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LUNEDÌ 13 DICEMBRE [...] retta al più recente dibattito [...] sulla situazione sociale [...] ed economica, si , direbbe [...] . I rappresentanti di una Confin-dustria [...] a rivendicare «tutto e subito», ma anche un buon [...] di [...] buoni per tutte le stagioni, [...] vanno convincendo che prima la lunga stagione delle ideologie, [...] il conflitto radicale, infine lo «statalismo» pervasivo [...] regime [...] . Che i differenziali salariali [...] appiattiti oltre ogni accettabile C limite. Che la scala di [...] spianata, fino alla demotivazione dei migliori. Insomma, che il livellamento [...] paese a «socialismo reale» cui saremmo stati [...] è il principale ostacolo a un recupero [...] Italia». In realtà le cose [...]. [...] si colloca [...] tra i paesi più [...]. In una scala diretta [...] «diseguaglianza distributiva» del reddito in 12 paesi [...] D. Ca-meron alla fine degli [...] Ottanta, [...] figura al terzo posto, con un indice [...] punti, subito dopo gli Stati Uniti (11,00) [...] Francia (9,33) , ampiamente davanti alla disciplinata Germania [...] Olanda (3,67), naturalmente alla Svezia (2,00) e [...] Giappone, il quale fa registrare l'indice di diseguaglianza [...] assoluto: appena 1,67! I poveri (quelli che gli [...] degli anni Ottanta e della retorica [...] allora dominante non riescono neppure [...] «vedere») sono quasi 4 milioni: 3. E si tratta di [...] di quelle che mordono sul vivo, fino [...] variabili demografiche, sulle sfere essenziali della vita [...] nel [...] ROVELLI Il Bel Paese [...] Ottanta il rischio di. Per quanto riguarda i [...] una fase di relativo appiattimento conseguito ai [...] anni Settanta, hanno [...] nuovamente i differenziali, sia [...] settori (la parte variabile del salario oscilla [...] 20 e il [...] sia tra settore e [...] categorie più favorite, bancari, telecomunicazioni, elettricità, e [...] tessili, enti locali, commercio, ci sono più [...] percentuali: da un indice 100 a un [...]. Ma soprattutto è possibile [...] della seconda metà degli anni Ottanta, dentro [...] radicale ristrutturazione industriale allora [...] la nascita e la [...] «secondo mercato del lavoro», di uno strato [...] regolari» e sottopagati, privi delle . /// [...] /// [...] di essi, pur lavorando più [...] 40 ore settimanali, percepisce un salario del [...] inferiore alla retribuzione «mediana» di [...] lavoratore italiano; un altro [...] guadagna un terzo in meno [...] il [...] subisce riduzioni del [...]. È la forma che [...] assume la «flessibilità». Costituiscono quel nuovo «sottoproletariato [...] si preferisce, quel «proletariato post-industriale» che in [...] carattere fluttuante, provvisorio, destinato ad essere di [...] riassorbito dai processi di mobilità, e che [...] Italia [...] assume preoccupanti caratteri di permanenza. Da esso emerge la [...] delle diseguaglianze che alla [...] classe», che divideva semplificando, va sovrapponendo nuove [...] nuove «dimensioni», appunto, della diseguaglianza, più complesse, [...] difficilmente «governabili», in una mappa frastagliata in [...] di esso, di appartenenza etnica o geografica, [...] garanzie. E si delinea, nel [...] processo attraverso cui quelle diseguaglianze si sono [...] cattiva modernizzazione italiana. In particolare prende corpo [...] anni Ottanta come luogo di conferma di [...] di formazione di [...] egoismi, profondamente differente [...] che li vuole, in qualche modo, pur [...] contraddizioni, come il decennio della universale promozione [...] che ha trasformato una società di classe [...] ceto medio affluente. Crescita di status e di [...] c'è indubbiamente [...] ma ha riguardato in maniera [...] solo uno strato