→ modalità contenuto
modalità contesto
Record visualizzabile solo in forma di Preview: a seguire i 2 riquadri sottostanti (altra documentazione autorizzata) è visibile la trascrizione o descrizione parziale del record richiesto
ANTEPRIMA MULTIMEDIALI
ALBERO INVENTARIALE
Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato



INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 4247502575.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

Mitchell su come si [...] progettuale con la diffusione [...] E [...] cominciò a progettare la [...] dei [...] Le soluzioni ai problemi [...] realizzate dal software invece di essere costruite [...] e irrevocabile con mattoni e calcestruzzo. E sarà sempre il [...] la solidità, la comodità e il piacere. Un libro [...] dello scrittore Gadda? Eccolo [...] biografia senza triti aneddoti e senza vecchie [...] «A [...] certo punto degli anni [...] rovescia verso la fine [...] stato [...] crescente nei confronti di [...] vedevo trafficare vicino ai tombini. Non erano operai del [...] alle fognature; era evidente che avevano a [...] qualcosa di completamente diver-so. Così cominciai a chiedere loro [...] cosa stessero facendo: [...]. Gli operai in questione [...] a quanto av-viene proprio in questi mesi [...] italiane) e il curioso [...] la domanda è William [...]. [...] and Planning del [...] e autore de La città [...] spazi luo-ghi e autostrade informatiche (Ele-cta, [...] 108, lire 50. Mitchell è uno dei [...] di teorie di progetto e di applicazioni [...] archi-tettura ed urbanistica e questo suo libro, [...] on-line che si può [...]. La città dei [...] deluderà chi dalla ricerca di Mitchell si aspetti risposte operative sul piano progettuale e [...] formale: dal libro, insomma, non [...] fuori nessuna tendenza, nes-suna scuola, nessun stile per [...]. [...] piuttosto, mette in fi-la una [...] di acute e provocatorie riflessioni sulle modificazioni della logica [...] innescate dalla [...]. Mitchell getta uno sguardo (e [...] dello spazio digitale e lo fa con una scrittura [...] e talvolta suggestiva. Capitoli e paragrafi so-no scanditi [...] altrettante [...] di tipo [...] come: [...] oppure, scendendo sul «concreto» architettonico [...] tipologico, alla tra-dizionale facciata degli edifici [...] ante informatica si oppone, [...] post, [...] e le libre-rie diventano archivi [...] bit con [...] di gallerie trasformate in musei [...] di [...] virtuali o di prigioni dissolte [...] programmi di [...]. Lo spazio virtuale della [...] Mitchell, «nega la geometria. Più cresce lo spazio [...] meno, secondo Mitchell lo spazio reale, in [...] sposta-menti progressivi verso [...]. Ora devono [...] am-pliati [...] che possono prova-re sensazioni e [...] a distanza. In misura crescente, le [...] fisico e il cyberspazio -del corpo situato [...] specifico e delle sue fluide estensioni elettroniche [...] e ibridate in modi complessi. La tradizionale [...] di [...] di esperien-za è deflagrata -come un tempo [...] nel teatro -e gli architetti [...]. Mitchell non è uno sprovveduto [...] troppo entusiasta della letteratura [...] (anche se cita spesso William Gibson). Parla di bit e [...] si pone, da architetto, il pro-blema della [...]. Che edifici bisognerà disegnare, [...] il frontone neoclassi-co della banca o della [...] spazialmente ai luoghi del denaro e dello [...] fatti, già sostituito da uno sportello bancomat [...] in serie delle moderne borse telematiche? Se [...] (sceglien-do [...] percorsi dif-ferenti) [...] di stanze virtuali; se [...] essere visitata, pezzo per pezzo, su un [...] in un piccolo teatro video», si riveleranno [...] spazi espositivi. E se «la disposizione [...] se-quenza del materiale restano natu-ralmente questioni fondamentali, [...] problema -rileva Mitchell -vengono realizzate con il [...] essere costruite, in modo rigido e irrevocabile, [...] calcestruzzo». Mutazioni [...] e cambiamenti spa-ziali, dunque: [...] interes-sano e interesseranno, come si è ac-cennato, [...] ospe-dali e carceri, grandi magazzini, [...]. Ma quella di Mitchell, [...] di qualche suggestione di troppo, non sembra [...]. Tanto che [...] affronta anche proble-mi politici più [...] e solleva la questione di una lettura da «destra» [...] esempio, le conseguenze sociali del telelavoro, [...] alle reti e del controllo [...] operato da un mo-derno [...] elettronico. Co-me del resto, per [...] più stretto [...] e del ruolo della [...] Mitchell [...] gli entusiasmi con un ri-chiamo alla realtà: «Gli [...] Duemila -scrive -continueran-no [...] gli spazi (sia reali [...] soddisfare i bisogni umani. [...] qualità degli ambienti visivi [...]. Continueranno a ricercare la [...] e il piacere. Ma la comodità sarà in [...] misura [...] di interfacce, come di planimetrie [...] di materiali da costru-zione. La solidità riguarderà non soltanto [...] fisica dei sistemi strutturali [...] dei sistemi computerizzati. E il piacere? Il [...] Mi-tchell -avrà nuove, inimmaginabili dimensioni». Renato Pallavicini [...] Chi conosce anche [...] Gadda sa che non ha [...] mai [...] scrivere un suo li-bro. Ora sappiamo, grazie a [...] che «raramente ha letto [...]. [...] quella [...] che investiva tutto e tutti [...] che ribaltava in modo inversa-mente proporzionale [...] partecipazione ad ogni [...] attivi-tà, sia degli affetti che [...] conosce-re. Non nascondo che del perso-naggio Gadda e della [...] nevrosi troppo è stato [...] da chi lo incontrò anche [...] puro caso, per non generare in alcuni momenti una [...] di rigetto nei riguardi non [...] ma della di lui [...]. [...] a questo, Giancarlo [...] fer-ma la [...] storia al 1930, ben un [...] prima della nascita editoriale dello [...] della [...] leggenda, sapendo, lui che lo [...] riguardo negli ultimi fatidici de-cenni, [...] più sconosciuta e intricante fossero infanzia e giovi-nezza. E come [...] esse si po-tesse cogliere meglio [...] di [...] che generarono quelle opere, allora [...] nelle plaghe di una [...]. Se mai lo, studioso [...] si troverà a riferire di un malessere [...] disagio, più sotti-le ma non per questo [...] cui pochi coetanei e fre-quentatori sembra-no essersi [...] fama, quella del [...] arriva ironicamente allo scrittore [...] della [...] creatività. [...] sa bene quel che [...] Carlo Emilio Gadda tenere a ba-da le richieste [...] di tanti editori, tanti direttori di giornali, [...] perfino di petulanti gio-vani laureandi. E in [...] veste, a casa [...] chiamato in soccorso di un [...] ansiogeno, io conobbi Giancarlo [...]. Pareva, col suo abito [...] torrido agosto, [...] assunto, se non altro, [...] bio-grafato la signorilità del com-portamento. E che altro si [...] cosa si può aggiungere sullo studioso, se [...] quanto è già mirabilmen-te segnalato dal risvolto [...] Gar-boli, [...] ampiamente raccontato dal bellissimo articolo di Citati, [...] bizzar-ro» in [...] capace di co-gliere le [...] e le irrequietudini del suo compli-cato duca. Io vorrei segnare invece [...] cui è tenuta a fre-no ogni ipotesi [...] dati, ogni illazione su una vita così [...] esterni, così ritardata [...] quanto ricca di lesioni [...]. Sono queste lacerazioni, que-sti [...] eviden-zia, non con abusati [...] con [...] dei riscontri tra documenti [...]. E a questi rinvia [...] sguardo affettuoso e di-staccato di chi conosce [...] una costante passio-ne: sono passati del resto [...] suo saggio La di-sarmonia prestabilita e lo [...] che quel reticolo filosofico in cui ha [...] si è come sma-gliato. Per esempio: quei libri non [...] mai letti interamente, solo compulsati e usati quel tanto [...] a Gadda serviva per costrui-re, a [...] immagine, [...] del mondo. E forse lo stesso Don [...] non fu mai ter-minato nonostante [...] non Rabelais, per non parlare [...] Joyce, la cui lingua mal conosceva. La filosofia, come la [...] non veicolano il linguaggio gaddiano se non [...] e la [...] è pre-ferita alla libido, [...] oscuro, divenuto sintagma, re-sta ancora oscuro e [...] Weltanschauung pessimistica che non sintomatologia nevro-tica. E molti secoli pri-ma [...] avverte [...] qualcuno aveva affermato che [...] come [...] che solo se è [...] perla. Gadda ha avuto molti amici, [...] stimato; mol-ti nipotini che [...] adorato e usato; infine sono [...] cer-vellotiche esercitazioni accade-miche. Ora si avverte come [...] riflusso, quasi inevitabi-le, dopo tanti eccessi di [...] alludo solo a La Ca-pria. Questa biografia, fondamen-tale come [...] Joyce [...] e il recente Proust [...] sembra chiudere, con la [...] e radente, il continuo rapportarsi ai testi, [...]