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Fu preso da pietà [...] ferito che un giorno [...] leader nazista. Henry [...] si pentì di quel [...] la seconda guerra mondiale, quando si trovò [...] tedesche che cadevano su [...]. Il soldato semplice raccontò [...] perduta nel dicembre 1940 al giornale [...] ma adesso ne è [...] prima volta tutta [...] grazie ad una serie [...] emersi da un archivio militare. Tra i più decorati [...] Grande Guerra, [...] il 28 settembre 1918, [...] in un combattimento a corpo a corpo [...] sul fronte francese. Ad un certo punto [...] nemico a tiro. Così lo lasciai andare», [...]. Dai documenti scoperti [...] del reggimento Green [...] (dove [...] servì per un certo tempo) [...] venuto a galla che Hitler sapeva di [...] avuto salva la vita grazie [...] magnanimità del soldato inglese e quando divenne cancelliere chiese [...] forze armate britanniche di [...] una copia di un quadro [...] che immortalava [...] azione di [...] alla battaglia di Menin, [...] 1914. Il soldato si rese [...] graziato il Führer nel 1938, quando gli [...] Neville [...]. Il primo ministro britannico [...] dal vertice di Monaco, dove si era [...] contenuto [...] del Terzo Reich, e [...] migliori auguri» di Hitler, che gli avrebbe [...] è stato ad un [...]. Pensavo che non avrei mai [...] di nuovo la Germania». [...] morto nel 1977 a 86 [...] capì allora perchè [...] qualcosa di familiare» nelle foto [...] Hitler sui giornali e nel 1940 capì di [...] sbagliato: «Quando vedo le [...] feriti e uccisi [...] a [...] -si sfogò -chiedo scusa a Dio per [...] lasciato andare». Soldato inglese risparmiò la vita [...] Hitler per pietà [...] del boom statunitense divide gli [...] da una parte gli «euforici», [...] i «realisti» Ecco la [...] «Mai più crisi! Ma sono in molti [...]. Ciclo arriva a noi dal [...] cerchio, che evoca regolarità. Pur procedendo a balzi e [...] strappi [...] alterna le diverse fasi con [...] certa regolarità. Espansione, «boom», cioè una espansione [...] economica molto rapida. Poi recessione o stagnazione. Il famoso ciclo può [...] la recessione (cioè anche una crescita molto [...] alla fase precedente) si preparano le condizioni [...]. Il «business [...] per antonomasia sul quale si [...] concentrata [...] degli economisti dura 7-11 anni. Negli ultimi duecento anni è [...] caratterizzato nei paesi [...] da fluttuazioni permanenti, che pur [...] risultano diverse [...]. [...] del ciclo si sono misurare [...] le principali scuole. TEORIE MONETARIE: fanno derivare [...] del ciclo dalle variazioni [...] di moneta, del credito bancario [...] del tasso nominale [...]. TEORIE PSICOLOGICHE: riferiscono ai mutamenti [...] aspettative degli imprenditori, i famosi [...] della fluttuazione degli investimenti [...]. TEORIE [...] si occupano delle innovazioni [...] processo produttivo quale volano del ciclo degli [...]. TEORIE POLITICHE: considerano che [...] spinta dei profitti in condizioni di debolezza [...]. La contrazione è il [...] si moderano le rivendicazioni salariali (Kalecki). TEORIE ELETTORALI: mettono in [...] con le politiche per [...] promosse dal governo per [...] sociale [...]. TEORIE REALI: analizzano il [...] mercato dei beni. Parte di [...] la moderna teoria macroeconomica del [...] il cui inizio è legato [...] Paul [...]. Da [...] a [...] Tutti i teorici del [...] È [...] il business [...]. No, non è morto, [...] prima o poi, vedrete, si risveglierà. Negli Stati Uniti è [...] polemica a suon di previsioni economiche. Monetaristi contro [...] cultori del commercio strategico contro [...] della new [...]. Il business [...] è il ciclo economico. A periodi di espansio-ne [...] suoi settori portanti si alternano a intervalli [...] lunghi pause, contra-zioni, recessioni. La novità che vie-ne [...] States [...] che il boom con bassa inflazione e [...] storici non si arresta. Qualche giorno fa il [...] Alan [...] ha raccontato al Congresso [...] neppure lui se il mo-mento che sta [...] di quelli che accadono una o due [...] o se riflette solo variazioni «inusuali» nelle [...] si espande [...] secondo le antiche «convenzioni». Siamo di fronte ad [...] tradizione o alla rottura della convenzione? I [...] Banchieri, tesorerie di grandi im-prese e investitori europei [...] capitali sulla fine del business [...]. La crescita economica, i [...] i capitali che si riversano a [...] sempre di più attratti [...] spazzatura» che provo-carono [...] nero del 1987, si [...]. [...] dei mercati si trasmette agli [...] che cominciano a schierarsi tra [...] e new [...]. La new [...] nutre nuove illusio-ni tanto che [...] parla della recessione come di una reliquia del passato. [...] numero, la rivista [...] pubblica un saggio di Steven Weber, [...] di scienza della politica a Berkeley, nel [...] i retroscena del nuovo paradigma. Le due for-ze che [...] crescita dei prezzi sono la bassa disoccupazione [...] uti-lizzazione possibile della capacità produttiva, [...] efficiente degli impianti. Bene, queste due forze [...] funzionando «normalmente» perché il ciclo del business [...] modificato. /// [...] /// Il passaggio [...] manifat-turiera [...] di servizi e [...] a tempo inde-terminato [...] tem-poranea ha reso [...] me-no vulnerabile agli shock. Duran-te le recessioni, per [...] di servizi resta [...] costante. [...] recessione americana, la produzione manifatturiera [...] ca-duta del [...] mentre la produ-zione di servizi [...] rimasta stabile». La stessa cosa succede [...] in Giappone o in Germa-nia. La crescita [...] nei servizi ha accelerato il [...] dei sindacati. Rudi [...] economista del Massachusetts [...] ricorda che «non [...] più nessuno in grado di [...] la pressione dei lavo-ratori per salari più elevati, cosa [...] invece [...] il passato ciclo del business». Paul [...] altro economista del [...] parla di [...] economia [...] «I lavoratori continuano a essere [...] per la sicurezza del proprio salario: essere teneri con [...] ricchi non ha prodotto effetti per [...] americana, essere brutali con i [...] sembra inve-ce [...] aumentato [...]. E questi timori persistono anche [...] migliora. Gestione informatica La tecnologia [...] produzione è sempre più in presa diretta [...] di con-sumo. Negli Usa e in Gran Bretagna lo stoccaggio nelle imprese mani-fatturiere è crollato dal [...] negli anni [...] sotto il [...] negli anni [...] con guadagni di produttività enor-mi. La possibilità di localizzare [...] di beni e servizi in giro per [...] meno dipendente dal mutamento [...] dei consumi, dei salari, delle [...] paese. [...] della globalizza-zione, domanda e [...] fluidi, si adattano velocemente al mutare delle [...]. E la [...] di diversificare il rischio [...] in diverse valute. In-fine, i paesi in [...] che rappresentano per i paesi ricchi un [...]. Weber conclude che questi [...] che [...] tra crescita e stagnazione [...] e meno significativo rispetto al passato». Diminuisce il rischio di shock [...] (da una cri-si petrolifera alla morte di [...] a minacce di guerra commerciale [...] Usa e Giappone) o, comun-que, sarà più facile per [...]. Vero o falso? Le critiche [...] new [...] sono di due tipi. Il pri-mo ritiene [...] del prolunga-mento del ciclo [...] risultato di fattori contingenti e, forse, irripetibili. Il secondo tipo di [...] che fare con la dif-fidenza per le [...]. [...] della [...] William [...] appartiene alla prima scuola. Se-condo lui gli Usa [...] prestazione di [...] come presidente della [...] e di una buona [...] che altro. Oltre alla massima flessibilità [...] dei salari. Si tratta, dun-que, di [...]. Co-me le economie europea [...] a crescere sul serio, sarà difficile tenere [...]. Appena rifarà ca-polino, saliranno [...] inte-resse e la crescita rallenterà. Le lezioni della storia [...] ferree «lezioni della storia». [...] sarebbe rovinoso non tanto per [...] affabulatori della new [...] quanto per i consumatori e [...] lavoratori americani. [...] respinge [...] di una nuova era, del [...]. Non gli piacciono i [...] vi-sto che il [...] delle famiglie ame-ricane non [...]. E non è affatto [...] rivolu-zione dei prezzi degli ultimi de-cenni seguirà [...] prolungato». Impa-riamo dalla storia. Anche ai tem-pi della lunga [...] alla fine de-gli anni [...] venne proclamata la fine del [...] e poi [...] sta-ta una drammatica crisi petrolife-ra, [...] presidente [...] ha perfi-no perso il posto [...] si era di-menticato [...] e aveva turlupinato gli elettori [...] impossibili regalìe fiscali. Sempre su [...] ricorda come nessuno «im-maginò [...] una reces-sione sarebbe stata provocata dal-la guerra [...] Medio Oriente, nes-suno avrebbe pensato che una [...] economia come quella giapponese [...] dallo scoppio di una bol-la finanziaria che [...] prezzi dei terreni e delle azioni a [...]. E ancora: chi avrebbe [...] pro-getti politici come [...] tedesca e [...] moneta-ria europea avrebbero interagito [...] «una spaventosa recessione»? Si possono aggiun-gere le [...] una crescita economica solida in Eu-ropa grazie [...] e alla riduzione dei deficit pubblici o [...] del 1994-1995, che ha sconvolto i mercati [...] mentre fino al giorno [...] Fon-do Monetario e Tesoro americano decantavano i successi del Messi-co, [...] allievo del [...]. Co-me impariamo a fronteggiare [...] di «prosperità e rovina», conclude [...] emergono nuove fonti, nuove [...] economi-co di fronte alle quali abbiamo le [...]. Il corto circuito scatta [...] lo aspetti. Mentre gli economisti si [...] del ciclo del busi-ness, la Banca dei Regolamenti Internazionali [...] Basilea parla di un rischio di crisi [...] Asia, di una nuova «sindrome messicana» che nasce [...] Thailan-dia [...] si fa sentire perfino in Brasi-le e [...] Repubblica [...]. Hanno sicuramente ragione: non [...] gli stessi problemi che abbiamo avuto in [...]. Ma avremo dei [...] problemi, [...] governeremo male e il business [...] continuerà. Peccato che non sia [...] di messaggi che gli esperti vogliono ascoltare. Og-gi possono dire che [...] è stato con noi negli ultimi 150 [...] visione di lungo periodo ci dice che [...] la norma quando si passa attraverso una [...] è più facile navigare una volta raggiunto [...]. Ma pur sempre navi-gare [...] «il moderno ciclo economico asso-miglia alle fluttuazioni [...] la Nato assomiglia al Sacro Romano Im-pero». Dunque, attenzione a usa-re [...] vero qualco-sa solo perché lo si desidera [...]. Antonio Pollio [...] In risposta agli attacchi [...] Chiesa [...] il Vaticano preparò un dossier contro i [...] Verso [...] nuovo eclettismo speculativo? Da una «mappa» a [...] Sergio Cremaschi sembrerebbe proprio di sì E tra [...] guerra scoppia la pace mondiale La tregua [...] soltanto la tradizione analitica e quella continentale. Ormai sono nati [...] e Occidente. Il Vaticano aveva preparato [...] di atti immo-rali commessi da persone [...]. [...] ancora sconosciuti non fu mai [...] pubblico. Era stato papa Pio XI [...] ai vescovi tedeschi di rac-cogliere eventuali notizie [...] nel caso che Hitler volesse sferrare un [...] chiesa cattolica. Il [...] venne a conoscenza di questa [...] pontificia dal ministro degli Esteri Galeazzo Ciano, avvertito [...] segretario di Stato Euge-nio Pacelli. Il quale mise a [...] governo di Mussoli-ni del peggioramento delle relazio-ni [...] Vaticano e il Reich tramite [...] italiano presso la Santa Sede. Del dossier segreto, pre-parato nel [...] dà [...] rappor-to conservato [...] storico della Farnesina e oggi [...] nei «Documenti diplomatici italia-ni». Le tensioni tra i due [...] erano [...] Pio XI publicò [...] in lingua tedesca [...] Sorge» («Con ardente preoccupazione»), [...] tra nazismo e cattolicesimo, e [...] le condizioni in cui era costretta la Chiesa tedesca. [...] era salita di tono [...] la presunta immoralità dei sacerdoti tedeschi. Si agisce così per [...] nel clero cattolico la cor-ruzione sia estesissima, [...] statistiche si è potuto stabi-lire che su [...] Ger-mania, se ne trova [...] più uno al quale [...] appunti di ordine morale». Per rispondere a questa [...] Pio Xi sollecitò la raccolta dei fatti incre-sciosi [...]