Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1991»--Id 4183050862.

MARTEDÌ 2 LUGLIO [...] Hemingway a passeggio per [...] Madrid; In basso: [...] «Per chi suona la [...] dal suicidio del grande scrittore non si [...] La «rottura» con il passato Il nuovo [...] inventato e le diversità con i coevi [...] Joyce a Conrad, a [...] A trent'anni esatti dalia [...]. Tutta [...] narrativa americana del novecento prende [...] la [...] forma specifica, [...] straordinaria lezione di stile e [...] dei suoi romanzi e ancor più dei suol racconti. È una lezione presente, [...] si può ben dire che Hemingway non [...]. Come ogni autentico classico, egli [...] un solitario e la [...] scrittura ha costituito -strutture e [...] della «modernità» americana, ha disegnato il volto di una [...] ma non altrettanto i termini di una [...]. Hemingway stabilisce II punto [...] diversità sostanziale della narrativa ameri-cana del novecento [...] romanzo europeo, ma è difficile rinvenire, soprattutto [...] e cioè nelle stagioni [...] sperimentale e [...] qualcuno che tenga presente [...] lezione. Al contrario, proprio allora [...] tutti i «minimalisti», quel che appare è [...] discontinuità nella tradizione narrativa e direi proprio [...] quella lezione. Qualche eccezione c'è naturalmente: [...] detto in altra occasione, [...] vero erede di Hemingway [...] II bravissimo Richard Ford del racconti di Rock [...] più che di un [...] come Incendi. E questo perché, esattamente [...] Hemingway, è il racconto, più che il romanzo, [...] la forma che compiutamente esprime la diversità [...] moderna, o più esattamente la [...] versione più archetipica, simbolicamente [...]. Quando, infatti, parliamo di [...] e, al suo [...]. Per gli americani, la [...] costituita dalla lezione modernista di espatriati cosmopolitici [...]. Eliot, [...] Gertrude Stein. È, a mio avviso, [...] e per quanto riguarda la narrativa, sostanzialmente [...]. Il romanzo inglese del Novecento [...] crisi della [...] funzione conoscitiva, fa del [...] soggetto della narrazione, spinge fino alla dissoluzione [...] Joyce [...] Beckett, Innanzitutto [...] della [...] natura e i confini [...]. Al contrario, e proprio [...] Hemingway, la narrazio-ne e la sperimentazione linguistica danno [...] America a una forma inedita di romanzo di [...] «educazione sentimentale» alla realtà ed esattamente nei [...] attraverso la forma quintessenziale del racconto. In più, la dimensione [...] questo modo -nel disteso iter del romanzo [...] del racconto -una quest, come usa dire, [...] viaggio di conoscenza e di ricerca archetipico [...]. Il personaggio emblematico della [...] -adolescente o antieroe che egli sia -si [...] dimensione non come chi aspiri a una [...] verità che riveli e concluda la ricerca, [...] chi desideri innanzi tutto recingere i confini [...] identità di madrepora dentro [...] americano, e cioè dentro [...] ma contro la società che lo smentisce. Un tale personaggio è [...] Nick Adams, eroe eponimo di tanti racconti di Hemingway [...] o diversamente incarnata anche là dove è [...]. Sin dal suo primo [...] della raccolta Nel nostro tempo (1924), e [...] narrativo che porta ai [...] racconti del 1938 e [...] di Addio allearmi (1929), Nick è certamente [...] Hemingway [...] voce narrativa che meglio coagula II senso [...] con la realtà del mondo moderno, [...] della civiltà di massa, [...] e mostruosa, prova suprema, crudele e vitale, [...]. Il rituale iniziatico descritto [...] come La [...]. Ma si tratta di [...] quella felicità e quella sfida, stoicamente reiterate [...] forma di struggente e amaro oblio di [...] presente precario che è più una forma [...] di contraddittoria verità e di pace separata, [...] presente, il drammatico orizzonte in cui è [...] la ricerca di Nick, è II panorama [...] violenza del mondo moderno richiamato dai corsivi [...] incorniciano e chiudono i [...] racconti a che a [...] il senso riposto e la conclusione «adulta» [...]. Il linguaggio di Hemingway [...] mitico dialogo sono lo strumento felicissimo di [...] di fronte alla [...] questa voce sobria, scettica, [...]. La parola è in Hemingway [...] accumula e sottrae, tace [...] la tensione sotto la [...] ed espressivamente più eloquenti del poco, pochissimo [...] e soprattutto fatto. Per questo il viaggio [...] non ha un vero approdo o meglio [...] solo in questa verità aporetica che contrappone [...] e monco del personaggio alla dominante durezza [...]. Personaggio e mondo sono [...] guardano ad una distinta lontananza, attraverso la [...] incomunicabilità. Lo sguardo narrativo è [...] la forma di un giudizio, la presa [...] volto del Moderno che riflette una invalicabile [...]. È un dissidio, [...] ma non è, come voleva Moravia, la spia di una inclinazione estetizzante, quasi dannunziana. Come tale è, al contrario, [...] segno di una contraddizione feconda, [...] strenuo, rigoroso della forma. Una mostra a Spoleto [...] del secondo Ottocento Mancini, [...] resterà aperta ano al [...] Un naturalista che portò il «vero» dentro al Novecento. [...] del festival DAL NOSTRO [...] SPOLETO. Accade spesso che storici [...] contemporanea per [...] ricostruire con esattezza e [...] e figure moderne incontrino molti più ostacoli [...] per ricostruire la figura di un pittore [...]. Cosi storici e critici [...] per somigliare ad archeologi. Questo accade perché parte [...] e della critica, per spingere [...] il [...] falso che sia, operano continuamente delle vere [...] di quegli artisti e di quelle [...] sono ingombranti per il [...] che [...] si vuol creare. E qualche complicazione si [...] gli artisti stessi a operare la nefasta [...] lavoro. [...] Bruno [...] e Elena di Majo [...] primo piano Antonio Mancini (Roma 1852-1930). Fino [...] settembre sono esposti in Palazzo Racani Arreni. Bisogna dire che la [...] e che I [...] di professione avevano fatto [...]. Chi si ricordava di Antonio Mancini? Ci fu è vero la mostra del 1962 [...] Milano; [...] proprio negli anni Sessanta, con le neoavanguardie, [...] abituali. E pensare che nella I Quadriennale [...] 1931, a un anno dalla morte, per [...] Cipriano Efisio Oppo gli erano state dedicate [...] 50 dipinti in mezzo alle novità [...] di [...] maniera. Mancini, [...] Gemito, è un uomo [...] del secondo Ottocento e che giganteggia tra [...] poetiche del vero. Ma il suo vero [...] lo visse, da pittore, come crisi del [...]. Portò il vero e [...] del naturalismo fin dentro il Novecento nonostante [...] Futurismo [...] la Metafisica, i Valori Plastici e il Realismo Magico, [...] Classicismo e il Novecento. FU per poco tempo [...] Domenico Morelli a Napoli; fece viaggi a Parigi [...] Londra; ebbe committenti in diversi paesi [...]. Ma restò un selvaggio, [...] curare la [...] carriera, sempre alle prese [...] e anche succube dei suoi committenti. Ebbe, soprattutto come ritrattista, [...] fortuna ma, pure producendo molto, non [...] a [...]. Soffri di gravi disturbi [...] certi periodi si parlò di lui come [...] in particolare dopo il suo rientro da Parigi [...] e il ricovero in manicomio a Napoli. Dire che fu un [...] per 11 vero e con una fortissima [...] fanciulli [...] e poveri, per i [...] giovani donne un po' misteriose e per [...] il volto umano dì ogni età porta [...] selvatica o assai curata, significa restare ai [...] di Mancini il quale vedeva ben oltre [...] motivo, la situazione esistenziale. Veniva dalla grande tradizione, [...]. Veniva dalla grande tradizione [...] il vero fino al delirio, s'è accennato. Aveva un modo strano [...] quadrettava la tela ma metteva davanti a! Non citava altri pittori, antichi Nuova edizione per la «storia linguistica» di De [...] Tullio De Mauro, docente di [...] del linguaggio [...] di Roma, ha [...] per Laterza una nuova edizione, [...] e ampliata, della [...] Storia linguistica [...] pubblicata per la prima [...] nel 1963. De Mauro parie dal [...] carattere originario specifico [...] linguistica del paese rimane [...] pur in mutate condizioni». Intreccia quindi la storia [...] come [...] di lingua e dialetti [...] storia politica, intellettuale c letteraria della nazione, [...] della cultura di massa, [...]. Legami difficili: Hollywood non [...] Mister [...] «Sapete come è la [...] coi vagabondi ancora addormentati [...] prima eh e i furgoni del ghiaccio [...] dei bar?. ///
[...] ///
Anzi, «vediamo». Come dinanzi ad un [...]. Il folgorante avvio di Avere [...] avere sembra suffragare la diffusa convinzione di [...] tra la scrittura [...] e quella cinematografica. Niente di più improbabile. Faticati commerci, transazioni laboriose [...] di Ernest Hemingway e il mondo del [...] (quasi) mai approdati ad esiti apprezzabili. Cineasti anche di buona [...] volonterosi si sono Incaricati assiduamente, ostinatamente di [...] zelo ciò che Hemingway aveva concepito, con [...] soltanto per la pagina. Dunque, Hemingway e il [...]. O, meglio, il contrario, [...] per le cospicue somme in cambio della [...] Mister Papa non ebbe [...] per la trascrizione fìlmica dei suoi testi [...]. Un significato a sé [...] il documentario Spartisti [...] cui Hemingway nel [...] collaborò [...] insieme a [...] John Fer-no, John Dos Passos Archi-bald Mac Leish, col preciso intento di sollecitare [...] finanziario e la solidarietà [...] Repubblica spagnola ormai allo stremo sotto i [...] franchisti e del concomitante [...] intervento fascista e nazista. [...] della disaffezione di Hemingway per [...] cinema [...] già stata, peraltro, nel [...] una prima trascrizione per lo [...] ad opera dì Frank Borzage del romanzo di successo A [...] (Addio alle armi), film mai [...] in Italia e comunque, a dire dei critici dei [...] estenuata, infida variazione sul terra dello stesso romanzo col [...] motivo interessante di un trio eccezionale di interpreti quali Gary Cooper, Helen Hayes e [...]