ANTEPRIMA MULTIMEDIALI
KosmosDOC: © 2006-2024 IdMiS; contenuti: © gestito da ciascun Ente.
I cookies di kosmosdoc non hanno funzione per terzi, ma soltanto tecnica e di sicurezza (Google Analytics, soltanto come complemento tecnico, è stato utilizzato come assimilato anonimo, ai sensi dei provvedimenti del Garante della Privacy). Guida rapida: i link composti di + non necessitano il ricaricamento della pagina: ove colorati consentono l'esplorazione in sottofinestra Guida rapida: il sottoinsieme selezionato del corpus autorizzato può essere esplorato tramite i link +MAP (mappa di frequenza della trascrizione e della descrizione), e +KWPN(brani delle trascrizioni relative) Guida rapida: i link +BD forniscono i brani dell'intera indistinguibile documentazione di Biblioteca Digitale relativi al nome proprio scelto Per il canale video tutorial cliccare: https://www.youtube.com/channel/UClzGpMauhOImKxIwslRpinA/feed |
Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org
Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.
Certo alla fine in Italia [...] modernizzato un bel niente». Imputato è il 68, [...] è di Enrico Deaglio, direttore di «Diario». Ma è un [...] e superficiale, il giudizio. Intanto perché [...]. Davvero la rottura con [...] famiglia, a cui seguirono divorzio e diritti [...] modernizzato un bel nulla in Italia? In [...] furono la fine delle gab-bie salariali, una [...] red-dito, e [...] stagione culminata con la [...]. È vero, fu un processo [...] ideologico, dai corporati-vismi, dalla mancata [...] lo-gica dei blocchi). Ma la modernizzazione col 68 [...] stata eccome. E allora, caro Deaglio [...] Ferrara) [...] serve a proprio a niente sputare sulle [...]. /// [...] /// Guzzanti Paolo, che si indi-gnava [...] ieri sulla «Stampa» per [...] volgare e cialtrona di una [...] Roma che emerge [...] film di Christian De Sica. Ma il film, mal riuscito [...] suo genere, è solo [...] casca-me di una serie nobile [...] va dalla commedia [...] passa per i Vanzina, a [...] al [...] di Pippo Franco e Pingitore. È da-gli anni 60 [...] scena una certa Roma, col suo «generone» [...] e [...] ricchi. Perché scandalizzarsi? Semmai dovrem-mo [...] come mai grandi e piccini [...] a frotte a vedere Pieraccioni e De Sica Jr. Sbelli-candosi da morire appena [...] «trombare». Il cinema è un [...]. Con mi-ti e relativi [...]. Già, come mai «que-sto» cinema [...] lo specchio di tanti italiani? VAL I A NI [...] S. /// [...] /// Il fascismo delle origini [...]. È la seconda volta che [...] capita di leggere in Leo [...] una [...] come questa a proposito del [...]. E ne siamo di [...]. Con il sostegno alle [...] «moneta forte». Ma liberista il fasci-smo [...]. Meno che mai alle origini, [...] parlava di [...] riforma agraria ed espropri. Scimmiottando demagogicamente la sinistra. Ecco perché il giudizio [...] ci ri-sulta incomprensibile. /// [...] /// [...] politica come « espressione concreta [...] creatività [...] della [...] capacità di progettare mondi politici». È squassato (sul «Giornale») da [...] dannun-ziani, [...] Stefano Zecchi. In contrasto con il [...] sfoggia immancabilmente al Costanzo show. Via professore, non ha più [...] per certi turgori! Ma non è una cosa [...]. Un consiglio: il Valium [...] il ridicolo. /// [...] /// Esce una batteria di [...] Mulino su cattolici e Resistenza, a cura [...] Sturzo [...] con il contributo di tanti storici tra [...] Gabriele De Rosa. Lì, come aveva sostenuto Procacci [...] Postfazione alla «Storia degli ita-liani», [...] la prova di un [...] dei catto-lici nel biennio 43-45. Un ruolo che impedì [...] Resistenza [...] degenerare in «guerra civile». Biso-gnerà tornare di nuovo a [...] seriamente. /// [...] /// I vecchi dirigenti di Botteghe Oscure, [...] Alessandro Natta a Paolo Bufali-ni, da [...] Macaluso, a Gianni Cervetti [...] Giglia Te-desco danno tutti la stessa rispo-sta: «Mai [...] sei in-contri segreti fra Almirante e Berlinguer». A [...] per la prima volta [...] Massimo Magliaro, giornalista, collabora-tore per diciotto anni [...] che ha raccontato a «Repubblica» di quei [...] il 1978-79. Tutto iniziò una sera [...] Giorgio Almirante e Enrico Berlinguer si incrociarono per caso [...] Monteci-torio [...] dopo una stretta di ma-no, si appartarono [...] Tonino Tatò e Massi-mo Magliaro a [...] qual-che opinione «sul tempo, [...] traffico, insomma a parlare del più e [...]