. Con un [...] di giusta ironia Ser-gio Cremaschi, [...] confesso, fa il punto su uno dei tormentoni più [...] del secondo [...] «Analitici» versus «continentali» (contrapposizione in [...] i primi rivendicavano, [...] una presunta priorità «professiona-le»). Oggi, dunque, la filosofia [...] più. È stata in qualche [...] due discipline di frontiera, la filosofia del [...] filosofia della mente. Le figure principali [...] metamorfosi del-la filosofia analitica [...] e [...] i quali però, abbastanza [...] una manovra di avvicinamen-to a due correnti [...] rispettivamente la fenome-nologia [...]. [...] raggruppa così -secon-do la complessa [...] delineata da Cremaschi -personaggi molto diver-si, transfughi degli analitici [...] e [...] pragmatisti come Richard Bernstein, [...] come Stanley [...] tutti accomu-nati [...] per le più vivaci correnti [...]. Mentre, a loro volta, gli [...] riscoprono [...] la filosofia [...] e in Germania, pensatori come [...] (allievo di [...] (discepolo di [...] (erede dei [...] (proveniente dalla fenomenologia), si «convertono» [...] filosofia analiti-ca. Questo per dire che [...] degli ultimi decenni era-no forse soltanto dei [...]. Se si considerano le [...] restano, secondo Cremaschi, «stili» diversi ma non [...]. E, in fondo, come [...] più conciliativo [...] il programma analitico coincide [...] dove la compren-sione intersoggettiva [...] il nuovo sistema di riferi-mento universale. I saggi antologiz-zati dal [...] volume mettono a fuoco, più [...] le vecchie questioni di contrasto, convergenze, incroci, ibridazioni tra [...] dei pensatori più innovativi di questi anni 70, che [...] alla [...] opera più famosa, «Teoria [...] comunicativo» (1981), dove si discosta [...] diagno-si negativa «di famiglia» [...] rifiutando [...] del-la razionalità con la ra-gione [...] e dove abbandona il mo-dello [...] sul rapporto [...] e so-stiene invece un mo-dello [...] in cui il fondamento è rappresentato dalla co-municazione. [...] mette in luce le parentele [...] la feno-menologia [...] e i fondatori della tradizione [...]. Kuno Lo-renz presenta gli [...] del «costruttivismo», anomala corrente continentale che smentisce [...] due «paradigmi» contra-stanti. [...] racconta la [...] personale e [...] e dice [...] che essa ha avuto sul [...] itinerario intellettuale. Anche Rudiger [...] si sofferma sulla «convergenza» [...] filosofia analitica. E Roberta de Monticelli propone [...] «dialogo» tra due modi di concepire il ruolo di [...] fonda-mentale sezione della tradizione filosofica chiamata «ontologia»: un modo [...] è sviluppato [...] del pensie-ro analitico, [...] di deri-vazione [...]. La [...] offerta dal contributo di [...] (professore emerito [...] di Tel Aviv), che si [...] già occupato del [...]. [...] «La cecità occidentale nei con-fronti [...] filosofie non occidenta-li», fornisce un punto di vista che [...] rapporti tra analitici e continentali, ma [...] vicenda della filosofia oc-cidentale. Collocata sullo sfondo di una [...] del pensiero, secondo la prospettiva di una storia comparata [...] filosofia a cui [...] sta lavo-rando, [...] Kant», es-sa fa risaltare il [...] che deriva dalla «cecità» occidentale nei confronti delle «altre» [...]. En-trano in scena tre [...] taoista [...] (IV sec. Tanto per cominciare, [...] introdotte dalla ragione e [...] tutte ingannevoli; lo scettico indiano argomenta con [...] debolezze [...] filosofica; [...]. [...] conclude che «le filosofie [...] sono [...]. Piero Pagliano Filosofia analiti-ca [...] A cura di S. Cremaschi La Nuova Italia [...]. /// [...] /// Cremaschi La Nuova Italia [...]. (0)
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