. Nel [...] in piena guerra, Sam Wood [...] sulla base di una disinvolta sceneggi [...] di [...] Nichols, la [...] cinematografica dì Per chi suona [...] campana, altro romanzo [...] di grande successo incentrato [...] epopea del [...] spagnolo in [...] contro la sopraffazione fascista: ma il film confermò puntualmente [...] fondatezza dei timori dello scrittore. Di II a poco, nel [...]. [...] e pur eterodosso cineasta [...] parecchi elementi di vantaggio quali una sceneggiatura [...] Jules [...] e William Faulkner e, [...] attori come [...] Bogart (Morgan), Lauren [...] Mancini: un particolare de «Il [...] (Musei [...] moderni che fossero. Una simpatia, però, la dichiara: [...] ragazzi di Caravaggio [...] e dalle labbra tumide e [...] le figure pallide e [...] re [...] di [...] Caracciolo che della pena esistenziale [...] Caravaggio aveva capito quasi tutto. Inseguiva il vero Mancini; [...] vero problema poetico ed esistenziale era la [...]. Se si vuole intendere [...] bisogna fermarsi alla potenza [...] ma seguire la straordinaria [...] materia pittorica che, quasi [...] finisce per rompere la forma e mangiarsi [...] volte quasi [...] sotto incredibili spessori. Si guardi, ad esempio, la [...] straordinaria del nero che porta sui colori del mondo [...] e una pesante ala funebre. Il nero toma sempre; [...] anche il bianco, il rosso, [...] il rosa: la cucitrice 6 [...] sommersa dal rosa e dal bianco in un sogno [...]. Walter Brennan (Eddie), ma [...] buoni propositi restano soltanto tali. Al confronto col malriuscito [...] Hawks sembrerà persino migliore [...] diligente versione cinematografica dello [...] nel 1950 da Michael Curtiz col titolo Golfo [...] Messico. Anche perché la prestanza [...] attore come John Gar-field contribuisce a proporzionare Golfo [...] Messico perlomeno come una dignitosa, rispettosa trascrizione [...] testo [...]. Eppure, non paghi di [...] approssimazioni, altri si cimenteranno con Avere e [...] risultati piuttosto modesti. E del [...] ad esempio, un nuovo [...] adattamento dal titolo Agguato nei Caraìbi. Ancora una volta, però, [...] pur esperto Don Siegel non saprà restituire [...] le fisionomie drammatiche proprie del romanzo. C'è tuttavia, in questo panorama, [...] singolare, seppur circoscritta eccezione. Puntando su uno dei [...] celebri [...] racconti dal titolo The [...] Italia / gangster. E, in ispecie, la [...] del racconto in questione, dove, nella parte [...] e poi si condensa nei [...] minacciosi [...] tragedia un «parlato» di [...] per [...] evocazione della violenza tramite [...] ed esasperate situazioni. Dal "46 a tutti gli [...] Cinquanta si registra, poi, una folta serie di film [...] sui libri [...]. Si va dai ricalchi [...] sbiaditi dei [...] tra i [...] racconti, alle riscritture in [...] paradossalmente, con troppa fantasia delle più felici [...] Mister Papa -Il sole sorgerà ancora di Henry King [...] il remake d Addio alle armi di Charles Vi-dor [...] // vecchio c il mare di John [...]. Il discrimine tragico del [...] Ernest Hemingway, il 2 luglio 1961 a [...] rallenta soltanto per un [...] tra le carte dello scomparso scrittore. Col solo risultato, per giunta, [...] continuare ad allestire opere di significato irrilevante come il [...] Avventure di un giovane di [...] Ritt [...] l [...] per [...] Don Siegel [...] remake senza particolari pregi del [...] film di [...] / gangster?, e, infine, suggello [...] il levigato, superficiale Isole nella corrente di Franklin [...]. [...] (77), tratto [...] opera postuma di Hemingway. Questa materia [...] avanza e si mangia [...] era il segreto rovello del pittore «tradizionale» [...] caravaggesco felici; fino al «Ciociaro» del 1883 [...] «Venditrice di frutta» del 1898 dove, però, la [...] muove creando una vibrazione di luce strana [...] pelle delle cose. Quando, nel 1904, fa [...] vecchio padre che viene [...] con un [...] del colore s'è mangiata le forme degli [...]. Mancini non è minimamente un [...]. Sta in questa materia [...] dissolve la forma e sembra rimettersi nel [...] la modernità di Mancini che non si [...] un naturalista e che dalla materia del [...] qualche fiammella del nuovo. ///
[...] ///
Sta in questa materia [...] dissolve la forma e sembra rimettersi nel [...] la modernità di Mancini che non si [...] un naturalista e che dalla materia del [...] qualche fiammella del nuovo.