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Due bimbi «sotto tiro» ricordano Venerdì 15 mar/o [...] 1984, [...] ore 16. Alla «Ignazio I Silone», [...] periferìa di Roma, sta per finire [...]. Un uomo, un certo Maurizio Nobile, [...] perito chimico, è entrato armato [...] fucile [...] e per sette ore ha [...] in ostaggio [...] scolaresca. Dodici anni fa. Stesso giorno, stesso copione dell' [...] di [...] Solo [...] epilogo è diverso. Il sequestratore si arrende, [...] salvano, sul «terreno» resta solo ; un [...] chiama Emesto [...] ed è [...] incolpevole vitti-, ma di [...] perchè, come lo sono sempre quelle [...] follia. Nei [...] del giorno appaiono facce [...] poliziotti in armi, tiratori scelti [...] sui tetti, volti rigati di [...] straziati dall' attesa, il «pazzo» [...] la resa tra due ali di folla minacciosa. E infine I bambini: [...]. Diciannove [...] che corrono tra le [...] tanti padri e madri: faccine tese, occhioni [...] dai flash dei fotografi. Non lo dice, ma [...] gli altri protagonisti di questa storia, deve [...] Magari [...] dimenticate in un cassetto, [...] come sono dal tempo. Ma nella memoria no. Gli sono rimaste vivide, [...] ancora allora. Carlo Villano, classe 73, oggi [...] di polizìa [...] San Giovanni. Aveva 11 anni, quel [...] al ginocchio e un paio di occhiali [...] lui che la madre, tutte le mattine, [...] naso: «Cesi non ti rovini la vista [...]. Cominciò con un botto. Secco, senza sbavature. Veniva dal piano di [...]. Non lo ho dimenticato: [...] usciva prima, alle undici e mezzo e [...] tutti eccitati. In classe [...] la professoressa di geografia, Angela Ribecco e [...] di ginnàstica Si [...] Antonio Farina. Usci, la Ribecco invece [...]. Dopo neanche un secondo, [...] questo tizio, Agitato, faceva [...] e indietro, [...] decidesse ad entrare [...]. Aveva il fucile in [...] si mise davanti a noi, cominciammo ad [...] parete in fondo. No, non ce [...] ordinato, ci [...] cosi, [...]. Di sotto aveva già [...] ma non lo sapevamo, Sparò subito ma [...]. Prese soltanto il muro. SI fece un silenzio [...]. [...] rumore che sentii fu [...] muto che si sbriciolava. Veniva giù come una pioggerella. Uno dei miei compagni [...] piansi anch'io. Ma per poco. Non so se per [...] altro. Lui continuava a [...] " State buoni [...] trovare il coraggio di ammazzarvi". [...] ripetuto parecchie volte. Ma che potevamo capire, [...] conto a [...] Ci prese a due [...]. Ci portò In cima [...] allineati come uno scudo. La professoressa no. /// [...] /// Rimase nella stanza da [...]. Da fuori, con la coda [...] vidi che dalla [...] Ugo [...] Ignazio [...] Proto [...] ostaggi innocenti Roma, marzo 1984 I Terrazzano, ottobre 1956 Ora Angelo è un poliziotto [...] giorno [...] saliva un pompiere. [...] e la trascinarono via. Forse non se ne [...] fare. Comunque al salvataggio non [...]. /// [...] /// Paura? Guardi, sarebbe semplice [...] che [...]. /// [...] /// Eravamo affascinati, invece. Ma ci vorrebbe uno [...] se, per una strana reazione di difesa, [...] grande di fare il poliziotto, Ricordo che [...] alla rampa scorgevo gli agenti che strisciavano [...] le pistole In pugno. E io seguivo con [...] movimenti furtivi, quelle mosse precise. Ai nostri occhi erano [...]. In fin dei conti [...] tra la realtà e i telefilm che [...] Nessuna, mi dicevo: E dunque continuai a [...] Poi, a un certo punto, Insieme ai [...] degli uomini in borghese. /// [...] /// Verme pure il sindaco, Ugo Vetere. /// [...] /// Lui, il sequestratore urlava, [...] di un lavoro che [...]. Il sindaco riuscì a [...] "Non ti [...] a [...] " il bidello sta bene, [...] salverà". Non era vero. Come non era una [...] che gli fecero: "Se lasci i bambini [...] accusato di sequestro". La cosa fece effetto. Nobile abbassò il fucile [...] disse : [...] di un [...] « Ecco come andarono le [...]