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A destra e in [...] durante le prova di «Aspettando [...] da lui allestito nel [...] San Quintin Dromo Workshop diretto da Rick [...] (di fronte a Beckett [...] SUO saggio su Finale [...] Adorno aveva prontamente avvertito che «lo spavento più [...] provare i personaggi del dramma, o addirittura [...] divenuto oggetto di parodia, è lo spavento [...] ancora qualcosa». Puntava con sicurezza sopra [...] battute tra [...] che sospetta appunto una [...] per sé e per i suoi compagni [...] che risponde con una [...] «Noi un significato! La scrittura di Beckett [...] in dialogo come in monologo, sopra un [...] senso. Il suo troppo celebre [...] diceva una volta, e si diceva piuttosto [...] che la correzione perpetua, e perpetuamente derisoria, [...] un discorso significante, mediante un motto di [...] essere praticato non tanto genericamente, dopo Freud, [...] della pratica [...] come forma egemone [...] e della comunicazioni quotidiana. La parabola che permette [...] e a fondo, il procedimento beckettiano, sarà [...] perfetta con la struttura ideologica di questa [...] destituzione del senso, quella critica cosmologica che, [...] Finale dipartita, si esprìme tipicamente in forma [...]. Penso naturalmente a quando Magg [...] racconta una volta [...] de [...] raccomanda la didascalia) la classica [...] del sarto inglese che ha impiegato tre mesi per [...] paio di pantaloni. Al cliente indignatamente spazientito, [...] osservare come Dio abbia fatto il mondo [...] egli risponde: [...] Milord! /// [...] /// Per altra forma meno [...] altri riguardi più limpida e più radicale [...] ogni tentativo di Sabotaggio del senso, impossibilità [...] significante, critica al mondo: ecco quali sono [...] base [...] opera del commediografo irlandese [...] No, è [...] si può rinviare alla [...] sistema di rotazione delle 16 pietre tascabili, [...] tra logica statistica e [...]. Se al centro [...] mondo di Beckett è [...] categoria della [...] del reale, secondo tutte [...] le connotazioni del vocabolo e finalmente e [...] del silenzio di [...]. Questa categoria si rende praticabile, [...] precisamente dicibile e scrivibile, in quanto viene a fondarsi [...] una sorta di costante slittamento da un enunciato a [...] modificazione e integrazione e precisazione, [...] lo [...] per degradante aggiustamento, per [...] ad [...] e che ora è minimale [...] irrisoria, ora smentita frontale, ora infine, ed è forse [...] modulo supremo, ambigua [...]. Ho appena letto, in un [...] di André [...] apparso [...] numero [...] riflessa», dedicata a [...] questa domanda: È ancora vivo [...] carnevalesco?. Non intendo naturalmente affrontare [...] la questione, ma sono fatalmente [...] di rispondere subito, pensando proprio a Beckett, che la [...] sopravvive, nella cultura attuale, in quella forma [...] distorta e complementare piuttosto che [...] che è quella della [...]. Beckett può [...] allora, non tanto come [...] portato alle ultime conseguenze i meccanismi del [...] europeo, da Proust a Joyce a Kafka [...] discorso ideologico borghese, [...] alla fenomenologia al neopositivismo, [...] che ne ha procurato lo sfigurarsi depressivo, [...] esattamente nei modi di una [...]. La segatura e la [...] grande vecchia, che è la tradizione culturale [...] iscritta figuralmente nella decomposizione e nella abiezione [...] eroi. Non si tratta più nemmeno [...] rovesciamento satirico di uno [...] di un [...] dionisiaco, ma del suo festevole [...] economicamente penitenziale, a una dissoluzione e frantumazione da livida [...] amena. Del resto, una categoria come [...] di [...] cosi insinuata, vuole essere intesa, [...] volta, come una specie di [...] anzi di angosciosamente e atrocemente seria facezia teorica, degnamente [...] al proprio oggetto e della quale, [...] si vuole appena insinuare la [...] fecondità. Del resto, il decorso [...] autocorrezione del proprio discorso, [...] di ogni testo, di [...] passo, ma da un testo [...] un impoverimento minimalistico dopo [...] è già una chiara illustrazione, per sé, [...] storico generale che sempre però presenta, e [...] proposizione che si legge [...] indica la morte, con [...] della classicità, come il luogo in cui [...] se si meriti di «illustrare [...] anzi naturalmente [...] epoca», o di «rifare [...] uno spirito, più [...]