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Venerdì 11 giugno [...] E [...]. [...] che aveva 36 anni, [...] suo letto. Ad avvertire la polizia [...]. Si ignorano le cause [...]. In attesa [...] che verrà effettuata oggi, [...] polizia hanno affermato che «di sicuro non [...] un delitto. Se in [...] e residui di medicinali Anche [...] altri autori e registi cinematografici della [...] che ha reso famoso [...] negli ultimi anni, Rainer Werner [...] è sempre sta [...] un personaggio molto discusso. I critici cinematografici arricciano [...] fronte alle sue opere per le troppe [...] per il suo rivolgersi alle masse spesso [...] e gli preferiscono i colleghi Her-zog, [...] e Wenders, più [...] e più attenti ai [...] cinematografia americana. Il pubblico italiano lo conosce [...] conosce cioè solo una piccola [...] della [...] produzione [...] anche se presto non mancheranno [...] e doppiaggi ad [...] una fama postuma; e impropriamente [...] è parlato di «realismo». Certo [...] è il più letterario [...] quello più legato al [...] tradizione culturale tedesca, che si risolve in [...] polemici e in »letture» originali e personali [...] in uno scontro a-perto con la opinione [...]. [...] che colpisce di più [...] la [...] incredibile produttività: ha girato [...] solo che Herzog, [...] e Wenders messi insieme. Lavorava con una meticolosità che [...] del [...] il monumentale [...] Alexander [...] tratto dal romanzo di Alfred Dòblin e prodotto per la televisione tedesca nel 1980, è [...] girato in 150 giorni [...] e si tratta di quindici [...] di trasmissione. [...] che è insieme un [...] e una scelta personale. Una fretta di lasciare [...] è possibile, accompagnata dalla consapevolezza di vivere [...] catastrofe o forse già entro un ineluttabile [...]. Il cinismo di [...] tutto legato alla delusione [...] suoi aspetti politici, ma soprattutto nei suoi [...]. Il clima della cultura [...] Settanta è stato caratterizzato dalla pro-gressiva chiusura [...] politico, da un accentuarsi delle scelte [...] e dalla enfatizzazione ufficiale [...] che si è rivelato Improvvisamente illusorio. Allora rivisitare gli anni Cinquanta, [...] della ricostruzione e [...] del miracolo economico, riprendere [...] le verità fondamentali a cui tutti credevano [...] significato proprio perché visti a «posteriori», completamente [...] crisi attuale che è una crisi economica, [...] crisi di prospettive e di valori. È stato scritto che [...] non ha prodotto capolavori, [...] qualità e di grande rigore. E forse è vero. Però non bisogna dimenticare [...] produzione come [...] di superare, anzi di [...] del tempo; né bisogna dimenticare il suo [...] a dire la capacità di servirsi del [...] alla perfezione le regole del gioco. [...] infatti ha e-sordito come [...] legato alle indicazioni di avanguardia del gruppo [...] Graz [...] degli autori della [...] anzi nel [...] ha fondato un [...] a Monaco, con un [...] (tra cui Hanna Schygulla) che lo accompagneranno [...] produzione cinematografica. Il 1969 è un [...] capire [...] ha prodotto infatti in [...] tre pièce teatrali, due rielaborazioni, quattro messe [...] film. Tutta la produzione Iniziale [...] è riconducibile ad un [...] se attraverso molte mediazioni letterarie. [...] la diversità di un [...] continue delusioni nei rapporti personali sono temi [...] nei lavori teatrali che in quelli cinematografici. Perfino la trasposizione filmica [...] Fontane, [...] (1972), interpretato dalla Schygulla [...] In bianco e nero con pochissime battute ed [...] direttamente dal romanzo, può essere letto in [...] distacco dai genitori che non comprendono la [...] imposizione sociale e rifiuto della concezione convenzionale [...] Identikit [...] Maria Braun Barbara Sukowa in una scena [...] «Lola» Nel cinema di [...] le donne [...] anzi la donna [...] hanno un ruolo centrale. Sì può dire in [...] attenzione alla figura della donna sìa dettata [...] tedesca che risale [...] femminino» di Goethe, ovviamente [...] in parte al fatto che [...] abbia operato [...] del femminismo, di cui [...] modo suo gli stimoli e le rivendicazio-nì. Non è un caso [...] abbia valorizzato due attrici [...] e divenuta attraverso i suoi [...] due stare di livello [...]