. /// [...] /// E mi fece impressione [...] mio padre. Bianca, come un lenzuolo, Anche [...] a casa, quando abbiamo visto in televisione [...] Scozia, beh. Sono cose che non [...]. Anche se [...] sembrano non lasciare tracce. No, non ho avuto [...] incubi notturni, non mi è mai capitato [...] sudore freddo. Però è vero che [...]. Perfino con i mei [...] rincontro spesso, sono rimasti ancora nel quartiere. [...] tutto fuorché di quella volta. Strano no? Se il [...] deve essere questo [...] segnale». Picce» ortaggi [...]. [...] mano 1984, un [...] anni, perito chimico, entra con [...] i ; [...] : fucile puntato nella scuola [...] «Ignazio [...] ore sequestra [...] scolaresca. È [...] stessa, [...] irrompe armato in una scuola, [...] la [...] pistola contro [...]. Dodici [...] tra gli alunni della [...] Villano. Ancora oggi [...] anale fa di mestiere [...] poliziotto, custodisce, vivide e Integre, [...] angoscia: «Aveva il [...] In mano, la professoressa si [...] davanti) [...] parete infondo. Un altro passo Indietro, [...]. È II dieci ottobre [...] Murino ed Egidio [...] prendono in ostaggio 97 [...] elementare. /// [...] /// Quando Intervengono le forze [...] caos della sparatoria viene [...] un volontario: Sante [...] 23 anni, operaio immigrato nel Polesine. [...] solo aveva sfidato la follia. Per qualcuno, le terribili [...] di scolaretti compiuto [...] ièri in Scòzia hanno [...] più di un episodio di cronaca nera. Il 10 ottobre 1956, [...] Egidio [...] usciti da una famiglia [...] alcoolismo e miseria, armati di pistola, quattro [...] e acido muriatico,: presero in ostaggio 97 [...] di Terrazzano di Rho (Milano). Enrica aveva dieci anni, [...] «i ricordi dopo un po' vanno a [...] ancora davanti agli occhi quel poco che [...] statura» riusciva a vedere da quella finestra: «Si [...] polizia sulla [...] nostri genitori no, non [...]. Non sapevano, i [...] in piazza oltre alle autoblindo [...] carro dei vigili del fuoco, [...] il [...] una folla disperata di madri [...] padri. Una mattina come [...] mezzogiorno, quando quei due [...] Enrica Mantegazza -«Allora non era difficile arrivare [...]. A quel tempo il [...] aperto. Eravamo abituati a [...] prestigiatori, o i burattinai. Ecco, la cosa che [...] colpito [...] giorno è stata questa; [...] che quel pazzo sia entrato a scuola [...]. [...] 1996 come Terrazzano 1956: nessun [...] tra il folle e le sue vittime. Enrica Mantegazza sedeva al suo [...] con i [...] di IV e [...] «Eravamo tutti insieme, non [...] classi separate come adesso. Io ricordo di [...] visto [...]. Comunque, dopo [...] parlottato con [...] la maestra disse che [...] spostarci in tema». Speravano di ottenere 200 [...] minaccia di far saltare per aria la [...]. Ai bambini [...] tutti radunati nella medesima stanza [...] si erano presentati come «maghi»: «Dettero a tutti delle [...]. Ci ordinarono di legarci, perché [...] doveva fare una magia. [...] non capimmo, poi qualcuno [...] magari perché gli scappava la pipi e [...]. Poi quei due tirarono [...] e ammassarono I banchi Contro la porta, Avevamo [...] chiaro. Però eravamo dei bambini, [...] per cui vivevamo la [...] particolare. Quello II sbraitava [...] finestra aperta. Le minacce Enrica Mantegazza [...] minacce. Forse la memoria ha [...] cancellato quei momenti. Le cronache [...] riferiscono che Arturo [...] irritato dal pianto dei [...] reduce dai manicomi criminali di Montelupò Fiorentino [...] Aversa [...]. In quei momenti Enrica [...] scudo vivente. Forse si riferiva a [...] quando gridava «Se non [...] butto giù il corpo fracassato : di [...]