. La proposizione, è inutile [...] va pensata nel contesto di [...] timida [...] per gli ottant'anni di Beckett, [...] celebrativa, conviene che emerga, [...] un altro tratto citazionale, che [...] riuscire, oggi, [...] propizio: «Si può morire a [...] anni, senza avere mai avuto la possibilità di ammirare [...] cometa di [...]. Era un malizioso e [...] scaramanzia [...] da parte del nostro [...] Non è facile [...]. Ma era probabilmente [...] appena dissimulata del suo [...]. E poi, certamente, è [...] esemplare del suo immaginario e, per [...] presente, il [...]. Una sola risposta, a [...] corretta, ed è quella che [...] opera di [...] porta in sé, e [...] tenebra luminosa, fuori di sé: «Ah, que-sta [...]. Edoardo Sanguinati Paolo Poli: Così, [...] una vecchia cantina, incontrai [...] Il [...] Ideale? Paolo Poli, almeno In Italia. Fu proprio lui, nel [...] Finale di partita sulle scene italiane, e [...] si può fare a meno di pensare [...] aveva davvero il «fisico del ruolo» per [...]. [...] rigida e vacillante, sguardo [...] come è scrìtto nelle didascalie, In quelle [...] stizzite, a volte soffiate al limite della [...] In una sorta di pignoleria saccente nel [...] logica del linguaggio e le sue conseguenze, [...] paradossale e [...] Paolo Poli ha giocato [...] partita con [...] teatrale europea. Ora sono vecchio, ma [...] come molto ardimentosi, con quelle [...] persone che venivano a [...]. Noi [...] si aveva le due Mor Moravia e Morante. E si guardava oltralpe, [...] Europa che Incantava rispetto [...]. Beckett era francese [...]. Il cane era di [...] testo, mentre [...] un animale vero, una [...] uccidemmo con il [...] Noi ci sentivamo una [...] recitare grandi autori, ma questo ì il [...] insieme a quello di alimentare anche del [...] non essere subito accolti da un pubblico [...] Ionesco, Adamov, Io stesso Genet che noi [...] In [...] periodo. Tornando allo spettacolo. A Genova debuttammo al Caffè [...] Borsa, che era giusto vicino a quel luogo [...] 1 Valori. Sotto al caffè [...] una saletta, mezza equivoca, [...] di due metri e noi davanti ad [...] recitammo Finale di partita. Poi si andò a Milano [...] fu nostra madrina Sarah Ferrati, quindi una [...]. [...] tutto, In due stagioni, facemmo [...] repliche». Venivo da Firenze che [...] tutto sprovvista di cultura, vero? e di [...] tanti. In più qualche lettura. Un grande tragico [...] ma della nostra epoca. Racconta con estrema semplicità [...] è già avvenuta e che rimane scolpita [...] essenziali, senza tanti colori. I suol personaggi sono [...] di [...] che hanno sulla scena [...]. Lo spettatore e 11 [...] «Il soffitto è già crollato», come a Napoli, [...] dice che la Madonna abita tra le [...]. Ecco lo penso che In [...] delle rovine, Beckett non è poi tanto [...]. Antonella [...] convegni e spettacoli: festa [...] Parigi PARIGI [...] Oggi Samuel Beckett, il [...] teatrale vivente, compie ottant'anni. O almeno così egli stesso [...] piacere di far credere. Sulla data di nascita [...] irlandese, infatti, esiste una singolare lei Beckett [...] di essere nato il giorno del venerdì [...] e 1 suoi documenti [...] così almeno sembra [...] portano la data del [...]. Il guaio è che [...] cadde esattamente un mese [...] il 13 aprile ed è per questo [...]. In ogni caso, per [...] ne di fronte alla leggenda, né di [...] Parigi ha organizzato una fitta serie di manifestazioni [...] II suo «figlio adottivo» (da molti anni [...] vive e Parigi, in Boule» [...] Saint Jacques), a partire da [...] al 5 maggio. Il primo appuntamento, in» [...] rappresentazione di «Aspettando [...] (fino al 20 [...] nel» [...] curata dallo stesso Beckett [...] San Quintin Drama Workshop diretto da Rick [...]