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[...] bella [...] Bologna Sei [...] per un progetto La guerra [...] sessi e [...] PIVETTA Bettino [...]. Ma è un libro [...] troppi riferimenti filosofici e letterari, esaminando il [...] simbolico del denaro In alcuni moménti Importanti [...] a cavalcioni insomma Ira lingotti d'oro e [...] Edgar Alan Poe, Bacone, Platone, Shakespeare, [...] Kant, Hegel. Costruendo alla fine una [...] che lo scambio monetario e la simbolizzazione [...] e la filosofia, al pari del processi [...] sono loro associati. Cosi la pensa [...] distinguendo, tra gli iconoclasti [...] denaro il vero idolo dello spirito e [...] (Bacone [...] Leasing) vorrebbero servirsi del sapere come di [...] «idoli che [...] la mente [...]. Nietzsche, che degli idoli [...] insegna invece a [...] il suono con un [...]. Fin [...] ci si [...] ritrovare, caritatevoli ed onesti, De Mi-co e [...] Colombo e segretari, [...] e precedenti. Per I socialisti c'è [...] parte, il primo addirittura. VI si descrive la [...] della catta moneta ne-gli Stati Uniti tra [...] il 1875. [...] materia prima, spiega [...] era associata nel dibattito tra [...] economisti [...] stessa del valore. Sia che si considerasse [...] simbolo appropriato, sia che la si vedesse [...] Inadeguato e ingannevole quel segno era «non [...] carta come [...] non aveva alcune valore [...]. La carta delle banconote [...]. Se ne poteva negare [...]. Su una vignetta satirica redatta [...] si poteva leggere sotto lo [...] disegno di una mucca «questa è una mucca, per [...] e sotto una banconota «questo [...] denaro per decreto del Congresso». Per decreto si potrebbe altrettanto [...] decidere che non esiste. E sarebbe, al caso [...] tangente. Marc [...] «Moneta, linguaggio e pensiero». Il Mulino; [...] lire 20. Arbitri di carta Le [...] Utili, [...] libere o tutto il contrario? Quanto pesano [...] delle case editrici e quanto le pagine [...] condizionare Rispondono Busi, Porta, Spinella, Camon, [...] Raboni, [...] o, io non mi [...] che i critici fanno dei miei libri [...] Aldo [...] si Trovo che manchi [...] mi sia coeva e quindi io faccio [...] un sistema di recensione che è stato [...] negli anni Cinquanta e Sessanta: negli anni Cinquanta [...] dei Croce, e negli anni Sessanta come [...] cosi, [...] che, tra [...] non è ancora finita. Manca, in generale, una [...] e quelli che si occupano oggi [...] sono poi quelli che hanno conquistato il [...] giornali -non sono critici, perchè per me [...] I De Benedetti e i Genette, mentre [...] i Raboni, gli [...] e i Cecchi, sono [...] e la distinzione è fondamentale. Ciò che rende poi ancor [...] marginale questa marginalità [...] critico o recensorio è che, [...] me, anche se nessuno può stabilire una statistica affidabile, [...] ammonta a non più dell' [...] la genie trascinata in libreria [...] ad una crìtica. Chi legge d'altronde critica [...] qualche insegnante, piccoli addetti ai lavori o [...] Case editrici?». Aldo Busi riapre una [...] ha un bersaglio: il sistema della critica, [...] troppo spesso in modo intollerabile con le [...] case editrici. La situazione è stata [...] Alfabeta di gennaio, in un articolo non firmato [...] è riconoscibile lo stile di Antonio Porta, [...] di recente, per Crocetti, [...] e, per Mondadori, una [...] intitolata II giardiniere contro il becchino) e [...] nel quale venivano messi sotto processo tutti [...] promozione del libro: [...] annuncio [...] di anticipazione, fino alla [...] propria, accusata di non svolgere più il [...] e di formazione, e non solo per [...] che non sanno più compiere il proprio [...] per colpa dei pesanti condizionamenti attuati dalle [...] Case [...]