] così grande, così coinvolgente, così ma-gico. Capii che si ha [...] che ti stia a fianco. Il travaglio a volte [...] contrazioni arrivano come onde continue, ma no, [...] cavalloni, ma-reggiate. Allora hai bisogno di [...] dica: tranquilla, non stai affogando. Vieni, respira, ecc. Ave-vo toccato con mano [...] si ha di fronte è fondamen-tale, e [...] che non usi il potere del camice [...]. E così decisi che avrei [...]. In-somma, doveva esserci un [...] sereno, più gioioso di partorire. E lei voleva lottare [...]. [...] era tutta condotta [...] e del volontariato. Fu Simonetta Tosi, femminista scomparsa [...] che ha lasciato un grande rimpianto in tutti coloro [...] ne co-nobbero [...] e [...] ad [...] in una scelta più medi-tata, [...] «istituzionale». Ma ricordati che poi [...] pezzo di carta, perché se incontri una [...] che lei è ostetrica, ti azzittisce. E tu, invece, devi [...]. Così deci-si di fare [...] avere [...] il pezzo di carta». Era già nato «Il Me-lograno», [...] avviato [...] di corsi di preparazione [...] assistenza alla gravidanza, e di assistenza al [...]. Ave-va, ed ha, fra [...] quello di [...] il parto, che dal [...] è diventato, so-stengono le operatrici del Centro, [...] e patologico. Tuttora, in molte culture, [...] parte della sfera familia-re. E noi volevamo offrire [...] possibilità di scegliere come partorire. Di [...] da protagoniste, senza il medico [...] ti impone di fa-re questo, e [...] e [...] ancora. Certo, se [...] la patologia, è necessario [...] medico. Pe-rò, e insisto, nella [...] casi è la donna che deve condurre [...]. Ed io, ostetrica, de-vo [...] che osserva, un tecnico in attesa. Sono lì se [...] bisogno di un massaggio, di [...] parola, di uno sguardo, di conforto e di sostegno. Nelle sale parto inve-ce [...] considerate assai spesso solo come un utero, [...] persone. È una differen-za molto sottile, [...] però [...]. Ed è quella per [...] vio-lenza». Si andarono precisando in [...] modalità per mettere al mondo i figli. Si discute-va del parto [...] anche del parto naturale, non affrettato dai [...] parto in casa. Del parto come momento [...]. Ma tutto ciò veniva [...] alcu-ne strutture private, e nei parti assi-stiti [...]. [...] dopo un concorso, arriva [...] ostetrica in un ospedale romano. Mi ero sem-pre sentita [...] al [...] le donne dovevano paga-re. E invece [...] potevo far partorire in maniera [...] e bel-la le nomadi come le signore racco-mandate. Ero [...] anche perché finalmente avrei potuto [...] entrare il partner in sala travaglio, [...] una legge regionale [...] che lo permetteva». Difficoltà [...] Ma il primo entusiasmo [...] antiche abitudini, con nicchie di potere consolidato. Anna Maria incontrò la [...] gli impedimenti bu-rocratici, [...] dei medici. Ci vuole invece sensibi-lità [...] -per trattare con una donna che sta [...] quale sta na-scendo un figlio morto, o [...]. Quando abortisci in un [...] freddo, ti vergogni anche a piangere». Fioc-carono i rapporti, per [...]. Fino alle sue dimissioni. An-na Maria appendeva sui muri [...] il testo della legge regio-nale, ed era un rapporto. Il con-cetto era che [...] deve sa-pere i proprio diritti». Criticava [...] intervento medico sulla donna, e [...] facevano rapporto. Anna Maria divenne rappresen-tante [...]. E denunciò anche i [...] una gestione dis-sennata del personale. Correvo da una parte [...] con il portantino ed il [...] di turno. Perché il personale non [...]. Le dimissioni furono un vero [...] la possibilità di contattare chiun-que, [...] molte [...] che hanno una vergogna, un [...]. E invece la cosa [...] il rispetto della loro per-sonalità, della loro [...]. Anna Maria concluse così [...] e molte amarezze la [...] esperienza negli ospedali pubblici. Ora assiste le partorienti [...] decidono di andare, in clinica, in ospedale, [...]. Importante è la scelta». [...] Rapina il bar e [...] carabinieri PAVIA È entrato in un bar [...] Alagna Lomelli-na, nel Pavese, pi-stola in pugno e ha [...] «vi ammazzo tutti», ha ur-lato. Ma, per [...] sfortuna, tra i po-chi [...] otto carabinieri della stazione di Garla-sco che [...]. Scontata la conclusione: immobi-lizzazione [...] scono-sciuto. È accaduto alle 23 [...] bar Sport. In manette è finito Franco Ravizza, [...] pregiudicato di 46 anni residente ad Alagna Lomel-lina. [...] non si sa per [...] fatto irruzione nel locale con un in [...] calibro 9 con il colpo in canna. Nel corso della successiva [...] abitazione i carabinieri han-no trovato della canapa [...] confezioni di metadone. Deve ri-spondere di minaccia [...] detenzione illegale di arma da fuoco e [...]. Accesso vietato a scuola [...] Le mamme si ribellano Eugene Izzi, autore [...] ucciso nel suo studio: la porta era [...] Giallista vittima di un [...] Come nei libri gialli più famosi, è stato [...] una stanza chiusa. Lui stesso autore di [...] Eugene Izzi è stato trovato impiccato fuori [...] quattordicesimo piano, del suo studio di Chi-cago, [...]. La polizia propende per [...] anche se ammette che sembra [...] di un delitto perfetto. Gli amici sostengono: «Non [...] per suicidarsi». CHICAGO Il giallo più bello [...] ha scritto con la [...] morte. Eugene Izzi, il più [...] gialli di Chica-go, è stato trovato cadavere [...] chiusa a chiave [...] interno. Causa della morte: impiccagione. Il corpo pendeva [...] al quattordicesimo piano, con una [...] stretta al collo. Suicidio od omicidio? La [...]. Ma per i numerosi [...] non vi sono dubbi: il Raymond Chandler [...] Chicago [...] la vittima di un delitto perfetto. Lo scrittore aveva ricevuto [...] mi-nacce di morte. Temeva di essere as-sassinato. Aveva cambiato casa e te-neva [...] segreto. Dormiva spesso in ufficio, con [...] pistola [...] sempre a portata di mano. Stava per pubblicare un [...]. Era innamorato della moglie. Aveva due splendidi figli». Izzi si era infiltra-to [...] un movimento estre-mista dello stato [...] per raccogliere materiale per [...]. Da quel momento non [...] pace. Aveva ricevuto numerose tele-fonate [...] «Sei [...] condan-nato a morte. Sarai impiccato». Il giallista era pronto [...]. Ma evidentemente non è [...]. È morto indossando un [...]. Nelle sue tasche la poli-zia [...] trovato una bomboletta spray [...] ed un tirapugni. Tutti elementi che farebbero escludere [...] decisione [...] del suicidio. E così la polizia [...] affrontare un famoso e ricorrente caso nella [...] della stan-za chiusa [...] con dentro un uomo [...]. Ma, è la domanda [...] come ha fatto [...] ad [...] «Izzi era un duro. Era conosciuto nel sottobosco [...] Chicago. Suo padre era un ladro [...] detective Bob Rice -. Ha sempre lottato per [...]. Non si sarebbe mai suicidato. Anche la polizia sten-ta [...] suicidio. Non sono state trovate [...] nelle tasche del cadavere, invece, sono stati [...] mi-naccia. La porta [...] era chiusa a chiave [...]. Non vi sono tracce [...] di lotta. Tutto è rimasto in [...]. E lo scrittore aveva [...] in tasca». Sul volto del giallista, [...] che pesava oltre cento chili, sono state [...]. Ma potrebbero essere state [...] della faccia contro la superficie esterna [...] del suo ufficio, dal [...] con la corda al collo, e che [...] pieno centro di Chi-cago. La polizia non è [...] in-dagare sulla misteriosa morte dello scrittore. Decine di appassionati dei [...] cercando di risolve-re il giallo, mentre si [...] svariate ipotesi. Solo un grande gialli-sta [...] morte così mi-steriosa», ribattono coloro che ama-no [...] labili i confini fra realtà e fantasia. Per trovare in letteratura [...] della stanza chiusa» bisogna ri-salire alla prima [...] Il delitto della Rue Morgue di Edgar Allan Poe. Grande successo, sem-pre nel [...] un al-tro romanzo, Il grande mistero di [...] nato dalla fantasia di Israel Zangwill, [...] intellettuale socialista che scrisse [...] giallo. La stanza chiusa ha [...] di molti scrittori. Famo-so, agli inizi del [...] il romanzo di Gaston Leroux. Con questo tipo di [...] confrontati an-che [...] e John Dickson [...]. Per non dire de [...] del [...]. Sempre in una stanza chiusa. SAVONA «Se non si [...] Manuela, da lunedì non man-deremo più i [...] scuola». Le mamme degli alunni [...] De Amicis sono scese in campo, determinate e [...] che una volta per tutte si risolva [...] Manuela, una bimba paraplegica di nove anni [...] a scuola è reso quanto mai pro-blematico [...] barriera architettonica. [...] infatti, è in-teramente circondato [...] che la bambina è costretta -sotto la [...] il sole -ad attraversa-re in carrozzella. E quando il condu-cente [...] preleva Ma-nuela da casa ha pensato di [...] attraversando il prato fi-no al cancello, le [...] hanno fatto a pezzi [...] irri-guo del giardino. Con il risultato che [...] dei malati spastici, ti-tolare del [...] di trasporto, ri-schia di [...] chiedere il risarci-mento dei danni [...] parte [...] comunale. A questo punto le [...] di Manuela hanno insce-nato una manifestazione, con [...] intorno alla scuola, per ri-vendicare un accesso [...] di prato -ma lo sposta-mento [...] irriguo coste-rebbe non meno [...] il passaggio con una tettoia. Intanto le mamme hanno [...] un tazebao: «Manuela non sporca i giardini, [...] uno di [...] cani che vengono portati [...] nonostante il divieto. Non calpesta [...] e le siepi perchè [...] e saltare. Non lascia siringhe nel [...] si dro-ga. Chiede solo un passaggio [...] porti non a divertirsi ma a scuola». /// [...] /// Chiede solo un passaggio [...] porti non a divertirsi ma a scuola». (0)
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