Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 4187104964.

Ora Andrea Mugnai ricostruisce [...] anche otto conversazioni di allora tenute da Jean [...] nel 1954-55 con Montale, Moravia, Vittorini, Ungaretti, Contini e altri (recuperate nonostante le negligenze [...] Rai [...] il fango [...] e una decina di [...] e critici come [...] Pontiggia, Zanzotto, Cancogni, Luzi [...] che le commentano oggi. Il primo redattore della [...] Adriano Seroni, cui si aggiungeranno tra il 1949 [...] Giovan Battista Angioletti come direttore, Leone Piccioni [...] e un comitato direttivo composto da Bacchelli, Cecchi, De Robertis, Lisi, Longhi, Ungaretti, Valeri e Contini. Due critici letterari, il [...] Seroni [...] il cattolico Piccioni, entrambi allievi di Giuseppe De Robertis. Il quadro redazionale e [...] via via attraverso sostituzioni e trasformazioni, che [...] Carlo Betocchi subentrare a Seroni. Nella [...] prima fase, dopo le [...] fascista e di fronte alla difficile situazione [...] si propose di rimettere [...] circolazione della cultura nel vasto pubblico della [...] terzo delle famiglie italiane nel 1951) e [...] ruolo «informativo» e «formativo» della scuola: ambizioni [...] frustrate sia [...] sostanzialmente elitaria della trasmissione [...] alto senso del valore ma anche [...] della letteratura, sia [...] oggettivamente ristretta dei destinatari [...] e reali (cui andrebbero aggiunte le limitate [...] del Terzo programma con le vecchie radio: [...] gli intellettuali giovani e poveri di allora). In seguito la [...] caratteristica di rubrica tanto prestigiosa [...] tradizionale sarà confermata [...] della [...] versione televisiva, che ne evidenzierà [...] i limiti, [...] di un universo multimediale sempre [...] articolato e complesso. ///
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Quando [...] potevi incontrare Ernest Hemingway NOVITÀ [...]. Un amico argentino sta [...] conver-rebbe andare a passare ca-podanno, [...] del Duemila. [...] chiesto anche a me [...] saputo, lì per lì, come [...]. Forse, [...] io andrei a Cu-ba. Ma non in quella [...] illuso degli ultimi [...] e neanche in quella [...] vie-ne offerta dagli ammiccamenti di una propaganda [...]. Cercherei invece di ritrovare [...] Cuba [...] Hemingway. Sarà anco-ra possibile? Ai [...] imbar-cano su un volo per [...] intan-to, consiglierei di [...] perdere gli indirizzi di [...] di por-tarsi nella borsa un libro, pubblica-to [...] Gamberetti Editrice: Hemin-gway a Cuba di Norberto Fuentes, presentato [...] Aldo Garzia. Che non è un [...] altri. Di Fidel Castro parla poco: [...] per dovere [...] dato che fu scritto nel [...] quando Fuentes, [...] era an-cora [...] persona grata al potere. [...] invece il poderoso ri-tratto originale [...] un uomo che sapeva godere la vita [...] di petto; e di [...] che -tra la guerra di Spagna e la guer-ra mondiale, fino agli echi della guerriglia [...] -conce-deva tutto il sapore di [...] godi-mento; una sensazione che si po-trebbe riassumere [...] del daiquiri senza zucchero -solo [...] ghiaccio in polvere e limone -o in quella del [...] che [...] beveva alla [...] del Medio: sempre rum, ghiaccio [...] pezzi di limone, con acqua toni-ca e mentuccia [...] buena). E magari anche zucchero, [...]. La dolcezza è tutta [...] sappiano stabilire con la nostra vita, in [...] per stare con gli altri. A Cuba Hemingway visse [...] la lasciò pochi mesi prima di suicidarsi [...] nato. In tutto, da quando [...] col giovane cubano Gregorio Fuentes, che pescava [...] roccioso nel mare dei Caraibi, a quando [...] volta a [...] prima di [...] Hemingway ha avuto rapporti [...] Cuba per [...] più che con qual-siasi [...]