. Questo perchè, come in [...] quello politico, ci si basa ormai su [...] definito dagli economisti [...] annuncio, uno strumento che [...] a che vedere con la cultura, ma [...] depistante, perchè porta fuori strada. In certi casi poi [...] è seguito tempestivamente dalla distribuzione, per cui [...] in libreria le opere che erano state [...]. Si gioca così continuamente [...] c si finisce poi nel [...]. I casi più gravi [...] da lanci di opere assolutamente inesistenti sul [...] che vengono invece contrabbandate come casi letterari [...] secondo una prassi tipica del marketing per [...] che sono ovviamente assai più facili da [...] i lavori [...] serve ancora la recensione? Mario Spi-nella, [...] cui si ricorda il recente Lettera da [...] dice: «Ritengo la recensione, [...] quotidiana, che periodica, uno strumento indispensabile per [...] libro; ben diverso dalla pubblicità editoriale. La recensione, se ben [...] lettore le tematiche principali del libro e [...] -anche, ovviamente, critico -di valore. Utilissima è poi la recensione [...] l'autore, che attraverso di essa, è invitato a riflettere [...] ciò che ha scritto. Le osservazioni fatte da Porta, [...] Alfabeta, intorno agli ostacoli pratici creati dalle case [...] direzioni dei giornali, sono vere; tuttavia vi [...] nel vasto quadro della stampa, che possono [...]. Porse occorrerebbe [...] meglio». Anche per Ferdinando Camon, [...] de La donna dei fili, la recensione [...] particolare per l'autore: «È il primo gradino [...] Storia della Letteratura, e tra il vendere [...]. Però, per quanto riguarda [...] queste strategie globali di promozione, predisposte dalle Case [...] a mio avviso, un errore [...] perchè ci sono Case [...] fare PATRIZIO [...] ma sono solo tre [...] ci sono invece case editrici che non [...] la Sellerie, la Garzanti [...] Feltrinelli, perchè non possiedono né giornali, né periodici, [...]. Ci sono dunque autori [...] sistema ed autori che vanno allo sbaraglio, [...] che sia giusto cosi, perchè solo così I [...] dire, con piena libertà, il proprio argomentato [...] questo dà la possibilità al crìtico che [...] con te, di soddisfare le proprie vendette [...] spalle sono scoperte. Detto questo, escludo però [...] siano serviti nei confronti delle case editrici [...] proprietà: nego che La stampa sia servile [...] Bompiani, entrambe proprietà Fiat, o che La Repubblica [...] nei confronti di Mondadori o II Corriere [...]. Domande non diverse per Fulvio [...] che ha pubblicato lo [...] Quando Dio uscì di chiesa, un libro pressoché [...] (ma di luì uscirà ancora il prossimo [...] romanzo intitolato [...] veneziana): un autore che [...] dal giro, anche fisicamente, e che trascorre [...] vanno da maggio a settembre, in un [...] à [...] in Istria, dove è [...] fa: «Ogni casa editrice ha purtroppo molti [...] diversi, alcuni dei quali sono più assidui [...] mentre altri sono invece più periferici o [...] in questo gran guazzabuglio si creano inevitabilmente [...] se le Case editrici raccomandano, ne sono [...] tutti i libri presso le direzioni dei [...] sono libri che, vuoi per un verso, [...] altro, richiedono una raccomandazione maggiore, senza contare [...] ambienti giornalistici vige un criterio di scelta [...] a legami di partito o [...] o di amicizia. [...] libro diventa così spesso vittima [...] un gioco perverso, a cui contribuisce il vezzo, abbastanza [...] il campo altrui, per cui [...] scrittori [...] critici e viceversa». Mi rivolgo infine a Giovanni Raboni, [...] qualche anno fa gettò un sasso nella [...] giornalistica, cosiddetta «militante», per chiedere, da parte [...] po' più di coraggio. Le strategie promozionali delle Case [...] . Però le ritengo molto [...] con lo svuotare [...] e di significato, la [...] la precedono, la scavalcano, la neutralizzano. Il mio punto di [...] è apocalittico, ma solo pessimistico, perchè lo [...] agire, anche se molto limitato e