relativamente ristretto, la tradizionale [...] (liberi [...] sionisti in [...] imprenditori, dirigenti [...] alti burocrati). Esso ha utilizzato, nella propria [...] non gli strumenti «universalistici» del merito e [...] ma quelli [...] della rendita di posizione e [...] statale. Evasione fiscale e prestito [...] della grande massa di ricchezza finanziaria che [...] è andata controllando in misura crescente: la [...] di accesso al secondo, in un circolo [...] a erogare annualmente decine di migliaia di [...] a ristretti strati di ricchi evasori (il [...] più ricche controlla il [...] delle risorse finanziarie complessive). Conoscenze personali, appoggio politico, [...] parte, i canali di [...] privilegiate, mentre le ; normali «carriere» legate [...] quasi del lutto assenti. /// [...] /// Accentuare ulteriormente le diseguaglianze, [...] di fare il «partito del capitale», [...] la funzionalità, significa scambiare [...] la malattia. Non farebbe che avvicinare [...]. Massimo Paci (a cura [...] «Le [...] della [...]. Il Mulino, [...]. /// [...] /// Belli, [...] Bordogna, Carboni, Cerase, Cobalti, David, Di Lazzaro, [...] Ceri, Innocenzo Negri, Palomba, Pennacchi, [...]. Pozzi, Pugliese, Ranci [...]. /// [...] /// QUESTIONI DI VITA GIOVANNI [...] e vaccinato Nelle ultime [...] più volte stimolato o costretto a [...] delle vaccinazioni. Ho dovuto decidere se [...] consigliato a chi ha oltre sessant'anni, contro [...]. Ho letto su questo [...] famiglia friulana ostile alle vaccinazioni obbligatorie si [...] Austria, dove : tale obbligo non sussiste, [...] molte telefonate di obiettori che mi chiedevano [...]. Ho accolto, infine, [...] di un Liceo Scientifico [...] Bologna, [...] ad Albert Sabin, a parlare su Storia [...] ; vaccinazioni. Siccome sono un raccoglitore [...] nato, in questo caso) di scritti [...] e documenti, ho trovato [...] aggiornate sulle quali orientarmi: guarda caso, le [...] scientifiche italiane. Il numero di ottobre [...] «Sapere» [...] pubblicato infatti un ampio inserto su La [...] e il numero , di novembre di «Le [...] uno speciale su Vita, morte e sistema [...] sistema biologico che in ogni individuo definisce [...] stesso» rispetto a quel [...] un sistema che abbiamo appreso a potenziare [...]. Illustra poi la funzione [...] esso svolge verso malattie causate da virus, [...] altri agenti morbigeni; e analizza infine alcuni [...] quali le ben distinte [...] e di difesa si in-. [...] per [...]. Nelle malattie [...] proprio il sistema difensivo [...] contro [...] si verifica cioè un [...] del bersaglio, simile a quello che [...] o [...] compie talvolta durante le [...] scambia le proprie fanterie I per quelle [...] le devasta [...]. [...] scritto, che ha per [...] iettatorio [...] cerca di rispondere (e [...] moderato ottimismo) a questa domanda: il [...]. In questa storia si [...] e scelte morali, grandi successi accompagnati da [...] da qualche disastro: ma si gi unge, [...] alla conclusione che i benefici sono stati [...] in misura tale da giustificare «la fiducia [...] delle vaccinazioni». [...] appunto che mi sento [...] ambedue le riviste) è che non fanno [...] stretti rapporti, intuiti da te [...] ma individuati da poco, [...] immunitario e il sistema nervoso centrale, cioè [...] biochimici e la mente umana: questa, [...] o no piena coscienza, [...] quanto . Sono [...] personalmente grato per le [...] hanno spinto a vaccinarmi contro [...]. Cosi si fa in Inghilterra, [...] Belgio, in Germania, in Spagna; e si vaccinano [...] cultura e per solidarietà, se [...] coazioni. Roberto [...] Gilberto [...] e Anna [...] (con un contributo di [...] : La civiltà delle [...] «Sapere», ottobre 1993, [...]