Nono ha «letto» direttamente [...] in una misura di [...] tema del sacrificio. [...] della propria identità [...] di implorazione di un aiuto [...]. Della rivelazione del «peccato [...] ciò che non è necessario». Della rappresentazione «eccessiva» della [...] i valori linguistici e comunicativi data [...] in cambio della promessa [...] (per gli altri), di una sopravvivenza (per [...] quei valori stessi, di parola, di comunicazione, [...] al fine di non [...]. Alla esposizione del tema [...] si spegne la vita e [...] del regista russo Nono [...] sviluppo di una immediata introiezione su cui [...] espressivo del chiudersi di [...] artistica in un silenzio [...] resa del [...] che non è più [...] che non è ancora. Di nuovo [...] che si raffigura [...] del profeta che [...] della flebile voce nel silenzio [...] del deserto si copre il volto con il mantello [...]. ///
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Nella prima pagina di questo [...] là dove si cominciava a parlare della problematica «testualità» [...] di Nono, avevo ricordato che Nono stesso, da giovane, [...] era preoccupato di difendere [...] la [...] sovversiva nozione di rapporto [...] e a lungo, in particolare [...] una lezione [...] divenuta poi celebre, intitolata [...]. La lunga trattazione, tutta [...] animosa apologia del processo molto particolare di [...] / [...] instaurato nel Canto sospeso, [...] una difesa di quel processo compositivo, che [...] insinuate in uno scritto intitolato [...] da [...]. Uno scritto provocatorio in [...] allora con Nono compagno di ricerche poetiche [...] rimproverava al veneziano [...] concomitanza di un intento [...] messaggio estremamente diretto (il compianto per le [...] e della guerra nazifascista) e di un [...] di quel messaggio, deprivato di ogni effettiva [...] dal pubblico in quanto «nascosto, perduto in [...] tanto densa e stretta da rendersi del [...]. Nono controbatteva affermando che [...] restava intatto per lui come [...] di sacrificio» e di [...] e voleva essere: esempio della traslazione dalla [...] dal simbolismo mistico del sacrificio di Cristo [...] dei milioni di Passioni di milioni di [...] che non erano Dio ma uomini e [...] sacrificati agli orrori della Storia disumana. ///
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Nono controbatteva affermando che [...] restava intatto per lui come [...] di sacrificio» e di [...] e voleva essere: esempio della traslazione dalla [...] dal simbolismo mistico del sacrificio di Cristo [...] dei milioni di Passioni di milioni di [...] che non erano Dio ma uomini e [...] sacrificati agli orrori della Storia disumana.