. Mentre fra i collaboratori [...] imbarazzata conver-sazione, i due leader discutevano probabilmente [...] quella [...] del rapimento e [...] di Moro, delle leg-gi [...] dilagare della violenza politica. Quello che si dissero [...] ci fu, non lo sa nessuno, nemmeno Magliaro [...] Almirante non riferì neanche una mezza parola. Un racconto attendibile quel-lo [...] Difficile da verificare visto che tre dei quat-tro [...] sono morti: non possono dunque né confermare [...]. Il quar-to è colui [...] le rivela-zioni: il medesimo Magliaro. Ma qualche altro forse [...]. La parola ad Alessan-dro Natta, [...] al-la camera e poi, dal [...] numero due di Botteghe Oscure, [...] «Non ne so nulla. Ber-linguer non me ne ha [...] parla-to. Il racconto però non [...] tutto inattendibile. Qual-che cosa di vero [...]. Un particolare mi ha colpito, [...] due si sarebbero incontrati lun-go il [...] della commissione Esteri e, se [...] ricordo male, [...] entrambi erano in effetti membri [...] quella commissione». Natta, quindi, non esclude [...] «possano avere avuto uno scambio di opinioni», [...] probabile» che ci siano stati «ben sei [...]. Per quello che mi [...] di nien-te». Ma quale era [...] del vertice di Botteghe Oscure [...] Al-mirante? Natta risponde: «Pen-savo che fosse un [...] capace, naturalmente non di-menticavo [...] né che era stato a Salò. Ritenevo pe-rò che non [...] alimenta-re il terrorismo e lo stragismo di [...]. Anche il senatore Bufali-ni, altro [...] di Berlinguer [...] degli «in-contri segreti», risponde di [...] mai avuto notizia. Del leader missino pensa [...] «avversario» del terrorismo e non un complice. Giglia Tede-sco, dirigente del Pci [...] di Tonino Tatò, è la più netta [...] «Non solo non so niente, ma escluderei che [...] siano mai stati. Tonino non me ne ha [...] parlato. Ma questo non vorrebbe [...] cosa doveva rimanere segreta, non ne avrebbe [...] con me. Sono con-vinta però che Berlinguer [...] incline a queste modalità nei rapporti». Un [...] più possibilista è Ema-nuele Macaluso. Non che sia sta-to [...] altri, ma semplicemente perché «non esclude» che Enrico Berlinguer [...] in quel periodo «pensare di ottenere da Almirante [...] sul terrorismo ne-ro». Ma il segretario del Pci [...] compro-missione di Almirante con lo stragismo o [...] Maca-luso risponde: «No, questo no. Non pensava che dietro [...] ci fosse il segretario del Msi. Piuttosto sospettava di alcu-ne [...]. Più in gene-rale credo [...] Almi-rante un uomo migliore dei pre-cedenti dirigenti del Msi, [...] più fascista di uno, ad esem-pio, come Michelini». Massimo Magliaro racconta [...] di «Re-pubblica» un episodio ben [...]. Si tratta del «bel [...] Almirante in morte di Berlin-guer. Il vecchio collaboratore del [...] ricorda co-sì: «Quella mattina andai a [...] a casa. Arrivati al Traforo dovevamo [...] per arrivare in via della Scrofa. E in-vece [...] momento lui or-dinò di non [...]. [...] chiese: [...] vuole [...] e lui [...] camera ar-dente di [...]. Pensai: ec-co vuole andare [...] morte. Poi il segretario si voltò [...] di me e mi sorrise: [...] te lo aspettavi, [...] No, gli risposi, sinceramente non [...]. E a Botteghe Oscu-re [...] Cervetti era lì e [...] «Lo [...] in fila insieme a tutti gli altri. [...] una folla im-mensa, andammo da [...] e lo fa-cemmo passare subito. Poi scese a [...] Pajetta». E Natta spie-ga: «Il [...] oltre i rapporti esistenti fra i due [...] ci sconvolse. Anzi ci fece piacere [...]. Gabriella Mecucci [...] 2. A detta di Giovanni Bianchi, [...] delle Acli, è un esperimento da tentare. E a riprova cita suo [...] «per il quale [...] o [...] potrebbero benissimo [...] stati due giocatori [...]. La «te-stimonianza» Bianchi [...] resa in-tervenendo [...] 15 puntate di [...] Aldo Moro, che [...] manderà in onda tra il [...] marzo e il 9 maggio, alle due [...]