minacciato. Quel che mi preme [...] il giudizio sui libro deve essere chiaro: [...] nè vago, nè allusivo od ammiccante, perchè [...] recensione non è un altro critico militante, [...] comune, che deve essere informato nel modo [...] diretto, più semplice». Ma la discussione sulla [...] sulla [...] capitolazione nei confronti [...] culturale, era già stata [...] pagine di una rivista letteraria Uomini e [...] scrittore Mario [...] e da [...] moglie, la scrittrice Fiora Vincenti, [...] ospitato, dal gennaio [...] al gennaio [...] un lungo [...] (poi raccolto in un [...] Critica sotto inchiesta), a cui hanno partecipato numerosi [...] Marabini a Gramigna, da Ferretti a Cecchi, [...] solo alcuni. Cesare Segre, in [...] aveva esplicitamente detto: basterebbe [...] dei critici e scrivere accanto al nome [...] essi gli incarichi che hanno presso le Case [...] capire [...] situazione della crìtica italiana». /// [...] /// E noto che a Kung [...] fu revocata dalle [...] ecclesiali [...] universitario per via delle [...] che ne tacevano un personaggio scomodo a Roma. Un provvedimento Impopolare e [...] teologo che lu nominato perito conciliare da Giovanni XXIII [...] che ancor oggi non demorde e dichiara: «Sono [...] la lotta di tante persone per una [...] non resterà alla lunga senza risultato. Ma per questo dovremo [...] Giovanni [...]. Il sottotitolo del libretto [...]. Sono contraddizioni, mi permetto [...] più inspiegabili per i credenti che per [...] in attesa di Giovanni XX IV, è [...] mente che, come scrive anche Kùng, «nulla [...] come il successo». Passiamo ora alla narrativa [...] Fèdor Dostoevskij di cui Passigli pubblica nella «Biblioteca [...] di collana assai azzeccato per questi agili [...] Un [...] eroe, racconto del 1857 e quindi precedente [...] suoi grandi romanzi. Il protagonista narrante, undicenne, [...] villa di campagna di un parente e [...] dalla bellezza e dolcezza dì [...]. Nel racconto i sentimenti [...] diapason: si continua a scoppiare a piangere [...] ad impallidire o ad arrossire, insomma ai [...] massimo, il che risulta [...] Insieme malinconico, data [...] stitichezza del cuore. In questo racconto (cui [...] altro più breve, Il contadino [...] è tra [...] molto ben resa la [...] eia [...] vulnerabilità nei confronti delirando [...] che Il mio cuore era disumanamente ferito, [...] In lacrime [...] è passata anche Pasqua (Tommaso Lan-dolfi, [...] Des mais, scrive: «Delle feste cattoliche / V'è [...] più orribile? / lo ci perdo lo [...] MI vengono le coliche, / Solo al pensiero [...] Vien Santa Pasqua tra due giorni o tre. Chi non si è [...] dei vacanzieri spero che abbia avuto il [...] leggere un buon libro. Personalmente ho pure fatto [...] di Edith Whar-ton, [...] scrittrice [...] il (per me fondamentale) [...] Edmund Wilson scrisse un famoso saggio Giustizia per Edith Wharton, [...] le rese appunto giustizia. Da cui cito: «La [...] della Wharton, è quasi invariabilmente il risultato [...] tra [...] e il gruppo sociale. Le sue eroine, i [...] sono vittime delle convenzioni oppressive di un [...] esseri [...] ricchi di passione e [...] di esperienza emotiva e intellettuale, che si [...] un piccolo chIUso sistema, e finiscono col [...] dando il capo contro le mura della [...] rassegnarsi alla propria schiavitù e vivere da [...]. Ma I deboli sono soprattutto [...] uomini: avvertono gli stimoli della nuova vita [...] potrebbero [...] al fianco di una donna [...] e anticonformista (come [...] di [...] dell innocenza), ma non hanno [...] coraggio di [...]. Come [...] ancora Wilson, «Non vi [...] nei romanzi della Wharton». /// [...] /// Perché [...] ancora cristiano», [...] PUg. [...] Dostoevskij, «Un [...]. /// [...] /// Una dimostrazione [...] rintracciata rileggendo un libro [...] fa, di Marvin Harris, «America no» (Feltrinelli), [...] parso non solo un testo coraggioso, ma [...] positivo (rivolto magari pure alla nostra Europa). Ecco un brano della [...] «Non [...] di detenere [...] e assoluta verità sulle [...] in America. I principi informatori di [...] conducono a quel genere di certezze che [...] di ottenere con la rivelazione o la [...]. Mi basterebbe essere riuscito [...] vi sono spiegazioni plausibili, razionali e coerenti [...] della vita americana dì solito considerate fortuite, [...] di connessioni, oppure opera di Dio o [...]. ELezioni [...] questo mi sembra un [...] ribadire, ora che sempre più la cultura [...] sono [...] inaccessibili alla comprensione razionale [...]. Oscurantisti romantici e mistici [...] tutti i modi di gettare in discredito [...] soluzione dei problemi pratici e spirituali [...] possa essere [...] mediante lo sforzo razionale [...] oggettiva. Gli attacchi contro la [...] una volta di moda fra gli intellettuali. In nome di ciò che Paul [...] filosofo di Berkeley, chiama "anarchia [...] i seguaci [...] ciano come perdita di tempo [...] ricerca della UMBERTO [...] obiettiva. Non si esita a [...] "paradigmi" rivali sono soltanto "navi che transitano [...] che le verità di [...] razionale non differiscono dalle [...] dalle fantasticherie indotte dalla droga». Harris cita, in [...] alcuni passi emblematici del [...] scienze sociali americane. Per esempio: «Le verità sono [...] solo per una comunità e [...] di quella comunità» (D. [...] «La descrizione della vita sociale [...] narrativa, un [...] forma alia realtà» (S. Diamond); -Ogni versione della [...] na-tura delia [...] la loro storia e [...] storia, c'è la [...] del giornalista e quella [...] la storia dei filosofo e la storia [...]. /// [...] /// Commenta Harris: «In alcune [...] la ragione e [...] ha presto raggiunto le [...]. Un numero senza precedenti [...] sensibile [...] di ayatollah nostrani e [...] rigenerazione evangelica. Le chiese della [...] del mezzo televisivo, crescono come funghi. [...] risveglio di fervore oscurantista [...] allarmante per il suo stretto legame con [...] della civiltà occidentale, e perfino della vita [...] Terra». [...] antropologo americano comprende perfettamente [...] causa profonda di questi foschi presagi: «Mancando [...] della vita sociale, la gente si immagina [...] incontrollabili forze sataniche. Eppure noi, gente comune, [...] artefici del nostro scontento. Alla ricerca di un [...] passo dopo [...] abbiamo tessuto insieme la [...] strappa dai nostri sogni. Tremanti, ci aspettiamo [...] di un mostro, ma [...] attesa di noi stessi». Avvertiamo che la favola [...] favola -viene narrata anche per noi. Solo che [...] in Europa, il mostro [...] sono in attesa è più antico, come [...] la rete che ogni tanto ci strappa [...] e torna poi ad [...] Siamo tuttavia disponibili a [...] giovane America, la quale -ci dice Harris [...] principio secondo cui è possibile effettuare [...] della vita sociale riconoscibile [...] esseri umani razionali, [...] dal fatto che siano [...] bianchì o neri, gente per bene o [...] lavoro o dipendenti. [...] è assistere impotenti mentre [...] riducono gli Stati Uniti a pezzi in [...] "realtà indipendenti", o attendere fino a che [...] sìa diventato abbastanza torte da imporre a [...] la [...] irrazionale e soggettiva accezione [...]. Che fare? Non ci [...] e il libro dì Harris non vuol [...] dì «come fare» ma un libro di [...]. Harris è soltanto persuaso [...] razionale finalizzata a una comprensione oggettiva della [...] cultura resti [...] più preziosa della civiltà Accidentale». /// [...] /// Harris è soltanto persuaso [...] razionale finalizzata a una comprensione oggettiva della [...] cultura resti [...] più preziosa della civiltà Accidentale». (0)
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