. Ci sarà poi [...] di New York (quello [...] David [...] che proporrà quattro brevi [...] recente produzione del grande autore. Fino al 27 aprile, [...] Pierre [...] al [...] de [...] presenta «Compagnie», mentre al [...] riprende «Oh! Ma gli appuntamenti più [...] studiosi saranno sicuramente quelli approntati al Centro Beaubourg [...] 25 al 28 [...] sarà un [...] internazionale. Fra 1 relatori figurano [...] Alain [...] Alfred Simon, Pierre [...] Raymond [...] Barney Rosset, Martin [...] e Walter [...]. Dal 23 fino al [...] sarà aperta (sempre al Beaubourg) una grande [...] documenti, costumi e bozzetti scenici, mentre saranno [...] opere televisive di Beckett e il suo [...] «Film». Tutto il mondo in una [...] La filosofia di Beckett (ammesso che l'autore Irlandese abbia [...] farla trasparire dalie sue opere) si esprime principalmente nella [...] di se stessa. Cioè nella tecnica usata [...]. Perché se Beckett è [...] solitario per definizione, quasi per mania, ciò [...] la [...] vita artistica sia stata [...] desiderio, o dalla necessità, di comunicare. E probabilmente proprio nella [...] raggiungere questa comunicazione é possibile trovare qualcosa [...] proposito della [...] Idea del mondo. Diciamo che Beckett, fra gli [...] del Novecento, è di quelli che hanno capito tutto [...] e si preoccupano [...] di mettere a disposizione di [...] la propria conoscenza. [...] al teatro, anzi, alla teatralità [...] senso stretto. Molti autori affidano le [...] struttura del testi che scrivono; si va [...] di parole (oltrepassando la logica in senso [...] In [...] fino [...] di didascalie esplicative, come In [...] di questo secolo, quelle pirandelliane in testa. Beckett preferisce esprimersi attraverso [...] didascalie e parole. Fra didascalie e assenza [...] viceversa. Uno del suol più recenti [...] per la scena, per esemplo [...] si sviluppa [...] verso la definizione di suoni [...] movimenti, non una battuta è riservata al quattro Interpreti. [...] la teatralità beckettiana rasenta la [...] teorica. L'autore stabilisce e descrive [...] precisione assoluta. Indica anche [...] delle luci e le modalità [...] Interventi sonori. Non solo: si serve [...] richiami a formule matematiche e disegna direttamente [...] rappresentazione e Il tracciato del percorso che [...] seguire (e, inevitabilmente, viene alla mente 11 [...] luogo di azione della Gelosia che [...] fa precedere al suo [...]. La didascalia Iniziale di Aspettando [...] dice Invece: «Strada di [...]. /// [...] /// Estragone, seduto per terra, sta [...] di [...] una acarpa. VI si accanisce con [...]. SI ferma stremato, riprende [...] capo. /// [...] /// Poi, unica definizione di [...] a passettini rigidi e a [...] divaricate». Non si può dire [...] Aspettando [...] non sia un testo [...] lo psicologismo del personaggi e della situazione [...]. Il modo in cui [...] Estragone e Vladimiro lo si scopre soltanto lungo [...] e, a parte alcuni elementi determinanti al [...] scenico (che 1 due portano una bombetta, [...] non sembra preoccuparsi tanto di quel suggerimenti [...] due tipi definiti sulla carta due persone [...] e riconoscibili. Quello che Interessa Beckett, [...] rapporto fra gesti, movimenti e parole. Per [...] Beckett non usa la [...] preoccupa della verosimiglianza: non chiede al suo [...] Identificarsi o Immedesimarsi nella situazione. E questo non necessariamente [...] sia propriamente assurdo [...] di autore [...] va stretta da anni [...] Irlandese), [...] perché le storie di Beckett sono pure [...] significanti nel loro complesso, nel contrasti interni [...] che esprimono. [...] i unica e fulminante, [...] scomposta. Anche per questo motivo [...] drammaturgica di Beckett è [...] incontro a testi brevi, anche brevissimi ma [...] conclusi al loro Interno. La tragedia classica viene [...] In quanto propone allo spettatore profondi conflitti di Idee, [...] filosofie In [...] (e non necessariamente per [...] che alla fine qualcuno muore di morte [...]