. [...] il direttore Gabriele La Por-ta, [...] scommette [...] senza spot e ritmi strozzati: [...] Tv di servizio, «che salva la memo-ria, dilata il [...] e risponde a do-mande». Di che si [...] Di Aldo [...] attraverso le sue idee, le [...] il linguaggio e la tragica scom-parsa. Una monografia televisiva a più [...] testimoni. [...] le parole, dove le prime [...] ancelle delle [...] vuol tenere [...] senza troppi artifici scenici. Ci saranno Bodrato, Scoppola, Buttiglione, Martini, [...] De Rita, Manci-no, [...] Fisichella, Roggi ed altri [...]. Tante voci e tante an-golature [...] andare al cuore [...] Moro, [...] di [...]. Eccone alcune: Il linguaggio di Moro, la [...] politica [...] Cristianesimo e spiritualità, caso Moro [...] mass media, quel che dico-no di lui i «manuali». E ancora, tra i [...] la «terza fase» e il suo significato [...]. E lo ha spiegato Bodrato, [...] uno spezzo-ne, cosa fosse quella famosa «terza [...] governo, in una [...] provvi-soria che fosse il prologo [...] tra due schieramenti. /// [...] /// Ma qualche dubbio, nelle parole [...] caso la convergenza possibile verso [...] ter-zo soggetto politico che rifondesse [...] Chissà, giuste o sbagliate che [...] le vie della politica era-no infinite, specie per uno [...] Al-do Moro uomo del dialogo, [...] del possibile, che fingeva di [...] e addormentava gli altri, [...] dove voleva. Fatto sta che il 16 [...] 1978 [...] di Moro si interrompe. Proprio alla vi-gilia del [...] fiducia del Pci al governo di Andreotti. [...] di sinistra e forze [...] troncarono quel pa-ziente lavoro di tessitura volto [...] tutto, entro lo stato, il grosso del [...]. Operazione simile a quella [...] Giovanni Giolitti, prima che il fascismo trionfasse proprio [...]. Ma [...] sulla cesura del rapimen-to [...] una puntata specifica: «La ve-rità [...] vero e falso in 55 gior-ni», con [...] Mastella e [...]. [...] verrà ricostruito, ancora una volta, [...] mistero del covo di Via Fani, pri-ma trovato dalla [...] poi abban-donato. Oppure di nuovo, la [...] «quarto uomo», sem-pre negata, poi saltata fuori [...]. [...] qualcuno, oltre alle [...] che voleva Moro morto, [...] così dicono ormai gli sto-rici più accreditati [...] De Lutiis, Tranfaglia. E forse, questi [...] stato utile [...] in tra-smissione, per allineare [...] i dati certi e quelli in-certi del [...]. Come che sia, in [...] in qualche modo tut-ta la biografia politica [...] inclusi il carteggio e [...] con la [...] per favorire lo scambio [...]. Fu giusto scegliere la fermezza? Allora [...] terrorista apparve esiziale, [...]. Ma oggi, [...] lucido dello storico, le [...] co-sì? Ecco una delle domande cruciali a [...] dovrebbe ri-spondere. Certo è una delle doman-de [...] ancora tormenta chi fu testi-mone e protagonista di eventi [...] cambiarono [...] tutti. E [...] in proposito sarà una ragione [...] più [...]. Una storia di formazione, ma [...] solo La straordinaria, [...] estate di Erri De Luca Dal mare, [...] alla Bosnia tutto [...] narrativo di un autore atipico. [...] di raccontare in una lingua [...] e antica. Dalla Prima Gibellina, [...] a pezzi [...] è Ischia. Gli anni quelli tra [...]. Con il fiato della [...] col-lo [...] e di Napoli dove [...] marinai ameri-cani («che orinano ovunque») rendeva più [...] di anni che i grandi volevano di-menticare [...] ragazzi, un ra-gazzo, cercavano di ricostruire. Il tempo di questo romanzo [...] una stagione di pas-saggio tra [...] giovinezza mal sopportata e una età adulta arri-vata [...] come i pri-mi peli gialli [...] faccia o una voce rotta. [...] piovuta dal cielo come un [...] e come una ra-gazza con un nome strano: Caia. Il nuovo romanzo di Erri De Lu-ca, «Tu, mio» parla di questo. E lo fa col [...] stra-no di questo scrittore atipico, mettendo insieme [...] si usano più (è ciò che resta [...] non popolare ma compresa dal [...] nei [...] tratta il romanzo) e cer-ti termini pietrosi [...] De Luca ha raccolto nel suo la-voro [...] Bibbia (sono usciti sinora, per Feltrinel-li tre [...] e [...]. È una estate straordinaria fatta [...] piccoli eventi ordinari. [...] la pesca in mare [...] Vincenzo [...] barcaiolo che parla a fatica e che [...] parole le po-che verità che ha imparato, [...] di essere imparate. [...] uno zio amato col [...] visibilmente come modello maschile rispetto a un [...] solo alla fine distrattamente. [...] un cugi-no più grande sui [...] che è il tramite attraverso cui il pro-tagonista sedicenne [...] Caia. E poi, ovviamente [...] Caia e [...]