[...] chissà mai che [...]. Hanno un bel dire i [...] (i quali poi, [...] giusto, teorizzano [...] in generale e in astratto, [...] appena scendono ad [...] son dolori); ha un bel [...] il senso comune, il quale riconosce [...] artistica e nella delibazione [...] una forma di godimento che [...] da che mondo e mondo, dunque non è discutibile [...] sé. Il sospetto di spendere [...] intellettuali attorno a una nebulosa chimera e [...] di questa con il fiato vischioso di [...] la cattiva coscienza di uno studioso del [...]. Che per questo è arrivato [...] negare sempre più ogni estetica formalistica e a concludere [...] è là dove [...] ha più sostanza, veicola cioè [...] idee; oppure, [...] là dove è legata più [...] sensuale. [...] non [...]. Può darsi che io [...] momento, a elaborare un [...] meglio questo discorso. [...] non intendo impostare questioni astratte, [...] raccontare. E il racconto, nel riferire [...] storia delle [...] scelte di studiosa, sottolinea che [...] di occuparsi di arti figurative -cioè esattamente [...] tipo di attività artistica per [...] quale non ho mai avvertito in me una vocazione [...] può essere stata dettata appunto [...] una sorta di volontà mortificatrice, se si vuole purificatrice. E, [...] di questa scelta, quella [...] mio studio sulla filologia, là dove meno [...] pratica della lettura critica [...]. Sotto lo stesso segno sono [...] le [...] scelte di campo. Mi innervosisco un poco [...] di sentirmi dire: «Ah, certo, a Lei [...] cosa il Liberty», oppure: «Chissà quanti begli [...]. ///
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Il Liberty non mi [...] più di altri momenti o stili; e, [...] uno stile, in quanto tendenza generale, non [...] né bello; e non ho neppure vocazione [...] possedere [...] granché. Mi sono messa a [...] Liberty perché mi incuriosisce [...] e non ho voglia [...] valori assestati; mi ero resa conto che, [...] riguardava [...] dei Liberty non si [...] si trinciavano giudizi senza alcun fondamento storico; [...] li, ma i nomi degli architetti si [...]. Per gli stessi motivi [...] stessa metodologia mi sono applicata a studiare [...] Déco; [...] ho affrontato per la prima sui documenti [...] gruppo che si definì «Novecento italiano». E cosi via. ///
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E cosi via.