. [...] più lampante è quello [...] di Sofocle. Il conflitto si consuma [...] divina rispettata da Antigone, la legge terrena [...] Creonte e la forzata sottomissione di Ismene alla [...] tiranno. In Aspettando [...] la tragedia non si [...] morali o politici di Estragone, Vladimiro, Pozzo [...] Lucy. Generalmente [...] nel conflitto fra punti esclamativi [...] punti Interrogativi. Fra meraviglia e curiosità. Fra mente e corpo. E I vari elementi [...] non Identificano un solo personaggio, li caratterizzano [...] dello sviluppo del dialogo. Allo stesso modo la [...] produrre comicità sfrutta le attese del pubblico: [...] ad aspettare un avvenimento che poi, al [...] prenderà regolarmente In controtempo la platea. Sempre In Aspettando [...] questo meccanismo comico tradizionale [...] spesso: ma non per definire singolarmente un [...] spalla. Se Estragone fa ridere quando [...] tanti tormenti riesce a [...] la scarpa che eli imprigiona [...] piede gonfio, anche Vladimiro genera comicità con le sue [...] controtempo (un solo esemplo: Estragone lo accusa di avere I pantaloni sbottonati, egli, dopo [...] proclama che [...] vero signore si vede dalle [...]. Ma poi tutti I [...] si muovono con atteggiamenti comici; la regìa [...] Beckett [...] ha fatto di Aspettando [...] (e che si vide [...] In Italia nella scorsa stagione) lo dimostrava In pieno. Le didascalie di Beckett, [...] dovrebbero) avere sul teatro tradizionale un effetto [...] delle sue battute. Ma così non è [...] soprattutto la strada indicata e stata [...] da pochi, pochissimi altri [...]. [...] definisce [...] un testo ci si riferisce [...] alla storia narrata, [...] al miserabili, al diseredati, alla [...] di sogno e di speranza. Quasi mal ci si [...] di definire beckettiano il modo in cui [...] viene narrata. I personaggi [...] n [...] ad essere esa [...] te definiti e verosimili, ognuno [...] di un certo punto di vista, ognuno emblematico della [...] condizione sociale, della propria psicologia, opposte a quelle degli [...]. In Beckett la situazione, [...] più complessa, è anche diversamente significativa. Si è parlato spesso, [...] suo teatro, di una continua rappresentazione [...]. Ebbene questa, oltre che [...] personaggi, si manifesta anche nella struttura della [...]. È come se l'autore [...] enigmi e chiamasse 11 suo pubblico e [...] a [...]. Enigmi [...] ti, se si vuole, [...] spazio ad ogni sorta di soluzione: la [...] non è mal unica [...] esemplo, alle Interpretazioni Innumerevoli, contrastanti anche, che [...] a proposito della provenienza etimologica del nome [...]. E così si arriva [...] recenti di Beckett, alla loro apparente difficoltà [...] interpretazione. La struttura descrittiva è [...] minimi particolari (In Improvviso [...] per esemplo, l'autore stabilisce [...] del tavolo attorno al quale 1 due [...] quindi [...] si manifesta soprattutto come [...] gli oggetti, gli arredi, le tonalità delle Immagini [...] di grigio, con lunghi capelli bianchi). Ma anche attraverso la [...] che riproducono meccanicamente gli elementi umani: come [...] costretti a vivere solo attraverso ciò che [...]. Basterà pensare al registratore [...] di [...] (e al rapporto vincolante [...] Instaura fra questo e 11 personaggio), o al [...] la voce In Cosa Dove. Fino ad arrivare alla [...] Film, dove, nelle didascalie esplicative, Beckett dice: «Soppressa [...] estranea, animale, umana, divina, la percezione di [...] esistere. Il tentativo di non [...] da ogni percezione estranea, si vanifica di [...] percezione In sé». Ed ecco, allora, che la [...] e la [...] si manifestano in una Inevitabilità [...] presenza (soltanto materiale, non certo psicologica). La presenza di quella percezione [...] Immagini e di quella conoscenza della natura [...] che costringono Beckett stesso a [...] Intatta e Inattaccabile la [...] solitudine. /// [...] /// La presenza di quella percezione [...] Immagini e di quella conoscenza della natura [...] che costringono Beckett stesso a [...] Intatta e Inattaccabile la [...] solitudine. (0)
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