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Le parole di un regista [...] la scelta di Alessandra Panelli «LA MOSCHETA» [...] beffarda di Ruzante «Con loro [...] scoperto le diverse emozioni del [...] sbagliando» [...] 3. Si sono concluse ieri [...] Bari [...] giornate internazionali per il diritto alla creatività [...] dei portatori di handicap, promosse dal Teatro [...] OperA, mentre a Fabriano [...] 17 novembre al 7 dicembre, [...] manifestazione con performance e [...] dal titolo «Teatro terapia o teatro tout [...]. E non sono più [...] teatrali che utilizzano come attori persone con [...]. [...] di Roma è andato [...] recente un «Borghese gentiluomo» diretto da Roberto Gandini [...] del cast formato da ragazzi down. A dicembre andrà in [...] (vedi intervista sotto). Mentre a Bologna, Nanni Garella [...] un [...] che avrà tra i [...] senza gambe David [...] della [...] e già attore per Sally Potter, [...] regista di «Orlando». /// [...] /// Angelo [...] detto Ruzante è tornato [...] città, e ci si [...]. In questo stesso Teatro Verdi, [...] 1950, Gianfranco De Bosio, al-lora giovane regista, [...] è forse il capolavoro del grande commediografo [...] La Moscheta; tra gli interpreti, nel ruo-lo di Tonin, [...] Giulio Bosetti, [...] ventenne, oggi direttore dello Sta-bile [...] Veneto, che produce [...] realizzazione del medesimo testo. Ma non si tratta di [...] nostalgica. Con Ruzante, e in [...] La Moscheta, De Bosio si è confrontato più [...] successi in Ita-lia e [...] suffragando via via il [...] con gli ap-profondimenti che, [...] hanno fornito studiosi del [...] Ludovico Zorzi e Ma-rio Baratto. Lo spettacolo odierno, affidato [...] diversi da quanti li hanno preceduti nel [...] il valore di una lu-minosa conferma, più [...] rivelazione. Per mette-re alla prova la [...] dubbia fedel-tà della moglie [...] e su perfido suggerimento del [...] Mena-to (che di lei è o è stato [...] Ruzante si propone alla don-na [...] mentite vesti di studente, e le si rivolge, [...] in un bizzarro eloquio [...] (da far pensare, secoli do-po, [...] Totò). Il trucco è presto [...] già precaria situazione di Ruzante, che finisce [...] aggiungendosi a Me-nato, nel [...] di [...] il soldato bergamasco Tonin, [...] nel suburbio pado-vano. Il protagonista è infatti «un [...] da ben da vila», un [...] uomo di campagna, come lo defi-nisce il Prologo, ma, [...] verità, la-druncolo e imbroglioncello. Il mondo contadino, quale [...] rappresenta, è dominato da impulsi e bisogni [...] denaro: [...] degradata, esclusa dalla storia, [...] lambita nelle forme del-la violenza, guerre, invasioni, [...]. Temi che ricorrono in [...] maggiori titoli del dram-maturgo. La lingua da lui [...] il padovano antico, è [...] di una straordinaria tea-tralità: [...] di comprensione insorge, per il pub-blico dei [...] am-morbidimento lessicale si rende necessario, ma in [...] la mimica, il movimento, [...] plastica soccorrono e sostengono [...]. La commedia abbonda di [...] i personaggi sembrano indirizzarsi esplicita-mente allo spettatore: [...] verifica per i singoli talenti, e per [...] registi-co, che è parso saldo e sicuro. Nei panni di Ruzante, [...] Sergio Romano, emergente fra gli attori di fresca [...] risor-se: qua e là, forse [...] un tantino; e avremmo [...] tocco di tragicità in più là dove [...] tenta il suicidio per autofagia (ma le [...] hanno modo comunque di [...] meglio). Nino [...] è un efficace, gagliardo Menato, [...] «ragazzo di vita» ante [...] Massimo Loreto un Tonin [...] mili-taresca burbanza da Capitan Spa-vento. Sara [...] conferisce a [...] una grazia asprigna, che [...] con giusto rilievo la fi-gura. Lino Toffolo dice da [...] Prologo, e ci fa rimpiangere solo che esso [...] decina di minuti (sulle complessive due ore [...]