. Da giovane e «arrapato» [...] Premio Nobel, lo scrittore fece di quella [...] si era comprato nei sobborghi collinosi a [...] -la famosa Finca [...] -il luogo centrale di [...] incontri e scontri con conoscenze umane: le [...] prime -Martha [...] e Mary [...] -e poi però anche [...] rapita alla laguna di Venezia, [...] figli e i compagni di avventure di [...] quali restano im-pressi [...] il suo medico, e Spencer Tracy, [...] volle interpretare un personaggio inimitabile come Gregorio Fuen-tes, [...] diventato pilota del «Pilar» (barca di casa), [...] un anno prima della fine del secolo [...] ancora vi-vo oggi, mentre scrivo. Il nome della villa, [...] vuol dire Vedetta. Gertrude Stein dice-va che «Hemingway [...] fiu-to speciale per trovare i posti mi-gliori [...] mangiare». E dove stare, appunto, [...] lo sguardo rivolto al mondo [...] umana e al suo [...] acuti e di vigili riposi, tra sorsate [...] carez-ze a un gatto (aveva moltissimi gatti, Ernesto, [...] tutti dava nomi che contenessero la lettera S, [...] morbida). Non so quan-do il [...] Duemila scopri-rà che, oltre al sesso, [...] un mo-do di mettersi [...] che è dare a [...] vita, e quindi è molto più ricco [...]. Hemingway, in questo, è [...] navigazione. La pesca concepita con [...] della scrittura appaiono quasi sullo stesso piano [...] questa lettura che a poco a poco [...] biografia, la più carnosa [...] movenze inedite, sul personaggio Hemingway. E questo perchè Cu-ba [...] offre occasioni irripetibili, per fondare in essa [...] umana. Cuba -dice Garzia -aveva [...] Hemingway «as-secondando o smussando tutti i lati [...] suo carattere». Quando gli avevano chiesto [...] Cuba?», [...] cacciatore di [...] e di sommergibili nazisti, [...] -se [...] cavata «con la descrizione [...] di piante e di pesci, aria tersa [...] del golfo» -il gran-de fiume azzurro del [...]. Ma dopo [...] letto questa [...] biografia cubana, così autentica grazie [...] stessa della vita [...] so-stanziale di Hemingway verso la [...] -anche quella di Castro e anche tenendo conto [...] speciale dello scrittore in Spagna, [...] Resistenza in Euro-pa e nella sorveglianza costiera clandestina nel Golfo dei Caraibi -assume il senso di un presenti-mento epocale. Alla maniera di Alexander Her-zen, [...] de Il vecchio e [...] alla fine che nella vita ci sono [...] cui [...] si sente li-beramente e [...] una causa comune e gene-rale; poi ce [...] più fre-quenti [...] cito quasi letteral-mente un [...] Franco [...] su Herzen, apparso nella «Repubblica» [...] dicem-bre), in cui il rapporto fra [...] e la società procede [...] e infine situazioni molto più dolorose in [...] sociali del passato si estin-guono nettamente e [...] Herzen) «gli uomini liberi a inselvatichire lontano [...] che [...] sulla loro strada». Nasce così un conflitto [...] spinte: vivere nella storia la necessaria battaglia [...] liberazione, ma al tempo stesso preservare [...] dalle insi-die di molte [...] sto-ria vorrebbe convincerti ad accet-tare. Hemingway, a Cuba, ha [...] questo dilemma guar-dando oltre la corrente del [...] Stati Uniti e alle contraddizio-ni del suo paese. E il suo bilancio [...] rifiuto della politi-ca, a raccogliere un filo [...] che pure è stata [...] come quella di Francis [...]. Un secolo prima, Herzen [...] propria esperienza: «Che cosa non è accaduto [...]. Tutto è andato in [...] la rivoluzione europea e [...] la li-bertà del mondo e la felicità [...]. Hemingway, prima di morire, [...] sue carte personali fossero distrutte e ci [...] Mary [...] con un gran-de falò [...] Finca [...] appena lui morì. Quando era ancora vivo [...] Ernesto avvertiva con timore crescente il declino [...] fisiche e intellet-tuali. Ma soprattutto, forse (come [...] «Lunes de [...] del suo suicidio, il [...] deve avere sentito pesare sul suo cuore, [...] società contempora-nea, con le sue tensioni e [...] apparivano come le trombe che annunciano [...] verso [...]. Titolo [...] «Re-quiem per un americano». Cuba isola della riscoperta. Dopo anni di isolamento, [...] meta ambita dei turisti di mezzo mondo. [...] prossimo ci andrà anche [...] Papa, [...] la visita di Fidel Castro in Vaticano. Uno dei più illustri [...] Cuba fu Ernest Hemingway, che a Cuba visse [...] in una villa sulle colline [...] villa [...] la Vedetta, e la [...] pochi mesi prima di morire suicida con [...] fucile nella [...] casa di montagna, [...] nel 1961. Di questo amore di Hemingway [...] Cuba racconta Norberto Fuentes in un libro che [...] Gamberetti (p. Altre storie quelle che [...] Guillermo Cabrera Infante in un libro appena pubblicato dal Saggiatore, «Mea Cuba» (p. Cabrera Infante, che vive a Londra in esilio dal 1965, testimonia la [...] passione per [...] insieme con la [...] attenzione violentemente critica ai processi [...] si sono manifestati [...] trentennio. Tra le sue opere [...] in Italia i romanzi [...] per un infante defunto» [...] «Tre [...] tigri», edito presso il Saggiatore. Da Fuentes al diario di Cabrera Infante [...] Romanzo . Robinson [...] tra i dinosauri Un [...] è quanto accade allo scienziato quaranten-ne Sam [...] che, durante un esperimento, [...] un feno-meno di [...] e si tro-va precipitato [...] giurassi-ca: unico essere umano in una val-le [...]. [...] del romanzo [...] che restò so-lo sulla Terra (Rizzoli, p. E il no-stro scienziato, una [...] di Robin-son [...] del Giurassico, riesce a poco [...] poco a [...] intorno una «civiltà umana»; e [...] le sue riflessioni di uomo [...] solo sul significato della vita. ///
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Come prima, peggio di [...] Metti [...] storico in Consiglio co-munale. È quanto è accaduto [...] Francesco Barbagallo, docente di Storia contemporanea [...] di Napoli, che tra [...] il 1993 ha frequentato i banchi della [...] Baroni del Maschio An-gioino. Da [...] è nato Napoli fine Novecento (Einaudi, p. ///
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Il carnefice della porta [...] «Questo [...] il primo studio a vasto raggio sui [...] assassinarono gli ebrei»: co-sì Daniel [...]. [...] segnala la novità del [...] I volonterosi carnefici di Hitler (Mondadori, p. Il tema della col-pa [...] intero [...] viene riproposto attraverso un rie-same [...] tra il 1933 e il 1945 e [...] antisemitismo, accompagnato dalla raccolta di nuove testimo-nianze [...]. La conclusione è che [...] non furono solo SS o membri del Partito [...] cittadini comuni di ogni estrazio-ne che brutalizzarono [...] ebrei, spesso con zelo e gratuito sadismo, [...] con-vinzione ideologica e a una libera scelta. In città . Dalla parte dei bambini Rassegnati [...] e ai suoi mali. E allora si chiedono [...] sopportare meglio il malessere ur-bano, oppure si [...] a vivere fuori, nei piccoli centri o [...]. Due modi diversi di [...] le nostre città sempre più sole e [...]. E sempre più deboli [...] i bambini, circondati da un ambiente ostile [...] costretti a vivere in ca-sa affidati alla [...]. La rivo-luzione che propone Francesco Tonucci [...] La città dei bambini (Laterza, p. Mai zucchero nel «daiquiri» SAVERIO TUTINO [...] Chi è più fanatico [...] e Alì ? Quando [...] figlio Alì non esce più con le [...] sbarazza di stereo e computer, [...] tassista pakista-no a Londra, [...]. Non è che il [...] ha investito tutto il suo orgoglio di [...] un drogato? Ma la verità è [...] Alì è diventato un [...] odia il povero, occidentalizzato [...] che beve alcol, frequenta [...] ama [...] «perchè [...] ti la-sciano fare quasi [...] vuoi». [...] trasecola, cerca di ca-pire, [...] dà sfogo alla vio-lenza del [...] che non ha bisogno [...] giustificarsi. E sotto i pugni [...] Ali ob-bietta semplicemente: «Chi è il fa-natico adesso?». Mio figlio il fanati-co [...] bello dei racconti di [...] usciti da Bompiani quasi [...] inglese, e a cui [...] il titolo originale, Love [...] Blue Time. Con buona pace di [...] ignora che «blue» significa [...] e anche se si tratta del tipico [...] scrit-tori sfornano [...] tra un romanzo e [...] dei dieci pezzi della raccolta è deci-samente [...]. E la misura breve [...] in vitro, le ar-mi retoriche di un [...] che sono insieme la [...] la [...] debolezza. [...] è uno dei pochi croni-sti [...] alla fine del XX se-colo che, fra [...] verranno letti per farsi [...] del nostro mondo. E appartiene alla catego-ria [...] buttano sul ta-volo le domande e si [...] suggerire le risposte. Co-me nel racconto riferito, [...] sono equamente condivisi tra le parti in [...]. La forza di [...] è arrivare al paradosso, [...] non ritorno in cui ama intrappolare i [...]. La [...] debolezza (vedi un racconto [...] Di [...] è accontentarsi di avere dato voce a [...] che, spesso, si rifugia in [...] non particolar-mente originale, secondo [...] continua nonostante tutto, e [...] è [...] non negan-dosi niente. Queste contraddizioni sono al centro [...] narrativa. [...] inizia come un fulmine («Tutta [...] Bill aveva aspettato questo momento. Stava per scopare la [...] aveva scopato [...] mo-glie»), sviluppa [...] da vir-tuoso, e poi [...] a metà, chiude di colpo, abbandona i [...] dilemmi da cui, si intuisce, usciranno sempre [...] dei modi. Il fatto è che [...] non ci sono mai [...] catarsi o eventi epocali: come i registi [...] an-che lui ha abolito la parola «fine». E se certi temi [...] anni Ottanta) e certi personaggi (arti-sti falliti, [...] creati-vi) ricordano magari quelli di un Jay McInerney, [...] di fon-do è molto diversa, estranea ai [...] complessi di colpa tipici degli occidentali. In Love in a Blue Time [...] sono molti sapori, a volte sorprendenti anche [...]. E se [...] riesce bene nella satira, [...] nel grotte-sco e nel surreale (come in Le [...] alla Formica ar-gentina di Calvino), prende il [...] una prospettiva interna, sfacciata e senza giudizi. Tanto che personaggi come [...] ed [...] di Con la tua [...] la gola, o addirittura lo scroc-cone devastante [...] In [...] periodo no, diventano contagiosamente simpatici: e la [...] la loro sessualità incapace di concentrarsi sullo [...] più di cinque minuti, di-ventano specchi della [...] autore. ///
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Tanto che personaggi come [...] ed [...] di Con la tua [...] la gola, o addirittura lo scroc-cone devastante [...] In [...] periodo no, diventano contagiosamente simpatici: e la [...] la loro sessualità incapace di concentrarsi sullo [...] più di cinque minuti, di-ventano specchi della [...] autore.