. Da quella [...] giovinezza, da quegli incunaboli bisognerà [...] per rileggere un nuovo Gadda, quello uscito da una [...] contemporaneità per entrare, grazie a [...] più idoneo dei classi-ci. Piero Gelli Progetto per [...] City di Frank Lloyd Wright, [...] È morto il sociologo de [...] Il Duca di [...] di Giancarlo [...] Einaudi [...] L. Emofiliaco il popolare [...] come tutti lo chiamavano, [...] nel quartiere [...] mentre decine di persone [...] alla [...] casa per ricevere notizie. Tre anni fa era stata [...] di chiedere ai brasiliani di [...] cibo ai poveri. I quotidiani aveva preso [...] di donare sacchetti di viveri [...] alle loro edizioni domenicali e sia [...] che la Marina davano una [...] alla distribuzione dei viveri che [...] di [...] riusciva a raccogliere per i [...] milioni di poveri del Brasile. La città dei [...] di William [...]. Mitchell Electa [...]. E poi Picasso [...] Matisse, [...]. Fino ai grandi ultimi [...] secolo CATANIA. È stata inaugurata nei [...] Ursino [...] Catania la mostra [...] del XX secolo -dalla [...] Museum di Amsterdam» promossa [...] Nino Strano, Assessore del Turismo, Co-municazioni e Trasporti della Re-gione Siciliana [...] da Enzo Bianco, Sindaco del Comune di Catania, [...] Rudi Fuchs. Straordina-ria mostra [...] per più di una [...] la città di Cata-nia e il restauro [...] Castello Ursino che può ben ospitare opere anti-che, moderne [...]. Pensiamo alla giovane arte sicilia-na: [...] può dire che tutta la regione siciliana è un [...] da qualche [...] alla musica; [...] figurativa alle arti plastiche utilizzando [...] cultura come traino per il turismo. Enzo Bianco con questa [...] il museo di Am-sterdam, ma anche con [...] protagonisti di questo straordinario [...] co-sì la città di Catania, [...] sulla via del cambia-mento, della riscoperta dei [...] risorse della [...] grande [...]. Nel Comitato scientifico, oltre [...] Rudi [...] e a Maarten [...] hanno lavorato attorno a [...] alla Cultura del Comune di Catania Santa Zan-ghì [...] Mario [...] organizza-tore indefesso, studioso [...] che assieme ai restauratori [...] di ridare lustro agli spazi storici che [...] agibili e di [...]. Quel che meraviglia della colle-zione [...] è il lucido program-ma artistico, la consecutio [...] delle idee [...] che comin-ciano con [...] di Ce-zanne, di Claude [...] e [...] espressionismo materico, quasi graffiato [...] vitale e [...]. E poi continuando con Picasso, [...] Matisse; le avanguardie storiche [...] di [...] il neoplasti-cismo di [...] per continua-re con i [...] secolo: [...] il gruppo «Cobra» con [...] Jorn , [...] Brut con [...] una rigorosa «Testa» scolpita [...] Giacometti [...] opera sotto teca, opera di marmo dove [...] degli occhi e della bocca disegnano misure [...] Atlantide allo scoperto, una di-mensione aurea nella Città [...] Dio. Le opere arrivano [...] giorni no-stri; le sale [...] sostare [...] singolar-mente: i muri resi [...] respirano final-mente aria di casa nostra e [...] da essi con una illu-minazione giusta rendono [...] più importanti. La luce è tutto [...]. Ecco il Con-cetto spaziale [...] Lucio Fontana del 1957 di [...]. Gran bel quadro in-corniciato con [...] a giorno, che così discostato [...] muro di marmo acquista una raggelante si-curezza. Piero Manzoni, [...] Antoni [...] Rainer e Ro-bert [...] con opere di misure, [...] sono gli ar-tisti che emozionano di più. Piero Manzoni per esempio [...] tela, [...] di colore irruento che [...] azzerando, spiazzando lo spettatore in un in-canto [...]. Ecco, i ma-gnifici quattro [...] usano il gesto per azzerare lo strumento [...] attraverso [...] totale della figuratività del [...]. Una sorta di pittura [...]. E poi [...] Claude [...] x 82); si è [...] del-la pittura di [...] e forse non sempre [...] quando i critici si sono dilungati troppo [...] Ninfee [...] sulla pittura «acquatica» definita anche «lacu-stre» del [...]. Il quadro esposto è [...] ultimi suoi dipinti, costruito con due colori [...] rapidi, toc-chi quasi a [...] pulire il pennello con [...] ancora intriso gocciolante rende immediata-mente [...] pittorico da usare per [...] una immagine di giardino in odore do [...]. Una esplosione di pigmenti [...] in modo diremmo così [...] così da rendere la [...] oleografica ufficiale che rendeva amara la vita [...] non solo a lui. Gran bel quadro, in-corniciato [...] zecchino come si usa nelle [...] famiglie nordi-che museali. Ma in fondo quel [...] la pittura, il vestito esterno [...]. ///
[...] ///
Ma in fondo quel [...] la pittura, il vestito esterno [...].

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





Filtro S.M.O.G+ disabilitato. Indici dal corpus autorizzato

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL