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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «Calendario del Popolo-Serie unica-ed unica - numero di periodico»--Id 4204195679.

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Poi venne innalzato un [...] sommità del divisorio e il soffitto: non [...] amicizie nè i corteggiamenti, nè il passaggio [...]. Infatti il comando tedesco [...] i ragazzi prima di [...] e li mise in [...] cioè sospese loro il rancio, e li [...]. Risultato fu che la [...] parte del proprio rancio alla camerata americana; [...] ragazzi americani, con spirito beffardo, chiesero al Comando [...] che venisse dato loro da mangiare, ma [...] di uscire di baracca due ore al [...] ginnastica. Visto che le ragazze [...] del proprio rancio agli americani, attraverso il [...] decise che il nostro [...] abbondante; lo dimezzò. Il giorno dopo, venendo [...] ancora una volta il rancio era stato [...] ridusse a un quarto. Il giorno successivo, a [...]. Poi tolse il rancio [...] e le tenne per molte ore in [...] di sera, fuori della baracca. Eravamo felici: per quanto [...] avevamo fatto « a braccio di ferro [...] Comando, e avevamo vinto noi: infreddolite e tremanti [...] però ben consapevoli della vittoria. A renderci meschine ed [...] tenere per noi stesse, grettamente, il nostro [...] coi condannati a morte, [...] Comando [...] era riuscito: a braccio di ferro, avevamo [...]. Alcune notti dopo, un [...] ci svegliò: rimanemmo silenziose, trattenendo il respiro; [...] comunicavano, sulle prime non capii se stavano [...] della camerata femminile, o di quella americana. Poi risuonarono le voci dei [...] « [...]. ///
[...] ///
Questa voce di protesta [...] Tony: stavano chiamando gli americani, non le ragazze. Il soldato rispose: «Su, [...]. Non è [...] è una partenza! Tutti tacquero, nelle due [...]. Poi, nel silenzio, si [...] la voce di Tony: alta, lenta, compresa [...] che la risposta avrebbe avuto:« Che cosa [...] noi? ». Una domanda banale: ma [...] un silenzio, fu, da parte del soldato: «Niente». Allora Tony gridò : [...] Addio [...]. Ci [...] via e ci ammazzano! Ragazze, vi salutiamo! Se ne andarono rapidi, [...] recriminazioni, gridando frasi di saluto a noi [...] qua del muro, rispondevamo cercando di non [...] lacrime nella voce. Fu uno sforzo breve, [...] durò più di due minuti. Adesso c'è una lapide [...] al fiume, nel luogo in cui vennero [...]. Sono morti « in [...]. IL PASSAGGIO [...] degli americani fu la [...] a Bolzano: le altre persone che vi [...] 300) furono uccise singolarmente, per « punizione [...] infranto le regole (una vecchietta fu uccisa [...] e una ragazza per [...] tentato di suicidarsi), o [...] capricci delle guardie ucraine; oppure morirono per [...] la mancanza di medicinali (i diabetici, per [...] di insulina). Sapevamo quali erano le [...] di Germania e di Polonia, e quindi [...] che rimanere a Bolzano costituiva una fortuna, [...] di sopravvivere: perciò la più grande sofferenza [...] che ciascuno di noi provava per se [...] gli amici, la paura del « trasporto [...]. Gli internati affluivano a Bolzano [...] le carceri [...] settentrionale, e periodicamente, circa [...] mese, il Campo affollato si svuotava per [...] un « trasporto » diretto ai campi [...]. Quelle erano le giornate [...] chiusi nelle baracche, e aspettavamo di venire [...]. I chiamati uscivano, e laporta [...] chiusa alle loro spalle. Verso sera i soldati [...] e i rimasti si riversavano nel piazzale [...] si contavano, ciascuno cercava i compagni, gli [...] che molti di essi erano stati portati [...]. Non ricordo, della mia [...] tristi di quelle: quando ci si allineava [...] per la « conta » dei rimasti, [...] calpestavamo le ultime impronte dei compagni perduti. I rimasti erano,, per [...] che venivano ritenuti indispensabili ai servizi del Campo: [...] i cuochi, i lavandai, le sarte, i [...] coloro che il Comando giudicava necessari a [...] Campo di smistamento, di transito, una struttura permanente. Ma in qual modo [...] Comando [...] gli internati adatti a costituire tale struttura? Alcuni [...] direttamente, per le loro capacità professionali; la [...] veniva segnalata dagli internati stessi: il [...] segnalava i falegnami, il [...] tipografi, e così via. Nel far questo, accadeva spesso [...] i [...] alle istruzioni del [...] di Campo, segretamente eletto e [...] funzionante: e che segnalassero come operaio efficiente, e quindi [...] trattenere a Bolzano, qualcuno che, per le sue responsabilità [...] dirigente politico o militare, il [...] di Campo aveva deciso dovesse [...] salvato. Quasi tutti gli internati [...] un [...] e che certe decisioni, [...] la vita o la morte, venivano prese [...]. Ma il comando tedesco, [...] di [...] clandestina nel Campo (come [...] personalmente dal comandante) non seppe con precisione [...] fosse composto, come funzionasse, e quali fossero [...] attività. Seppe anche che [...] clandestina del Campo era [...] il [...] della città di Bolzano: [...] di Bolzano, lettere e [...] che mandava regolarmente al [...] di Bolzano notizie minuziose [...] accadeva; che, in collaborazione tra loro, le [...] gli internati da far evadere, e ne [...] successo e fortuna) [...]. Tutto questo era a [...] Comando SS che della Gestapo: non seppero [...] in che modo » i contatti avevano [...] non riuscirono mai a [...]. Riuscirono a scoprire alcune [...] in città, si erano dedicate a queste [...] al Campo, le arrestarono: Manlio [...] venne ucciso;" Visco Gilardi, [...] rinchiuso in una cella di segregazione dove [...] 30 aprile del [...] Immediatamente, altri li" sostituirono. Ma, ripeto, in qual [...] si svolgessero rimase sempre un mistero tanto [...] Comando SS quanto per la Gestapo: la cospirazione, [...] mura e i reticolati, non fu mai [...]. Posso testimoniare che costituì, [...] Comando SS, un vero incubo: ho visto [...] SS [...]. Fu quando sulle sue folli [...] scrivemmo un articolo, che mandammo al [...] di Bolzano; [...] fu pubblicato [...] clandestina de « [...] vanti! Quando seppe che le [...] conto varcavano "le frontiere [...] in guerra, ebbe paura. Aveva creduto di [...] dare libero sfogo al [...] uccidere una vecchietta perchè aveva tossito: lo [...] al riparo, dietro le alte mura di [...] concentramento, sotto gli occhi di testimoni che [...] così a lungo, da [...] testimoniare: quindi, credeva, in [...] perfetta sicurezza; e poi, [...] tratto, scopriva che quel [...] lo aveva fatto sotto [...] sguardo del mondo intero. Era stata vista, e [...]. Entrò di corsa nella [...] stupefatte la vedemmo abbattersi sul tavolo, in [...]. Fu nel [...] piangere che capii quanto [...] lavoro che, in paziente congiura, dal Campo [...] Bolzano, [...] Bolzano a Milano, da Milano a Lugano, [...] Lugano [...] Londra, la rete segreta aveva svolto. Fino a quel momento [...] lo scopo e il valore di quella [...] partecipavo, stessero [...] che [...] internati riuscivamo a ricevere: [...] zucchero, che i compagni di città ci [...] da scasso che di nascosto avevamo ricevuto, [...] avevamo dato ai compagni che dovevano evadere. ///
[...] ///
Fino a quel momento [...] lo scopo e il valore di quella [...] partecipavo, stessero [...] che [...] internati riuscivamo a ricevere: [...] zucchero, che i compagni di città ci [...] da scasso che di nascosto avevamo ricevuto, [...] avevamo dato ai compagni che dovevano evadere.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(193)

Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(145)


(199)

Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .