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PAGINA II [...] LUNEDÌ 13 LUGLIO [...] TRE DOMANDE [...] domande a Tatti Sanguineti. Qua) è 11 libro [...] di più nella tua [...] avventure dì [...] Mark Twain. Me lo regalarono per [...] e [...] letto 23 volte. Ricordo che tra la [...] ventesima lettura rimasi turbato fortemente perché scoprii [...] che mi fece sorgere un dubbio terribile: [...] non fosse tutto intero. Era infatti [...] purgata, di quelle che [...]. Mia zia mi aveva [...] con sei titoli. Uno era II piccolo lord, [...] Senza [...] poi [...] Tom Sawyer. Gli altri adesso non [...]. A un certo punto, [...] tenere tra le mani questo libricino rosso [...] accorsi che era diventato la mia Bibbia. Nel testo però ci [...] parentesi, degli incisi introdotti da preamboli in [...] si rivolge agli adulti. Ne ricordo uno in [...] il maestro di Tom Sawyer aveva nutrito [...] anatomia e dunque teneva libri di anatomia [...] cassetti come reperti di quella [...] frustrazione. Ecco, quando scoprii che [...] mancavano delle cose, fu per me un [...] di un tradimento: la mia Bibbia non [...]. Poi scoprii che esisteva [...] di [...] Finn. Allora andai nella libreria [...] Buona Stampa di Savona, lo chiesi e scoprii che [...] Buona stampa non lo aveva stampato. [...] Finn, [...] ego sottoproletario del borghese Tom Sawyer, [...] stato occultato. Da questo episodio mi [...] di sospetto, di diffidenza [...]. Non sono mai stato [...] ma per 4-5 anni, siccome mio padre [...] leggessi libri gialli, ne consumai una gran [...]. Mi chiudevo al cesso [...]. [...] quelle copertine di Alberto Jacono [...] ti facevano [...] cosa. Ma ci sarà un libro [...] cinema che considera essenziale. Il cinema mi ha [...]. Curando una rubrica dei [...] per un settimanale per dieci anni, ho [...] in cui ho speso un capitale. A tutt'oggi sono senza [...] tre stanze piene di libri di cinema. Per me rappresentano una zavorra, [...] maledizione, una rovina. Hanno provocato infinite liti [...] rapporti con [...] abitativa. Per non parlare dei dolori [...] schiena provocati dai continui trasporti di questi libri da [...] parte [...] d'Italia. Ho rovinato zaini e [...] oggi, non puoi immaginare quello che mi [...] tassista romano quando ha sollevato la [...] di dotazione Rai. [...] parte, sto facendo un catalogo [...] Fellini. Tatti [...] in omaggio [...] ROLLO In La pace [...] John Le Carré «riassume» le vicende di cui è [...] colonnello svizzero [...] accusato di tradimento dal [...] passato preziose informazioni ai [...] a diciotto anni di reclusione dopo più [...] di isolamento. La «spia» pare, in [...] la vittima sacrificale consegnata ai baroni [...] Service americana per riguadagnare [...] degli Usa contraddicendo con un processo esemplare, [...] la quale la Svizzera stava diventando, verso [...] anni Settanta, un pericoloso corridoio aperto Ira [...] sistema di allarme avanzato «Florida» e [...] Sovietica. Malgrado i sospetti di [...] emerge [...] pochi documenti consultabili e [...] testimonianza come un uomo preso nei lacci [...] più vasta di quella che lo vede, [...] Settanta, interlocutore [...] militare sovietico [...]. Le Carré rinuncia a [...] della vicenda spionistica per puntare [...]