. Autori vari: Vita, morte e [...] immunitario, [...] in «Le scienze», edizione italiana [...] novembre 1993, lire [...] DI [...] gruista generoso [...] Nietzsche [...] PRATOLINI -È uscito nei Meridiani [...] primo dei tre volumi che raccolgono tutti i romanzi [...] scrittore toscano. Una narrativa che trae [...] «mali» che presiedono alla vicenda umana Traumi [...] Pratolini [...] Firenze Tra il 1947 e il 1955 [...] sembrò essere molto in chia-ve con le [...] partito comunista: è il periodo compreso tra [...] Cronache [...] poveri amanti e Metello. A turbare un po' [...] uscita, nello stesso 1947, la Cronaca familiare, [...] una parentesi sentimentale, una caduta lirica fra [...] un evento doloroso della vita [...] la morte del fratello. Intendiamoci: oltre che su alcuni [...] i critici espressero, soprattutto [...] di Metello, anche riserve ideologiche [...] resto il personaggio romanzesco, come allora molti lo intendevano [...] orme di Lukacs, era considerato rivelatore per eccellenza [...] ma nel suo complesso la [...] ideologica [...] sembrò avere una sostanziale tenuta. Fu per le vicende [...] non per [...] della [...] narrativa, che [...] fini. La data è canonica: [...] del 1956 e la diaspora che ne [...] mutate direzioni della ricerca letteraria? Pratolini, che [...] credeva davvero, continuò a lavorare alla «storia [...] pensare che gli eventi lo spiazzarono un [...]. Questo non significa che [...] se nulla fosse accaduto. [...] del 1956 si Vasco Pratolini [...] nel Meridiani che ne raccolgono In tre volumi tutti [...] romanzi. /// [...] /// Resta il fatto però [...] volume della «storia», Lo scialo, uscirà soltanto [...] (1960), e bisognerà [...] più che altrettanti per [...] (Allegoria e derisione è del 1966). Nel frattempo aveva piegato [...] estranea, almeno stando ai suoi stessi intendimenti, [...] «storia» italiana: questo romanzo centrifugo fu La [...] del 1963. Comunque, sia che Pratolini [...] propri assunti, sia che provasse altre soluzioni, [...] più le linee di [...]. Il che fini per [...] dileguare [...] del grande pubblico, fino alla [...]. [...] alla [...] opera che si registra oggi [...] da parte di [...] (Parronchi, [...] ma ho molti dubbi che [...] sarà un [...] più corposo. Per quanto riguarda il [...] primo dei tre volumi previsti nei «Meridiani», F. Memmo, si può invece parlare [...] una GIOVANNI [...] fedeltà. Se si è cominciato parlando [...] fortuna di Pratolini [...] della sinistra, non bisogna però [...] che i suoi testi ebbero per molti anni una [...] fortuna anche presso la critica e [...] moderati. Comunque, questo suo accontentare lettori [...] esigenti dà subito [...] di una divaricazione molto forte [...] come se fosse animata da [...] istanze diverse, che in passato sono state individuate nel [...] e [...] pedagogico. È troppo forte la [...] lettura, se non psicoanalitica, almeno psicologica di [...] Cronaca familiare [...]. Non so se la [...] da dei traumi e sia un modo [...] è certo che la narrativa [...] mette continuamente in evidenza [...] la malattia e la morte dei congiunti, [...] separazione dal cerchio protettivo (piccola comunità, casa, [...]. Di fronte alla palese [...] alla vicenda umana si aprono da-vanti allo [...] o spiegare, o raccontare; o anche tutte [...] cose insieme. Pratolini scelse per sè [...] raccontare. E lo fece in [...] insistendo ossessivamente sui traumi, oppure rappresentando le [...] umana dalla propria condizione di infelicità. Gli restò per sempre preclusa [...] strada della enunciazione filosofica del male e quella della [...] rappresentazione allegorica. Il suo limite fu [...] vedere. Insomma non riuscì a [...] assoluta [...] e della società ma, [...] politiche di molti scrittori del suo tempo, [...] altro assoluto: quello della liberazione. I suoi personaggi partono [...] e negative, ma hanno davanti a sé [...]. Se, come si è [...] del mondo [...] hanno pesato terribilmente i [...] cosi sulla [...] narrativa ha fortemente inciso [...] questo, tradotto in termini letterari, significa innanzitutto, [...] tutto, [...] Mario Pratesi de [...] il ligure ma [...] naturalizzato fiorentino Jahier, e Tozzi, [...] che altro in chiave sociologica e linguistica: [...] che gli si fece sentire, da lontano, [...] opere [...] degli anni Trenta. Inoltre assorbì bene, dei [...] stranieri fortunati in quegli anni: [...] e il francese, soprattutto [...] suoi autori canonici. [...] in testa, quindi [...] Philippe, e i molti [...] con protagonisti ragazzi. In questo ambito tematico, [...] la lezione del Joyce di [...]. Forse si dovrebbe indagare [...] Prato-lini deva alla pittura contemporanea. Qualunque grado [...] di affinità vi sia [...] Prato-lini e gli artisti contemporanei, [...]. Ma anche i paesaggi umani [...] Rosai, i giocatori di carte, i bevitori, «i beceri» [...] dovettero [...] modello dei personaggi popolari della [...] città. Questo per la pittura. Mentre ci sono noti [...] molti registi coi quali Pratolini collaborò (Visconti, Rossellini, Bolognini, [...] eccetera). Memmo esibisce anche schede che [...] la vo-cazione teatrale dello scrittore: [...] il suggerimento, che ci pare opportuno, è da verificare [...] sui testi. Le città di Pratolini [...] a Firenze e Roma anche Napoli. Su Roma scrisse assai [...]. Su Napoli progettò nel [...] «Cronaca napoletana» che abbandonò tre anni dopo, non [...] la città «alla perfezione». Scriverà: «lo penso che [...] partecipare agli altri, raccontare, trasmettere, ciò che [...]. Col che si [...] al grumo fonda-. Le cose migliori di Pratolini [...] prime. E se c'è un [...] fra di esse a! Il perché sia [...] dimenticato, alla stregua delle altre [...] opere, lo si intuisce facilmente. Un po' vi ha contribuito [...] stesso Pratolini, ritenendo di [...] con un atto di volontà, [...] la strada del romanzo e, ancor più, [...] ciclico; ma molto ha pesato [...] gusto letterario [...] trentennio, che ha imposto [...] di letteratura fortemente artificiosa, ai [...] e comunque sperimentale. Inoltre la rovina, sacrosanta, delle [...] realistiche fondate sui precetti [...] ha trascinato con sé, impietosamente, [...] produzione di chi aveva contribuito massicciamen-te a dare [...] della possibilità di un siffatto [...]. Si aggiunga che Pratolini [...] fama alle sole sue [...] le ha cioè supportate con quella parallela [...] pure si è dedicato, ma che ha [...] che tiene comunque desta [...] su un nome quando [...] stanno eclissando. Certo, Cronaca familiare è [...] e può anche risultare di non amena [...] prosa poetica, quel ritmo [...] elegiaco, così lontani dai gusti odierni. Ma il lettore intelligente [...] al testo, lasciarsi catturare dal suo ritmo; [...] libro, allora si predisporrà [...] lettura di altri testi. Pratolini aveva dalla [...] anche una notevole intelligenza critica. Purtroppo [...] più al grande romanzo che [...] saggio, ma un esempio di questa [...] non coltivata vocazione è offerto [...] Cronache [...] magistrale sugli umori di una [...]. Un testo dunque da [...] dei [...] anche se questo prevede [...] romanzi. Paul Austen padri e figli, [...] e [...] del pasticciere matto maniscalco incapace [...] udine del fabbro specialista in [...] per [...] dio degli [...] sono piccoli libri che si [...] a diventare preziosi, che non hanno la [...] forza del [...] posseggono tuttavia una «voce» sicura, [...]. [...] della solitudine di Paul [...] è uno di questi. Non è un romanzo, [...] un taccuino privato, nè tanto meno è [...]. Parla di padri, e [...]