. Un romanzo di formazione, [...]. Eppure dentro compare tutto [...] narrativo di Erri De Luca, [...] dal mare e finendo con [...] senza dimenticare la Bosnia. Sì, perché Caia è [...] sfuggi-ta ai lager nazisti, sottratta al de-stino [...] un padre che si è sacrificato per [...]. Queste po-che cose il [...] le apprende come per una illuminazione, un [...] sopportare. La [...] voce, i suoi gesti, le [...] parole, i suoi tic diventano quelli del padre di Caia, affiorano per caso, fuori dal suo controllo come per [...] incomprensibile intrusione. Quel ragazzo e [...] restano veri ma sono [...] strumenti di [...] storia che noi possiamo [...] non ci può essere raccontata, perché non [...] del romanzo e nep-pure al suo autore. Quando [...] fini-sce, quando nel ma-re ormai [...] di settembre porta via Caia [...] il protagonista ci appare insie-me [...] svuotato e cambiato, il passaggio [...] è avvenuto con un evento [...] somiglia di più ad [...] a una tempesta che non [...] un apprendimento. Per questo, forse, la [...] del libro ci appare quella del passaggio [...] Doria [...] alle spiagge di Ischia. Detta così potrebbe sembrare [...] replica del fellinia-no Rex, ma è in [...] con-trario. La prua bianca del [...] porta dietro paura e fuga: le piccole [...] dei pescatori la-sciano la spiaggia e si [...] na-ve per evitare che le enormi ondate [...] riva. La stessa scena viene [...] un altro punto di vista, quello dei [...] motoscafo che in-seguono la grande nave per [...] per gioco ri-schiano di [...] travolti. Forse per chi era [...] Doria [...] dei pescatori e quella [...] identica, nella realtà identici sono i rischi [...] stati [...]. E in qualche modo, [...] trattati, questo nuovo libro sem-bra collegarsi di [...] «Non ora non [...]. Forte è [...] autobiogra-fica (anche se [...] è spostata di poco [...] rispetto [...] di De Luca, nato nel [...] fortissima la presenza delle pas-sioni letterarie (e non solo) [...]. È un passo indietro? La [...] costruzione di storie e personaggi che abbiano [...] No, il libro sembra rispondere soprattutto [...] di raccontare che non [...] costruire. [...] tratte-nuta e pudica, un racconto [...] e asciutto, una lingua ricca e avara, limata e [...]. Roberto [...] provato a dare come risposta [...] solo una ricostruzione un [...] più sollecita e trasparente (per [...] poco che le [...] burocrazie centralizzate di Stato e Regione Si-ciliana concedevano agli ammini-stratori locali) ma anche un legame [...] forze culturali nazionali, impe-gnate a stabilire rapporti tra quel [...] di lontano Mezzogiorno e quanto si andava pensando e [...]. È proprio in virtù [...] ideativa razionale che sono scaturite sculture, opere [...] il Cretto di Bur-ri sul vecchio abitato [...] e celebra le rovine di Gibellina; la [...] di [...] del paese nuovo ricostruito [...] valle. [...] sculture di [...] Cascella, Pomo-doro e altre [...] formare un vero e proprio indimenticabile museo [...]. Durante [...] al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, [...] si avvicen-davano ad esporre il loro sdegno [...] Perilli, [...] da Marisa Volpi [...] Roberto [...] sul-lo schermo filmati e [...] Simonetta Lux, che illustravano lo stato meraviglioso [...]. Ma anche il degrado voluto [...] e [...] di chi «può» (co-stretti come [...] colà a dover fare i [...] e la ricostruzione della Valle [...] Belice). Perché è proprio di [...] si tratta: cancellare [...] attraverso [...]. Comunque vada la storia, finora [...] museo [...] si [...] migliaia di turisti che nel [...] degli anni hanno visitato un luogo in cui altrimenti, [...] per Burri, Cascella, [...] Pomodoro mai sarebbero andati. Non basta [...] [Enrico [...] Tu, mio Erri De Luca Feltrinelli [...]. /// [...] /// Non basta [...] [Enrico [...] Tu, mio Erri De Luca Feltrinelli [...]. (0)
(0)
Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.
|
Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro? |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Filtro S.M.O.G+ disabilitato. Indici dal corpus autorizzato |
visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP) |
Interfaccia kSQL
passa a modalità Interfaccia kSQL