. Dalla finestra En-; rica vide [...] cestini con il [...] unico sostegno che poteva es--t [...] offerto ai bambini: «Ci mandarono su il cibo con [...] corde, ma , naturalmente nessuno mangiò, Ar-; [...] le cinque del pomeriggio. [...] comunista Alle cinque, la scuola [...] liberata, con un caotico assalto, che costò la vita [...] comunista Sante Zennaro, [...] di quel giorno di terrore: Come eroica [...] fu la maestra Paola Susini, [...] più : giovanissima. Enrica ricorda la gran confusione: «Zennaro era vestito con una tuta [...] carabinieri erano in blu. Non capivamo più niente, [...] qualcuno istava sparando, io non vidi cadere [...] so solo che dicono [...] per [...] dalla polizia, ma ho [...] visione [...] Tom Ponzi che entrava [...] si impadroniva [...]. Noi bambini corremmo giù [...]. Per i 97 bambini [...] Terrazzano [...] per iniziare il periodo più ,difficile, La [...] non: era proprio pane quotidiano: «Per farci [...] cosa migliòre era quella di farci cambiare [...]. Per quaranta giorni: ci [...] Asso, vicino a Co-mo, in un istituto di [...] nitori. Quella fu la nostra [...] Adesso [...] vado al cimitero di Rho porto i [...] Sante Zennaro». Impossibile trovare un fegato [...] slava. D donatore è un marocchino Salva grazie al piccolo [...] nostro [...] Una stòria cosi [...] averla parto [...] un pubblicitario. Invece è vera: a Padova [...] bosniaca di appena due anni, arrivata in [...] Jugoslavia, è stata salvata [...] il fegato di un bambino marocchino di Tanni [...] un incidente stradale. Nessun altro, in tutta Europa, [...] fatto [...] ad offrire organi. [...] si chiama la bambina: vuol [...]. E [...] cioè Raffaele, il donatore. /// [...] /// Famiglia povera e [...]. Un fratellino di 18 [...] poche settimane fa per [...]. Un fratello più grande [...] serbi, Lei soffre di un grave deficit [...] fegato, è agli [...] lì nessuno può [...]. La mamma, con la [...] decide di [...] a Zagabria, É un [...] in autostop ed a piedi. [...] ostacolo è, alla frontiera fra [...] Croazia, un presidio di [...] iraniani; [...] è durissima. Mamma e figlia ce [...]. Arrivano [...] di Zagabria il 6 marzo. Lo stesso giorno, a Chioggia, Driss [...] un [...] marocchino, sta portando dai [...] italiana, Ferrida Bizzo, ed ì figli [...] e [...]. Un camion tampona la [...] Regata. La moglie muore sul [...] vengono ricoverati a Chioggia [...] finisce a Treviso, in [...] disperate. A Zagabria, intanto, i [...] per [...] possibilità è il trapianto [...]. LI non sono in [...]. Partono i contatti Internazionali, [...] di Padova si offre, [...] italiana sveltisce i tempi [...] consueta gara contro il tempo. [...] marzo la bimba e [...] prendere [...] ma il volo salta. Altri contatti frenetici, e [...] Benetton [...] a disposizione il suo jet. In piena notte, [...] arriva a Padova. Di [...] parte un appello [...] urgente attraverso [...]. Serve un fegato di [...]. Ma non salta fuori [...]. Dopo una settimana [...] lumicino, si pensa anche [...] di un fegato adulto ridotto. A Treviso, però, la [...] è definitivamente persa, resta [...] artificialmente e senza speranze. Potrebbe essere lui il [...] Driss, viene accompagnato [...] di Chioggia dov'è ricoverato [...] Treviso. Appena partito -ennesima coincidenza [...] imbattersi in un incidente appena avvenuto a Valli [...] Chioggia: è morta una ragazza, Tiziana [...] di karaté, il suo [...] disteso per lena; anche i suoi organi [...]. Driss [...] a Treviso, dà [...] carezza al figlio, lo [...] firma [...] piangendo. Nella notte, immediato, [...]. E mercoledì dì prima mattina [...] trapianto, eseguito [...] dei professor Davide D'Amico, durato [...]. [...] adesso è in rianimazione, [...] regolare ma per sciogliere la prognosi bisognerà [...] ancora. Sta anche per avviarsi una [...] per aiutare I suoi familiari. E papà Driss dice: [...] non poteva più vivere, [...] altri bambini sopravvivessero grazie a lui. E penso che anche [...] alla donazione se ne avessero bisogno i [...]. /// [...] /// E penso che anche [...] alla donazione se ne avessero bisogno i [...]. (0)
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