. Il vero interesse dello [...] dalla misteriosa catena di sollecitazioni emotive che [...] a «innamorarsi» del raffinato e sapiente ufficiale [...] di [...] il suo interlocutore privilegiato [...] tale, destinatario di informazioni protette dal segreto [...] come amante della moglie. Quel che più conta [...] morale è la tensione, per cosi dire, [...] Le Carré si avvicina, discreto e sottile, [...] turbamento di un [...] finalmente chiamato a contemplare [...] un uomo [...] d'altri tempi. Che [...] realtà, dietro [...] zarista» ci sia un agente [...] Gru, dello [...] militare sovietico, [...] sembra [...] é come se le informazioni [...] passa a [...] fossero dei «doni» capaci di [...] la vicinanza [...] zarista. Eppure, si diceva, [...] c'è una evidente intenzione saggistica, [...] in senso classico. [...] é [...] della spia che tradisce senza [...] il disamorato ritratto di una solitudine, dì una vita [...] tanto ottusa quanto pronta a cedere alloro» di un [...] che profuma di grandezza, di nobiltà, di seduzione. La Svizzera e suo [...] «piccolo» da essere, in proporzione. Fedele [...] malgrado la condanna che [...] fedele a [...] fedele alla fedeltà della [...] tradito con [...] sovietico, [...] attraversa le pagine di Le Carré [...] un personaggio sempre in bilico fra [...] del sol dato e [...] un Don [...]. John Le Carré« La pace [...] Mon [...]. La pragmatica e la [...]. Il linguaggio visto non [...] significati ma nel suo uso, per analizzare [...] attraversa le relazioni interpersonali Il dire e [...] Che cos'è la pragmatica? La pragmatica viene definita [...] quella branca [...] della linguistica che si [...] del linguaggio connessi al suo uso da [...] in contesti determinati. Per dame [...] più concreta: in un [...] alla pragmatica possiamo [...] affrontati [...] fra loro [...] della doppia negazione in [...] persone affette da disordini della comunicazione, [...] fra catalano e spagnolo [...] giovani di Barcellona, le strategie [...] negli interrogatori di polizia, [...] nei discorsi dei bambini, la comprensione [...]. Tali [...] possono però [...] perché, per essere trattati, [...] conto del fatto che il linguaggio è [...] in contesti sociali e culturali, per scopi [...] si deve inoltre considerare [...] vive e si trasforma in questi contesti, [...] loro vicende e contribuisce alla loro evoluzione; [...] genera significati non solo in virtù del [...] o a regole, ma anche grazio a [...] dialogiche. Questo significa però che [...] pragmatica non è tanto una branca della [...] approccio, un modo di avvicinarsi ai problemi [...] dal [...] conto di tutte queste [...] di volta in volta, di alcune di [...]. Il termine «pragmatica» proviene da [...] lavoro pubblicato dal [...] e semiologo americano Charles Morris [...] 1938, [...] the [...] (tradotto in italiano negli anni [...] dal filosofo e semiologo Ferruccio [...]. In modo assai suggestivo, Morris [...] le nozioni più importanti e problematiche della [...] (della quale la teoria del linguaggio fa [...] la nozione di segno e quella di [...] definite correttamente solo facendo riferimento, oltre che [...] riconosciute della sintassi e della semantica, anche [...] da lui denominata «pragmatica». Dopo [...] proposta di Morris, comunque, [...] pragmatica hanno fatto un po' di fatica [...]. Il loro sviluppo siste-matico [...] negli anni 60, accelerando notevolmente il suo [...] fine degli anni 70. [...] incentivo a tale sviluppo [...] dalla «teoria degli atti linguistici», [...] filosofica sul linguaggio formulata [...] John L. Austin, filosofo inglese del [...] un libro uscito nel 1962, Senso e [...] successivamente soprattutto grazie [...] del filosofo americano John Searle [...] volume di questi Atti linguistici del 1969. Se il linguaggio va [...] umana, come una gamma di possibilità [...] dei fenomeni linguistici non [...] da una considerazione delle situazioni sociali, degli [...] soggettività dei parlanti nelle sue dimensioni sia [...] e affettive. Bisogna pensare non soltanto [...] a codici, bensì a ciò che vuole [...] dire la gente che parla, ciò che [...] vuole fare, e inoltre non