. La scenografia, mobile e [...] firma incon-fondibile di Emanuele [...] coadiuvato da Giorgio Panni. [...] le accoglienze, al-la «prima». Tra le tappe previste, [...] Padova, Torino, Bolzano, Mi-lano, Venezia. ENZO [...] da una quinta [...] senza altro obiettivo se non [...] di attraversare la scena, è di per sé [...] molto semplice. Ben sa, però, chi [...] solo un [...] di teatro che senza [...] molto difficile at-traversare il palcoscenico. Siamo troppo preoccupati di [...] interessante o di cosa significhi, perché è [...] sempli-ce, per noi cosiddetti normali. E a noi normali [...] azione in sé. Ma quando andare da un [...] dello spazio è un problema [...] richie-de una difficile coordinazione, come succede a una persona [...] allora la sola azione in sé narra. E non ci preoccupa di [...] che percorrere lo spazio. È lì che [...] tutto il percorso mentale che [...]. Questo [...] imparato guardando quelli che [...] noi «i ragaz-zi». Uomini e donne handicappati [...] teatro da otto anni. Quando cominciai, con tutta la [...] dei normali, pensavo che avrei incontrato degli adulti con [...] mentale da bambini. /// [...] /// Di fronte avevo adulti, dai [...] ai 40 anni, con una percezione e una tradu-zione [...] diversa della realtà. [...] in loro la mia [...] esprimere il bello, il brutto, il piacere [...] emozione. Decisi, allo-ra, di abbandonare [...] pensavo di fare e iniziammo insieme, lo-ro, [...] io, una ricerca di cui mi erano [...] di arrivo. Ora, dopo anni di [...] posso certo formulare delle ipotesi di lavoro [...]. Ma i miei spettacoli, in [...] caso, non nascono mai a ta-volino, né so cosa [...] farà durante i nostri incontri. Non [...] nei miei spettacoli, un copione [...] perché ritengo che far fare teatro a persone di-sabili [...] lo farebbero dei normali è estremamente doloroso. Il confronto non può [...] e solo una dimensione pietistica ci fa [...] apprezzare quello sforzo, per me inutile, di [...] possibile simili alla normalità. È per questo che [...] di far teatro con gli attori disabili [...] di molti modi di usare il movi-mento, [...] parola stessa. [...] infatti una unicità espressiva che [...] da qualsiasi condizione fisica o mentale: basta [...] cogliere e [...] di rappresentarsi perché diventi drammaturgia. Per-ché sia teatro tout court, [...] non solo terapia. Il gesto, attraverso il [...] narra le emozioni che lo muovono. E, viceversa, le emo-zioni [...] gesto. In-somma, come dà una [...] Come la dà un bambi-no? Come la [...] Non saranno dei modi diversi, ma avranno [...] ritmo e un disegno nello spazio molto [...]. E, infine, [...] quello che io riten-go [...] del mio la-voro con i «ragazzi»: [...]. Quel-le che dò loro sono [...] indica-zioni, lasciando poi tutto lo spazio possibile [...] e a ciò che questo [...] raccontare. [...] è il momento autonomo più [...] del nostro teatro. Il momento nel quale [...] modi particolari di [...] di usare il gesto, [...] altri-menti non espressi oppure non comprensibili da [...]. E da questi che [...] nate alcune tra le pagine oggettivamen-te più [...] teatro. [...] giorno di Ale Teatro [...] rapporto totalmente reinventato ne-gli ultimi tempi: non [...] che serve da spunto per la trama [...] e nemmeno rispec-chiamento, ma teatro in sé. [...] che ha affascinato e [...] brava e affermata come Ales-sandra Panelli, da [...] a condurre corsi di tea-tro e recitazione [...] disabili. Con un musical in [...] progetti teatrali per il futuro. /// [...] /// Fino a non molto tempo [...] usare [...] a teatro o al cine-ma [...] a prestito i problemi e [...] in tematiche, più o meno ispirate, più o meno [...]. Poi, il cinema ha [...] due aspetti: [...] che rappresenta se stesso. Con un ina-spettato successo: Oscar [...] (sordomuta in Figli di [...] mentre [...] ha pre-miato di recente [...] Pascal [...] (il down de [...] giorno). E anche il teatro [...] spingendosi in là, arrivando [...] per [...] co-me fa la [...] compagnia in-glese che mescola [...] danzatori «normali» e disabili su sedie a [...]. O come fanno gli [...] francesi. Uno strappo sul palcoscenico [...] gentile, quella che conosce [...] lo tollera o peggio lo [...] ma in ogni caso lo oltrepassa. [...] spalleggiati dalla tacita convenzione [...] la vi-ta sia come una gara di canottag-gio: [...] quella «con» e quella «sen-za». Fin quando accade che [...] realtà ti tocchi da vicino. Può avvenire in modo [...] è cadere [...] senza re-te. Ma se [...] è casuale, ti sfiora [...] può rivelare un mondo più ampio, forse [...]. Accade così che un [...] di successo, con una carriera sicura, cambi [...] inoltri su un sentiero «diverso» per lavorare [...]. Un esempio paradossale? Affat-to, [...] nome e cognome: Alessandra Panelli, nata figlia [...] (Paolo Panelli e Bice Valori) e poi attrice affermata. Da tre anni, Alessandra [...] la ribalta più in vista, il teatro La Cometa [...] la cooperativa di attori con la quale [...] dedica a corsi di teatro per persone [...]. Dal [...] collabora con [...] laziale Motule-si, e sta [...] con un gruppo di disabili tra i [...] 50 anni. Aggiungi un posto a [...] scena, in forma pri-vata per i familiari, [...] -sta per debuttare pubblicamente a dicembre, al [...] «Uomini» [...] organizzato dalla Coop. Cuspide con il contri-buto [...] romano alla Cultura. Una scelta che impegna [...] Alessandra, ma senza tanti rimpianti. Alessandra, come avviene una «svolta» [...] questo tipo? Non lo so. Sono cose che si fanno [...] e non per ragionamento. Adesso posso dire che [...]. In che senso? Il mondo [...] io non [...] mai partico-larmente amato. Mi ci sono trovata [...] fra debutti, serate, servizi fotografi-ci, tournée. Volevo tornare a un [...] interiore. Una crisi di rigetto [...] teatro? Oddio, mi rendo conto che qualun-que [...] ambigua. Comunque, non che mi [...] dei miei colleghi, anzi con-tinuo a collaborare [...] loro. Solo che il teatro cominciava [...] un [...] vuoto. A fine stagione cominciavamo a [...] che si fa? cosa fa ridere? cosa attira il [...] Ecco, [...] «che si fa?», non ce [...] fatta più. Ho sentito che tutto si [...] in [...] di mercato, non era più [...] a una necessità [...]. Speri-mentare era impossibile, fare [...]. Non si lottava più [...] ma per la so-pravvivenza. E allora ho detto [...]. Come sei entrata nel [...] Per caso, non era legato alla mia scelta. Mi ero data un [...] studio e di riflessioni. Poi, mi è capitato [...] i ragazzi down e ho scoperto che [...] che mi corrispondeva di più. Quello degli attori è [...] egocentrico e infantile. Cosa ti proponevi lavorando [...] Volevo smettere di [...] un «genere» e dare [...] loro un nome e un cognome. Perché hai scelto di [...] un musical? Non volevo assolutamente allestire una [...] che sono adulte. Un testo semplice sì, [...]. Così ho scelto Aggiungi [...] tavola perché lo conosce-vano un [...] tutti. Userò la colonna originale, [...] i miei genitori, e loro ci canteran-no [...]. Qualche rimpianto? Le tournée, [...] il resto? Mai più. A volte ho nostalgia [...] della recitazione: con i ra-gazzi sto facendo [...] sgros-samento. /// [...] /// A Reggio Emilia un festival [...] al compositore francese Gérard [...] Musica spettrale per [...] del suono [...] EMILIA. Di Nuovo Mu-sica, terza [...]. Il festival reg-giano di [...] al-la Francia e, in [...] compositori chiave del Novecen-to francese: Olivier Messiaen [...] Gérard [...]. Erede di [...] e del suo proporre [...] ma anche incontri, seminari, pro-getti originali, fino [...] Di Nuovo Musica ospita una ricca personale [...] Gérard [...] corre-data anche da un [...] composizione. Questo cinquantenne compo-sitore francese [...] paladino, insieme a qualche [...] con schie-re di allievi al seguito, di [...] ama definirsi «musica spet-trale». Beninteso, niente a che [...] e oltretomba. Gli spettri di cui [...] invece quelle «fotografie» dei suoni e del-le [...] si ricavano in laboratorio e che costituiscono [...] come un suono è fat-to. Nei giorni scorsi abbiamo ascoltato [...] prima esecuzione ita-liana de [...] per due voci femminili (Sonja [...] e Lani [...] e gran-de orchestra (la Frankfurter [...] diretta da Sylvain [...]. Composta nel 1994 la [...] alla Madon-na del parto di Piero della France-sca [...] a Piero e al suo preziosissimo trattato De [...] è dedicata la mo-stra inaugurata nei giorni [...] Biblioteca Panizzi di Reggio). Ferreo adepto della stringa [...] uno scienziato nel progettare partiture che sembra-no [...] un centro di ri-cerca sui semiconduttori che [...] un compositore, [...] è riuscito a magnetizzare [...] Teatro Valli con un lavoro che ben [...] idea di ricerca musicale, un con-gegno sonoro [...] sonori stupefacenti, cuciti fra loro con una [...] appunto alle proporzioni della Madonna del parto. La tecnologia compositiva di [...] gode del massimo credito [...] a produr-re una materia sonora di grande [...]. Comporre per [...] è come usare un [...] svelare cosa [...] dentro un suono e [...] gran-de, nel tempo e nello spazio, quei [...] normalmente in un [...] di ci-glia. Così, [...] le voci, in-vece di [...] polifo-nie, ci rimandano un inviluppo incredibile dal [...] che non esistono, voci bizzar-ramente rugose, [...] dai mille strati, una [...] dentro la quale si può guardare, aggirar-si [...] della pubblicità che entra in un asciu-gamano [...] come il de-tersivo stacca lo sporco. La mate-ria prima dunque [...] si addice a un ricercatore di [...] e la partitura suo-na [...] catalogo di questi ritrovati, come un saggio [...] questa scrit-tura. Quando questa materia di-venterà fabula [...] insom-ma), [...] di una retorica e superando [...] logica [...] quello sarà probabilmente un gran [...]. Il prossimo ap-puntamento con [...] e la Fran-cia (Messiaen, Ravel, Satie) [...] sa-bato 16 col Nuovo Ensemble di Musica Realtà, [...] sera prima, da un concerto del South [...] (musica di Giava e [...] di più, chiedete a Debussy). La serata inaugurale aveva [...] in serbo. Conclusa da una Pastorale [...] Beethoven [...] da un bravo anche se un [...] bizzarro di [...] si è aper-ta con [...] of-ferti da una delle ultime, incante-voli pagine [...] Messiaen: Un [...] composta in occasione del [...] di Mozart. Dice Messiaen: «Mozart ha [...] quasi tutti i suoi bambini sono morti, [...] ammalata. E ha sempre sor-riso. Nella [...] musica e nella [...] vita. Allora ho cercato di sorride-re [...] e ho composto Un [...] un piccolo pezzo, che io [...]. Grazie per la promessa [...] Monsieur Messiaen. La «musica spettrale» di Gérard [...] è stata al centro [...] di «Di nuovo musica», il festival di [...] il quale Reggio Emilia apre ai suoni [...] Novecento. Insieme alla ricerca strutturale [...] una sorta di ingegneria [...] al microsco-pio, un sorridente brano che il [...] Olivier Messiaen aveva dedicato a Mozart, in occasione del [...]. /// [...] /// Insieme alla ricerca strutturale [...] una sorta di ingegneria [...] al microsco-pio, un sorridente brano che il [...] Olivier Messiaen aveva dedicato a Mozart, in occasione del [...]. (0)
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