. La Schygulla di [...] e di «Il matrimonio [...] Maria Braun» ha di-mostrato una versatilità e una forza [...] portata; mentre la Sukowa, scoperta in «Berlin Alexander [...] ha ripercorso in «Lola» [...] luoghi letterari e cinematografici che la conducono [...] confronto con Marlene Dietrich. [...] film -La nostalgia di Veronika [...] in cui il personaggio femminile [...] che sul viale del tramonto [...] spinta [...] dalla società, si droga e [...] viene ripreso [...] autobiografico come nelle amare lacrime [...] Petra Kant (1972) dove il destino del regista pare [...] con quello di un personaggio femminile. Se è vero che [...] femminili è possibile ripercorrere momenti di repressione, [...] di degradazione come smascheramento di quelle perverse [...] fanno delle donne le vittime di un [...] anche vero che i personaggi femminili di [...] si fanno carico di [...] una forza interiore tutta postulata e astorica, [...] proiezione (più o meno conscìa) del regista. I personaggi del suo [...] affascinanti e hanno una loro carica interiore [...] delle concessioni alla platea) proprio perchè sono [...] mezzo e un modello. Il mezzo per scardinare [...] su una società del benessere che non [...] che non è mai esistita) e un [...] dì persone che sanno cosa vogliono e [...] cinismo. Sono insomma vittime del [...] del sistema di un tempo. Una proiezione edipica per [...] in una società matriarcale, dove la madre [...] molte delle caratteristiche del padre. Mise in scena gli [...] Rainer Werner [...] genio e sregolatezza del [...] tedesco. Era nato il 31 [...] nei pressi di Monaco, [...] da poco compiuto [...] anni. Con [...] di Veronika [...] Orso d'oro al recente festival [...] Berlino, aveva firmato il suo [...] film, contando anche le regie [...] e la partecipazione [...] collettiva [...] in autunno», ed escludendo il [...]. In [...] il cinema batteva dunque [...] film (e rotti) contro 36 anni, ma [...] prima o poi fa le sue vittime. In questa disperata rincorsa dell' [...] che produce freneticamente, forse proprio per sentirsi vivo, la [...] è rimasta [...] staccata e si è presa [...] rivincita. Al di là delle [...] Improbabile che [...] sia stato stroncato dal [...] aveva impresso alla [...] esistenza, proprio nel momento [...] deciso di [...]. Dopo [...] aveva fatto tre film in [...] anni («Lili [...] 1980; «Lola», 1981; [...] di Veronika [...] 1982), roba di tutto riposo. Ma, in precedenza, era restato [...] il [...] del 1970, quando licenziò ben [...] titoli; ed e-rano rimaste altrettanto note le sue sregolatezze, [...] famosa «ricetta» della [...] («quattro ore di sonno e [...] di lavoro») al coinvolgimento, mai del tutto smentito, in [...] giro di cocaina. Proprio «Cocaina» (il romanzo [...] resta, guarda caso, il [...] irrealizzato: doveva [...] da tempo, con Ornella Muti [...] sarebbe stato decisamente il «suo» film. Sì, perché nella figura [...] in quel suo gusto [...] in prima persona, in quella [...] tendenza a scoprire la [...] più sordide realtà, [...] senza dubbio un che [...] sentiva un «poeta maledetto» e non perdeva [...]. Era un uomo genericamente [...] la [...] a-nalisi del proletariato si [...] una pratica di vita che in [...] strutturale o sociologica. [...] stesso dichiarava: «Nella vita privata [...] sempre dei contatti con persone [...] al termine [...]