basta tenere [...] di volta in volta parla, ma bisogna [...] chi è destinatario o ricevente di queste [...] relazione che si instaura e si modifica [...] interlocutore. Bisogna pensare quindi a [...] capisce o non ci si capisce, al [...] ai presupposti condivisi o ritenuti tali, e [...] stesso ricevente influisce sul significato della comunicazione [...] non «privata» del parlante, ma intersoggettiva. Dalla molteplicità dei riferimenti [...] messi in campo, deriva [...] ricerca pragmatica ad essere interdisciplinare, cercando di [...] la vicinanza e lo scambio con le [...] linguistica, con la filosofia del linguaggio e [...] discipline psicologiche, sociologiche (in particolare per quanto [...] che si suol chiamare [...] delle interazioni faccia a [...]. Nella giungla di problemi [...] nella prospettiva della pragmatica, [...] un lato problemi teorici e metodologici, generali [...] di funzionare del linguaggio, della comunicazione, [...] reciproco delle soggettività dei [...] lato problemi più specifici riguardanti particolari tipi [...] e comunicativi e/o aspetti di sìngole lingue [...] dell'uso. Gli esempi di [...] portati [...] che Insegna filosofia [...] di Trieste, ha fatto conoscere [...] Italia gli scrìtti di [...]. /// [...] /// Cohen e molti altri, [...] «Gli atti linguistici» (Feltrinelli). È autrice, poi, di «Linguaggio, [...] Interazione. Per una teoria pragmatica degli [...] linguistici», edito dal Mulino, in cui idee centrali della [...] degli atti [...] vengono messe in rapporto con [...] approcci, di pragmatica, di [...] di semiotica. Claude [...] è direttore [...] des Haute» F. È autore di numerose pubblicazioni [...] e di opere quali «La [...] La [...] e «La strutture des langues», [...] a [...] di parole» (Einaudi). Una [...] bibliografia si trova nei testi [...]. E sempre rimanendo vicini [...] concreto, vorrei [...] segnalare alcune aree in [...] anni la ricerca pragmatica si è andata [...] quali potrebbero venire delle «ricadute» culturali interessanti [...] sia della pragmatica, sia della [...] linguistica. Quando parliamo con qualcuno, [...] disposti verso il nostro interlocutore, cerchiamo di [...] con [...] in modo da [...] clic lo «apprezziamo», che [...] che non facciamo [...] imposizioni (che non siano [...] e simili. Cosi, per esempio, diciamo piuttosto «Vorrei» che non «Voglio», e in molti casi per fare [...] richiesta usiamo anziché [...] una frase interrogativa («Puoi prestarmi [...] matita?»). È la cortesia: un [...] del linguaggio, un fenomeno [...] sociale poiché dà sostegno alle relazioni interpersonali; [...] difficile da studiare, che varia in relazione [...] e sociali, e naturalmente, alla lingua usate. Capire come funziona in [...] cultura significa Ira [...] capire quali sono i [...] riconoscono come base delle relazioni interpersonali e [...] conti [...] sociale. Se poi [...] si [...] verso il confronto Ira [...] diverse, queste ed altre ricerche pragmatiche (fra [...] modi per esprimere affettività, o sui modi [...] altre finalità comunicative) possono contribuire alla comprensione [...] la comunicazione cioè fra parlanti appartenenti a [...] più in generale della comunicazione in contesti [...] sono presenti più codici linguistici (lingue, [...]. Si tratta di due [...] i nostri tempi: pensiamo agli [...]. Le ricerche di pragmatica, [...] interdisciplinare con la [...] e [...] possono facilitare la presa [...] somiglianze e differenze fra lingue e culture, [...] comprensione dei modi in cui la compresenza [...] viene o può [...] vissuta e giocata dai [...] evitare le chiusure e a identificare le [...] fraintendimento. Quale? Negli anni 60, la [...] aveva esercitato una grande fascinazione [...] scienze [...] con la scoperta, derivata da [...] di una «struttura» della lingua, [...] sue funzioni e coi suoi metodi [...] che le assicuravano esattezza scientifica [...]. Ma una linguìstica del genere, [...] aveva a suo esclusivo [...] la lingua, finiva per escludere [...] suo studio ì soggetti viventi, parlanti, i loro usi [...] lingua nelle reciproche relazioni [...] i loro dialoghi e le [...] negoziazioni per stabilire i sensi [...] agire, una linguistica degli atti [...] parola, pur [...] necessaria, restava cosi del tutto [...] strutturalista. A smuovere le acque [...] oltre un quindicennio, i progressi realizzati nello [...] linguistici sia per iniziativa di [...] del linguaggio, come Austin [...] Searle, [...] sotto [...] della pragmatica. Osserva a questo punto [...] forse per eccesso di [...] finito però per dimenticare che la parola. La parola presuppone II codice, [...] al tempo stesso, lo custodisce, È [...] operativa di chi dialoga, [...] a [...] manifesto il codice, a [...] nel corso della storia, provocando, [...] cui lo sottopo-ne, i mutamenti [...] periodicamente lo investono. Il senso delle intonazioni [...] una frase dipende spesso dalle situazioni del [...]. Cosi, a intessere il [...] é -osserva [...] -la relazione [...] che I uomo instaura, [...] atti linguistici, lenendo conto dei vincoli [...] dalla lingua, dal suo [...]. La pragmatica trascura questi [...] tradizione [...] tende a ignorare la [...] se nessuno affermasse, negasse, interrogasse, invitasse, comandasse, [...] quindi, ricevesse parola, interpretando, rispondendo, eseguendo, reagendo. [...] vero della linguistica si [...] il dialogo, non limitato alle sole situazioni [...] ma esteso a qualsiasi interazione linguistica faccia [...] in generale, in tutte queste «relazioni [...] la costruzione di un [...] del parlanti è il fondamento e la [...] loro rapporto. Il senso sgorga cosi [...] può [...] luogo anche a una [...] se chiedo: «Franco?» e mi rispondono: «Ah, [...] dì buono». Il punto di vista [...] cosi il nuovo paradigma della [...]. Ed è la relazione [...] a fondare [...] del linguaggio. /// [...] /// [...] la linguìstica non opera [...] da parole clic associano un senso a [...]. Muove invece dalla (rase, definita PIERO [...] linguistica, che non ha [...] per essere capita e che [...] quanto al suono, da un [...] clic ne marca le frontiere. È poi a partire [...] semmai, si arriva alle parole. Assumendo quindi, come [...] dialogo, la frase, [...] propone di [...] da tre punti di [...] di ordinare diversamente tutto lo studio delle [...]. Il primo punto di [...] morfosin-tattico, che studia la frase in relazione [...] lingua. II terzo, infine, è quello [...] con cui il parlante, nei comporre una frase, assegna [...] importanza a questo o [...] che la costituisce, [...] tre questi punti i vista [...] poi la presa in esame delle due direzioni dei [...] che operano secondo una linguistica del [...] e secondo una linguistica [...]. Si tratta di due [...] diversi. Il parlante può essere [...] cattivo ascoltatore, o viceversa. Se il dialogo è [...] nuova linguistica, che dire del «soggetto» che [...] agisce, dell uomo [...] -come [...] lo denomina? E come [...] concettualmente «in modo tale da permettere alla [...] un contributo autentico alle scienze umane?». Si chiede poi I [...] «La recente fuoriuscita della linguistica [...] strutturalismo permessa dallo studio [...] atti linguistici, deve condurre a [...] teoria della personalità?». Nella linguistica dialogate il [...] restare al centro dei suoi studi, ma [...] soggetto che interloquisce. [...] propone di [...] come [...] psicosociale. Perciò il concetto di [...] la negazione perentoria di quello dì individuo [...] più o meno condizionato dalla società, che [...] sempre di fronte come aliena ed esterna. Nel dialogo, invece, in [...] di volta in volta locutori e ascoltatori, [...] «altri» -sono interlocutori che entrano anch'essi, come [...] nella costruzione [...] senso. La lingua è cosi [...] di un mondo interpersonale, che è, insieme, [...] e fuori di noi; una forma verbale [...] continuamente raccorda [...]. E [...] raccoglie in sé lutti i [...] di uso della lingua in funzione delle situazioni. Viene cosi a disporre [...] potenza sociale della lingua. Ne sono esempi evidenti [...] dicibile: i «battezzatori di lingue», come [...] i grandi scrittori o [...] ma anche, in tono minore, gli autori [...] giornalisti e via dicendo. E anche gli [...] burocrati alla [...] inventori di quella speciale [...] per cui il regime sovietico C stato [...]. Cioè regime in cui la [...] sottratta al [...] era [...] «verità» per tutti dal potere. Anche questi «padroni della [...] agli obblighi che la lingua impone con [...] sintassi e quella violenza convenzionale per cui [...] far si che le parole abbiano altri [...] loro, né altra struttura fonologia, Sono i [...] cui la lingua, [...] sociale, intersoggettiva, impone i [...] soggetto parlante che, in dialettica con essi, [...] zone di libertà in cui operare, com'è, [...] tutti quegli alti di parola che [...] no a innovazioni linguistiche. Un soggetto indefinibile al [...] in cui la lingua è costruita. Secondo [...] tuttavia, le altre scienze [...] causa da uno studio integrale del «soggetto [...] oggi in grado di offrire, per parte [...] essenziali alla fondazione di un nuovo concetto [...]. In realtà le cose [...]. Anzi, i loro contributi [...] cruciale sono non meno essenziali e, ciò [...] rilievo, sono convergenti e complementari. Cosi, solo per fare [...] la linguistica mostra come, [...] la designazione di sé [...] è universale, [...] psicologia del Sé -che [...] Sé in rapporto agli altri -mostra tutte le [...] a tale operare linguistico. Tutti mirati a un [...] di una nuova idea dì «uomo», di [...] della costruzione [...] della nostra [...] sociale. [...] puniate precedenti sono [...] in data 8/6, 15/6,22/6,23/6, [...] la luce di Dio Nel [...] curata da G. /// [...] /// [...] è uscita presso Marietti una [...] antologia delle Scrittrici mistiche italiane. Tra le mol-lì voci [...] di Angela da Foligno, che verso la [...] secolo aveva [...] la narrazione della [...] straordinaria esperienza mistica a [...] storia col nome (non accertato) di frate Arnaldo. Arnaldo dichiara di essere [...] indegno» in quanto «le parole dotiate da [...] altrimenti dense di significato da quelle da [...] le avevo impiccolite e svuotate». Come mai allora la voce [...] Angela suona cosi nitida e inconfondibile, malgrado la trascrizione [...] e malgrado la [...] lingua, il dialetto umbro, sia [...] tradotta nel latino della [...] è possibile dare una risposta [...] questa domanda attraverso la nuova antologia interamente dedicata da G. Pozzi ad Angela, Il libro [...] e attraverso il V [...]. /// [...] /// [...] testo ha il vantaggio [...] scritti decisivi di Angela sullo sfondo della [...] e teologica dal [...] al X IV secolo. [...] di Angela è sconvolgente, [...] i primi passi attraverso quella dialettica tra [...] il contenuto indicibile della parola stessa, che [...] molte confessioni mistiche ed estatiche, come annota G. /// [...] /// È [...] per la [...] radicalità: «E avvenne, per [...] Dio, che in quel tempo mori mia madre, [...] me un grande impedimento. E poi mori mio [...] tutti i miei figli in un tempo [...]. E perché avevo cominciato [...] e avevo pregato Dio che morissero, ne [...] consolazione, voglio dire della loro morte». Nulla ormai è di [...] suo laccia a faccia con Cristo, per [...] verso il [...] della mente di Dio. Infatti ciò che emerge [...] Angela con la [...] di Cristo, attraverso lutti [...] che conosciamo anche da altre narrazioni mistiche, [...] rapporto è un tentativo di andare olire [...] che è manifesta nel Cristo, nel [...] nel [...] della sofferenza. Emerge in esso la [...] della Trinità, che [...] come annota acutamente [...] di Angela alla grande [...]. Immersa [...] volle ritrarsi da quel [...] potè; non poteva andare più [...] non [...] a se stessa». È la nolte oscura [...] in Giovanni della Croce, dalla quale si [...] più grande chiarezza, nella «pienezza della chiarità [...] Angela capisce e legge «tutto il creato» e [...] chi era stato o si sarebbe salvato [...]. Ma Angela va ancora [...] ancora più buia, che dapprima si rivela [...] indicibile, tanto grande che ad essa sarebbero [...] dell'inferno, ma nella quale c'è anche il [...] Dio. È su questo punto [...] Pozzi fa torto ad Angela, sorvolando su [...] convinzione che «la tenebra non implica conoscenza», [...] totalmente negativa, senza dolcezza, [...] amore». Ma la dolcezza e [...] da una tensione intellettuale che ha [...] domestica verso il mistero della trinità. Ma poi «vidi Dio [...] proprio nella [...] poiché è un bene [...] si possa pensare o comprendere; e ciò [...] pensare e comprendere non lo attinge, né [...]. Ed è dentro questa tenebra [...] deriva una continua certezza di Dio, che toglie ogni timore. Al contrario di quello [...] Pozzi, [...] si fa intellettiva. È questa «intelligenza» che [...] Angela che il mistero, la tenebra, superano [...] ogni altra cosa a cui [...] o il cuore possano [...] passato. Superano anche [...] mistica del Cristo, in [...] vedo nella tenebra 0 la totalità, e [...] è parte». Queste non è più «emozione [...] non [...] devozione o fervore o amore [...] né tremore del corpo o [...]. Angela giace ormai in [...] tenebra, che la porta, come annota Leonardi, [...] e la [...] di Francesco». Ma il [...] «attrae [...] molto più che questo [...] senza [...] È [...] a questa altezza, che Angela [...] «la Scrittura divina è altissima, e che [...] tanto sapiente nel mondo (. Ma poiché «la mia [...] levata nei segreti di Dio e vede [...] Dio, io capisco come [...] fatta la Scrittura (. Ecco quello che «scandalizza» [...] racconto di Angela: una coscienza della [...] comprensione intellettuale del mistero [...] la stessa esperienza mistica, che la pone [...] Francesco, [...] i sapienti e i saliti. [...] e disumana crudeltà che [...] portata a considerare madre, marito [...] figli meri impedimenti, tanto da [...] la morte, non è che [...] esperienza intellettuale che Angela si [...] in grado di compiere: abitare nella tenebra di Dio [...] por annullarsi in essa, [...] per comprendere questa tenebra dentro [...] sé. Forse non c'è mistico, [...] scrittore che abbia osato tanto. Nella [...] voce vibra il buio [...] profondità vertiginosa della cattedrale gotica. Nella [...] voce vibra torse anche uri [...] più profondo, insieme alla coscienza di [...] dato ad esso, nelle povere [...] che sembrano bestemmie nella loro nudità, una forma comunicabile. Questa tensione va oltre [...] entra nello spazio di ogni uomo che [...] non cessa di [...] sul senso di sé [...]. Scrittrici mistiche Italiane a [...] G. /// [...] /// Leonardi, Marietti, [...]. /// [...] /// V, Fondazione Valla Mondadori, [...]. /// [...] /// V, Fondazione Valla Mondadori, [...]. (0)
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