. [...] padre e [...] figlio. Ci dice quanto i [...] ai figli e viceversa, e di come [...] smettano mai di essere figli. Ci ricorda come questa [...] alla solitudine. Alla solitudine [...] e alla solitudine creativa. Il piccolo libro di [...] è dunque, semmai, un [...]. Il [...] centrale del libro è [...] spazio in cui le cose accadono per [...]. La solitudine, che ac-compagna [...] «seconda» forma di esistenza, è la solitudine [...] cui [...] deve [...] e [...] convivere con se stesso [...] volta in volta la stanza autobiografica del [...] dello scrittore, la stanza in cui egli [...] dopo la separazione della moglie, la . La «stanza» è insomma [...] della memoria, il ventre oscuro dove vissuto [...] fatale che li lega. Che memoria e solitudine siano [...] condotti [...] creativo della scrittura, non è [...] scontato come sembra. Vero è, però, che [...] e il racconto (o più [...] artistica) sono per [...] «una questione di vita [...]. Quanto più «dura» il [...] aumentano, come per [...] delle Mille e una [...] di salvezza: la consapevolezza del «rischio» è [...] la letteratura nove-centesca, quasi come sintomo di [...] di uno spegnersi della parola capace di [...]. La forza di [...] e di questo suo [...] sta nel [...] (anzi, quando lo fa [...] di una rimasticata o [...] glossa troppo esibita), bensì [...] a due eventi «privati»: [...] padre e [...] del figlio. Scandito in due segmenti [...] narrativo, Ritratto di un uomo invisibile, [...] più squisitamente aforistico. Il libro della memoria), [...] la propria identità proprio a partire dal [...] pietà liliale. Nel Libro della memoria [...] chiamato A. Tal lettura va di [...] citazioni da autori le cui opere -o [...] della loro vita [...] nel contesto del sentire, [...] della stanza dello scrittore. Non v'è dubbio che [...] della solitudine, cosi ricco [...] nasca dal dolore di una perdita, e [...] sensazione che tal perdita (la morte del [...] una perdita definitiva, il buio che cala [...] come strumento di sopravvivenza. La singolarità della scrittura di [...] è quel-la di provare a [...] disperatamente e consapevolmente, la memoria del padre dentro la [...] ancora vuota di un personaggio: da [...] la ricerca (ma è pur [...] il ca-' so a farla da padrone) di documenti [...] luce [...] dolorosa del genitore, da [...] la storia di [...] famiglia ebrea e di un [...] impero immobiliare, da [...] lo scarto fra «ricostruzione» fedele [...] ciclica impotenza a continuare, da [...] non [...] tanto a un personaggio quanto [...] silenzio che lo circonda, e alla scrittura che lo [...] la «seconda volta». /// [...] /// [...] della solitudine è un [...] gettare un ponte fra [...] poeta e [...] narratore, fra [...] intellettuale ebreo newyorchese e [...] cultore di letteratura francese. Al di là della [...] dimensione «privata» e della [...] a essay lo stesso Libro [...] memoria (che sin troppo esibisce cultura e [...] ) è [...] officina di temi e immagini [...] riaffiorano, ad esempio, nel bellissimo [...] musica del caso, che. Insieme a Harold [...] è certo Ira i [...] tema della memoria: di una memoria intesa, [...] della solitudine sottolinea con [...] non [...]. E benché [...] sia citato con sorprendente [...] (a fatica a riconoscere [...] della Ricerca, il vero [...] del [...] della memoria, anche so [...] una lettura di prima mano dei «moralisti [...] lo [...] Proust la riferimento. Ma l [...] più intrigante di questo [...] la [...] "autonomia" rispetto ai modelli [...] comunque quello [...] parlare di padri e [...] salvifico che li lega, della disperata speranza [...] padre cerca di preservare il [...]. Paul [...] della [...]. /// [...] /// Paul [...] della [...]. (0)
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