. Questo perché credo che [...] borghesia e della piccola [...] siano storicamente [...] meno importanti di quelli [...]. E subito dopo aggiungeva: «I [...] con il [...] rapporti erotici sicuramente. Ricordo che nella mia [...] a-vuto parecchie relazioni con dei negri che [...] miei parenti, In un quartiere [...]. Davanti ai suol film, [...] la sensazione che [...] di coppia. Tra il 1974 e [...] ha diretto il [...] di Francoforte che ha [...] a grandi polemiche. Sembra un destino che, [...] lunga attività teatrale, e nonostante che tutte [...] abbiano un passato da palcoscenico e una [...] primo piano, [...] abbia trovato il proprio [...] a-deguato proprio nel cinema. Il suo continuo richiamo a Dòblin [...] esaltato poi nello sceneggiato [...] lo colloca in una dimensione [...] (che non significa affatto [...] con tutta una serie di [...] che lo spingono a denunciare [...] società opulenta (basata [...] e sul furto) e a [...] nei [...] negli emarginati quei valori che [...] cultura ufficiale non sa offrire. Trasgressione, critica spietata, cinico distacco, [...] eccellente dei mezzi tecnici [...] tanto che è stato spesso [...] non hanno impedito a [...] di terminare la [...] produzione in maniera malinconica e [...]. Riprendendo una frase di Mann [...] stanco di descrivere la vita, [...] partecipare alla vita», ma la [...] visione del mondo rimane disperatamente [...] prospettive. Mauro [...] sociali siano soprattutto [...] per indagare le passioni, [...] «primordiali», dei personaggi. In questo senso, quello [...] può essere definito un [...] un cinema «biologico» in senso stretto. Le motivazioni dei personaggi [...] fisiche, dirette: [...]. Io stimolo sessuale, la [...] stessa di sopravvivere, e il denaro, pure [...] e un fine, ma un modo (il [...] crudele) di soddisfare tali appetiti. Anche quello che è uno [...] temi centrali del suo cinema, il potere che uno [...] esercita [...] condizionamento sociale. Così nel «Diritto del [...] dei suoi film più belli, in cui [...] in maniera talmente viscerale [...] non esita a interpretare [...] personaggio di Fox, omosessuale proletario sfruttato [...] piccolo Industriale. Sembra così Improbabile il [...] più volte proposto. Senza dubbio [...] è arrivato al cinema [...] Il [...] (In senso proprio: ha lavorato sui palcoscenici [...] speranza di passare dietro la macchina da [...] Monaco nel 1968 un gruppo denominato [...] di cui già facevano [...] collabora-tori [...] Peter [...] e Hanna Schygulla, [...] attrice di «Maria Braun» [...] in cui conobbe Ingrid [...] che fu poi [...] moglie per un anno [...] quale scrisse alcune canzoni); è anche vero [...] come attore per [...] e Daniele [...] (che sono i registi [...] a Brecht) in «Il fidanzato, [...] e il ruffiano». Ma lo stesso [...] da noi intervistato tempo [...] che i più recenti film di [...] facevano paura», e nel [...] vie si erano parecchio allontanate. [...] d'altronde, diceva di Brecht: «Brecht [...] drammaturgo comunista ed era sicuramente più religioso [...] nella [...] fede politica, io non [...] credere, metto nei miei film problemi che [...] individuo e la mia tecnica consiste nel [...] anche gli spettatori se li pongano». Ecco, [...] frase forse svela un [...] che è stato spesso [...] bisogno di prendere lo spettatore per il [...] in faccia la realtà con la maggior [...]. Sarà a causa del [...] ma il. Forse proprio questa coscienza [...] il pubblico ha favorito l'incontro di [...] con la televisione, per [...] parecchio lavorato; e non è un caso [...] tra i due mezzi consista, secondo lui, [...] nella diversa natura dei pubblici: «Nei miei [...] secondo [...] del pessimismo mentre in [...] della speranza, la forma cambia quando si [...] maggiore numero ai persone». Per la somiglianza che [...] e 1 suoi personaggi (che a volte [...] di amare i suoi film) [...] va comunque considerato il [...] tra i registi tedeschi degli anni 70. Un regista che ha [...] scena tragica come 11 finale di «Maria [...] con materiali così [...] (una donna che gira [...] vestaglia, una radio che diffonde la cronaca [...] finale del campionati mondiali di calcio nel [...] Germania e Ungheria, una sigaretta che non vuole [...] una cucina a gas che salta per [...] piazza pulita) è un uomo che ha [...] il sacro e il profano si mescolino [...] creare, giorno dopo giorno, la storia degli [...]. Alberto Crespi Nella società [...] i concetti di eguaglianza e di giustizia. Un [...] Salvatore Veca ci prova [...] filosofico fondato sul contrattualismo Cos'è una società [...] che Salvatore Veca con [...] sulla «Società giusta» (Il Saggiatore, [...]. Il teorico dunque continua [...] suo rapporto privilegiato con la struttura politica. C'è tutta una tradizione [...] Italia [...] riguardo, ma rispetto al contenuto dominante di [...] Veca parla una lingua molto diversa. Egli è convinto che [...] soluzione razionale di problemi oggettivi (in questo [...] «rivisitare» il dimenticato [...] e non sia un [...] nel mondo. Il filosofo politico della [...] Io più ripeteva questo discorso: ]a politica è [...] questi due attributi: 1) se i-dentifica il [...] è annidata la contraddizione [...] sociale; 2) se è [...] dire come, iniziando [...] da quel luogo privilegiato, [...] una dialettica sociale capace di influire [...] equilibrio, [...]. Si saldava cosi teoria [...] di Lenin, si ripeteva [...] Gentile, culla dì tanta parte della filosofìa [...]. Era la cultura del «parto [...] delle storia con tutta la [...] vertiginosa scolastica. Veca continua un discorso [...] tempo ha voltato la pagina [...] che ho ricordato. Il suo percorso non [...] della sociologia della politica che descrive il [...] politico e delle sue strutture e che, [...] analisi molto rilevanti, ha spesso indotto [...] da noi ripetizioni perfettamente [...]. Al contrario Veca cerca [...] macchina formale, cioè teorica (astratta) che sia [...] stabilire le regole attraverso cui la sinistra [...]. Il clima intellettuale è [...] considerato come la forma intellettuale più idonea [...] del polìtico, e ripensato secondo [...] diretta tra morale e [...] nella giustizia il suo punto di unione. Viviamo [...] riassumo Veca come posso [...] in una società a scarsità [...] e a tradizione democratica dove tra i [...] vari gruppi sociali esiste [...] conflittualità e cooperazione senza che [...] o [...] possano escludersi. Una società dunque in [...] è nella condizione di non a-vere niente [...]. La società è questo [...] plurali che devono essere governate: non c'è [...] valga per il pensiero politico come organismo [...] della «mano [...] Marx, ecc. La scena originaria del contrattualismo [...] nota) trasferisce un conflitto [...] (ma anche [...] in una dimensione razionale e [...] dove tutti coloro che contraggono il patto prendono questa [...] volontariamente e per una finalità reciprocamente vantaggiosa. LA SCENA originaria del [...] ripetuta in una società del nostro tipo. La razionalità del contratto [...] un proposito di giustìzia altrimenti non è [...] lealtà che è tuia condizione del funzionamento [...]. Egualmente nella nostra società [...] di processi storici ha fatto proliferare «per [...] il contratto, perché sia rispondente al suo [...] incorporare un progetto di eguaglianza che si [...] buona teoria della giustizia sociale. Le istituzioni di direzione [...] effetti diseguali solo se questi ultimi sono [...] ceti che hanno meno vantaggi. Questo proposito di giustizia [...] insieme di decisioni determinate è possibile solo [...] pensa che la giustizia sia un effetto [...] (utilitaristi) o della dialettica storica (il risultato [...] essenziale). In parallelo [...] del contratto giusto è [...] forme tipiche del pensiero [...] secondo cui la felicità [...] il risultato combinato delle efficienze locali, il [...] la felicità collettiva va imposta agli [...] «sulle loro teste». Nel discorso di Veca [...] cui questi patti sono [...] sono quelle della libertà [...] politica. Valori, questi, non negoziabili [...] condizioni di possibilità del contratto stesso. In questo senso fare [...] della democrazia politica non è un atteggiamento [...] avere chiaro che non esiste altra azione [...] quella che vuole risolvere il conflitto sociale [...] di un contratto giusto, cioè giustificabile dal [...] dei meno avvantaggiati. IN CONCLUSIONE il teorico [...] con il politico dice: la lunga marcia [...] PCI [...] concluda assumendo come contenuto della [...] politica problemi di giustizia [...] nello spazio e nel tempo, cioè considerati [...] ai loro effetti. Si realizzerà così un [...] grado di offrire agli agenti sociali non [...] qualche filosofia ma quella che essi desiderano. Credo che Veca [...] insieme di questi discorsi con [...] che comunemente si dice «cultura di governo». La proposta di Veca [...] il rigore filosofico che la conduce. La critica comune in [...] cui il modello pecca di astrazione è [...]. Un modello, in questi [...] solo il compito di favorire nei destinatari [...] al suo. Credo sarebbe auspicabile che [...] se credo ci si debba chiedere se [...] razionalità è sufficiente per descrivere i problemi [...] per [...] la soluzione. La nostra società è certamente [...] continua costruzione di se stessa. La costruzione avviene attraverso [...] tipo. Naturalmente le interazioni danno [...] istituzionali relativamente costanti e a patti relativamente [...]. Se si guardano questi [...] di vista della conflittualità e della collaborazione, [...] parlare di una conflittualità attiva e di [...]. Ogni patto è una forma [...] strategia conflittuale: diventa così difficile [...] una razionalità che non sia [...] del calcolo [...]. Più che contratti sembrano [...]. [...] nella razionalità del contratto [...] giustizia avviene solo nel progetto di contratto [...] una politica che favorisca i meno avvantaggiati. Ma il concetto, al [...] evidenza intuitiva, non è a-gevole: «Meno avvantaggiato» [...] cosa? E quale è la rappresentazióne che [...] fa di se stesso? È la medesima [...] definisce «meno avvantaggiato»? E «meno avvantaggiati» di [...] coloro che sono solo marginalmente in relazione [...] quindi con la struttura [...] STRUTTURE politiche inoltre devono [...] e le aspettative hanno diverse possibilità di [...]. Il rischio è che [...] vista degli svantaggiati sia molto problematico se [...] mente una certa continuità di decisioni, e [...] e frammentario se si guarda a «come» [...] a livello delle strutture politiche. Credo occorra essere grati [...] Veca [...] condotto a un punto [...] possibile vedere problemi ulteriori. [...] canto il suo modello [...] i problemi della rappresentazione sociale, ma ne [...] portava con sé inevitabilmente [...] semplificazione. Credo che per fare [...] a costo dì complicare le cose, occorrerà [...] a strumenti intellettuali che non sono presenti [...]. Propongo questo tema con [...] del caso. Di una cosa invece [...] servizio peggiore che si possa fare al [...] Veca è quello di [...] in un lessico di [...] molti usi, meno che per quello, serio [...] per cui è stato trovato e adoperato. /// [...] /// Di una cosa invece [...] servizio peggiore che si possa fare al [...] Veca è quello di [...] in un lessico di [...] molti usi, meno che per quello, serio [...] per cui è stato trovato e adoperato. (0)
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